mercoledì 17 febbraio 2016

INTERROGAZIONE MOVIMENTO 5 STELLE AD EMILIANO

Interrogazione Movimento 5 stelle
Riceviamo dalla europarlamentare Rosa D’Amato, la seguente segnalazione:
Il management di Aeroporti di Puglia va azzerato. E’ questa la richiesta formalizzata in un’interrogazione dai consiglieri 5 stelle Galante, Conca, Barone e Bozzetti, anche perché è in ballo la questione degli aeroporti di Grottaglie e di Foggia, che sono i due aeroporti che si spera tornino ad avere i voli passeggeri.

Ecco le risposte di Emiliano. Memori delle promesse più volte annunciate e mai messe in pratica, analizziamo cosa ci manda a dire.

Il presidente Emiliano fa presente che, loro sponte, i dirigenti apicali di Aeroporti di Puglia hanno presentato, qualche giorno fa, un’ipotesi già definita di sostanziale riduzione dei loro compensi. “Iniziativa -  ha aggiunto – che ho particolarmente apprezzato, in quanto spontanea.
Guarda che combinazione, “solo qualche giorno fa”.  Ma non era Emiliano che rimproverava all’ing. Domenico Di Paola, gli abusi e compensi faraonici in Aeroporti di Puglia? E come la mettiamo con il compenso annuo del direttore AdP di € 320.000,00 ? Non è vigente la riforma Renzi che impone un tetto massimo di € 240.000,00 ?

Resta il fatto, ovviamente, che questo tipo di verifica deve impegnare tutti anche nel tentativo, con riferimento agli aeroporti meno utilizzati, di sollecitare il mercato ad utilizzare queste strutture che hanno, comunque, dei loro costi fissi che incidono notevolmente sulle tasse aeroportuali e, in generale, sul costo dei servizi aeroportuali.
In pratica, se abbiamo capito bene, conviene lasciare l’auto chiusa nel garage, perché farla camminare costa! Oppure, ancora, conviene mangiare solo a pranzo, perché la cena costa? Se non è una Catalanata questa!

Arriverà − penso a breve − in Aula il debito fuori bilancio con riferimento al finanziamento della convenzione Ryanair-Aeroporti di Puglia, cercheremo insieme di verificare se quell’importante finanziamento possa essere utilizzato anche per spingere nuove compagnie ad utilizzare gli aeroporti sottoutilizzati.
Bene! Ma visto che Ryanair c’è già, ed ha intascato bei soldini (a quanto pare immeritati), perché non utilizzare gli irlandesi? Fermo restando che, quando AdP deciderà di fare nuovi bandi (come LEGGE e Convenzione impongono), sarà sempre troppo tardi.

…fermo restando, ovviamente, che la dislocazione del traffico sugli aeroporti di Bari e di Brindisi sta dando risultati operativi che, obiettivamente, sono assolutamente positivi”.
Perché “dislocazione” chiamiamola col termine esatto: dirottamento! Anche questa una Catalanata; in tutto il mondo ed anche in Italia, i numeri dei passeggeri aumenta in modo esponenziale: qual è la meraviglia?

In ogni caso – ha aggiunto il presidente -, l’Amministrazione è assolutamente a disposizione, anche a seguito della riunione che pensiamo di svolgere presso la Camera di Commercio di Taranto, che è parsa particolarmente attiva, per valutare le possibilità di utilizzo dell’aeroporto di Grottaglie.
La Camera di Commercio è stata più volte …zittita da AdP e da i vari assessori ai trasporti che sono succeduti, anzi proprio l’attuale, avv. Giovanni Giannini, rifiuto l’incontro alla CCIAAA, proprio perché la riteneva non parziale e decise per il “campo neutro” presso il Comune di Grottaglie, dove nel frattempo, il sindaco avv.Ciro Alabrese, aveva perso la smania del volo che lo aveva colpito durante le elezioni. Morale: un sacco di chiacchere, un sacco di promesse, tutte, ovviamente, non mantenute.

Rimane, però, un elemento. Siccome ho chiesto a tutti di indirizzare direttamente al Presidente qualunque soggetto che intenda organizzare voli su Grottaglie, fino ad oggi compagnie, tour operator che abbiano intenzione di organizzare voli su Grottaglie non ce ne sono”.
Vorremo sapere dov’è scritta questa assurda richiesta? Magari sull’AIP? Magari è stato diramato un dispaccio ENAV? È scritto sulle piste d’atterraggio?
Facciamo i seri: c’è chi è pagato, pure bene (magari € 320.000,00 annui) per fare il proprio dovere, con le opportune e regolari modalità di Legge, mettendo a conoscenza magari, anche l’ENAC.


Ancora una volta, niente di nuovo, anzi dobbiamo registrare un appiattimento su posizioni che erano già di Fitto e di Vendola.

domenica 7 febbraio 2016

AEROPORTI DI PUGLIA, UN MISTERO DOPO L’ALTRO…

Quotidiano di Bari
Francesco De Martino è un giornalista del "Quotidiano di Bari". Uno dei pochi giornalisti che ha il coraggio di non far parte del ...coro e, non ha timore di scrivere su Aeroporti di Puglia S.p.A. (cioè la Regione Puglia).
Qualcuno obbietterà che scrive per un giornale di opposizione. Obiezione subito respinta; De Martino ha sempre scritto su AdP, e non solo ora che è guidata da un A.U. di area PD.
Francesco De Martino ha scritto anche dell'ex A.U. ing. Domenico Di Paola, anche quando concorreva per la poltrona di sindaco di Bari (Forza Italia), e proprio in quel periodo sul Quotidiano di Bari sono stati pubblicati articoli che elencavano le presunte spese folli di Di Paola (circa 1 milione di €). Spese folli che sono state denunciate, con un esposto, anche dal nuovo Governatore della Puglia dott. Michele Emiliano.
Spese folli, che stando alla dirigenza di AdP, sono invece normali e del tutto regolari.
E mentre Francesco De Martino continua a denunciare "fatti poco chiari" che accadono dalle parti di AdP, c'è chi ora incensa l'opera di Aeroporti di Puglia, come il nuovo consigliere di Taranto (di area Vendoliana), Borraccino che si spertica le mani, incensando le lodi per il management di AdP!!!!!?????
Ecco, allora, come già altre volte, ospitiamo con enorme piacere l'articolo di Francesco De Martino da Quotidiano di Bari 06/02/2016.
Unico appunto, forse un refuso, De Martino parla Di Paola, molto probabilmente intende Acierno.
Ancora annunci – bomba, proclami, bilanci con poste avvolte nel mistero, programmi che restano sulla carta o nelle promesse delle conferenze stampa e voli “low cost” che nemmeno più le agenzie di viaggio consigliano ai viaggiatori, l’ossatura del management di Aeroporti di Puglia. Dove, dall’epoca di Fitto, s’è riciclata una catena di comando che resiste molto probabilmente per i grossi interessi in gioco, ma che continua a navigare a vista, non avendo più un preciso piano di sviluppo e di integrazione degli aeroporti pugliesi. Gli unici obiettivi sembrano quelli di autocelebrarsi e pigliare per il naso amministratori e cittadini con promesse che, fino ad oggi, nessuno ha mai mantenuto. Dal canto suo il governo regionale, incurante di quest’evidente incapacità nella gestione degli aeroporti civili pugliesi che rimane sotto traccia grazie ad un’altra, altrettanto resistente catena di amicizie e coperture, continua da un lato a lasciare carta bianca agli attuali manager, dall’altro a non accorgersi delle evidenti difficoltà in cui versa il panorama dell’aviazione. E intanto il tempo passa e le prove su irregolarità, affari e siti oscurati per anni e anni, si nebulizzano ancor più; anzi, si perdono nella nebbia. Eppure, come osservano  associazioni di settore e osservatori neutrali, sarebbero davvero tanti gli aspetti da contestare, altrettanto numerose le proposte di sviluppo da suggerire. Ma anche le opposizioni in Consiglio regionale sembrano narcotizzate, visto che da anni Aeroporti di Puglia continua a parlare di  bandi di gara, assegnazioni di rotte e nuovi voli, mentre nessuno conosce gli esiti ufficiali di queste gare. Prima domanda: chi ha partecipato; secondo, chi ha vinto ed in base a quale piano industriale presentato, quali rotte opererà e che compensazioni percepirà su ciascuna singola rotta. Non bastano gli annunci propagandistici sulla stampa o le promesse, è giunto, come dovrebbero sapere presidente della Giunta e assessori regionali,  il momento di prendere visione degli atti ufficiali, che fino ad oggi sono sconosciuti. Ma andiamo avanti e diamo uno sguardo alla
direttiva europea in materia di finanziamenti a compagnie aeree (GUUE C312/3 del 9/12/2005), che regolamenta gli aiuti per lo startup di nuove rotte. Ebbene, questo documento, come sanno bene nelle stanze di AdP,  vieta categoricamente che siano messe a bando rotte già operate in regime di libero mercato, perché si è violato questo regolamento, mettendo a bando fra le altre rotte come la Brindisi-Zurigo e la  Bari-Brussel? Una rotta, quest’ultima, operata stabilmente da più di 3 anni dalla compagnia area di bandiera belga Brussel Airlines, in regime di libero mercato; nonostante ciò AdP ha messo a bando questa rotta, provocando fra l’altro la ritirata di Brussel Airlines in segno di protesta per il disprezzo delle regole.  Anche la rotta Brindisi-Zurigo è tuttora operata stabilmente in regime di libero mercato dalla compagnia Helvetic Airways. Cosa inventeranno per rispondere Di Paola e Franchini? Ci sarebbe da chiedersi come mai in altri aeroporti italiani come  Trapani, Napoli  etc. ai bandi di finanziamento rispondono altre compagnie  e da noi rispondono solo compagnia venete, Alpieagles oramai fallita, la ClubAir e la solita Myair?
E non vale, per rispondere, il disco rotto che suona dalle stanze di Bari-Palese, riguardate il tasso di crescita a due cifre dei passeggeri. Il fatto che i passeggeri salgano non giustifica i bilanci in rosso, perché i passeggeri salgono in tutti gli aeroporti italiani ed europei di dimensioni confrontabili con quelli pugliesi. Eppure questi aeroporti producono utili di qualche milione al netto delle partite straordinarie. Inoltre, una volta per tutte, sarebbe  bene ribadire che l’aumento di passeggeri che si è registrato spesso in Puglia non è merito dei nuovi voli dell’ing. Di Paola e del dg Franchini: l’aumento dei passeggeri è dovuto principalmente  inizialmente alla crescita fisiologica che si è avuta in tutta Europa, poi all’incremento dell’offerta di posti su rotte già operative, a prezzi praticamente stracciati coperti dalla mano pubblica. Dunque la smettano di raccontare bugie dicendo che l’aumento dei passeggeri è merito della gestione manageriale di AdP. E nemmeno l’obiezione delle tariffe aeroportuali pugliesi basse sta in piedi, in relazione ad aeroporti come ad esempio Malpensa o Venezia. In realtà le tariffe aeroportuali sono calcolate rigidamente in base all’infrastruttura ed al numero di passeggeri di un aeroporto: è ovvio che all’infrastruttura ed ai passeggeri di Malpensa corrisponderanno tariffe più alte che a Bari o Brindisi, a fronte di maggiori spese ed inoltre aeroporti di dimensioni simili a Bari o Brindisi e quindi con simili tasse aeroportuali, fanno utili milionari, Adp perde. Infine, in bocca ai nostri amministratori aeroportuali, se c’è qualche colpa di tutto, sarebbe da rimandare alla crisi Alitalia. Balle. Innanzitutto la crisi è nota da tempo quindi nei bilanci non può c’entrare, e poi Alitalia non ha modificato e non è previsto che modifichi la sua presenza complessiva sugli scali pugliesi, anche se di recente è tornata a “flirtare” con l’attuale capo della giunta pugliese.

Francesco De Martino