mercoledì 24 ottobre 2018

CONFINDUSTRIA TARANTO SE CI SEI BATTI UN COLPO

Beatrice Lucarella e Vincenzo Cesareo

Confindustria Taranto dovrebbe avere un ruolo preminente in Italia e soprattutto in Puglia, ed invece, si resta marginali, se non addirittura scavalcati da Bari e Brindisi.
Ricordiamo che AdP è iscritta a Confindustria Bari e Brindisi, ma non a Taranto.
A nulla vale riempirsi la bocca con: città industriale, vocazione industriale, se poi nei fatti...e soprattutto, a nulla servono e sono serviti i tanti ...martiri che la "vocazione" ha preteso.
Ilva, Cementir, Eni, Arsenale ecc. in tutti questi anni, hanno prodotto ricchezza, ma anche tanti danni alla salute e all'ambiente (che ora, giustamente, chiede il conto).
Tanto sacrificio, sarebbe dovuto servire a portare in cambio un minimo di benessere, di comodità, di servizi, di mobilità, ed invece non ci tocca neanche il minimo sindacale.

Questione aeroporto: mobilità (di questo cerchiamo di occuparci). Nonostante un grande aeroporto e una enorme pista: tutto ci è negato. Il cargo per decenni sbandierato, si è tradotto nel solo DreamLifter, che di fatto, serve solo Alenia-Leonardo, per il resto nulla!

Se non fosse stato per TarantoVola, EsaFly e SoleAir (con i voli religiosi), Aeroporto di Taranto sarebbe "vuoto".
Aeroporto di Bergamo
L'aeroporto di Bergamo, nel giro di 10 anni, ha fatto passi da gigante, arrivando a circa 13 milioni di passeggeri. 
Confindustria Bergamo, intuisce l'enorme beneficio e ne sponsorizza e supporta l'attività.
Il presidente Bruni e il rettore dell'università Paleari tracciano un bilancio degli enormi benefici che questa infrastruttura reca al territorio orobico.
Vincenzo Cesareo e Antonio Uricchio
Il confronto con i ...colleghi bergamaschi è impietoso e per di più la ottima e cara Lucarella, siede da qualche anno (dopo essere stata nostra ...collega nel cercare di riattivare Aeroporto di Taranto e socia in EsaFly) nel Consiglio d'Amministrazione di Aeroporti di Puglia; insomma pretendere qualcosa di più, si può!

da BERGAMONEWS, vi proponiamo le dichiarazioni di Bruni e Paleari:

Connessione e apertura al mondo: “Senza aeroporto Bergamo sarebbe isolata”

Dati e fatti, snocciolati dal presidente di Sacbo Roberto Bruni e dall'ex rettore dell'Unibg Stefano Paleari, dimostrano il valore dello scalo di Orio per l'intero territorio.
“Senza l’aeroporto Bergamo sarebbe un territorio isolato”: lo dice, senza mezze misure e senza paura, Stefano Paleari, ex rettore dell’Università di Bergamo e oggi commissario Alitalia.
L’occasione è l’assemblea di Confindustria Bergamo, organizzata in un hangar dello scalo bergamasco e che ha avuto un’unica parola chiave: connessione.
Connessione declinata in ogni sua sfaccettatura, dal bergamasco del presidente di Sacbo Roberto Bruni al “connection” con forte accento irlandese del responsabile dello sviluppo delle rotte di Ryanair Niall O’Connor.
Bergamo ne esce come uno straordinario ponte per tutta la Lombardia e anche per tutto il Paese: un territorio che ha saputo combattere la crisi, non senza dolorosi sacrifici, e che oggi è in grado di attrarre colossi internazionali come il vettore aereo irlandese, Amazon e Aruba.
E un territorio che vedendo la luce è in grado di parlare anche di crescita: “Si tratta di un fattore di sopravvivenza – ha sottolineato Paleari – E quando la crescita si fa comunità diventa connettività: è importante capire come crescere e con chi connettersi. Un sondaggio effettuato dall’Università sulla base di 330 imprese e duemila studenti ci mise di fronte a risposte importanti: un’impresa su 10 del territorio interagisce con l’aeroporto, l’80% lo sfrutta per il traffico merci, il 50% degli studenti utilizza solo il nostro scalo, il 94% di loro lo considera essenziale per lo sviluppo della provincia perchè dà più opportunità sociale e di lavoro. Entrambi, imprese e studenti, concordano nel dire che l’aeroporto è necessario ma va trovato un equilibrio tra la crescita e la sostenibilità.Oggi va solo cambiato il paradigma per la crescita: per qualità e non per quantità”.
Dopo sette anni l’assemblea di Confindustria è tornata in aeroporto che, nel frattempo, si è erto a terzo scalo italiano per numero di passeggeri dietro agli irraggiungibili colossi Fiumicino e Malpensa: da gennaio a settembre 2018 sono già quasi 10 milioni le persone trasportate, a fine anno con ogni probabilità si arriverà a quota 13, nuovo record storico.
“Nessun’altra città di medie dimensioni, nel contesto nazionale e tanto più europeo, può vantare un aeroporto come quello di Bergamo – ha commentato con soddisfazione Bruni – Rappresenta un polo di grande rilevanza logistica al servizio di un territorio ad alta concentrazione di produttività. Sicuramente la disponibilità di un network di collegamenti vasto, esteso e capillare, arrivato a contare quest’anno 133 destinazioni in 37 Paesi, consente alle aziende di ogni tipo e dimensione di pianificare viaggi e relazioni dei propri manager, tecnici e dipendenti nelle aree dove sono in corso collaborazioni produttive e commerciali o addirittura insediamenti”.
I numeri e i fatti dicono che l’aeroporto ha preso per mano l’intero territorio, trasformandone abitudini, attitudini e relazioni e contribuendo alla sua internazionalizzazione: “L’attrazione culturale e la crescita del turismo, generato dall’aeroporto, non solo determinano nuova occupazione ma valorizzano l’identità imprenditoriale che eccelle e si espande – ha continuato il numero uno di Sacbo – Per capire quale impatto e cambiamento sia stato prodotto dall’aeroporto di Bergamo, è sufficiente rapportare il volume passeggeri dei primi trent’anni di attività, 10 milioni dal 1972 al 2001, al periodo 2002-2017 quando sono stati 120 milioni”.
Connessioni verso il futuro dettate dalle scelte fatte negli anni sull’infrastruttura aeroportuale, oggi capace di generare direttamente e indirettamente l’8% del Pil dell’intera provincia e dare lavoro a 24mila persone.
Scelte come quella di Ryanair che ha fatto di Orio la sua principale base continentale, dalla quale transita un terzo dell’intero volume passeggeri della compagnia aerea irlandese in Italia e dove è sorto anche un hangar dedicato alla manutenzione degli aeromobili.
“Siamo consapevoli e responsabilmente pronti a mettere in campo ogni soluzione che aiuti a rendere massimamente compatibile l’attività aeronautica con il territorio circostante – ha concluso Bruni – Attraverso il continuo coordinamento con le maggiori compagnie aeree presenti sul nostro scalo, vedremo operare a breve aeromobili di nuova generazione in grado di garantire l’abbattimento considerevole delle emissioni acustiche e atmosferiche. Ciò in aggiunta ai sensibili investimenti previsti per opere di mitigazione sul territorio”.
In termini di connessione Bruni e Paleari hanno individuato entrambi nell’accessibilità dello scalo un punto debole che presto si trasformerà in elemento vincente: dalla creazione di un asse viario da est di accesso al collegamento ferroviario che, secondo stime, verrà utilizzato dal 30% dei passeggeri.
Se si parla di connettività, Bergamo è tra le prime province lombarde: il merito, in gran parte, va dato all’azienda aeroporto.

martedì 16 ottobre 2018

'O BORRACCINO


Ci dobbiamo fidare dell'assessore Borraccino?
Rovistando nei nostri ricordi, lo ritroviamo sempre come fiero oppositore ad Aeroporto di Taranto; soprattutto durate l'interregno di Vendola.
Gli applausi al lider maximo e all'amministratore unico si sprecavano (come rilevava Francesco De Martino nel suo articolo).
Ecco un estratto di quell'articolo "AdP un mistero dopo l'altro...":
..."fatti poco chiari" che accadono dalle parti di AdP, c'è chi ora incensa l'opera di Aeroporti di Puglia, come il nuovo consigliere di Taranto (di area Vendoliana), Borraccino che si spertica le mani, incensando le lodi per il management di AdP...

Ricordiamo ancora le sue lodi al CARGO, sposando le tesi dell'allora assessore Giannini (con l'appoggio di Vendola, Capone e tutta AdP). Eravamo a marzo del 2013.
Intanto noi ad ottobre del 2013 (fra qualche giorno cade l'anniversario) organizzavamo una manifestazione per lo Sviluppo Alternativo a Taranto (alla quale non partecipò nessun esponente politico).
Con l'arrivo dell'Imperatore Emiliano (passando quindi all'opposizione) il suo atteggiamento è leggermente cambiato; da un atteggiamento soft si è passati ad una presa di posizione più netta, fino a schierarsi apertamente per una riapertura ai voli passeggeri.
Nel frattempo Emiliano, tronfio nel suo delirio d'onnipotenza, cambiando totalmente le sue tesi e rinnegando quanto aveva detto in campagna elettorale, sposa in toto l'Aerospazio (a nostro modesto parere, senza averne diritto: Aeroporto di Taranto è una infrastruttura dello Stato al quale è stato assegnato lo status di Aeroporto):
https://www.laringhiera.net/spazioporto-a-grottaglie-firmata-unintesa-a-washington/
https://www.laringhiera.net/aerospazio-vola-lexport-made-in-puglia/
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1068736/accordo-italia-usa-da-grottaglie-si-vola-nello-spazio.html
http://www.antennasud.com/grottaglie-primo-polo-trasporti-aerospaziali/
https://www.corriereditaranto.it/2018/10/14/laeroporto-sempre-piu-spaziale/

Borraccino in Confcommercio
Borraccino, sembra aver preso le distanze da Emiliano, tirando dritto verso una decisa azione per la riapertura dei voli passeggeri in Aeroporto di Taranto. Quello che non si riesce a capire, perchè incontrare ancora le associazioni (che sono già d'accordo da tempo). Perchè, invece, non costringere AdP ed Emiliano ad uscire allo scoperto! 
Intanto polemizza con i soliti brindisini:
http://www.brindisisera.it/dettaglio.asp?id_dett=32866&id_rub=2

Allora è fatta! si, no, forse! Perchè qui a Taranto, fare qualsiasi cosa è sempre difficile; soprattutto quando si parla di Aeroporto. Invece di aprire ai voli come da qualunque altra parte, a Taranto si fanno le ipotesi più astruse: cargo; porto/aeroporto; collegamenti con strade, ferrovie, inclusioni in ZES ecc.
Quando tutto ciò non basta, come ultima chance si tira fuori l'ammodernamento dell'aerostazione!!!!??? 
Sentite le ultime parole del servizio di Telenorba: è un augurio o una minaccia?
http://www.norbaonline.it/ondemand-dettaglio.php?i=58109