giovedì 5 settembre 2013

LA CAMERA DI COMMERCIO È CON NOI

l'inciso della lettera del presidente Sportelli della CCIAA
Da tempo la CCIAA di Taranto e il suo presidente Luigi Sportelli hanno deciso di passare il guado e di ... attaccare Aeroporti di Puglia, denunciando i soprusi che in tutti questi anni sono stati perpetrati ai danni dell'aeroporto di Taranto e dei tarantini. Gli atti e le azioni, per ragioni ...tattiche e facilmente intuibili, non possono essere rivelate in anticipo, ma ripeto, da tempo la CCIAA è passata al contrattacco.
Questa è una lettera che è stata inviata a tutti, ed è abbastanza chiara a coloro che frequentano il nostro blog: la nostra strategia e degli altri movimenti e associazioni, è stata sposata appieno. Anche nei recenti incontri e nei prossimi che seguiranno, la CCIAA è stata determinata: piena attuazione del PRT e piena attuazione del regolamento aeroportuale.
Questa la lettera:
Gent.mi
dr. Nichi Vendola
dr. Giovanni Giannini
Assessore alle  Infrastrutture,  Mobilità   
dr. Donato Pentassuglia
Presidente della V Commissione
dr. Fabrizio Nardoni
Assessore alle Risorse agroalimentari
dr. Alfredo Cervellera
dr. Giuseppe Cristella
dr. Francesco Laddomada
dr.ssa Annarita Lemma
dr. Pietro Lospinuso
dr. Michele Mazzarano
dr. Antonio Martucci
dr. Arnaldo Sala
dr. Ippazio Stefano
dr. Ciro Alabrese
dr. Salvatore Prete
avv. Sergio Prete
dr. Costanzo Carrieri
Gentile Assessore, gentile Presidente,
negli ultimi due anni ampio è stato il dibattito nonché la corrispondenza intercorsa tra l'Ente camerale ed il Governo regionale in materia di trasporto aereo.
A far data dal mese di gennaio 2012, infatti, data in cui è stato istituito presso la Camera di commercio di Taranto il Tavolo della Mobilità, l'Ente camerale tarantino, nel suo ruolo di promotore istituzionale dello sviluppo della provincia jonica - art. 2 della Legge 580/93 -, ha inteso farsi portavoce, con responsabilità e costanza, delle sempre più numerose istanze e pressanti rivendicazioni provenienti dal territorio jonico in materia di sviluppo infrastrutturale ed intermodale locale, particolarmente rivolte al pieno funzionamento dell'Aeroporto di Taranto Grottaglie.
Un'attività intensa, e non sempre comoda, che la Camera di commercio di Taranto ha condotto perseguendo un'unica finalità: garantire al territorio jonico quelle reali prospettive di crescita, complementari ed alternative, di cui necessita per ridisegnare con urgenza lo sviluppo economico e produttivo invocato da tutti gli stakeholder del territorio. La provincia di Taranto si ritrova, infatti, di fronte al bivio del proprio futuro. L'intero territorio spinge unanimemente verso lo sviluppo turistico, perseguibile solo con un proprio aeroporto pienamente attivo e funzionante.
"Senza aeroporto non c'è sviluppo": una frase questa probabilmente ripetuta ed udita in molte sedi ma che, oltre a rappresentare il titolo di un inedito dossier redatto dall'Ufficio della Mobilità della Camera di commercio circa le caratteristiche e le enormi potenzialità dell'Aeroporto intercontinentale di Taranto Grottaglie, rappresenta una personale convinzione che sfido vivamente a confutare.
Si apprende che è attualmente in corso la definizione del nuovo Piano dei Trasporti della Regione Puglia per le annualità 2014-2020.
A tal proposito, in esito al percorso intrapreso dalla scrivente, alla corrispondenza ed ai colloqui intercorsi, ma anche alle dichiarazioni da Lei rilasciate e verbalizzate nel corso degli incontri della V Commissione Trasporti della Regione Puglia, vogliano le SS.LL. prender visione del documento allegato, predisposto e sottoscritto dall'Ente camerale quale valida proposta di cui tener conto nella prossima pianificazione regionale.
Distinti saluti.

Premesso che:
-       la gestione dei quattro aeroporti pugliesi di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto è assegnata, in regime di concessione totale quarantennale, con Convenzione n. 40 del 25/01/2002 e successivo Decreto interministeriale n. 4269 del 6/03/2003, ad Aeroporti di Puglia S.p.A.;
-       la Camera di commercio di Taranto, promotore istituzionale dello sviluppo della provincia jonica (art.2 della Legge 580/93), è, dopo la Regione Puglia, il primo tra i soci di minoranza della menzionata società;
-       il Distretto Logistico Pugliese - DI.LOG.-, che ha ricevuto il riconoscimento definitivo da parte della Giunta regionale in data 26 ottobre 2010, è presieduto dal cav. Luigi Sportelli, ad oggi Presidente della Camera di commercio di Taranto e firmatario per rappresentanza del presente documento;
ricordato che:
-       la Regione Puglia è l'unico Ente regionale in Italia a detenere il 98% di una società che, dal 2003, gestisce tutti e quattro gli aeroporti pugliesi;
-       la citata Convenzione di concessione attribuisce alla Concessionaria i seguenti obblighi:
art. 2 comma 5:
a. "promuovere il miglioramento ed il potenziamento di tutti gli aeroporti pugliesi, anche in relazione alle esigenze di traffico servito, promuovendo ed incrementando i collegamenti aerei per ciascun aeroporto in concessione";
art. 4:
a.    "gestire ciascun aeroporto adottando ogni opportuna iniziativa in favore delle comunità territoriali
vicine", assicurando, dunque, pari opportunità a tutti i cittadini e le imprese pugliesi, tutelando
l'interesse di tutto il territorio regionale e favorendo lo sviluppo equo di tutti gli scali in
concessione, (incluso quello di Taranto);
b.    "erogare con continuità e regolarità, nel rispetto del principio di imparzialità e secondo le
regole di non discriminazione dell'utenza, i servizi di propria competenza";
art. 14:
a. dispone la revoca e la decadenza della concessione "non solo nei casi di inadempienza degli obblighi attribuiti alla concessionaria ma anche nel caso di grave e immotivato ritardo nell'attuazione del programma di intervento e del piano degli investimenti per ciascun aeroporto in concessione";
rilevato che:
-       la singolare modalità di gestione degli aeroporti pugliesi conduce la società in un evidente equivoco di fondo: quello di considerare i quattro aeroporti pugliesi un "sistema aeroportuale", tale per cui sarebbe consentito ad un unico soggetto amministrativo di stabilire arbitrariamente vocazioni e funzionalità differenti per ciascuno dei quattro aeroporti;
-       l'art. 2 del D.Lgs. n. 18/99, definisce sistema aeroportuale "un raggruppamento di due o più aeroporti che servono la stessa città o lo stesso agglomerato urbano, come indicato nel regolamento (CEE) n. 2408 del Consiglio del 23 luglio1992";
-       ai sensi della predetta norma, gli aeroporti pugliesi non sono classificabili come un "sistema aeroportuale", ma sono, al contrario, da considerarsi scali in concorrenza, il che presuppone, così come stabilito dalla Convenzione anticipata in premessa, la garanzia del pieno sviluppo di ciascun aeroporto in concessione, e quindi, anche di quello tarantino;
-       l'utilizzo improprio della definizione di sistema aeroportuale e la presenza di Alenia nei pressi dello scalo, ha portato la Società di gestione ad attribuire all'Aeroporto di Taranto - Grottaglie una riduttiva vocazione industriale che, attualmente, assurdamente configura l'intero scalo aeroportuale ad esclusivo servizio dell'impianto produttivo di Finmeccanica;
-       la strumentale ostinazione nei confronti di una riduttiva "vocazione industriale", che, per altro, non preclude assolutamente la possibilità di sviluppare e potenziare anche il traffico passeggeri, ha negato negli anni il pieno sviluppo dell'Aeroporto di Taranto - Grottaglie, sul quale sono stati deliberatamente inibiti i voli civili, contrariamente a quanto avvenuto per gli Aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia che annualmente hanno ricevuto notevolissimi investimenti in conto gestione e non solo;
-       con riferimento al Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale (Piano Passera), la subita ed improduttiva assenza di traffico passeggeri, non solo non ha consentito allo scalo intercontinentale jonico di esprimere le sue reali potenzialità, ma annovera automaticamente l'Aeroporto di Taranto -Grottaglie tra gli aeroporti "non di interesse nazionale" destinandolo, pertanto, alle procedure previste dal decreto legislativo n. 85/2010;
-     tale categorizzazione va anche considerata quale esito di un'attività di analisi eseguita su dati
certamente reali ma, al tempo stesso, fuorviami; nello specifico, i dati fomiti all'ENAC dalla
concessionaria Aeroporti di Puglia S.p.A., ai sensi dell'art.4, comma 4 della convenzione di
concessione, e di riflesso acquisiti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non rappresentano
valori riferiti alle reali caratteristiche, capacità e potenzialità dello scalo tarantino, ma al contrario,
rappresentano il semplice prodotto di una scelta arbitraria effettuata a monte dalla Società di gestione
sull'Aeroporto di Taranto,
considerato che:
-       il diritto alla mobilità e alla libera circolazione rappresenta un diritto costituzionale, specificatamente disposto dall'art. 16;
-       il Master Pian degli aeroporti pugliesi del 2001, successivamente aggiornato in revisioni annuali, ed integralmente recepito dal Piano regionale dei Trasporti 2009/2013, prevedeva per l'Aeroporto di Taranto un traffico di linea limitato ai collegamenti con i due hub nazionali di Roma e Milano, ed un traffico cargo connesso all'attività portuale;
-       il Piano regionale dei Trasporti - Piano attuativo 2009/2013, approvato con delibera di Giunta regionale n. 814 del 23/03/2010, prevede "l'adeguamento dello scalo di Taranto in funzione dell'evoluzione del mercato" e mantiene inalterata la possibilità di "sviluppare un traffico passeggeri a servizio della domanda generata dal proprio territorio";
-       secondo quanto riportato nell'AIP, il documento ufficiale predisposto da ENAV - Ente nazionale per l'assistenza al volo - nel quale sono raccolte tutte le informazioni tecniche utili alle compagnie aeree che intendano atterrare su un determinato scalo, alla data odierna l'Aeroporto tarantino risulta essere uno scalo efficiente ed aperto addirittura al traffico interazionale;
-       tale affermazione, apparentemente semplice sintesi delle notizie presenti nel rapporto AIP, rappresenta, in realtà, l'esito di una attenta procedura di controllo e vigilanza condotta dall'ENAC -Ente nazionale per l'aviazione civile cui è assegnato il compito di supervisionare in merito al corretto funzionamento dello scalo secondo quanto disposto dalla convenzione;
-       contrariamente a quanto asserito dalla Società di gestione, diverse ed importanti compagnie aeree, tra cui Alitalia, Ryanair, KLM exel, Turkish airlines, hanno manifestato nel tempo l'interesse ad operare sull'Aeroporto di Taranto - Grottaglie;
-       il palese perseverare in una non condivisa politica di mancato utilizzo dello scalo ha penalizzato, e continua a penalizzare, l'intero territorio jonico al quale viene inibito di beneficiare non solo degli effetti moltiplicatori in termini turistici ed economici in generale ma anche di quello sviluppo socio - culturale automaticamente indotto da un aeroporto passeggeri pienamente attivo e funzionante;
tanto premesso, ricordato, rilevato e considerato,
-       nella convinzione che uno scalo aeroportuale rivesta un ruolo determinante per l'economia di un territorio, rappresentando un inequivocabile ed irrinunciabile fattore di sviluppo territoriale;
-       in considerazione dell'attuazione della prossima pianificazione regionale in materia di trasporti a valere per le annualità 2014-2020, ad oggi in corso di definizione;
la Camera di commercio di Taranto chiede a codesti spettabili Assessorato alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Puglia e V Commissione consiliare della Regione Puglia di voler garantire, nell'ambito del Piano regionale dei Trasporti 2014 -2020, il pieno utilizzo anche per il traffico passeggeri del grande Aeroporto intercontinentale di Taranto Grottaglie, attraverso l'attivazione di voli charter e di voli di linea, superando in tal modo gli innaturali limiti imposti allo scalo sino ad ora, ed ottemperando, in perfetta continuità con quanto già previsto nella precedente programmazione, ad oggi attuata solo parzialmente, a quanto disposto dalla Convenzione di concessione n. 40 del 25/01/2002.
Taranto, li 19/08/2013

1 commento:

  1. che altro bisogna scrivere?a questo punto manca solo la risposta di un destinatario sordo.

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