lunedì 12 novembre 2018

DA TARANTO VOLANO SOLO BALLE SPAZIALI

accordo Conte-Trump

Francamente stentiamo a credere a quando scritto nell'articolo Sole 24ore del 11 novembre di Riccardo BARLAAM

Nell'articolo si da per certa la partenza da Aeroporto di Taranto dei voli suborbitali. A conferma, vengono citati i seguenti avvenimenti:

  • firma del piano di cooperazione tra Stati Uniti e Italia (“Italy-Us space cooperation on suborbital flights”) siglato dal ceo di Virgin Galactic e Virgin Orbit, George T.Whitesides, e dal ceo di Angel Group, Vito Pertosa. Alla presenza dell’ambasciatore Armando Varricchio, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del rettore del Politecnico di Bari Eugenio di Sciascio;
  • parere positivo di Donald Trump dopo l’incontro alla Casa Bianca con il premier Giuseppe Conte il 30 luglio;
  • nell’agosto 2017 il Dipartimento di Stato americano ha approvato il piano per la costruzione dello spazioporto in Italia. A inizio 2018 è arrivato il via libera di Enac sul sito di Taranto-Grottaglie;
  • Virgin Galactic ha già venduto 600 biglietti per voli spaziali, da 250mila dollari l’uno.

A conferma e per avvalorare questa tesi (l'altra struttura sarebbe una pista nel deserto del Mojave), si scrive nell'articolo che Aeroporto di Taranto: "...con i suoi 3,6 chilometri, è la pista aerea più lunga d’Europa, l'unica in grado di far decollare e atterrare i velivoli spaziali".
Questa è una grossa e grande imprecisione e, meraviglia che sia citata in un articolo del Sole 24ore.
La pista di Taranto è la 5ª in Italia; fate un po' voi!

Qualcuno si anche, perchè la base dello spazioporto in America è in pieno deserto!!??


Ci sembra di essere al cospetto di altre Balle Spaziali; magari siamo solo pessimisti. Quello che chiediamo, se questo progetto dovesse essere fattibile, che si faccia!

Quello che non vogliamo (visto che il governatore Emiliano e AdP non vogliono i voli passeggeri a Taranto) e che sia una ulteriore perdita di tempo: una BALLA SPAZIALE appunto.
L'articolo del Sole 24ore:
L’aereo spaziale di Virgin (per satelliti e turisti) partirà dalla Puglia. Ecco come sarà
–dal nostro corrispondente Riccardo Barlaam
 11 novembre 2018

L’aeroporto di Taranto-Grottaglie si prepara a diventare la “Cape Canaveral” del Sud Italia. Primo spazioporto europeo autorizzato, in un futuro molto prossimo, sarà la base di partenza e di arrivo degli aerei spaziali “commerciali” per lancio di satelliti e i voli suborbitali. L’ultimo tassello è arrivato all'ambasciata d’Italia a Washington con la firma del piano di cooperazione tra Stati Uniti e Italia (“Italy-Us space cooperation on suborbital flights”) siglato dal ceo di Virgin Galactic e Virgin Orbit, George T.Whitesides, e dal ceo di Angel Group, Vito Pertosa. Alla presenza dell’ambasciatore Armando Varricchio, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del rettore del Politecnico di Bari Eugenio di Sciascio. Determinante per il successo del piano bilaterale è stato il parere positivo di Donald Trump dopo l’incontro alla Casa Bianca con il premier Giuseppe Conte il 30 luglio. Sulla scia del rilancio che il presidente Trump sta dando ai programmi spaziali, messi da parte dalla precedente amministrazione per problemi di budget.
Le immagini di Spaceport America e della Virgin Galactic





Virgin Galactic è la società di Richard Branson che sta sviluppando questi aerei suborbitali, capaci di volare fuori dall’atmosfera terrestre salendo oltre gli 80 chilometri da terra, e di ridurre in maniera significativa i tempi di percorrenza in assenza di gravità. La società ha sede in California. Finora ha utilizzato una pista nel deserto del Mojave per i suoi test. Prima di scegliere Grottaglie che come infrastruttura aeroportuale, con i suoi 3,6 chilometri, è la pista aerea più lunga d’Europa, l'unica in grado di far decollare e atterrare i velivoli spaziali. 

Angel Group è la holding pugliese fondata nel 2008 da Vito Pertosa, società ad alto tasso di innovazione attiva nell’aviazione, nello spazio e nel ferroviario che ha 1.200 dipendenti, di cui la metà ingegneri e investe ogni anno il 15% del fatturato in R&D. Con un modello di sviluppo che mette insieme hi-tech e ambiente. Innovazione e qualità della vita, con gli stabilimenti tra gli ulivi della campagna pugliese.
Le due aziende hanno firmato due accordi di collaborazione a lungo termine con investimenti congiunti per i lanci di satelliti con gli aerei e i voli orbitali, attraverso diverse fasi. Lo scalo di Grottaglie è al centro: nell’agosto 2017 il Dipartimento di Stato americano ha approvato il piano per la costruzione dello spazioporto in Italia. A inizio 2018 è arrivato il via libera di Enac sul sito di Taranto-Grottaglie. Presto verrà effettuato il primo lancio di un satellite attraverso un aereo, non un più da un missile, nuovo sistema che permetterà di abbattere molto i costi. «Stiamo lavorando duramente per arrivare a questo risultato - racconta Angelo Petrosillo, vice presidente del gruppo Angel - Virgin realizzerà il primo lancio commerciale con un aereo proprio di un satellite gruppo Angel. La data la stiamo studiando. La diremo quando saremo pronti. Noi vorremo farlo non nel deserto del Mojave ma da Grottaglie. La pista è pronta». Questione di mesi.

Le altre attività stabilite nel protocollo di cooperazione bilaterale sono quelle del turismo spaziale e poi, in un terzo momento, della logistica spaziale. Virgin Galactic ha già venduto 600 biglietti per voli spaziali, da 250mila dollari l’uno. La Puglia viene scelta dalle celebrities per le vacanze: Madonna, Helen Mirrer, Bono Vox. Con il turismo spaziale questo territorio si prepara a diventare attrattivo per i miliardari di tutto il mondo anche per i voli suborbitali: «Virgin – spiega ancora Petrosillo – ha un business plan per portare i turisti per 45 minuti nello spazio. Noi questi voli vorremmo farli partire da Grottaglie anche perché come regione riusciamo a coniugare infrastruttura, competenza industriale e una recettività turistica di alto livello. Rispetto al deserto abbiamo qualcosa in più da offrire». 

Il terzo e ultimo utilizzo dello spazioporto pugliese in prospettiva è quello legato alla logistica con i voli suborbitali. Il veicolo che Virgin sta testando (l’aereo avveniristico della foto con le tre carlinghe) è capace secondo gli scienziati di percorrere la distanza tra Grottaglie e Los Angeles in tre ore. L’area dell'aeroporto di Grottaglie viene già utilizzata da Boeing che negli stabilimenti Leonardo costruisce le sezioni di fusoliera per il 787 Dreamliner. E dalla pista di Grottaglie da una decina d’anni partono i pezzi per gli aerei diretti negli Stati Uniti. Tanto che l’aerospaziale è la prima voce di export della Puglia negli Usa. Supera l’agroalimentare.

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