Marcello Orlandini direttore di Brindisi report |
Il buon William Shakespeare affermava: "...molto rumore per nulla". Il direttore di brindisireport, si è spaventato per l'incontro di ieri, alla presenza di Michele Emiliano, Giuseppe Acierno e Marco Franchini (a proposito, il Governatore, visto che c'era, poteva farci spiegare alla lavagna dai vertici di AdP, il perchè della penalizzazione de Aeroporto di Taranto).
Il direttore, parla di movimenti "arroccati" da anni su posizioni campanilistiche!!!! e scrive un articolo, che ci risuona familiare (ricordiamo le stesse frasi usate dall'ex presidente della provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, o dallo stesso Acierno).
Ci siamo incuriositi e abbiamo guardato il suo curriculum, abbiamo scoperto che ha lavorato per la Cittadella della ricerca Aerospazio (dove il presidente è un certo Giuseppe Acierno): CONFLITTO D'INTERESSE!?!?!?
Comunque il direttore può stare tranquillo: Emiliano non farà nulla! se proprio, verrà messo con le spalle al muro, o l'ordine dovesse arrivare da un certo Delrio o Renzi, allora bisognerà cominciare a preoccuparsi.
A proposito di campanilismo, come non ricordare Speedy Consales che parlò di "scippo" quando si stavano per attivare rotte alternative dall'aeroporto di Taranto?
O ancora meglio, quando il consigliere Marcello Rollo parlò della spartizione!
Ecco l'articolo del direttore Orlandini:
Emiliano e i campanilismi tarantini: "Quattro aeroporti meglio di due"
Incontrando ieri le rappresentanze politiche e sociali del territorio tarantino arroccate da anni sulla richiesta di utilizzo dell'aeroporto di Grottaglie anche per il traffico civile, il presidente della Regione Puglia ha pronunciato una frase tutt'altro che rassicurante sulle strategie della sua amministrazione anche riguardo il trasporto aereo
Incontrando ieri le rappresentanze politiche e sociali del territorio tarantino arroccate da anni sulla richiesta di utilizzo dell’aeroporto di Grottaglie anche per il traffico civile, il presidente della Regione Puglia ha pronunciato una frase tutt’altro che rassicurante sulle strategie della sua amministrazione anche riguardo il trasporto aereo. “Quattro aeroporti sono meglio di due”, avrebbe detto il governatore Michele Emiliano, stando al comunicato stampa diffuso nella serata di lunedì. Anche per il traffico civile
Non so se sia il caso di preoccuparsi seriamente. L’aeroporto di Grottaglie è da sempre aperto al traffico civile, ma il mercato lo fanno le compagnie del trasporto aereo e se nessuno in questi decenni ha chiesto di fare scalo nell’aeroporto ionico ci sarà pure una ragione commerciale. Ma Emiliano si spinge a dire che la Regione Puglia utilizzerà anche gli incentivi per promuovere in maniera paritaria tutti e quattro gli aeroporti (anche Foggia). Quindi scali minori e scali di interesse nazionale insieme.
Siamo davvero alla rinuncia di svolgere un ruolo di orientamento e di programmazione per cedere alle spinte localistiche? Soprattutto nel campo delle infrastrutture non si possono giocare partite di questo genere, contando sulla responsabilità – o sulla inconsistenza? – delle rappresentanze politiche degli altri territori. Altrimenti il rischio di uno scontro campanilistico sarebbe altissimo, e le bagarre non servono alla crescita della Puglia e di nessun altra regione
Brindisi, ad esempio, potrebbe ricordare ad Emiliano (a parte le promesse elettorali) che quando si trattò di decidere la localizzazione dello stabilimento Alenia a Grottaglie si osservò una linea di responsabile considerazione dei bisogni di quell’area e nessuno rivendicò diritti di priorità. Poi potrebbe ricordare che la Regione Puglia ha progettato per la crescita dell’aeroporto di Grottaglie non solo la nascita di un test-bed europeo per i velivoli a controllo remoto, ma anche un’area di insediamenti per la movimentazione e la manipolazione delle merci attorno al traffico aero-cargo.
Non dimentichiamo il grosso investimento per la piastra logistica portuale, e il fatto che anche grazie alla posizione assunta da Emiliano è stata ottenuta la modifica all’originaria impostazione dell’autorità unica di sistema portuale della Puglia, dividendo Bari da Taranto, sfruttata ancora oggi da alcuni gruppi di interessi politici ed economici brindisini per tentare di portare in dote a Taranto anche il nostro porto (senza alcuna spiegazione plausibile sul piano economico e logistico).
Quindi anche a questi gruppi va ricordato che i loro referenti tarantini stanno lavorando per se stessi e non certo per l’integrazione logistica tra le due province, e alla giunta regionale che le divisioni, nella logistica di questo decennio, sono errori mortali. Invece trovano ancora spazio e ossigeno campanilismi, particolarismi da microscopio sulle mappe dei traffici internazionali. Così non si va da nessuna parte.
Il comunicato di Emiliano del 25 luglio
Il presidente Emiliano ha partecipato oggi a un incontro sulla situazione dell’aeroporto “Arlotta” di Grottaglie (Ta). All’incontro, animato da una lunga discussione e convocato dallo stesso Emiliano presso l’aeroporto di Bari Palese, sono state invitate le rappresentanze istituzionali, sociali e associative della provincia di Taranto. Con Emiliano, anche l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno, e il direttore di Adp, Marco Franchini.
“Ci siamo riuniti qui – ha spiegato Emiliano - con il management di Aeroporti di Puglia per capire come utilizzare nella migliore delle
maniere l’aeroporto di Grottaglie. Non perché ci sia una pressione in particolare, ma perché una pista così bella, un luogo così strategico, la presenza del porto, l’ipotesi di riconvertire la monocoltura dell’Ilva, sono tutte questioni che fanno intravedere la possibilità di un futuro diverso per Taranto che potrebbe passare anche dall’aeroporto.
E’ chiaro che lo dovremo utilizzare per le imprese aerospaziali che già ci sono. Ma la domanda è: riusciamo anche a fare altro con quell’aeroporto? Come dissi l’altra volta, tutte le strutture, come i porti e gli aeroporti, sono fatti per essere utilizzate il più possibile nella maniera più plurale possibile. Dedicare un’infrastruttura a un’unica destinazione è comunque un errore. Se riusciamo a riempirle di qualunque tipo di contenuto e a saturarne l’utilizzo, è meglio che dedicarli a usi specifici. Invece dobbiamo aprirlo a tutti gli usi possibili, perché l’economia di mercato fa il lavoro che la pianificazione non riesce a fare.
Lo scopo di riunioni come quella di oggi quindi è di costruire ipotesi di bandi, avvisi pubblici, gare per consentire a chiunque voglia utilizzare l’aeroporto di Grottaglie, di farlo. Abbiamo intenzione di costruire un percorso basato sull’evidenza pubblica e lo faremo anche grazie all’impegno e all’esperienza di Aeroporti di Puglia. Se qualcuno ci fa una proposta, e c’è bisogno di investimenti regionali, cercheremo di dargli una mano se è possibile. Siamo aperti alle proposte e all’analisi dei bisogni”.
“Intediamo – ha concluso - fare un bando per la promozione di tutti gli aeroporti di Puglia, senza incorrere in infrazioni europee e lavorando
– in sinergia con Adp - in una prospettiva di mercato. Quattro aeroporti sono meglio di due, se riusciamo a trovare interlocutori che manifestano interesse per garantire traffico e investimenti, in una zona appetibile dove stiamo già investendo nelle strade di accesso”.
Oggi hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore del Comune di Taranto Scasciamacchia, il presidente del consiglio provinciale di Taranto Pietro Bitetti, il sindaco di Grottaglie Cirò D'Aló, i consiglieri regionali: Gianni Liviano, Mino Borracino, Marco Galante, Francesca Franzoso, la parlamentare europea Rosa D'Amato, il presidente dell'autorità portuale Sergio Prete, il Presidente di Confindustria Taranto Cesario e il presidente della Confcommercio Taranto. Sono state presenti le associazioni pro-aeroporto
“Ci siamo riuniti qui – ha spiegato Emiliano - con il management di Aeroporti di Puglia per capire come utilizzare nella migliore delle
maniere l’aeroporto di Grottaglie. Non perché ci sia una pressione in particolare, ma perché una pista così bella, un luogo così strategico, la presenza del porto, l’ipotesi di riconvertire la monocoltura dell’Ilva, sono tutte questioni che fanno intravedere la possibilità di un futuro diverso per Taranto che potrebbe passare anche dall’aeroporto.
E’ chiaro che lo dovremo utilizzare per le imprese aerospaziali che già ci sono. Ma la domanda è: riusciamo anche a fare altro con quell’aeroporto? Come dissi l’altra volta, tutte le strutture, come i porti e gli aeroporti, sono fatti per essere utilizzate il più possibile nella maniera più plurale possibile. Dedicare un’infrastruttura a un’unica destinazione è comunque un errore. Se riusciamo a riempirle di qualunque tipo di contenuto e a saturarne l’utilizzo, è meglio che dedicarli a usi specifici. Invece dobbiamo aprirlo a tutti gli usi possibili, perché l’economia di mercato fa il lavoro che la pianificazione non riesce a fare.
Lo scopo di riunioni come quella di oggi quindi è di costruire ipotesi di bandi, avvisi pubblici, gare per consentire a chiunque voglia utilizzare l’aeroporto di Grottaglie, di farlo. Abbiamo intenzione di costruire un percorso basato sull’evidenza pubblica e lo faremo anche grazie all’impegno e all’esperienza di Aeroporti di Puglia. Se qualcuno ci fa una proposta, e c’è bisogno di investimenti regionali, cercheremo di dargli una mano se è possibile. Siamo aperti alle proposte e all’analisi dei bisogni”.
“Intediamo – ha concluso - fare un bando per la promozione di tutti gli aeroporti di Puglia, senza incorrere in infrazioni europee e lavorando
– in sinergia con Adp - in una prospettiva di mercato. Quattro aeroporti sono meglio di due, se riusciamo a trovare interlocutori che manifestano interesse per garantire traffico e investimenti, in una zona appetibile dove stiamo già investendo nelle strade di accesso”.
Oggi hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore del Comune di Taranto Scasciamacchia, il presidente del consiglio provinciale di Taranto Pietro Bitetti, il sindaco di Grottaglie Cirò D'Aló, i consiglieri regionali: Gianni Liviano, Mino Borracino, Marco Galante, Francesca Franzoso, la parlamentare europea Rosa D'Amato, il presidente dell'autorità portuale Sergio Prete, il Presidente di Confindustria Taranto Cesario e il presidente della Confcommercio Taranto. Sono state presenti le associazioni pro-aeroporto
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