i vertici di Aeroporti di Puglia nel mirino della Magistratura |
Era il settembre del 2013, quando assieme all'avv. Nicola Russo, presentammo alla Magistratura di Taranto, un documento, che era arrivato in maniera anonima, dove si elencavano una serie di "anomalie" nella gestione di Aeroporti di Puglia. Come al solito, dispiace dirlo, ma per la Magistratura di Taranto era tutto in ordine.
Fortunatamente, altre Procure non la pensano cosi, ed ecco che scattano le indagini, su fatti che abbiamo più volte segnalato da queste pagine.
Ecco l'articolo di Antonello Cassano e Giuliano Foschini per La Repubblica:
Aeroporti di Puglia, altri due appalti nel mirino della Corte dei conti
Si arricchisce il dossier sulla società pugliese. Con il pressing del governatore Emiliano
di Antonello Cassano e Giuliano
Foschini
Sul tavolo del presidente della
Regione, Michele Emiliano, tra i tanti documenti c'è un voluminoso dossier:
Aeroporti di Puglia. Perché se da sindaco di Bari Emiliano conosceva bene la
situazione di Adp (di cui era socio) da governatore, e dunque di fatto da proprietario
della società, si sta facendo molte domande su come "il fiore
all'occhiello" delle società pubbliche regionali sia in realtà al centro
di inchieste della magistratura penale, contabile e costantemente oggetto di
denunce di sprechi.
È vero, infatti, che gli
Aeroporti per servizi e numero di passeggeri rappresentano (per lo meno a Bari)
un fiore all'occhiello di come la Puglia possa essere cambiata in questi anni.
Ma è anche vero che la società ha gestito un flusso di denaro impressionate.
Secondo l'ultimo report dell'Enac dal 2000 al 2015, Adp ha gestito 410 milioni
di euro, 373 dei quali di fondi pubblici. Un'enormità. Che ha consentito
investimenti di primo livello ma anche, queste almeno sono le accuse, alcune
con "disinvoltura" nella gestione. Tanto che la Corte dei conti ha
varie indagini sul vecchio e attuale management. L'ultima inchiesta in ordine
di tempo è di agosto quando i militari del nucleo di polizia tributaria di Bari
hanno bussato, su mandato proprio dei magistrati contabili, per acquisire una
serie di documenti per verificare due punti.
Il primo riguarda i rapporti con
la società di revisione contabile che certificava i bilanci di Adp: tra i
vertici della società c'era infatti il cugino dell'allora amministratore,
Domenico Di Paola. Per questo la Finanza ha acquisito il "verbale
dell'assemblea degli azionisti dell'11 maggio del 2010" nel quale viene
affidato l'incarico alla "Ria & Partners" per la revisione
contabile al "fine di verificare l'efficacia dei procedimenti amministrativi-
contabili dell'azienda.
Una seconda questione riguarda
invece l'appalto con una società di segnaletica stradale, la Sicurstrada, che
dal 2006 al 2010 ha avuto lavori per 4,5 milioni. È stata infatti la stessa
Aeroporti a segnalare che sarebbero state liquidate decine di fatture senza
alcun giustificativo tecnico, con pagamenti sino a cinque volte superiori
rispetto ai listini ufficiali. Il caso è scoppiato grazie a un controllo
interno ma ora la Finanza ha acquisito la nota "con la quale viene commesso
incarico all'architetto Marco Catamerò e al dottor Patrizio Summa di effettuare
le verifiche sulla ditta Sicurstrade", si legge nell'atto notificato ad
Aeroporti, oltre all'elenco delle fatture pagate e la relazione di
"congruità dei costi delle forniture ".
Ma quello di Sicurstrade è
soltanto uno, seppur il più clamoroso, degli appalti finiti sotto la lente
della giustizia contabile. A interessare i giudici contabili c'è anche la
gestione degli spazi: è il caso della Biblios, società riconducibile all'allora
responsabile manutenzione di Aeroporti, Giovanni Mongelli, ed a sua moglie
Aurelia Aurelio, che ha lasciato un buco superiore ai 200mila euro. Oppure su
quello che sta accadendo nel nuovo, futuristico, bellissimo, spazio del nuovo
scalo. È costato 25 milioni di euro, ci sono spazi commerciali per circa
tremila metri quadrati. I bandi sono stati pubblicati sin dal 2013 ma al
momento nessuno ha risposto: le aree sono tutte vuote. Nessun affittuario.
A questo va ad aggiungersi anche
la questione dei maxi stipendi dei manager. Il direttore generale Marco
Franchini ha un contratto da 1.200 euro al giorno, si fa rimborsare
dall'azienda persino i caffè ed è stato scoperto (avrebbe poi rimborsato) a
farsi mandare i pacchi di Natale a casa a spese di Adp. Con l'ex amministratore
Di Paola è in corso una causa civile - proposta proprio dall'allora sindaco di
Bari, Emiliano - con Aeroporti che hanno chiesto la restituzione di circa
700mila euro tra i costi per la vigilanza privata che, secondo i soci, non
sarebbe spettata all'ex amministratore e compensi invece non dovuti
all'ingegnere che in 11 anni ha guadagnato poco meno di cinque milioni di euro.
Ma su Aeroporti è in corso anche una delicata inchiesta della procura di Bari
sul caso Ryanair: sul tavolo ci sono i finanziamenti, 60 milioni, che la
Regione ha concesso alla compagnia low cost irlandese. Ufficialmente si tratta
di denaro dato a una concessionaria di pubblicità della Ryan per pubblicizzare
la Puglia nel mondo.
In realtà - sospetta la Finanza - è una maniera
per finanziare la società che in cambio ha fatto di Bari l'hub dell'Italia
meridionale. Un finanziamento diretto avrebbe infatti fatto scattare l'allarme
della Commissione europea per aiuto di Stato. Inoltre, i soldi in questa
maniera sono stati affidati senza gara di appalto. Tutti particolari, questi,
che fanno crescere il dossier sul "fiore all'occhiello" delle
partecipate della regione Puglia.
http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/08/30/news/aeroporti_di_puglia_altri_due_appalti_nel_mirino_della_corte_dei_conti-121898462/?ref=fb&refresh_ce
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