dalla Gazzetta del 10/12/2013 |
Premesso che
ogni aeroporto ha il pieno diritto di svilupparsi per le finalità per il quale
è stato realizzato, in Puglia, grazie alle complicazioni create da Aeroporti di
Puglia (ci riferiamo al fatto che il gestore dei quattro aeroporti sia una SPA,
ma partecipata al 94,4% dalla regione Puglia), pertanto, tutte le azioni che la
suddetta società compie ricadono sulle spalle dei pugliesi. Ad esempio i € 12
milioni annuali che vengono dati a Ryanair per effettuare i voli low-cost; la
situazione insomma, risulta parecchio ingarbugliata.
Vogliamo puntare
l'attenzione sulla questione "pista Foggia", è da più di un anno che
si assiste a questo balletto che punta ad allungare la pista di altri 200 m per
portarla a 1800 m con un costo di € 14 milioni. La politica di Aeroporti di
Puglia è quella di bloccare gli aeroporti di Foggia e di Taranto, ci provano in
tutte le maniere. A Foggia hanno tentato con un impianto fotovoltaico, con il
piano tratturi, con la sicurezza, con il piano regolatore. Come si può notare,
tutta una serie di scuse che è culminata con l'abrogazione del bando per la
pista, e con l’emissione di un nuovo bando (a nostro parere, solo per prendere
tempo). Proprio per il fatto che spiegavamo prima, Aeroporti di Puglia essendo
guidata difatti dalla politica, sono molto attenti a non perdere i consensi
elettorali. Si spiega così …l'amore di Vendola per il territorio foggiano, che
non ha perso tempo a scaricare la colpa alla CEE, mentre a noi risulta che la
CEE ha sempre favorito gli aeroporti regionali: “…gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali,
siano considerati compatibili qualora siano destinati a favorire lo sviluppo
economico delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si
abbia una grave forma di sottoccupazione, destinati ad agevolare lo sviluppo di
talune attività o di talune regioni economiche, stabilendo chiaramente che gli
aiuti start-up dovranno essere concessi in favore di compagnie aeree operanti
su aeroporti regionali di categoria C e D, a cui appartengono i "piccoli
aeroporti regionali", con un volume annuo di passeggeri inferiore a 1
milione”. Allora, chi ha diritto agli aiuti di stato? Perché vengono
concessi a Bari e Brindisi?
Il nostro, non è una questione di
campanile, anche nel 2012, quando per Taranto fu proposto il progetto
Aerotechsys (un progetto da 100 milioni di euro e 300 posti di lavoro),
denunciammo subito la …fumosità del progetto: una farsa. A tutt'oggi del
progetto non c'è più traccia.
Ora, per Foggia ci sono in ballo
questi € 14 milioni, vorremmo sapere (visto che potrebbero essere impiegati
diversamente) a cosa serve allungare la pista di 200 m, qual è il progetto
industriale? Anche perché bisogna dircelo chiaro, il bacino d’utenza di Foggia,
appurato nel corso di 3 anni è stato di 70 mila passeggeri annui. E solo
recentemente, per rispondere agli attacchi che arrivavano da Foggia, l’ex ass.
alla mobilità Minervini, ha dichiarato che per quei 3 anni sono stati spesi €
27 milioni, per arrivare ad un contributo di € 100 a passeggero!!! Non sappiamo
se in questi € 27 milioni siano contemplati parte dei € 5 milioni (destinati aTaranto per le rotte con Roma e Milano), che recentemente il direttore di AdP
Franchini, ha affermato che li sono stati spartiti tra Brindisi e Foggia.
Ecco i danni che può fare una
società gestita con i soldi pubblici e solo a fini politici, o per fare
carriera in politica (vedi Ferrarese e Di Paola), mentre una società che
rischia di suo, avrebbe fatto di tutto per valorizzare quei 3 milioni di
passeggeri (studio Nomisma) che potrebbero usufruire dell’aeroporto di Taranto,
pescando anche nel bacino calabro-lucano.
Chiediamo ai nostri politici ed
amministratori, alle associazioni imprenditoriali, alla Regione e ai
parlamentari pugliesi che si facciano portavoce, per chiedere chiarezza su come
verranno impiegati questi soldi, se dobbiamo considerarli …finanziamenti a
fondo perduto o investimenti. Chiediamo infine, alla Magistratura che si faccia
garante delle norme.
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