accordo Conte-Trump |
Francamente stentiamo a credere a quando scritto nell'articolo Sole 24ore del 11 novembre di Riccardo BARLAAM.
Nell'articolo si da per certa la partenza da Aeroporto di Taranto dei voli suborbitali. A conferma, vengono citati i seguenti avvenimenti:
- firma del piano di cooperazione tra Stati Uniti e Italia (“Italy-Us space cooperation on suborbital flights”) siglato dal ceo di Virgin Galactic e Virgin Orbit, George T.Whitesides, e dal ceo di Angel Group, Vito Pertosa. Alla presenza dell’ambasciatore Armando Varricchio, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del rettore del Politecnico di Bari Eugenio di Sciascio;
- parere positivo di Donald Trump dopo l’incontro alla Casa Bianca con il premier Giuseppe Conte il 30 luglio;
- nell’agosto 2017 il Dipartimento di Stato americano ha approvato il piano per la costruzione dello spazioporto in Italia. A inizio 2018 è arrivato il via libera di Enac sul sito di Taranto-Grottaglie;
- Virgin Galactic ha già venduto 600 biglietti per voli spaziali, da 250mila dollari l’uno.
A conferma e per avvalorare questa tesi (l'altra struttura sarebbe una pista nel deserto del Mojave), si scrive nell'articolo che Aeroporto di Taranto: "...con i suoi 3,6 chilometri, è la pista aerea più lunga d’Europa, l'unica in grado di far decollare e atterrare i velivoli spaziali".
Questa è una grossa e grande imprecisione e, meraviglia che sia citata in un articolo del Sole 24ore.
La pista di Taranto è la 5ª in Italia; fate un po' voi!
Qualcuno si anche, perchè la base dello spazioporto in America è in pieno deserto!!??
Qualcuno si anche, perchè la base dello spazioporto in America è in pieno deserto!!??
Ci sembra di essere al cospetto di altre Balle Spaziali; magari siamo solo pessimisti. Quello che chiediamo, se questo progetto dovesse essere fattibile, che si faccia!
Quello che non vogliamo (visto che il governatore Emiliano e AdP non vogliono i voli passeggeri a Taranto) e che sia una ulteriore perdita di tempo: una BALLA SPAZIALE appunto.
L'articolo del Sole 24ore:
L'articolo del Sole 24ore:
L’aereo spaziale di Virgin (per satelliti e turisti)
partirà dalla Puglia. Ecco come sarà
–dal nostro corrispondente Riccardo Barlaam
11 novembre 2018
L’aeroporto di Taranto-Grottaglie si prepara a diventare la
“Cape Canaveral” del Sud Italia. Primo spazioporto europeo autorizzato, in un
futuro molto prossimo, sarà la base di partenza e di arrivo degli aerei
spaziali “commerciali” per lancio di satelliti e i voli suborbitali. L’ultimo
tassello è arrivato all'ambasciata d’Italia a Washington con la firma del piano
di cooperazione tra Stati Uniti e Italia (“Italy-Us space cooperation on
suborbital flights”) siglato dal ceo di Virgin Galactic e Virgin Orbit, George
T.Whitesides, e dal ceo di Angel Group, Vito Pertosa. Alla presenza
dell’ambasciatore Armando Varricchio, del presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano e del rettore del Politecnico di Bari Eugenio di Sciascio.
Determinante per il successo del piano bilaterale è stato il parere positivo di
Donald Trump dopo l’incontro alla Casa Bianca con il premier Giuseppe Conte il
30 luglio. Sulla scia del rilancio che il presidente Trump sta dando ai
programmi spaziali, messi da parte dalla precedente amministrazione per
problemi di budget.
Le immagini di Spaceport America e della Virgin Galactic
Virgin Galactic è la società di Richard Branson che sta
sviluppando questi aerei suborbitali, capaci di volare fuori dall’atmosfera
terrestre salendo oltre gli 80 chilometri da terra, e di ridurre in maniera
significativa i tempi di percorrenza in assenza di gravità. La società ha sede
in California. Finora ha utilizzato una pista nel deserto del Mojave per i suoi
test. Prima di scegliere Grottaglie che come infrastruttura aeroportuale, con i
suoi 3,6 chilometri, è la pista aerea più lunga d’Europa, l'unica in grado di
far decollare e atterrare i velivoli spaziali.
Angel Group è la holding pugliese fondata nel 2008 da Vito
Pertosa, società ad alto tasso di innovazione attiva nell’aviazione, nello
spazio e nel ferroviario che ha 1.200 dipendenti, di cui la metà ingegneri e
investe ogni anno il 15% del fatturato in R&D. Con un modello di sviluppo
che mette insieme hi-tech e ambiente. Innovazione e qualità della vita, con gli
stabilimenti tra gli ulivi della campagna pugliese.
Le due aziende hanno firmato due accordi di collaborazione a
lungo termine con investimenti congiunti per i lanci di satelliti con gli aerei
e i voli orbitali, attraverso diverse fasi. Lo scalo di Grottaglie è al centro:
nell’agosto 2017 il Dipartimento di Stato americano ha approvato il piano per
la costruzione dello spazioporto in Italia. A inizio 2018 è arrivato il via
libera di Enac sul sito di Taranto-Grottaglie. Presto verrà effettuato il primo
lancio di un satellite attraverso un aereo, non un più da un missile, nuovo
sistema che permetterà di abbattere molto i costi. «Stiamo lavorando duramente
per arrivare a questo risultato - racconta Angelo Petrosillo, vice presidente
del gruppo Angel - Virgin realizzerà il primo lancio commerciale con un aereo
proprio di un satellite gruppo Angel. La data la stiamo studiando. La diremo
quando saremo pronti. Noi vorremo farlo non nel deserto del Mojave ma da
Grottaglie. La pista è pronta». Questione di mesi.
Le altre attività stabilite nel protocollo di cooperazione
bilaterale sono quelle del turismo spaziale e poi, in un terzo momento, della
logistica spaziale. Virgin Galactic ha già venduto 600 biglietti per voli
spaziali, da 250mila dollari l’uno. La Puglia viene scelta dalle celebrities
per le vacanze: Madonna, Helen Mirrer, Bono Vox. Con il turismo spaziale questo
territorio si prepara a diventare attrattivo per i miliardari di tutto il mondo
anche per i voli suborbitali: «Virgin – spiega ancora Petrosillo – ha un
business plan per portare i turisti per 45 minuti nello spazio. Noi questi voli
vorremmo farli partire da Grottaglie anche perché come regione riusciamo a
coniugare infrastruttura, competenza industriale e una recettività turistica di
alto livello. Rispetto al deserto abbiamo qualcosa in più da offrire».
Il terzo e ultimo utilizzo dello spazioporto pugliese in
prospettiva è quello legato alla logistica con i voli suborbitali. Il veicolo
che Virgin sta testando (l’aereo avveniristico della foto con le tre carlinghe)
è capace secondo gli scienziati di percorrere la distanza tra Grottaglie e Los
Angeles in tre ore. L’area dell'aeroporto di Grottaglie viene già utilizzata da
Boeing che negli stabilimenti Leonardo costruisce le sezioni di fusoliera per
il 787 Dreamliner. E dalla pista di Grottaglie da una decina d’anni partono i
pezzi per gli aerei diretti negli Stati Uniti. Tanto che l’aerospaziale è la
prima voce di export della Puglia negli Usa. Supera l’agroalimentare.
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