martedì 5 marzo 2019

NONOSTANTE LA MULTA RYANAIR CONTINUA CON UNA POLITICA BAGAGLI SCORRETTISSIMA


Nonostante la multa inflitta dall'Antitrust, Ryanair continua con una politica ampiamente penalizzante per gli utenti. I pugliesi, perdi di più, pagano fior di milioni, per finanziare i voli da e per la Puglia (o meglio Bari & Brindisi).
La politica messa in atto da Ryanair dal novembre scorso, è altamente ingannevole ed induce in errore, chi prenota un biglietto e, deve sottostare ad una serie di balzelli, che portano il sovrapprezzo del biglietto ad arrivare ad una cifra di circa 40,00 €.
Il sito di Ryanair, traccia con i cookies, le azioni dell'utente e così, ci si ritrova a distanza di pochi secondi, a veder aumentata, una tariffa che poco prima era la metà.
Il 21 febbraio scorso, l'Antitrust ha multato, Ryanair e W!zzAir, rispettivamente di 3 e 1 milione di €, dando tempo 60 gg. per la loro difesa.
Ma nel frattempo continua la pratica scorretta.

Chiederemo alla nostra parlamentare On. Rosalba De Giorgi, di farsi portavoce della nostra istanza; siamo sicuri di un suo immediato interessamento.

in questo caso è possibile aggiungere solo una valigia da 20 kg.
Il sito di Ryanair è pieno di tante ...insidie, e trae spesso in inganno l'utente, convinto di aver acquistato un servizio, per poi scoprire il contrario. Per porvi rimedio, si è poi costretti ad accettare condizioni penalizzanti; si va dalla prenotazione, al posto, ma soprattutto al bagaglio.
A tal riguardo, dopo la multa, Ryanair ha cercato di porre parziale rimedio. I passeggeri che hanno pagato il sovrapprezzo per il bagaglio a mano conservino i biglietti e le ricevute di pagamento. Ryanair dovrà rimborsare i sovrapprezzi non dovuti pagati dai consumatori:


Ryanair si è impegnata a rimborsare il costo del supplemento "Imbarco Prioritario" (indicato anche Priorità e due bagagli a mano) a tutti i consumatori italiani che hanno viaggiato su voli da e per l’Italia tra l’11 ed il 14 gennaio 2018 (incluso) e che hanno acquistato un imbarco prioritario a seguito della mail dell’11 gennaio. 
Rimborserà anche coloro che hanno viaggiato nei giorni successivi purché abbiano acquistato il biglietto prima dell’11 gennaio 2018 e abbiano aggiunto in seguito alla email incriminata il supplemento tra l’11 ed il 14 gennaio 2018. Anche chi ha viaggiato tra l'Italia e Tel Aviv tra il 15 e il 20 gennaio sarà rimborsato se ha acquistato un Imbarco Prioritario a seguito della comunicazione contestata dall'Autorità. Saranno anche rimborsati i 50 euro di multa pagati da tutti i passeggeri che si sono presentati al gate di imbarco con il trolley da mettere nella cappelliera.
Ryanair potrebbe essere in grado di procedere con un rimborso automatico. Nel dubbio, il nostro consiglio a chi si trova nelle condizioni descritte sopra, è di fare comunque richiesta alla compagnia, visto che gli impegni presi da Ryanair sono diventati effettivi dopo il loro accoglimento da parte dell’Autorità. 
Anche noi abbiamo fatto la nostra segnalazione

Dal sito di "AltroConsumo", leggiamo:
La nuova politica Ryanair di far pagare il bagaglio a mano a partire dal 1° novembre 2018 è illecita, perché l'utente non è in grado di comprendere il prezzo complessivo nel momento in cui acquista un biglietto aereo e non può confrontare in modo univoco le offerte delle altre compagnie. Questa è stata la ragione per cui l'Autorità ha multato la compagnia irlandese e la compagnia ungherese Wizzair, tre milioni di euro e un milione rispettivamente. Le compagnie ora dovranno rimediare alla pratica commerciale scorretta senza fare più pagare il sovrapprezzo per il bagaglio a mano aumentando il prezzo iniziale del biglietto. La battaglia di Altroconsumo e delle altre associazioni di consumatori in Europa per ottenere giustizia contro chi inventa sovrapprezzi a servizi di fatto già pagati ha ottenuto un importante risultato.
Il bagaglio a mano è un elemento essenziale del servizio di trasporto aereo e il suo trasporto deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo. Anche sulla base della normativa europea in tema di trasporto aereo, i supplementi prevedibili ed inevitabili devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base presentato sin dal primo contatto e non possono essere separati da questo con la richiesta di somme ulteriori. Con la richiesta di un supplemento variabile tra i 5 ed i 25 euro per il bagaglio a mano grande (a seconda delle diverse modalità di acquisto) Ryanair e Wizzair hanno proceduto ad un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente, scorporando dalla tariffa un servizio essenziale, prevedibile e inevitabile per quasi tutti i passeggeri.
Gli interventi di Antitrust
Per quanto riguarda Ryanair, l'Antitrust aveva già avviato a settembre 2018 un procedimento cautelare nei confronti della compagnia aerea affinchè la nuova policy fosse subito sospesa altrimenti "i consumatori difficilmente riuscirebbero a ottenere il rimborso di quanto versato per l'acquisto del supplemento, anche tenuto conto delle limitazioni all'esercizio di azioni legali imposte da Ryanair tramite l'indicazione, per i contratti di trasporto conclusi con i consumatori, del foro irlandese per la risoluzione delle controversie".
L’ennesimo cambio di policy sul trasporto dei bagagli era stato definito dall'Autorità della Concorrenza una pratica ingannevole "idonea ad alterare la trasparenza tariffaria" così da non permettere al consumatore di poter confrontare correttamente le offerte delle diverse compagnie aeree. Secondo l’AGCM l’effetto ingannevole risultava poi amplificato dalle ripetute e ravvicinate modifiche delle policy relative al bagaglio a mano effettuate da Ryanair, che possono indurre in errore i consumatori sulle nuove regole, esponendoli a costi molto più elevati.
La policy di Ryanair incriminata
Da novembre 2018 Ryanair ha messo a regime le sue nuove regole sul bagaglio a mano: per imbarcare il trolley ora si deve sempre pagare. E' stato infatti disattivato il servizio gratuito che, una volta arrivati al gate, permetteva di lasciare i trolley che venivano poi etichettati e caricati in stiva. Le opzioni erano due: acquistare l’imbarco prioritario (6 euro alla prenotazione, 8 se si aggiunge dopo) e portare in cabina il trolley e una piccola borsa; o non fare l’imbarco prioritario, portare con sè una borsa piccola e far imbarcare il trolley in stiva pagando 8 euro alla prenotazione, 10 euro dopo.
Ryanair rimborsa i consumatori costretti ad acquistare un supplemento
A fine luglio 2018 l'Antitrust ha chiuso l'istruttoria nata dopo la nostra segnalazione sulla vicenda dei trolley non accettati come bagagli a mano sui voli Ryanair. Nella delibera accetta di fatto gli impegni presi dalla compagnia low cost irlandese che si è dichiarata disponibile a rimborsare i consumatori coinvolti nella vicenda. L'Autorità, infatti, aveva contestato l'applicazione della nuova policy sui bagagli anche sui voli acquistati prima dell'annuncio delle nuove regole di trasporto.
Anche le email inviate ai consumatori per informarli del cambio di policy avrebbero potuto indurli all'acquisto del supplemento, dal momento che la possibilità di imbarco in stiva direttamente al gate non era ben specificata. In generale alla compagnia è stata rimproverata una scarsa chiarezza di fondo nelle modalità comunicative, che avrebbe contribuito a causare notevoli disagi ai passeggeri.

 Leggiamo da "il Salvagente":
L’Antitrust ha multato Ryanair e Wizz Air, rispettivamente, di 3 milioni e 1 milione di euro perchè dall’autunno chiedevano un supplemento di prezzo –  tra i 5 ed i 25 euro in più – per bagaglio a mano considerato “grande”.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha accertato a seguito di un’istruttoria aperta nel settembre scorso che le modifiche rispettivamente apportate alle regole di trasporto del bagaglio a mano grande, il trolley, costituiscono una pratica commerciale scorretta in quanto ingannano il consumatore sull’effettivo prezzo del biglietto, non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo quale è il “bagaglio a mano grande”.
“Bagaglio a mano è elemento essenziale del servizio”
Come emerso dalle istruttorie svolte, dal 1° novembre 2018 le due imprese consentono ai passeggeri di trasportare una sola borsa piccola, da posizionare sotto il sedile, e non il trolley, – con una significativa riduzione dello spazio a disposizione (rispettivamente – 65% e – 52%) – ed utilizzano per il nuovo servizio a pagamento proprio lo spazio dedicato negli aeromobili al trasporto del bagaglio a mano grande, le cappelliere.
Dall’istruttoria è emerso che corrisponde alle abitudini di consumo della quasi totalità dei passeggeri viaggiare con un bagaglio a mano grande al seguito. “Inoltre – specifica in una nota il garante –  il bagaglio a mano costituisce un elemento essenziale del servizio di trasporto aereo e il suo trasporto deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo. Infatti, anche sulla base della normativa europea in tema di trasporto aereo, i supplementi prevedibili ed inevitabili devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base presentato sin dal primo contatto e, quindi, non possono essere separati da questo con la richiesta di somme ulteriori”.
“Aumento di prezzo non trasparente”
Pertanto, con la richiesta di un supplemento variabile tra i 5 ed i 25 euro per il bagaglio a mano grande, le due compagnie hanno proceduto ad un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente, scorporando dalla tariffa un servizio essenziale, prevedibile e inevitabile per la quasi totalità dei passeggeri.
“Da ciò – con conclude l’Antitrust – l’inganno per i consumatori, in quanto il prezzo da pagare alla fine del processo di prenotazione sarà quasi sempre superiore alla tariffa che viene presentata all’inizio del processo, quando avviene l’aggancio, nonché l’alterazione del processo di comparazione con i prezzi degli altri vettori che invece includono il bagaglio a mano”.



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