lunedì 15 luglio 2013

10 ANNI DI GESTIONE AEROPORTI DI PUGLIA

il divieto allo sviluppo imposto da AdP

10 anni di gestione Aeroporti di Puglia S.p.A. (AdP S.p.A.), cosa è cambiato in meglio ed in peggio. Nel 2003 la SEAP (poi diventata AdP S.p.A.) dell’ing. Domenico Di Paola otteneva la concessione fino al 2043 di tutti i 4 aeroporti pugliesi.
Tralasciamo le modalità di rilascio della concessione che paiono irragionevoli e scarsamente aderenti al dato normativo; la soluzione di approvare la convenzione stipulata dall’ENAC con la SEAP in data 25 gennaio 2002, fa riferimento ad un rapporto di concessione della durata di tre anni che prevedeva un successivo intervento da parte dell’ENAC in via di urgenza per l’estensione della durata di detta convenzione a quaranta anni decorrenti dalla data di sottoscrizione della postilla (12 febbraio 2003).
La concessione, comunque, prevede degli obblighi per le società di gestione, pena la revoca. L’art. 10 - Criteridi gestione - cosi recita: “…la concessionaria adotta ogni opportuna iniziativa in favore delle comunità…in ragione dello sviluppo intermodale” “…garantisce servizi di adeguato livello qualitativo” “…eroga i servizi di competenza con continuità e regolarità, nel rispetto di imparzialità e non discriminazione dell’utenza”.  
Nel 2008 per permettere lo sviluppo degli aeroporti regionali svantaggiati, per promuovere il turismo e l’integrazione economica e sociale del territorio, la CEE avviava gli “aiuti diStato” art. 3.3.1(c)  Condizioni per determinare la compatibilità - "gli aiuti riguardano esclusivamente l'attivazione di nuove rotte …non devono incoraggiare un semplice spostamento del traffico da una linea o da una compagnia ad un'altra. Non devono in particolare comportare uno sviamento ingiustificato del traffico da uno stesso sistema aeroportuale".
È sotto gli occhi di tutti che niente di questo è stato fatto, anzi, AdP S.p.A. si permette di elevare del 30% i costi Handling per Taranto. Dopo 10 anni possiamo constare come il divario nelle infrastrutture sia aumentato tutto a favore di Bari e di Brindisi. Le 2 città posseggono aeroporti più che dignitosi ed ora con ulteriori finanziamenti europei (21 milioni €) s’apprestano a rifarsi ancora il …trucco, mentre Foggia e Taranto restano al palo. Anche per i cittadini nulla è cambiato, dal 2008 sono costretti a sborsare quattrini per raggiungere i 2 aeroporti che si sono accaparrati tutti i voli; raggiungere Bari in taxi costa 90,00 € (ricordiamo che fino a 2 anni fa i nostri tassisti non potevano accedere ai succitati aeroporti). Eppure nel 2008, AdP S.p.A., in polemica con Massimo Ferrarese (quello dell’aeroporto condominiale), affermava che: “…sembra ingiusto chiedere a foggiani e tarantini, per andare a Roma e Milano, di spostarsi a Bari e Brindisi”, ma si sa, tutto diventa relativo, quando in ballo ci sono grossi interessi.
Anche le nostre amministrazioni in questi anni non hanno beneficiato di nulla; basti pensare ai milioni di € di tasse aeroportuali non incassate, alle infrastrutture viarie non realizzate e alle succitate infrastrutture mai decollate. E che dire dei nostri imprenditori che ancora non hanno capito cosa vuol dire avere a disposizione un aeroporto che in poche ore permette alle merci di raggiungere tutto il mondo. Lo hanno capito obtorto collo gli operatori turistici che sfruttano il “potenziale di …accoglimento” solo al 20%, ed ecco che chiedono (soprattutto gli imprenditori della Lucania) la riattivazione dei voli da Taranto. Questo “grido di dolore” è stato accolto dalla CCIAA di Taranto che si è finalmente smarcata da AdP S.p.A. (CCIAA Taranto 2° azionista AdP S.p.A.), ed il presidente Sportelli ha denunciato con atti concreti gli inadempimenti di AdP S.p.A.. Altre Autorità non hanno seguito, ed anzi hanno sposato in toto la politica di sempre, quella della complementarità, della condivisione, della vocazione tutta ai danni di Taranto, politica portata avanti dall’ASS. reg. Giannini (mai venuto a Taranto e mai venuto a Grottaglie).
Inutile parlare delle amministrazioni locali (come sparare sulla croce rossa): Stefano chi l’ha visto; Florido e Carrieri non pervenuti; Alabrese e Prete aspettano ancora la …nebulosa Aerotecsys. Forse ci converrà chiedere aiuto ad Emiliano (lo sponsor di “Taranto Capitale Europea 2019”) che già altre volte si era espresso sul porto e sulla retro-portualità, certamente, al momento non possiamo fare affidamento sui nostri parlamentari, oppure sui nostri consiglieri regionali (puntualmente ignorati da Vendola e da Giannini).   Tutto al contrario di ciò che succede a Foggia, dove non passa giorno che CCIAA, Confindustria, Autorità, parlamentari, ministri (Mauro chiede i voli civili all'aeroporto militare di Amendola), sindaci e amministrazioni non facciano sentire la propria voce per protestare contro la mancanza di voli al Gino Lisa (Foggia ha beneficiato in 3 anni di 18 milioni € - fonte G. Minervini).
Dal 28 luglio e per tutto agosto da Taranto partiranno voli charter diretti a Malta, Cefalonia e Corfù. Una iniziativa dell’Appia viaggi con la collaborazione di TarantoVola, che permetterà di raggiungere in un ora, splendide località turistiche, ma permetterà anche ai greci e ai maltesi di venire qui in Puglia; una opportunità anche per i nostri imprenditori, invitando delegazioni del luogo, potrebbero far conoscere le nostre eccellenze e promuovere scambi culturali ed economici.
Voli charter privati, solo questo, forse, ci è permesso dopo 10 anni di nulla e di prese in giro, dopo che il nostro territorio è stato saccheggiato e violentato: 1.640 ulivi estirpati (800 secolari), alcuni ripiantati a Bari e Brindisi. Di secolare a Taranto è rimasta solo la sfiga.
  

Nessun commento:

Posta un commento

chi lascia un commento si assume la responsabilità di quello che scrive.