venerdì 30 dicembre 2011

POTENZIALITÀ FRENATE


progetto da 50 milioni di € - manutenzione aerea a Grottaglie


È proprio strana Taranto e la gente di Taranto! Il territorio perde 1 milione di € per lo sviluppo dell’aeroporto di Grottaglie, che sarebbe un ottimo …ripiego, viste le difficoltà con gli spostamenti dei tarantini e nessuno si ribella!
Ora, se è comprensibile che la gente comune non segua queste vicende, è inqualificabile il silenzio delle Istituzioni; ha ragione il consigliere Alfredo Cervelleraha lagnarsi “…A proposito di Foggia devo dire che sanno fare lobby. Si sono mosse tutte le Istituzioni x l'aeroporto: Comune, Provincia, Camera di Commercio, tutte le forze politiche, sindacati. Su Taranto vedo il vuoto e senza la forte pressione dal basso la nostra iniziativa non avrà successo. Spero di sbagliarmi e di non essermi alzato pessimista dopo la nottata di ieri in Consiglio Regionale…”.
Ed in effetti il silenzio delle Istituzioni è assordante, anzi qualcuno (provate ad indovinare chi?) avrà pensato di averla “scampata bella”.
L’emendamento è stato ritirato dai consiglieri di maggioranza Francesco Laddomada, Patrizio Mazza, PENTASSUGLIA, MAZZARRANO (sulla loro buona fede, anche se mal riposta, al momento non abbiamo dubbi), perché c’è stato una richiesta all’ultimo minuto dell’assessore PD Guglielmo MINERVINI (lui apriva la bocca, ma a parlare era DI PAOLA), che ha promesso tanti soldi in più e un piano di sviluppo per l’aeroporto!!??
Tutte promesse già ampiamente collaudate (come la navetta Taranto-Brindisi) rivelatesi bidoni assoluti!
Ora, per il 25 gennaio, si fa appello a tutte le Istituzioni e soprattutto alla CCIAA di Taranto (2° azionista di Aeroporti di Puglia) di fare quadrato e di far decollare l’infrastruttura sulla quale Alenia crede tantissimo, visti i progetti d’espansione futuri e sulla quale ha deciso d’investire anche la Aerotecsys (manutenzione aerei).
Le potenzialità ci sono, le Associazioni e Movimenti sono vigili e presenti, ci mancano i politici e gli amministratori.

Mimmo De Padova M.A.T.



giovedì 29 dicembre 2011

SFUMATO 1 MILIONE PER GROTTAGLIE


Purtroppo si è rivelata vera la “notizia ufficiosa”. Taranto ha perso 1 milione di € ed alcuni voli della Ryanair. I consiglieri regionali di maggioranza: MAZZARRANO, PENTASSUGLIA, Alfredo CervelleraPatrizio Mazza,Francesco Laddomada, hanno ritirato un emendamento su precisa richiesta di MINERVINI, il quale si è impegnato per il 25 gennaio, di presentare un piano per l’aeroporto di Grottaglie.
Ancora una volta sfuma all’ultimo minuto un finanziamento che poteva essere lo start-up per l’aeroporto. Si spera che non sia l’ennesima presa in giro (anche se nelle stanze della Regione s’aggirava l’ing. DI PAOLA: gatta ci cova!).


a margine, ecco il commento di Alfredo Cervellera
A proposito di Foggia devo dire che sanno fare lobby. Si sono mosse tutte le Istituzioni x l'aeroporto: Comune, Provincia, Camera di Commercio, tutte le forze politiche, sindacati. Su Taranto vedo il vuoto e senza la forte pressione dal basso la nostra iniziativa non avrà successo. Spero do sbagliarmi e di non essermi alzato pessimista dopo la nottata di ieri in Consiglio Regionale.


quello di Francesco Donatelli

Spero di sbagliarmi, ma penso che, ancora una volta, stanno per fregarci. Di sicuro, con il ritiro dell’emendamento presentato dai consiglieri regionali Alfredo Cervellera, Francesco Laddomada, Patrizio Mazza, Michele Mazzarano, Donato Pentassuglia, abbiamo perso un milione di euro da destinare al trasporto cargo per l’aeroporto di Taranto-Grottaglie e alla compagnia Ryanair per l’attivazione di voli passeggeri. Aspettiamo il 25 gennaio per vedere quale piano di sviluppo strategico sarà presentato per l’"Arlotta” di Grottaglie. Logica vorrebbe che fosse in linea con l'appello che ho rivolto il 16 dicembre scorso ai consiglieri regionali tarantini a dare seguito agli impegni sottoscritti con il Protocollo d’Intesa del 2009 e a procedere con la redazione ed approvazione del “Piano di Sviluppo Aeroportuale dell'Aeroporto di Taranto-Grottaglie”. Un Piano che prevede l’individuazione delle aree, adiacenti la pista, in cui è previsto lo sviluppo delle attività sia cargo che passeggeri con i relativi collegamenti viario e ferroviario, oltre all’insediamento di industrie aeronautiche.

e quello di Patrizio Mazza
Le notizie purtroppo viaggiano in maniera non veritiera e speculativa a seconda di chi le dice. Noi avevamo chiesto un milione per Grottaglie, Minervini ha detto di ritirare la richiesta a fronte di un piano vero per Grottaglie che può comportare molto di più di un milione......

ho risposto:
c. mo Patrizio Mazza, chi muoveva la bocca era MINERVINI, ma chi parlava era DI PAOLA, che più volte (l'hai constatato di persona) da vari anni, ci prende in giro. Mi auguro che stavolta sia la volta buona.



BILANCIO REGIONALE PUGLIESE

foto di repertorio: 29/01/2011 Comune di Taranto
Alla Regione Puglia sta per essere approvato il bilancio di previsione, e proprio ieri Arnaldo SALA decideva di dare alla stampa, la seguente dichiarazione:

«Guglielmo Minervini, l’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Puglia, ha definitivamente distrutto lo “aeroporto cargo” di Grottaglie: come definire altrimenti il suo progetto di trasformare l’enorme sedime dell’ex aeroporto militare di Bari-Palese in un modernissimo aeroporto merci?
Si tratta di un’area vastissima che per le Forze Armate non ha più alcun “interesse aeronautico”; non a caso detta area è utilizzata da anni come campo profughi per l’emergenza immigrati, che potrebbe essere collegata agilmente alla pista del prospiciente aeroporto passeggeri di Bari senza limitarne l’operatività.
 Il progetto di Guglielmo Minervini per affondare le aspirazioni di Grottaglie è chiaro: da un lato, attraverso la sua “controllata” Aeroporti di Puglia, non fare niente da anni per realizzare le infrastrutture che servono per trasformare lo scalo tarantino in aeroporto cargo e, dall’altro, creare a Bari-Palese un grande aeroporto merci affossando così le residue speranze di Grottaglie.
 Il tutto in spregio al Piano dei trasporti regionale, che assegna a Grottaglie il ruolo di aeroporto cargo, e limitando significativamente quella intermodalità logistica che è il presupposto indispensabile per il decollo definitivo del porto di Taranto.
I fondi per l’operazione? Non essendoci nelle disastrate casse regionali soldi, Minervini ha pensato bene di chiederli – ben 19 milioni – direttamente allo Stato inserendo la trasformazione dell’ex area militare di Bari-Palese nel maxi Piano Sud per le infrastrutture, presentato ad agosto, il cui finanziamento da parte del CIPE è stato approvato dalla Corte dei Conti giovedì scorso.
Per la cronaca: dei cinque interventi chiesti dalla Giunta Vendola per il potenziamento degli aeroporti pugliesi (uno per Foggia e due rispettivamente per Bari e Brindisi), nessuno è a favore di Grottaglie!
La cosa paradossale è che questa operazione è stata realizzata con l’assoluto silenzio dello unico assessoreregionale tarantino, nonchè dei cinque consiglieri regionali jonici di maggioranza.
Dobbiamo immaginare una generale levata di scudi per difendere lo sviluppo dell’aeroporto di Grottaglie: se consentiremo che nei prossimi mesi Aeroporti di Puglia continui a non fare niente per trasformarlo in scalo cargo, quando i Baresi avranno creato il loro aeroporto merci a Bari-Palese sarà poi troppo tardi. Ciò comporterebbe, inoltre, il depotenziamento del nostro Porto le cui merci, ob torto collo, saranno lavorate – guarda caso- proprio a Bari (come al solito!).
La nostra economia avrà così perso un altro treno, o meglio dire, un altro aereo per il suo sviluppo futuro».

Oggi su Facebook gruppo "Aeroporto Taranto", ricevo il seguente messaggio da Alfredo CERVELLERA:
X Mimmo De Padova. Oggi nel corso della discussione del Bilancio regionale ho sollevato, come primo firmatario insieme ai colleghi tarantini, la discussione sull'Aeroporto di Taranto Grottaglie con un emendamento. Abbiamo ottenuto un risultato concreto: l'Assessore Minervini si è impegnato a portare entro e non oltre il prossimo mese un Piano di Sviluppo per l'Aeroporto di Grottaglie in Commissione Trasporti. Ho preso atto di questo impegno ufficiale e pur rivolgendo una reprimenda all'assessore per l'inerzia dimostrata fino ad oggi ho accettato di trasformare l'emendamento in raccomandazione al Governo regionale. Ho anche chiarito che riporterò la discussione in Consiglio Regionale nel caso di inadempienza da parte dell'Assessore.

Questa la mia risposta ad Alfredo CERVELLERA:
C. mo Alfredo Cervellera, ti ringrazio per l'informazione e ti confermo la mia massima fiducia nella tua persona (è un anno che ...lavoriamo insieme con gli altri tuoi colleghi consiglieri), però, vorrei mettervi in guardia nei confronti di AdP e MINERVINI, i quali perseguono un obiettivo preciso (più volte denunciato da Arnaldo Sala).
I sigg. hanno già stanziato più di 100 milioni per l'aeroporto di Brindisi, 1 milione e mezzo x Foggia (dopo che MINERVINI ha più volte detto che il Gino Lisa è fallimentare), mentre x Taranto solo dichiarazioni d'intenti.
Ti ricordo che il 27/09 u.s. hai fatto approvare un ODG che impegnava AdP allo sviluppo di Grottaglie, da allora non è successo nulla, anzi, da vari operatori del settore veniamo a sapere che AdP continua a dire che Taranto è chiuso!!!!!!
Ti chiedo, quanto ancora dobbiamo aspettare? Vogliamo continuare a farci prendere in giro?
Foggia insegna; bisogna fare la voce grossa (anche interpellando la Magistratura e la Corte dei conti, che è stata già allertata).
La riscossa di Taranto potrebbe anche partire da quì, dallo smascheramento di questo ...inciucio.
Vogliamo da subito, lo spostamento di alcuni voli da Brindisi a Taranto (fermo restando: Roma e Milano), che si blocchino i finanziamenti per l'ampliamento dell'aeroporto di Brindisi (in questi tempi di sacrifici, è uno schiaffo alla miseria), e possibilmente le dimissioni di MINERVINI e DI PAOLA x incapacità (vedi le previsioni di traffico sbagliate e i milioni erogati a compagnie aeree fallite).
Buon lavoro e auguri a te e ai tuoi colleghi.

mercoledì 28 dicembre 2011

MYAIR FALLITA


18 milioni di € elargiti da Aeroporti di Puglia (s.p.a. partecipata al 99% dalla Regione Puglia governata da Nick VENDOLA), e a quanto pare non sono gli unici milioni erogati da AdP ad altre compagnie aeree.
I nostri "eroi" avranno attivato le pratiche per il recupero dei quattrini dei pugliesi?
Avviso ai creditori, disponibile alla pagina: http://www.myair.com/jspmyair/index.jsp

martedì 27 dicembre 2011

Olympique Marsiglia - Inter 22 febbraio 2012


Per il 22 febbraio 2012 stiamo organizzando un volo charter per Marsiglia con partenza da Taranto.
Prossimamente aggiornamenti.

mercoledì 21 dicembre 2011

SIAMO RIDOTTI A ZOMBIE



Della serie: come stiamo combinati!
siamo finiti dalla padella alla brace, dalla DI BELLO a STEFANO e FLORIDO. Siamo l'ultima città della Puglia, non contiamo più nulla; ormai è assodato!
Non abbiamo un politico dalla personalità forte, forse bisogna risalire ai vari: CANNATA, MONFREDI, etc..
Ci hanno surclassati, e chi ne pagherà le conseguenze sono i nostri figli; autorizzati fin d'ora a maledirci.
Ci hanno ridotto a zombie! incapaci di pensare ad un futuro migliore, dove le infrastrutture i servizi sono un diritto non un desiderio!
A Taranto, siamo capaci di fare la colletta per i calciatori, ma non siamo capaci di prenderci ciò che ci è dovuto e che ci siamo 'guadagnati' col sangue di tanti “CADUTI” invano.

martedì 20 dicembre 2011

INTERPELLATA LA COMMISSIONE EUROPEA

Ricevuta mail
Nonostante tutto non ci fermiamo, prima o poi qualcuno deciderà di fare piena luce su quanto è accaduto e sta accedendo dal 2007.
Al momento è solo una comunicazione di recepimento della mail inviata alla Commissione Europea sulla concorrenza.

La mia mail:
Respectable. The European Commission
are required to have knowledge of the funds "State aid No. 55/2007" No lots 22 and 23 for the airport of Taranto-Grottaglie.
Is stated that to date no route was ever turned from that airport, in fact, any company is to offer flights discouraged (see: AirItaly which has shifted the flight from Bari-Taranto on the Milan-Linate).
Sincerely.

Spett. le Commissione Europea
si chiede di avere conoscenza dei fondi "Aiuti di Stato n°55/2007" lottin. 22 e 23 per l'aeroporto di Taranto-Grottaglie.
S'informa che a tutt'oggi nessuna rotta è stata mai attivata dal suddetto aeroporto, anzi,qualsiasi compagnia viene scoraggiata a proporre voli (vedi: AirItaly che ha spostato il volo da Taranto sul Bari-Milano-Linate).
Cordiali saluti.
Mimmo DE PADOVA
Movimento Aeroporto Taranto


sabato 17 dicembre 2011

STIMOLAZIONE CONTINUA

27 ottobre 2011 Aeroporto Taranto
Sono quasi passati 2 mesi dai voli a Medjugorje e, dopo gli annunci e le interviste, tutto sembra tornato nella "normalità". Sempre che normalità voglia dire: piangerci addosso, imprecare alla crisi, fare progetti faraonici, tirare fuori le solite tiritere e bla, bla....
Quando poi il "potere" fa schioccare le dita, allora si che ci si da una mossa e sgorgano immediatamente i pareri favorevoli. Quelli che rendono Taranto schiava della grande industria, che ci costringono a subire sacrifici, senza che nulla ci venga dato in cambio. Non come accade in altre realtà dove ci sono insediamenti che qualche problemino lo creano, ma perlomeno, c'è un ritorno per le comunità.
Però, un pensiero ronza nella mente: non è che magari un ritorno c'è ma è solo per pochi? Per chi ha deciso di svendere la città in cambio di un posto "sicuro"?
Perché non si spiegherebbe altrimenti la poca attenzione nei riguardi di quegli investimenti che si potrebbero avere sul territorio, ma vengono ignorati, disattesi. è come se, taluni personaggi (purtroppo coloro che vestono alte cariche sul territorio) siano sordi a certi appelli, ed ecco che devono essere costantemente "stimolati", e non continueremo a stimolare, non ci stancheremo mai di stimolare.
Alla fine ognuno potrà trarre le proprie conclusioni e magari la Magistratura potrà ravvisare una "limitazione (anziché abuso) d'ufficio".
Lo stimolo oggi arriva da Francesco DONATELLI ex vice sindaco di Grottaglie.
Di seguito pubblico la lettera che mi ha inoltrato:


Ai Consiglieri Regionali della provincia di Taranto Alfredo Cervellera, Gianfranco Chiarelli, Francesco Laddomada, Pietro Lospinuso, Patrizio Mazza, Michele Mazzarano, Donato Pentassuglia, Arnaldo Sala
Loro sedi

            A seguito di un investimento di circa 200 milioni di euro è stata realizzata, anche per le esigenze dello stabilimento Alenia, la piattaforma logistica aeroportuale. L’aeroporto “Arlotta” è stato dotato così dei più moderni impianti e sistemi che consentono le operazioni di arrivo e partenza nella massima sicurezza e, dal 15 dicembre 2006, è stato aperto formalmente al traffico aereo nazionale e comunitario. Oltre ad una pista di 3200 metri, tra le più lunghe d’Italia, sono garantiti i servizi aeroportuali di handling, antincendio, rifornimento carburante, controllo del traffico aereo, informazioni volo, meteorologia, manutenzione di impianti luminosi, telecomunicazioni e radioassistenza oltre a dogana, polizia e servizio sanitario. Di conseguenza l’aeroporto di Taranto-Grottaglie fa parte del sistema aeroportuale pugliese comprendente anche gli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia. Il Piano Regionale dei Trasporti attribuisce all’aeroporto di Taranto-Grottaglie una destinazione cargo e il complementare trasporto passeggeri.
             Il 20 ottobre 2009, a seguito della Conferenza dei Servizi di presentazione del Piano Propedeutico di Aeroporti di Puglia, al quale peraltro la Provincia e i Comuni fecero delle osservazioni, il Presidente della Regione Puglia, l’Amministratore unico di Aeroporti di Puglia spa, il Presidente della Provincia di Taranto e i Sindaci dei Comuni di Taranto, Carosino, Grottaglie e Monteiasi, sottoscrissero un Protocollo d’Intesa che recepiva il Piano territoriale propedeutico alla pianificazione dell’area aeroportuale di Grottaglie redatto, su richiesta della Regione, da Aeroporti di Puglia spa. Tale Piano ha l’obiettivo di tutelare e sviluppare l’area aeroportuale e mettere a sistema il Porto di Taranto con l’Aeroporto di Grottaglie realizzando così la completa intermodalità trasportistica e sviluppando le due retroportualità. E’ bene evidenziare che, quel Piano, prevede l’individuazione delle aree, adiacenti la pista, in cui è previsto lo sviluppo delle attività sia cargo che passeggeri con i relativi collegamenti viario e ferroviario, oltre all’insediamento di industrie aeronautiche.
             Con la sottoscrizione del predetto Protocollo d’Intesa gli Enti firmatari si impegnavano, ognuno per le proprie competenze, ad attuare il Piano. La Regione a “recepire nel DRAG e nel Piano Regionale dei Trasporti le strategie di sviluppo aeroportuale e le connessioni infrastrutturali necessarie a garantire la intermodalità con il Porto di Taranto”, la Provincia “…. la realizzazione della viabilità strategica indicata dal Piano territoriale di cui alle premesse, a dare seguito alla progettazione ed esecuzione in essere dei lavori di realizzazione del collegamento con l’aeroporto”, i Comuni “a recepire nei propri strumenti urbanistici le aree di sviluppo aeroportuale” e Aeroporti di Puglia a redigere “il Piano di Sviluppo Aeroportuale, sulla base di quanto già definito dal Piano territoriale allegato al presente protocollo, integrato da attente analisi e verifiche relative agli impatti ambientali con particolare riferimento all’equilibrio idrogeologico, della relativa messa in sicurezza e della individuazione di eventuali misure di mitigazione e compensazione, nonché delle relative soluzioni tecniche specifiche, in accordo con l’Autorità di Bacino della Puglia.”
             Come è noto però, nessuno degli impegni sottoscritti sono stati onorati in quanto, l’aeroporto “Arlotta” viene utilizzato quasi esclusivamente da Alenia senza che, né la modalità cargo, né quella passeggeri siano concretamente sviluppati.
             E’ utile sottolineare che, per la realizzazione della piattaforma logistica aeroportuale, furono imposti alla comunità notevoli sacrifici, e conseguente svalutazione dell’economia agricola, in termini di svellimento di numerosi ettari di terreno di tendoni coltivati con la pregiata uva da tavola e migliaia di alberi di ulivi che producevano cospicui redditi ai coltivatori dei Comuni di Grottaglie, Monteiasi, Carosino e San Giorgio Jonico. Sacrifici che al territorio dovevano essere risarciti in termini di ricadute occupazionali e di sviluppo socio-economico così come previsto dal Protocollo d’Intesa del 2004 e dall’Accordo di Programma del 2005.
             Per quanto sopra esposto, con la presente rivolgo il seguente appello ai rappresentanti istituzionali regionali della provincia di Taranto per richiedere di far rimuovere tutti gli ostacoli che sono frapposti affinché l’aeroporto di Taranto-Grottaglie possa diventare un elemento di attrazione di notevoli finanziamenti ed un efficace strumento di sviluppo dell’intera regione.
             Quello che mi permetto di suggerire è di presentare in Consiglio Regionale, un ordine del giorno, mozione  o altro, con cui impegnare la Giunta Regionale a dare seguito agli impegni sottoscritti con il Protocollo d’Intesa  del 2009 e a procedere con la redazione ed approvazione del Piano di Sviluppo Aeroportuale dell'Aeroporto di Taranto-Grottaglie.

Grottaglie, 16/12/2011

Francesco Donatelli
                                                                                                                              Consigliere Comunale

martedì 13 dicembre 2011

TARANTO TAGLIATA FUORI - CONTINUITÀ TERRITORIALE


Con i recenti tagli ai treni a Taranto, che, ben inciso: TRENITALIA si comporta come Aeroporti di Puglia (ambedue partecipate da capitale Pubblico), torna d’attualità ancora più pressante, Il diritto alla mobilità assicurato dalla Costituzione Italiana, che abbiamo studiato a scuola. Pare che questo "diritto" ci debba essere garantito.

L’articolo 16 di quella Costituzione recita che lo Stato garantisce che posso «circolare liberamente in qualsiasi parte del territorio italiano».

Ora i casi sono 2:

1. La Costituzione può essere tranquillamente calpestata, e    su questo, chiederemo lumi ancora una volta al Presidente Giorgio NAPOLITANO;
   2.  Taranto, non è in territorio italiano.


Avevamo già affrontato il tema a giugno di quest’anno, ma è doveroso fare una ripassatina, perché oggi Taranto può essere considerata alla stregua della Sardegna dove viene applicata la legge sulla “continuità territoriale”, che i nostri amministratori potrebbero invocare anziché appendersi una corda al collo.

Il diritto alla mobilità è un diritto fondamentale ed inalienabile della persona. Un diritto che viene però negato ai tarantini e a tutti cittadini (italiani e stranieri), costretti, per raggiungere Taranto ad un viaggio da terzo mondo se ...si sceglie il treno. Se si preferisce l'aereo, bisogna farsi un'ora di calvario da Bari in auto o in taxi pagando tariffe aggiuntive (minimo 50,00 €).

Il diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione per i tarantini resta dunque un diritto solo sulla carta. Né i politici (regionali o parlamentari, questi ultimi teoricamente più esperti di leggi) si sono indignati quando la scorsa estate venivano dirottati voli charter destinati a Taranto. Esiste però uno strumento legislativo già utilizzato per i collegamenti da e per la Sardegna, ma anche per la Sicilia e con la Calabria (Crotone) può essere «copiato» per Taranto in un momento di grave difficoltà per la mobilità dei cittadini tarantini. Il suggerimento arriva addirittura (chi l'avrebbe mai detto) dall'avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma, già direttore generale dell'Enac, e redattore del disegno di legge Fitto sulla concessione degli aeroporti pugliesi e punto di riferimento per gli aeroporti pugliesi per le procedure che hanno portato la Puglia ad ottenere il riconoscimento dall'Ue per gli aiuti al passeggero. Ricordiamo che a Taranto la CEE ha stanziato 5 milioni di € per il Taranto-Roma e il Taranto-Milano (nella legge finanziaria del 2003 l'allora ministro dei trasporti Pietro Lunardi aveva previsto per l'aeroporto di Grottaglie collegamenti aerei con Roma e Milano in regime di oneri di servizio pubblico). Ma tutto questo richiede impegno e volontà politica. E stando alla tempestività dei nostri c'è da stare tranquilli: nulla si farà e i tarantini continueranno a viaggiare da terzo mondo e ad arricchire la nostre amate Bari e Brindisi.

Ricordiamo che Taranto potrebbe contare su un bacino d'utenza di circa 1.200.000 abitanti (alta Calabria, Basilicata e costa Salentina fino a Gallipoli). Ecco perchè Taranto non viene vista di buon occhio e quindi emarginata da Bari (leggasi Domenico DI PAOLA spalleggiato da Guglielmo MINERVINI).

venerdì 9 dicembre 2011

PIANO TERRITORIALE PROPEDEUTICO ALLA PIANIFICAZIONE DELL’AREA AEROPORTUALE DI GROTTAGLIE

Francesco DONATELLI consigliere comunale Grottaglie
In risposta al precedente post "A COSA SERVONO LE PROVINCE", ricevo puntuali e doverose le precisazioni di Francesco DONATELLI (ex vice-sindaco).
 
Ancora una volta sento l’esigenza di ringraziare Mimmo De Padova perché mantiene sempre alta l’attenzione sull’aeroporto “Arlotta”.
Mi sembra doveroso fare alcune precisazioni per poi condividere l’appello che Mimmo lancia nei confronti del...
consigliere regionale Cervellera ma che ritengo opportuno, debba essere esteso a tutti i consiglieri regionali, peraltro protagonisti dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale del 27 settembre 2011.
1) Lo schema estrapolato dal BURP del 28 aprile 2010 si riferisce ai 12 milioni di euro che la Regione destinò nel novembre 2005 alla Provincia di Taranto per i “Lavori si sistemazione, ammodernamento e manutenzione straordinaria della rete viaria in provincia di Taranto relativa all’aeroporto di Grottaglie”. Lavori che non hanno mai visto la fase successiva alla progettazione e con totale assenza di notizie circa il finanziamento destinato a questo territorio.
2) L’appello da rivolgere ai consiglieri regionali tarantini non si deve riferire all’ampliamento della Zona P.I.P. di Grottaglie che si è potuta realizzare con un finanziamento POR Puglia con il P.I.T. n.6 e al cofinanziamento con fondi comunali.
3) L’appello, questo si pressante ed urgente, deve riguardare il PIANO TERRITORIALE PROPEDEUTICO ALLA PIANIFICAZIONE DELL’AREA AEROPORTUALE DI GROTTAGLIE. Infatti, dopo la firma del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 20 ottobre 2009 dal Presidente della Regione Puglia, dall’Amministratore unico di Aeroporti di Puglia spa, dal Presidente della Provincia di Taranto, dai Sindaci dei Comuni di Taranto, Carosino, Grottaglie e Monteiasi, non è accaduto nulla. Eppure nel predetto documento, sono stati sottoscritti precisi impegni: della Regione a “recepire nel DRAG e nel Piano Regionale dei Trasporti le strategie di sviluppo aeroportuale e le connessioni infrastrutturali necessarie a garantire la intermodalità con il Porto di Taranto”, della Provincia “…. la realizzazione della viabilità strategica indicata dal Piano territoriale di cui alle premesse, a dare seguito alla progettazione ed esecuzione in essere dei lavori di realizzazione del collegamento con l’aeroporto”, dei Comuni “a recepire nei propri strumenti urbanistici le aree di sviluppo aeroportuale” e per Aeroporti di Puglia l’impegno a redigere “il Piano di Sviluppo Aeroportuale, sulla base di quanto già definito dal Piano territoriale allegato al presente protocollo, integrato da attente analisi e verifiche relative agli impatti ambientali con particolare riferimento all’equilibrio idrogeologico, della relativa messa in sicurezza e della individuazione di eventuali misure di mitigazione e compensazione, nonché delle relative soluzioni tecniche specifiche, in accordo con l’Autorità di Bacino della Puglia.”

giovedì 8 dicembre 2011

A COSA SERVONO LE PROVINCE

Piano attuativo 2009/2013
il 23/03/2010 veniva pubblicato sul bollettino ufficiale n. 76, la deliberazione della Giunta regionale, che ratificava ancora una volta la "morte" dell'aeroporto di Taranto.
Nel bollettino, se avete la pazienza di leggerlo, ci sono tutti gli interventi per migliorare le infrastrutture delle altre città della Puglia (tutti stanno arrivando a compimento), e la "fiera dei sogni" per Taranto.
Nei sogni, sono compresi i 12 milioni di € che la Regione ha stanziato ed affidato alla Provincia per migliorare le vie d'accesso all'aeroporto.
Nello specifico i 12 milioni di €, interamente finanziati e disponibili: Legge 208/1998 CIPE n. 17/2003, fine lavori previsti per il 31/12/2008.
Inutile dire che quei soldi non si sa che fine abbiano fatto, ed è quì che entra in gioco la Provincia, che deve optare per 2 scelte: dichiararsi incapace di gestire questi fondi e quindi farseli scippare o sapere perfettamente che quei fondi sono spariti per non permettere lo sviluppo dello scalo?
Una domanda sorge spontanea: a cosa serve la Provincia?
Ultima annotazione: ma la Commissione trasporti alla Regione Puglia (formata da tanti tarantini) quando ha dato la sua approvazione, ha letto bene la delibera?

martedì 6 dicembre 2011

LIBERALIZZAZIONE SETTORE TRASPORTI

Manovra "Salva Italia"
Nella recente manovra varata dal Governo Monti, c'è l'Art. 37 che è degno di nota:

1. Il Governo con uno o più regolamenti da adottare ai sensi dell'art. 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988 n. 400, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentite le Commissioni parlamentari che si esprimono nel termine di 30 giorni, emana le disposizioni volte a realizzare una compiuta liberalizzazione nel settore ferroviario, aereo e marittimo.
2. I regolamenti di cui al comma 1 sono adottati secondo i seguenti principi e criteri direttivi:
a) individuare tra le Autorità indipendenti esistenti, l'Autorità che svolge competenze assimilabili a quelle previste dal presente articolo;
b) attribuire all'Autorità di cui alla lettera a) le seguenti funzioni:
1) garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture e alle reti ferroviarie, aeroportuali e portuali;
2) definire, se ritenuto necessario in relazione alle condizioni di concorrenza effettivamente esistenti nei singoli mercati, i criteri per la fissazione da parte dei soggetti competenti delle tariffe, dei canoni e dei pedaggi, tenendo conto dell'esigenza di assicurare l'orientamento ai costi e l'equilibrio economico delle imprese regolate, alla luce degli oneri di servizio pubblico imposti e delle eventuali sovvenzioni pubbliche concesse;
3) stabilire le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto connotati da oneri di servizio pubblico o sovvenzionati;
4) definire gli schemi dei bandi delle gare per l'assegnazione dei servizi di trasporto in esclusiva e delle convenzioni da inserire nei capitolati delle medesime gare.
3. Nell'esercizio delle competenze disciplinate dal comma 2 del presente articolo, l'Autorità individuata ai sensi del medesimo comma:
a) può sollecitare e coadiuvare le amministrazioni pubbliche competenti all'individuazione degli ambiti di servizio pubblico e dei metodi più efficienti per finanziarli, mediante l'adozione di pareri che può rendere pubblici;
b) determina i criteri per la redazione della contabilità delle imprese regolate e può imporre, se necessario per garantire la concorrenza, la separazione contabile e societaria delle imprese integrate;
c) propone all'amministrazione competente la sospensione, la decadenza o la revoca degli atti di concessione, delle convenzioni, dei contratti di servizio pubblico, dei contratti di programma e di ogni altro atto assimilabile comunque denominato, qualora sussistano le condizioni previste dall'ordinamento;
d) richiede a chi ne è in possesso le informazioni e l'esibizione dei documenti necessari per l'esercizio delle sue funzioni, nonché raccoglie da qualunque soggetto informato dichiarazioni, da verbalizzare se rese oralmente;
e) se sospetta possibili violazioni della regolazione negli ambiti di sua competenza, svolge ispezioni presso i soggetti sottoposti alla regolazione mediante accesso a impianti, a mezzi di trasporto e uffici; durante l'ispezione, anche avvalendosi della collaborazione di altri organi dello Stato, può controllare i libri contabili e qualsiasi altro documento aziendale, ottenerne copia, chiedere chiarimenti e altre informazioni, apporre sigilli; delle operazioni ispettive e delle dichiarazioni rese deve essere redatto apposito verbale;
f) ordina la cessazione delle condotte in contrasto con gli atti di regolazione adottati e con gli impegni assunti dai soggetti sottoposti a regolazione, disponendo le misure opportune di ripristino; nei casi in cui intenda adottare una decisione volta a fare cessare un'infrazione e le imprese propongano impegni idonei a rimuovere le contestazioni da essa avanzate, può rendere obbligatori tali impegni per le imprese e chiudere il procedimento senza accertare l'infrazione; può riaprire il procedimento se mutano le circostanze di fatto su cui sono stati assunti gli impegni o se le informazioni trasmesse dalle parti si rivelano incomplete, inesatte o fuorvianti; in circostanze straordinarie, ove ritenga che sussistano motivi di necessità e di urgenza, al fine di salvaguardare la concorrenza e di tutelare gli interessi degli utenti rispetto al rischio di un danno grave e irreparabile, può adottare provvedimenti temporanei di natura cautelare;
g) valuta i reclami, le istanze e le segnalazioni presentati dagli utenti e dai consumatori, singoli o associati, in ordine al rispetto dei livelli qualitativi e tariffari da parte dei soggetti esercenti il servizio sottoposto a regolazione, ai fini dell'esercizio delle sue competenze;
h) favorisce l'istituzione di procedure semplici e poco onerose per la conciliazione e la risoluzione delle controversie tra esercenti e utenti;
i) ferme restando le sanzioni previste dalla legge, da atti amministrativi e da clausole convenzionali, irroga una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10 per cento del fatturato dell'impresa interessata nei casi di inosservanza dei criteri per la formazione e l'aggiornamento di tariffe, canoni, pedaggi, diritti e prezzi sottoposti a controllo amministrativo, comunque denominati, di inosservanza dei criteri per la separazione contabile e per la disaggregazione dei costi e dei ricavi pertinenti alle attività di servizio pubblico e di violazione della disciplina relativa all'accesso alle reti e alle infrastrutture o delle condizioni imposte dalla stessa Autorità, nonché di inottemperanza agli ordini e alle misure disposti;
l) applica una sanzione amministrativa pecuniaria fino all'1 per cento del fatturato dell'impresa interessata qualora:
1) i destinatari di una richiesta della stessa Autorità forniscano informazioni inesatte, fuorvianti o incomplete, ovvero non forniscano le informazioni nel termine stabilito;
2) i destinatari di un'ispezione rifiutino di fornire ovvero presentino in modo incompleto i documenti aziendali, nonché rifiutino di fornire o forniscano in modo inesatto, fuorviante o incompleto i chiarimenti richiesti;
m) nel caso di inottemperanza agli impegni di cui alla lettera f) applica una sanzione fino al 10 per cento del fatturato dell'impresa interessata.
4. Restano ferme tutte le altre competenze diverse da quelle disciplinate nel presente articolo delle amministrazioni pubbliche, statali e regionali, nei settori indicati; in particolare, restano ferme le competenze in materia di vigilanza, controllo e sanzione nell'ambito dei rapporti con le imprese di trasporto e con i gestori delle infrastrutture, in materia di sicurezza e standard tecnici, di definizione degli ambiti del servizio pubblico, di tutela sociale e di promozione degli investimenti. Restano altresì ferme e possono essere contestualmente esercitate le competenze dell'Autorità garante della concorrenza disciplinate dalla legge 10 ottobre 1990, n. 287 e dai decreti legislativi 2 agosto 2007, n. 145 e 2 agosto 2007, n. 146, e le competenze dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e le competenze dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali di cui all'art. 36 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98.
5. L'Autorità individuata ai sensi del comma 1 rende pubblici nei modi più opportuni i provvedimenti di regolazione e riferisce annualmente alle Camere evidenziando lo stato della disciplina di liberalizzazione adottata e la parte ancora da definire. La regolazione approvata ai sensi del presente articolo resta efficace fino a quando è sostituita dalla regolazione posta dalle amministrazioni pubbliche cui saranno affidate le competenze previste dal presente articolo.
6. Alle attività di cui al comma 3 del presente articolo si provvede come segue:
a) nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente per l'Autorità individuata dal comma 2;
b) mediante un contributo versato dai gestori delle infrastrutture e dei servizi regolati, in misura non superiore all'uno per mille del fatturato derivanti dall'esercizio delle attività svolte percepiti nell'ultimo esercizio. Il contributo è determinato annualmente con atto dell'Autorità, sottoposto ad approvazione da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Nel termine di trenta giorni dalla ricezione dell'atto, possono essere formulati rilievi cui l'Autorità si conforma; in assenza di rilievi nel termine l'atto si intende approvato. Ai fini dell'esercizio delle competenze previste dal presente articolo l'Autorità provvede mediante l'utilizzo delle risorse umane disponibili a legislazione vigente.

giovedì 1 dicembre 2011

"Osservatorio" del 30-11/2011

Il perchè delle dimissioni dell'ass. Gaetano MINERVINI

La nascita a Taranto di EsaFly

Azione legale contro il Ministero

Shuttle a Brindisi (spreco di soldi pubblici)

GRAVINA Vs. PRETE
 

trasmissione del 30/11/2011