lunedì 7 aprile 2014

ARRESTI ALL'ENAC

arresti all'ENAC
Questa notizia, dimostra (per fortuna) che non ci sono salvacondotti per chi opera in settori dove il delirio d'onnipotenza è sempre molto labile, ma dimostra anche, quanti intrallazzi generano il settore aeronautico.
Speriamo che la Magistratura delle nostre parti, voglia fare altrettanto.
Sono stati arrestati alcuni funzionari dell'ENAC ed alcuni imprenditori: ma siamo solo all'inizio. (ecco il servizio video di Sky TG24).
Come dicevo, il settore aeronautico è molto sensibile... Il consigliere del PD Ruggero MENNEA vuole (finalmente) vedere chiaro sulla politica di AdP e vuole scavare a fondo, tornando parecchio indietro, fino agli anni 2.000.
Ecco l'articolo di Francesco DE MARTINO:

dal Quotidiano di Bari

Il consigliere Mennea chiederà chiarimenti sulla politica di AdP. Ma la storia è molto vecchia
“Occorre verificare se 12 milioni all’anno a Ryanair portano benefici
Francesco De Martino
“I dodici milioni di euro paga­ti ogni anno dalla Regione Puglia alla compagnia Ryanair, per incrementare i flussi di passeggeri, stanno sortendo l’effetto contrario: piuttosto che porta­re turisti nella nostra regione, stanno svuotando la Puglia anche dei propri cittadini che preferiscono trascorrere le festività altrove. Insomma, sembre­rebbe che i sei euro a passeggero che la Regione paga ogni anno alla com­pagnia irlandese, non stiano portando più turisti in Puglia, né stranieri né ita­liani. Ma stiano soltanto incentivando l’esodo dei pugliesi, come nel caso del nuovo volo per Siviglia, che a Pasqua porterà via dalla nostra regione tantis­simi giovani e famiglie". Ne è convinto Ruggero Mennea, consigliere regiona­le pugliese del Partito Democratico che ha puntato l’attenzione sulla possibili­tà di viaggiare, in Italia e in Europa, a tariffe convenienti, cosa positiva. “Ma non possiamo immaginare che una ci­fra imponente come 12 milioni di euro l’anno, sia spesa solo per questo mo­tivo. Se tale andamento -spiega anco­ra Mennea- fosse confermato, sorge­rebbe una domanda spontanea: i verti­ci di Aeroporti di Puglia sono forse sot­topagati, al punto da non essere mo­tivati a riflettere sugli effetti di que­sta spesa milionaria che la Puglia af­fronta ogni anno? Come hanno fatto a non accorgersi che questo investimen­to non sta producendo gli effetti spera­ti? Allora, per verificare l'opportunità dell’investimento con Ryanair e rivede­re le modalità dell’accordo, e per com­prendere quanto sia retribuito il mana­gement di Adp, inclusi premi e super- premi, chiederò l’audizione in V Com­missione dell'assessore ai Traspor­ti, Gianni Giannini, e degli ammini­stratori di Aeroporti di Puglia. Proba­bilmente, insieme, ci renderemo con­to che c’è qualcosa da migliorare". Il consigliere Mennea, però, arriva tar­di, visto che con una discutibile politi­ca commerciale-operativa, fu l’attua­le candidato sindaco Domenico Di Pao­la a stendere tappeti d’oro ai rampanti manager del Gruppo Volare, oggetto di attenzione della Procura di Busto Arsizio per il disastroso crack del 2004. Al centro della politica di AdP già da allora c'era Vincenzo Soddu, protago­nista, sempre secondo i giudici di Bu­sto Arsizio, del fallimento della compa­gnia aerea e della "volatilità" di milio­ni di euro verso società fittizie talvolta controllate da figli e parenti. A Bari Di Paola e Franchini non fanno mancare nulla a Wingcenzo, nomignolo di Sod­du noto nell’ambiente aereo nazionale. Al tycoon sardo, spesso accompagna­to dal capo dell’Enac Di Palma, sono riservate le suite più esclusive nei Re­lais tipici della regione e, soprattutto, apertura di credito illimitata. Le vicen­de dell’ex Seap viaggiano così in rap­porto diretto con quelle del Gruppo Volare. Il 2004 offre risultati eclatanti (1.723.719 passeggeri) che vengono re­pentinamente oscurati dal sonoro calo del 2005 (-14,7 per cento in agosto). Ma il flirt con gli amici socialisti-leghisti di Volare lascia anche un buco di 6,4 mi­lioni di euro, messi a bilancio come cre­diti non incassati. L’enorme cifra rivie­ne dai servizi aeroportuali fruiti e mai pagati dal Gruppo Volare dal 2002 al 2004. Per tutta l’esistenza in vita del­la compagnia poi fallita, insomma, il duo Di Paola-Franchini non ha mai ri­chiesto pagamenti per servizi regolar­mente erogati. Nulla da eccepire sul bilancio, però, né da parte dei sindaci e dei revisori, né tanto meno da parte dell’azionista di maggioranza. Dall’Alitalia, invece, arrivarono forti segnali di rappresaglia che tagliano fuori Bari e la Puglia dai piani di espansione della compagnia oltre a tagli consistenti sul traffico merci. I corsari veneti del low cost selvaggio, nonostante le senten­ze dei tribunali fallimentari e i “copponi" lasciati, ritornarono a Bari più pim­panti di prima. Nasce allora, nel 2007, il bando start-up per la concessioni degli aiuti per l’attivazione di nuove rotte ae­ree. Si mettono sul banco oltre 63 di mi­lioni di euro per “lo sviluppo dei traffici aerei e di terra negli aeroporti pugliesi di Bari, Brindisi, Taranto e Foggia". Si ipotizzano 24 lotti equivalenti ad altret­tante destinazioni da coprire. Si paven­ta la possibilità per le compagnie aeree aderenti di usufruire di contributi per tre anni in base ad alcuni calcoli che prevedono un contributo per passegge­ro rispetto ad una tariffa data più altri contributi a coprire spese di promozio­ne e di organizzazione. Le grandi com­pagnie aeree che stanno sul mercato, dalla Ryanair a decrescere, lanciano subito segnali di poco gradimento. Vuoi perché la rosa delle destinazioni con­tiene destinazioni poco appetibili per il mercato aereo (Sofia, Atene, Strasbur­go, ecc), vuoi perché le clausole ed i co­dicilli presenti rappresentano una za­vorra poco conveniente per una seria compagnia che si misura ogni giorno con la concorrenza di mercato. L’input è ben recepito e la giostra Myair.com viene costruita in quattro e quattr’otto.
I rossi aeromobili di Soddu cominciano a solcare i cieli pugliesi con un’operati­vità che ha raccolto più lamentele che passeggeri. Voli in ritardo cronico, can­cellazioni frequenti, passeggeri lasciati a terra in orari improbabili. Tutto pre­visto, secondo gli attivi blogger dell’as­sociazione Aviazione Civile che da tem­po ammonivano i vertici aeroportuali pugliesi circa la scarsa affidabilità di Mayair.com. La compagnia di Soddu è sull’orlo del fallimento, per i primi sei mesi del 2009 combina di tutto nei vari scali, fino a che nel luglio dello stesso anno lEnac ritira la licenza di volo. Di­sastro per i dipendenti senza lavoro, per i passeggeri a terra con biglietti già pagati, per il castello perverso di socie­tà messe in piedi. Arresti per i verti­ci della società e danni per tutti men­tre i sodali baresi si limitano ad una acrimoniosa dichiarazione alla stampa del direttore generale Marco Franchi­ni: “I contributi erogati alla compagnia sono stati assegnati secondo un rego­lare bando di gara e comunque in rela­zione ai passeggeri effettivamente tra­sportati. Non ci sono stati sprechi di denaro pubblico. Di Paola tenta altresì di rigirare la frittata affermando che “l’affare Myair è stato un passaggio utile per attirare Ryanair in Puglia”.

Il resto è storia. E in Puglia... anche per oggi non si vola.

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