martedì 5 luglio 2016

FINE DELL'AMMINISTRATORE UNICO, MA NON DEL MONOPOLIO


Bilancio 2015 di Aeroporti di Puglia; diciamo che in gran parte non è cambiato nulla, infatti, la società di revisione è sempre Ria Grant Thornton, sempre associata alla Ria & Partners di Giovanni Palasciano che è sempre il vecchio revisore dei conti (ancora parente di Di Paola?).



C'è di nuovo che Aeroporti di Puglia dopo aver tentato per tanto tempo di far passare il “sistema aeroportuale”, ha optato, con un escamotage, chiedendo che la sua gestione fosse riconosciuta come “rete aeroportuale”. Inutile dire che l'Enac ha immediatamente approvato. 


La rete aeroportuale viene riconosciuta in Europa, però c'è una frase della quale bisogna tenerne conto, che dice: “…la rete aeroportuale serve per la crescita integrata degli aeroporti con possibili specializzazioni”. Quindi: POSSIBILI, non OBBLIGATORIE.
Tutto questo per arrivare all'ambito “contratto unico di programma”. Un grosso obiettivo, che Aeroporti di Puglia inseguiva da anni.  
C'è da segnalare, che il tanto conclamato cargo, va male: Taranto fa meno 8,24% e allora, a questo punto viene fuori dal cilindro, la famosa frase del: cargo collegato al porto di Taranto, quindi, quando il porto di Taranto andrà a regime allora a quel punto ne beneficerà anche il cargo a Grottaglie.


Solita spartizione dei diritti aeroportuali fra Bari e Brindisi.


Questi tutti gli introiti.


Per Foggia c'è il solito allungamento della pista. 
Per Taranto, ancora tanti droni e insediamenti industriali. Ritorna addirittura la manutenzione aero veicoli (su questo bisogna tenere gli occhi aperti).
C'è ovviamente, l'ampliamento dell’aereostazione di Bari, che diventerà sempre più grande come aeroporto (ma questo ci sembra logico).
Da segnalare ancora, la fine dell'era dell'amministratore unico, adesso si va per un comitato di direzione.

Allegria!

Nessun commento:

Posta un commento

chi lascia un commento si assume la responsabilità di quello che scrive.