Dal vocabolario Treccani: Scippo
[scìp-po] s.m. - Scippare - alla base
della parola c’è una forma latina excippare (cavare una pianta dal ceppo) - in
lingua italiana scippare (strappare) - Furto solitamente effettuato per strada,
con sottrazione rapida e violenta di oggetti che i passanti tengono in mano o
addosso.
Scippo, questo è quanto hanno
gridato i politici e gli amministratori di Brindisi in questi giorni, prima che
l’A.U. (brindisino) Giuseppe Acierno li tranquillizzasse, recandosi e
partecipando in riunioni di partito ed altro, snobbando invece il territorio
tarantino che chiede spiegazioni.
Ora, senza entrare nel merito dei
voli che partiranno da TARANTO, ci chiediamo: ma che senso ha parlare di furto,
per dei voli che ancora non sono stati pianificati? Perché un imprenditore privato non può decidere dove svolgere la propria attività e il proprio
business (senza alcun contributo pubblico)? Le tratte di cui si parla, sono
completamente assenti dagli aeroporti di Bari e Brindisi, allora, perché non
parlare di “ulteriore ampliamento” dell’offerta pugliese, visto che siamo
(quando vogliono loro) un “Sistema Aeroportuale”? ma il loro intendimento in
fatto di Sistema Aeroportuale è: tutto a Bari e Brindisi e niente a TARANTO e Foggia.
Non è cosi che funziona la
cooperazione e, sgombrando il campo dagli equivoci, un Sistema Aeroportuale è: “un raggruppamento di due o più aeroporti
che servono la stessa città o agglomerato urbano” regolamento
CEE n. 2408.
Quindi definire quello pugliese
un sistema, è sbagliato, è solo un sistema gestito dalla stessa società di
gestione, che perlopiù è pubblica, e quindi dovrebbe fare gli interessi di
tutti i cittadini, e non solo degli “scippati”; se poi vogliamo tener fede all'origine della parola “scippo” estirpare, forse sono proprio Brindisi e Bari
che …conservano gli ulivi secolari estirpati a Grottaglie.
Mentre Brindisi è pieno fermento,
a TARANTO i nostri politici sono silenti, scettici e addirittura cavillosi,
prendendosela con un imprenditore che ha avuto solo la colpa di puntare su TARANTO.
Ed ora veniamo allo scippo vero,
quello che TARANTO subisce da più di 10 anni, da quando AdP ha messo le mani
sulla gestione aeroportuale pugliese. Il business-plan che prevede solo cargo
(solo sulla carta) a TARANTO era già deciso da SEAP nel 2001.
Quello che è avvenuto
negli anni successivi, anche con l’appoggio di tarantini compiacenti, è solo il
completamento di un disegno preciso, che però ha avuto un solo problema (e qui
ci auto incensiamo): i movimenti a difesa dell’aeroporto. Non stiamo
esagerando, visto che in AdP, veniamo definiti “terroristi”, e diffidati in
continuazione da avvocati (pagati con quali soldi?).
Nel 2007 quando la CEE approvò
gli “aiuti di stato”, per permettere lo sviluppo degli aeroporti regionali
svantaggiati, promuovere il turismo, l’integrazione economica e sociale del
territorio, specificava:
"gli aiuti riguardano esclusivamente l'attivazione di nuove rotte
…non devono incoraggiare un semplice spostamento del traffico da una linea o da
una compagnia ad un'altra. Non devono in particolare comportare uno sviamento
ingiustificato del traffico da uno stesso sistema aeroportuale".
Quindi la norma era chiara: anche in caso di Sistema Aeroportuale, non
ci possono essere spostamenti di soldi e di rotte.
Il Movimento Aeroporto TARANTO,
nel 2011 ha chiesto alla CEE, se nei bandi del 2007 tutto era limpido. Ed è qui
che interviene l’anomalia; la CEE chiede ad AdP, ma la risposta arriva dalla
Regione: TARANTO è esclusivamente cargo! La CEE si ferma, non ritiene d’indagare
oltre, non chiede perché i bandi prevedevano una “premialità” per Brindisi (più
soldi al vettore per il Brindisi Firenze anziché per il TARANTO Milano), o perché
i 5 milioni € destinati a TARANTO, vengono spartiti tra Brindisi e Foggia.
E visto che potrebbe essere uno
scippo, si è deciso di chiedere alla magistratura, d’indagare sui 120 milioni €
destinati a TARANTO per il cargo (bilancio AdP 2009).
Ma possiamo parlare
tranquillamente di scippo, nella decisione di AdP, di non trattare i tassisti di TARANTO alla stregua di quelli baresi e brindisini, costretti i nostri, a
versare un obolo aggiuntivo e non avere accesso alle corsie preferenziali in
aeroporto (pende ancora la causa al TAR), oppure di compagnia aeree fatte
desistere dal far base a TARANTO e spostarsi a Brindisi o Bari.
comunicato del presidente Gianni Florido |
E i turisti e i pellegrini che
avevano deciso di scalare a TARANTO (con precise disposizioni dei
tour-operator) e dirottati a Brindisi, come vogliamo chiamarlo? E l'handling triplicato rispetto a Bari e Brindisi? I milioni in investimenti per Bari, Brindisi
e Foggia? E i 12 milioni € per la viabilità attorno all'aeroporto?
12 milioni € spariti da Taranto |
Potremmo continuare all'infinito, ma vogliamo sapere chi ha potere di decisione su tutto questo? Il governatore
Vendola che chiede l’adozione di TARANTO, cominci a far rispettare le leggi, ad
esempio la convenzione tra ENAC e AdP che prevede degli obblighi per le società
di gestione, pena la revoca:
“…la concessionaria adotta ogni
opportuna iniziativa in favore delle comunità…in ragione dello sviluppo
intermodale” - “…eroga i servizi di competenza con continuità e regolarità, nel rispetto di imparzialità e non
discriminazione dell’utenza”. Ed
è ciò che ricorda il presidente di Confindustria Foggia Di Carlo: “…è AdP che in presenza di un aeroporto,
deve trovare un vettore”. Stesso discorso per TARANTO, AdP che da sempre ha
parlato di cargo, ha mai cercato un vettore cargo?
Il Consiglio Regionale nel settembre 2011 ha deciso all'unanimità: "Il Consiglio Regionale impegna la Giunta a valorizzare l'infrastruttura aeroportuale di Taranto-Grottaglie predisponendola anche ai voli civili."
Come mai AdP non da seguito a questa disposizione? E i consiglieri regionali (soprattutto quelli tarantini), cosa aspettano a farsi sentire?
I voli a TARANTO alla fine si
faranno; in presenza di certificazione, l'ENAC non potrà fare altro che
autorizzare: ma quanta fatica! Quante parole inutili, quanta disinformazione,
quanta scarsa conoscenza dell’argomento, quanta superficialità da parte di
politici che s’improvvisano esperti aeronautici. Un ringraziamento a coloro che
si stanno adoperando per portare economia e posti di lavoro a TARANTO, cioè:
soldi!
in galera dopo una giusta sentenza che analizzi i fatti dal 1986. Tuti quelli che si sono resi responsabili dei disastri socio economici hanno poco da agitarsi. Il tempo va in esaurimento. La dea iustitia è in avvicinamento su Taranto.Suggerite al tecnico sig Franchini di promuovere un volo per Beirut o per le Caiman possibilmente con un aereo da 200 posti.Quindi cominciate a pensare chi farà parte della nuova classe dirigente a Taranto.Partiti i cattivi, pensiamo ai nuovi (cattivi )..... piuttosto, quale sarà la nuova "vocazione " di Taranto ? Dopo le cozze. la marina militare, l' Italsider, Buffoluto. Dimenticavo...... meno male che c'è papà Niky.... LA LOGISTICA , ....forse vuole dire la LOGICA, quella dei sillogismi....
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