sabato 21 novembre 2015

REPETITA IUVANT – ALMENO LO SPERIAMO

speriamo
Positive le dichiarazioni di Emiliano fatte ad alcune associazioni tarantine. Dichiarazioni che Emiliano aveva già fatto nell'incontro di Giunta regionale tenutosi a Taranto, ribadite in una intervista a Luigi Abbate. Sembrerebbe l’ennesimo via libera al ri-decollo dell’aeroporto di Taranto, però, leggendo tra le righe, non possiamo non notare alcuni passaggi che dicono tutto e il contrario di tutto. Vediamo:
  • L’aeroporto non è industriale!!!!?? E che razza di definizione è? Comunque concordiamo, non è industriale, non è neanche cargo e neanche droni;
  • Emiliano dice che Aeroporti di Puglia è un Ente, scorda di dire che è una Spa partecipata dalla regione puglia al 99,4% delle azioni, la totalità, quindi, lui è il 1° azionista, e allora?
  • Bene il bando con premialità, ma cosa vuol dire “premialità” se le condizioni sono le stesse di Bari e Brindisi (che partono con un vantaggio di 10 a 0)? La “premialità” è quella usata nel bando del 2008 (chi sceglieva l’aeroporto di Brindisi conseguiva più soldi rispetto alla scelta di altri aeroporti);
  • Cosa vuol dire “chiamare i vettori pugliesi per trovare una soluzione”? I vettori, facciamo i nomi, Ryanair per esempio, potrebbero venire a Taranto, a patto che i costi Handling possano essere almeno la metà di quelli praticati a Bari e Brindisi. Il tutto si risolve appunto, con bandi a premialità spiegata poc’anzi;
  • Chiamata alle armi” di Camera di commercio, Confcommercio, Confindustria e altri soggetti pubblici e privati. Va bene! Ma non deve essere uno scarico di responsabilità;
  • La ciliegina finale “niente soldi da mettere nella gestione”. Allora abbiamo scherzato! Non mettere soldi, significa niente start-up che, come disse lo stesso Emiliano, deve essere di almeno 3 anni. Come è stato già fatto a Foggia con un esborso in 3 anni di quasi 30 milioni di €.

Ricordiamo che la ricordata convenzione sottoscritta da SEAP poi AdP, dice che bisogna investire nei 4 aeroporti alla stessa maniera, altrimenti si può anche rinunciare. Rinunciare alla gestione in toto e non solo a Taranto e Foggia, visto che in tutti questi anni si è creata ad arte una disparità enorme e incolmabile.
Invitiamo Emiliano ad essere più preciso e, lui è capace, di leggere le carte prima di fare affermazioni che sanno di qualunquismo.

Le nuove dichiarazioni di Emiliano:

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