arresti all'ENAC |
Questa notizia, dimostra (per fortuna) che non ci sono salvacondotti per chi opera in settori dove il delirio d'onnipotenza è sempre molto labile, ma dimostra anche, quanti intrallazzi generano il settore aeronautico.
Speriamo che la Magistratura delle nostre parti, voglia fare altrettanto.
Sono stati arrestati alcuni funzionari dell'ENAC ed alcuni imprenditori: ma siamo solo all'inizio. (ecco il servizio video di Sky TG24).
Come dicevo, il settore aeronautico è molto sensibile... Il consigliere del PD Ruggero MENNEA vuole (finalmente) vedere chiaro sulla politica di AdP e vuole scavare a fondo, tornando parecchio indietro, fino agli anni 2.000.
Ecco l'articolo di Francesco DE MARTINO:
dal Quotidiano di Bari |
Il consigliere Mennea
chiederà chiarimenti sulla politica di AdP. Ma la storia è molto vecchia
“Occorre
verificare se 12 milioni all’anno a Ryanair portano benefici
“I dodici
milioni di euro pagati ogni anno dalla Regione Puglia alla compagnia Ryanair,
per incrementare i flussi di passeggeri, stanno sortendo l’effetto contrario:
piuttosto che portare turisti nella nostra regione, stanno svuotando la Puglia
anche dei propri cittadini che preferiscono trascorrere le festività altrove.
Insomma, sembrerebbe che i sei euro a passeggero che la Regione paga ogni anno
alla compagnia irlandese, non stiano portando più turisti in Puglia, né
stranieri né italiani. Ma stiano soltanto incentivando l’esodo dei pugliesi,
come nel caso del nuovo volo per Siviglia, che a Pasqua porterà via dalla nostra
regione tantissimi giovani e famiglie". Ne è convinto Ruggero Mennea, consigliere
regionale pugliese del Partito Democratico che ha puntato l’attenzione sulla possibilità
di viaggiare, in Italia e in Europa, a tariffe convenienti, cosa positiva. “Ma
non possiamo immaginare che una cifra imponente come 12 milioni di euro
l’anno, sia spesa solo per questo motivo. Se tale andamento -spiega ancora
Mennea- fosse confermato, sorgerebbe una domanda spontanea: i vertici di Aeroporti
di Puglia sono forse sottopagati, al punto da non essere motivati a
riflettere sugli effetti di questa spesa milionaria che la Puglia affronta
ogni anno? Come hanno fatto a non accorgersi che questo investimento non sta
producendo gli effetti sperati? Allora, per verificare l'opportunità
dell’investimento con Ryanair e rivedere le modalità dell’accordo, e per comprendere quanto sia retribuito
il management di Adp, inclusi premi e super- premi, chiederò
l’audizione in V Commissione dell'assessore ai Trasporti, Gianni Giannini, e
degli amministratori di Aeroporti di Puglia. Probabilmente, insieme, ci renderemo
conto che c’è qualcosa da migliorare". Il consigliere Mennea, però,
arriva tardi, visto che con una discutibile politica commerciale-operativa, fu l’attuale candidato sindaco Domenico
Di Paola a stendere tappeti d’oro ai rampanti manager del Gruppo Volare,
oggetto di attenzione della Procura di Busto Arsizio per il disastroso crack del
2004. Al centro della politica di AdP già da allora c'era Vincenzo Soddu,
protagonista, sempre secondo i giudici di Busto Arsizio, del fallimento della compagnia
aerea e della "volatilità" di milioni di euro verso società fittizie
talvolta controllate da figli e parenti. A Bari Di Paola e Franchini non fanno
mancare nulla a Wingcenzo, nomignolo di Soddu noto nell’ambiente aereo
nazionale. Al tycoon sardo, spesso accompagnato dal capo dell’Enac Di Palma, sono riservate le suite
più esclusive nei Relais tipici della regione e, soprattutto, apertura di
credito illimitata. Le vicende dell’ex Seap viaggiano così in rapporto
diretto con quelle del Gruppo Volare. Il 2004 offre risultati eclatanti (1.723.719
passeggeri) che vengono repentinamente oscurati dal sonoro calo del 2005
(-14,7 per cento in agosto). Ma il flirt con gli amici socialisti-leghisti di Volare lascia anche un buco di 6,4 milioni di euro, messi a
bilancio come crediti non incassati. L’enorme cifra riviene dai
servizi aeroportuali fruiti e mai pagati dal Gruppo Volare dal 2002 al 2004.
Per tutta l’esistenza in vita della compagnia poi fallita, insomma, il duo Di Paola-Franchini non ha
mai richiesto pagamenti per servizi regolarmente erogati. Nulla da
eccepire sul bilancio, però, né da parte dei sindaci e dei revisori, né tanto
meno da parte dell’azionista di maggioranza. Dall’Alitalia, invece, arrivarono
forti segnali di rappresaglia che tagliano fuori Bari e la Puglia dai piani di
espansione della compagnia oltre a tagli consistenti sul traffico merci. I
corsari veneti del low cost selvaggio, nonostante le sentenze dei tribunali
fallimentari e i “copponi" lasciati, ritornarono a Bari più pimpanti di
prima. Nasce allora, nel 2007, il bando
start-up per la concessioni degli aiuti per l’attivazione di nuove rotte aeree.
Si mettono sul banco oltre 63 di milioni di euro per “lo sviluppo dei traffici
aerei e di terra negli aeroporti pugliesi di Bari, Brindisi, Taranto e Foggia".
Si ipotizzano 24 lotti equivalenti ad altrettante destinazioni da coprire. Si paventa
la possibilità per le compagnie aeree aderenti di usufruire di contributi per
tre anni in base ad alcuni calcoli che prevedono un contributo per passeggero
rispetto ad una tariffa data più altri contributi a coprire spese di promozione
e di organizzazione. Le grandi compagnie aeree che stanno sul mercato, dalla
Ryanair a decrescere, lanciano subito segnali di poco gradimento. Vuoi perché
la rosa delle destinazioni contiene destinazioni poco appetibili per il
mercato aereo (Sofia, Atene, Strasburgo, ecc), vuoi perché le clausole ed i codicilli
presenti rappresentano una zavorra poco conveniente per una seria compagnia
che si misura ogni giorno con la concorrenza di mercato. L’input è ben recepito
e la giostra Myair.com viene
costruita in quattro e quattr’otto.
I
rossi
aeromobili di Soddu cominciano a solcare i cieli pugliesi con un’operatività
che ha raccolto più lamentele che passeggeri. Voli in ritardo cronico, cancellazioni
frequenti, passeggeri lasciati a terra in orari improbabili. Tutto previsto,
secondo gli attivi blogger dell’associazione Aviazione Civile che da tempo
ammonivano i vertici aeroportuali pugliesi circa la scarsa affidabilità di Mayair.com. La compagnia di
Soddu è sull’orlo del fallimento, per i primi sei mesi del 2009 combina di
tutto nei vari scali, fino a che nel luglio dello stesso anno l’Enac
ritira la licenza di volo. Disastro per i dipendenti senza lavoro, per i
passeggeri a terra con biglietti già pagati, per il castello perverso di società
messe in piedi. Arresti per i vertici della società e danni per tutti mentre
i sodali baresi si limitano ad una acrimoniosa dichiarazione alla stampa del
direttore generale Marco Franchini: “I contributi erogati alla compagnia sono
stati assegnati secondo un regolare bando di gara e comunque in relazione ai
passeggeri effettivamente trasportati. Non ci sono stati sprechi di denaro
pubblico”. Di Paola
tenta altresì di rigirare
la frittata affermando che “l’affare Myair è stato un passaggio utile per
attirare Ryanair in Puglia”.
Il resto è storia.
E in Puglia... anche per oggi non si vola.
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