attenzione al punto 3 |
È arrivato il momento che
intervenga la Magistratura e la Corte dei conti, perché si ponga fine a questo
modo di fare che a nostro parere, non rispecchia il pensiero dei cittadini di Taranto
e non solo. Se poi ci sono delle procedure non chiare, a maggior ragione, è
giusto che indaghi la Magistratura.
La convocazione per giorno 22
dell’assemblea dei soci AdP, apriamo una parentesi: ma è normale che una
società sia formata dal pubblico (Regione Puglia) col 99,4% e dalla restante
parte dei soci che ha solo lo 0,6% ? e cosa vuol dire che la Regione detiene
quasi il 100% delle azioni, difatti, gli atti che si producono in tale
assemblea, sono dei precisi orientamenti politici. Cosa possono i soci con lo
0,6% ?
azionisti AdP |
Pertanto, quella del 22, appare
una vera e propria …esecuzione decisa a tavolino, altro che, come dice il nostro
papà adottivo Nichi Vendola:”…decide il
mercato”. Ma quale mercato, il mercato dei voti!?
È UNA DECISIONE POLITICA
Vedremo quali sono i politici
tarantini che si opporranno. Per ora assistiamo ad interventi assurdi da parte del sindaco di Brindisi!!!??? Ma come si permette, di occuparsi del futuro di Taranto? E nessuno che lo zittisce!
Sulla base di esperienze passate,
leggere ancora termini come: piastralogistica, sa di vera e propria faccia tosta, perché ancora non si riesce a
capire che fine abbiano fatto i 98
milioni € stanziati per: la piastra
logistica cargo (per il collegamento con la TCT di Taranto!!!), ricordiamo
che esiste un esposto dell’avv. Luigi Albisinni, che chiedeva conto di questi e
di altri stanziamenti, messi a bilancio 2009, per un totale di 120 milioni €.
Passata la sbornia “cargo” dell’era
Di Paola, ora siamo in piena era “spaziale” di Acierno che essendo il
presidente dell’Aerospazio di Brindisi, s’inventa un po’ i droni ed ora, i non
meglio definiti: prodotti aeronautici. Ma la convenzione firmata con l’ENAC,
non parla di prodotti aeronautici, ma obbliga il gestore a:
1 . gestione
degli aeroporti di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto, da esercitarsi in
conformità alle norme internazionali, comunitarie e nazionali che regolano il
funzionamento degli aeroporti aperti al
traffico civile e lo svolgimento dei servizi di assistenza a terra;
2 . gestire ciascun aeroporto quale complesso di beni, attività e servizi
organizzati destinati direttamente o indirettamente, alle attività aeronautiche
adottando ogni opportuna iniziativa in
favore delle comunità territoriali vicine, in ragione dello sviluppo
intermodale dei trasporti;
3 . erogare con continuità e regolarità, nel rispetto del principio di imparzialità e secondo le regole dì non discriminazione dell'utenza;
4 . sottoscrivere
il contratto di programma di cui
all'art.7 del regolamento;
5 . La concessionaria garantisce la piena
operatività di ciascun aeroporto
durante l'orario di apertura stabilito dall'E.N.A.C.;
6 . La
concessionaria provvede, in base a criteri di non discriminazione e secondo le
modalità e prescrizioni concordate con l'E.N.A.C..
Se non si rispettano queste
norme, entra in vigore l’ARTICOLO 14 -
REVOCA E DECADENZA DELLA CONCESSIONE
Nei casi previsti dal codice della navigazione, nell'ipotesi di gravi
ovvero reiterate violazioni della disciplina relativa alla sicurezza, in caso di mancata presentazione del Piano
regolatore generale di ciascun aeroporto nei termini indicati, di mancato ed immotivato rispetto del
programma di intervento e del piano degli investimenti, o di grave e immotivato ritardo nell'attuazione degli
stessi o al verificarsi di eventi da cui risulti che la concessionaria non
si trova più nella capacità di gestire gli aeroporti, l'E.N.A.C., con
provvedimento motivato, dispone la revoca della concessione e contestualmente
nomina un commissario per la gestione operativa degli aeroporti.
La società Aeroporti di Puglia
(cioè la Regione Puglia, cioè la politica), deve tenere conto delle determinazioni
del territorio che, con delibere, da parte dei comuni, hanno più volte indicato
di “attivare i voli passeggeri”,
indicazione arrivata anche dallo stesso Consiglio Regionale, all’unanimità, il
27/6/2011, chiedeva ad AdP di “…predisporre i voli anche da Taranto”.
Anche il sottosegretario IvanScalfarotto, si è accorto di questa anomala situazione, chiedendo una giusta e
maggiore mobilità per foggiani e tarantini. Ma anche il presidente Michele
Emiliano, da tempo dice che è assurdo impossessarsi di tutte le infrastrutture
per poi tenerle chiuse. Lo stesso John Alborante di Ryanair ha segnalato questa
paradosso kafkiano, si è subito precipitato il direttore Marco Franchini per
dire che: “è già da tempo tutto deciso”.
da Tarantosera |
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