Ora i casi sono 2:
2. Taranto, non è in territorio italiano.
e ancora: "...Esiste però uno strumento legislativo già utilizzato per i collegamenti da e per la Sardegna, ma anche per la Sicilia e con la Calabria (Crotone) può essere «copiato» per Taranto in un momento di grave difficoltà per la mobilità dei cittadini tarantini. Il suggerimento arriva addirittura (chi l'avrebbe mai detto) dall'avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma, già direttore generale dell'Enac, e redattore del disegno di legge Fitto sulla concessione degli aeroporti pugliesi e punto di riferimento per gli aeroporti pugliesi per le procedure che hanno portato la Puglia ad ottenere il riconoscimento dall'Ue per gli aiuti al passeggero.
L'avvocato Di Palma (non frattempo ridiventato direttore Enac), non la pensa alla stessa maniera, ma guarda più allo spazio, non a caso si è presentato alle elezioni con "VolareAlto".
Dei Di Palma, preferiamo di gran lunga Emanuele (direttore BCC) che in un'intervista ha detto, di vedere (per il territorio) uno sviluppo per il turismo e i servizi.
Registriamo anche, in risposta alle dichiarazioni dell'on. Iaia, le dichiarazioni di Borraccino (dobbiamo fidarci?!). Intanto vediamo cosa risponderà la regione Puglia alla richiesta del MIT.
Vogliamo prendere per buone e sincere le richieste di Borraccino, con l'invito a collaborare tutti insieme in un'unica direzione?
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