L’evento si terrà il 27 p.v., ma siamo già in grado di
conoscere le conclusioni:
avere un aeroporto conviene;
è un volano per l’economia;
porta sviluppo per il territorio;
sviluppa il turismo;
crea nuovi posti lavoro ecc.
Le negatività non ci sono o, sono del tutto rilevanti. Questo
è quello che diranno a Bari. Ed è quello che succede, quando si ha la fortuna
di avere una infrastruttura del genere. Quindi, fortunati a Bari e Brindisi, un
po’ meno a Foggia.
Questo evento, suona come una beffa, per chi possiede la
infrastruttura che non ha limiti alla sua crescita, ma viene mortificata solo
per una scelta politica. Un po’ come succedeva nelle famiglie non facoltose,
quando si decideva chi poteva studiare e chi no.
E visto che siamo “tristi”, ci pensa l’ex Acierno a
ripeterci: “…di quanto siamo fortunati”, e ancora: “La forza del nostro
sistema è la sua capacità di fare rete tra industria e ricerca, in modo
integrato e innovativo. Questo sorprende e attrae i nostri partner esteri,
dando maggiore valore a ogni singolo attore e rendendo più efficaci anche le
politiche pubbliche”.
Insomma, non abbiamo motivo per lamentarci. l’Università
di Bari, il Politecnico, la sede Sitael a Mola di Bari, UniSalento a Lecce, il
Grottaglie Airport Test Bed (GATB), lo stabilimento GE Avio Aero di Brindisi e
un workshop a Mesagne, tutte istituzioni non tarantine, che …occupano
Aeroporto Taranto e, di conseguenza (con tutto questo ben di dio) non abbiamo
bisogno di voli passeggeri.
La solfa è sempre la stessa. Speriamo che il nuovo sindaco Piero BITETTI voglia
cambiare la rotta.
GROTTAGLIE – La Puglia si prepara a spiccare il volo nel panorama aerospaziale internazionale, grazie a una fitta rete di contatti e collaborazioni avviata con Stati Uniti e Giappone. Al centro di questa strategia, il Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA), guidato da Giuseppe Acierno, che ha ospitato nei giorni scorsi una delegazione americana composta da figure di primo piano del settore, gettando le basi per una futura intesa tra realtà accademiche e industriali.
Il tour, organizzato dal presidente del DTA, ha toccato i principali poli dell’innovazione pugliese: l’Università di Bari, il Politecnico, la sede Sitael a Mola di Bari, UniSalento a Lecce, il Grottaglie Airport Test Bed (GATB), lo stabilimento GE Avio Aero di Brindisi e un workshop a Mesagne. Tra i rappresentanti statunitensi, Scott McLaughlin dello Spaceport America, Charlene Jacka della SpaceWERX e Jason Noble della NASA White Sands Test Facility.
Protagonista dell’interesse americano è stato il GATB di Grottaglie, con i suoi 6 laboratori avanzati, capaci di gestire e analizzare dati di volo, anche tramite intelligenza artificiale, e monitorare in tempo reale test con droni e velivoli a pilotaggio remoto. Un'infrastruttura che ha colpito profondamente gli ospiti per efficienza e potenzialità.
Il prossimo passo sarà una missione italiana negli Stati Uniti, durante la quale si punta a formalizzare accordi di cooperazione tra università pugliesi e atenei come New Mexico Tech, UTEP e New Mexico State University. In parallelo, si lavora a un'intesa tra il DTA e il test site americano della NMSU per attività sperimentali congiunte, a un gemellaggio tra lo Spaceport America e Grottaglie, e a una collaborazione tra la SpaceWERX e il DTA per consentire l’accesso delle imprese pugliesi alle call della Space Force.
“La forza del nostro sistema è la sua capacità di fare rete tra industria e ricerca, in modo integrato e innovativo – ha commentato Acierno –. Questo sorprende e attrae i nostri partner esteri, dando maggiore valore a ogni singolo attore e rendendo più efficaci anche le politiche pubbliche”.
La dimensione internazionale della Puglia aerospaziale si è consolidata anche durante l’Expo di Osaka, dove Acierno ha presentato le attività del DTA a interlocutori giapponesi, raccogliendo consenso e ponendo le basi per una collaborazione bilaterale. In particolare, si lavora alla creazione di un hub euro-giapponese a Grottaglie per testare scenari operativi avanzati in ambito U-space/AAM, con il supporto di SESAR, Eurocontrol e del programma ReAMO giapponese.
Tra le proposte concrete emerse, anche progetti pilota per il trasporto sanitario con droni, validazioni di scenari operativi condivisi e la costruzione di nuove filiere industriali transnazionali.
“L’accordo con il Giappone – ha concluso Acierno – può portare benefici strategici sia per l’Italia che per il Giappone: per la Puglia, Grottaglie si rafforza come test bed europeo a guida pubblico-privata; per il Giappone, si apre l’accesso a spazi aerei regolamentati UE; per l’industria, si prospettano nuove opportunità di certificazione e mercato su scala globale”.