mercoledì 9 settembre 2020

SENZA VERGOGNA E SENZA MEMORIA

 

video dell'emittente Canale 85

Ma bisogna avere una bella faccia di bronzo per fare certe affermazioni! Ricordiamo che nel 2002 è stato proprio Fitto, assieme a Domenico Di Paola a cominciare ...l'avventura con SEAP poi diventata Aeroporti di Puglia S.P.A..

A quell'epoca, la tanto (ora) sbandierata "Rete Aeroportuale" (buona solo per fare abboccare i pesci) con i 4 aeroporti: Bari, Brindisi, Foggia e Taranto, non era assolutamente in programma. Unico aeroporto che doveva funzionare, era quello di Bari.
La costanza e la bravura dei politici di Brindisi, fece si che, Aeroporto del salento, diventasse il 2° aeroporto pugliese, diventando civile nel 2010 (Taranto lo era già fin dagli anni '60).
I nostri politici tarantini furono oltremodo soddisfatti di occuparsi di ...industria!!!!!?????

Ma torniamo a Fitto che prima di lasciare la regione, incappò in un affare con Di Paola e Pagliaro (questo è quello che risulta dalle intercettazioni), che ha portato ad una condanna, poi rivista dalla Cassazione.

Tralasciando le vicende giudiziarie, a noi interessa capire, quale è stato "l'interesse" di Fitto verso Aeroporto Taranto: 0 (zero), anzi, siamo sempre stati derisi, quando abbiamo chiesto il "DIRITTO ALLA MOBILITA'".

Agli elettori l'ardua sentenza. 

da un post del dicembre 2014

Raffaele Fitto è stato colui che assieme a Di Paola, ha messo su prima la SEAP e poi AdP.
Ed a proposito di ...collaborazione Fitto-Di Paola, come non ricordare l'affare 'Pagliaro-TeleRama'.
Eloquente una telefonata intercettata il 22 marzo del 2004, ad un mese dalle elezioni. 
Fitto: Mimmo, 
Di Paola: Presidente come stai 
Fitto: bene, nella programmazione che stai facendo, seguimi con attenzione Telerama 
Di Paola: ho capito seguire nella programmazione 
Fitto: comunicazione Telerama Lecce che ci tengo 
Di Paola: va bene, va benissimo 
Fitto: anzi se ti do un numero mi fai una chiamata ancora meglio 
Di Paola: sicuramente subito, dimmelo... faccio altro, posso fare altro?

Di Paola esegue, la Magistratura indaga, Pagliaro finisce dentro e Fitto viene condannato.

martedì 8 settembre 2020

SPAZIOMORTO

Sono passati 3 anni e, per ora volano solo cazzate. Tutto fa' brodo, pur di dimostrare che si sta' facendo qualcosa per Aeroporto Taranto.

Lo SpazioPorto è una struttura importante che è possibile realizzare solo nei posti sperduti, lontano da insediamenti civili (come il deserto del NewMessico), certamente non si può fare a Grottaglie, dove siamo abituati a berci tutto: anche i ciucci che volano.

Siamo a settembre 2020 e sono ormai
 passati due anni dalla partnership stretta tra Virgin Galactic, la compagnia di Richard Branson, con realtà nostrane come Altec e Sitael per dare vita a uno spazioporto italiano in quel di Grottaglie (Taranto).

Tuttavia, da allora non ci sono più stati particolari aggiornamenti, dato che ovviamente si tratta di un progetto che richiede molto tempo (d'altronde, stiamo parlando di dare il via all'era del turismo spaziale italiano, lanciando le persone nello Spazio). Nonostante questo, nelle ultime settimane ci sono stati sviluppi interessanti relativi allo spazioporto.

Era il 15 giugno 2020 Aeroporti di Puglia e pubblicava un bando riguardante il "Marcello Arlotta" di Taranto-Grottaglie, ovvero l'aeroporto scelto per ospitare lo spazioporto di Virgin Galactic. In questo bando, si legge: "Supporto per lo sviluppo delle produzioni aeronautiche, delle attività di sviluppo in materia di aeromobili a pilotaggio remoto, delle attività di spazioporto e delle funzioni di cargo-logistica. Sono questi gli obiettivi del bando pubblicato da Aeroporti di Puglia per l'aeroporto di Taranto-Grottaglie per i quali abbiamo lavorato negli ultimi tre anni e che vede finalmente la luce".

Michele Mazzarano, consigliere regionale del Pd, si disse soddisfatto: "Era l'ottobre di 3 anni fa, quando, da assessore allo sviluppo economico, con la Delibera di Giunta Regionale 1681/2017, cominciai a gettare le basi per un vero e proprio cambiamento economico del nostro territorio, che guardasse non più solo alla grande industria, ma riuscisse a sviluppare le enormi potenzialità della nostra terra mai sfruttate.

L'aeroporto Marcello Arlotta di Grottaglie rientrava appieno in questa strategia di rilancio del territorio. È un percorso in evoluzione, ma reale, e proprio il 15 giugno scorso Aeroporti di Puglia ha pubblicato l'Avviso per la manifestazione di interesse per l'affidamento del servizio di consulenza strategica per lo sviluppo del business dell'Aeroporto di Grottaglie. 

Proprio in funzione dello sviluppo come Spazioporto del Marcello Arlotta con l'atto di indirizzo 1681/2017, prevedemmo allora la realizzazione di un polo logistico integrato tra Porto di Taranto e Aeroporto di Grottaglie, nell'ambito dello sviluppo e dell'interconnessione con la Zona Economica Speciale (Z.E.S.) di Taranto".

Insomma, non preoccupatevi se non sono più uscite molte notizie in merito all'argomento, dato che il progetto sta continuando. Oltre al bando, un'altra notizia interessante è quella che vede coinvolto l'astronauta Roberto Vittori dell'ESA (Agenzia Spaziale Europea). Infatti, quest'ultimo ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni ai microfoni de La Stampa: "Uno spazioporto a Grottaglie? Potrebbero esserci le condizioni per voli sub-orbitali", si legge in un articolo pubblicato il 28 maggio 2020. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi.
articolo di Andrea ZANETTIN

sabato 1 agosto 2020

...E I CIUCCI VOLANO


Dopo il Cargo, il collegamento Porto/Aeroporto, Aerotecsys, i Droni, l'Aerospazio, i Voli Orbitali, pensavamo di averle viste tutte e invece, arrivano i CIUCCI VOLANTI.
L'on. Mario TURCO (M5S) propone per Aeroporto Taranto, non i voli di linea (come sarebbe logico in qualsiasi aeroporto), ma la costruzione di Canadair e dirigibili ad idrogeno.
Per carità, non abbiamo nulla contro gli insediamenti industriali; purchè avvengano fuori dell'area aeroportuale (airside e landside).
Anche se abbiamo un triste ricordo di Aerotecsys che si doveva occupare delle riparazioni aeronautiche e, sappiamo tutti come è finita (anzi, non è mai cominciata).
E' semplicemente vergognoso che questi "politici", si occupano di questioni che non conoscono e, comunque, mai che abbiano a cuore le reali esigenze dei tarantini che, chiedono a gran voce, da decenni, una mobilità degna degli anni 2020.
on. Mario TURCO
Ecco il comunicato:
Ci sono altri due investimenti per l’area di Taranto, in particolare a Grottaglie, dove potrebbero essere costruiti Canadair e dirigibili a idrogeno. Si aggiungono a quelli del gruppo Ferretti sullo ex yard Belleli per la costruzione di yacht di lusso e della Pantar, nella zona franca doganale del porto, che produrrà componenti per automotive e impianti per biometano liquido destinato alle navi. L'ha annunciato oggi, in una conferenza stampa, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Programmazione economica, Mario Turco, facendo il punto di situazione sul Contratto di sviluppo istituzionale (Cis) Taranto dal 5 marzo scorso, quando è scattata la nuova governance del Cis, ad oggi.
- "Stiamo lavorando su due progetti per l’area di Grottaglie", ha annunciato il sottosegretario Turco, presente anche il prefetto di Taranto, Demetrio Martino. "Uno dei due, riguarda la realizzazione di aerei per l’antincendio. C’è una società disposta ad investire 400 milioni di euro per costruire i Canadair. L’Italia per questi velivoli ha un importante brevetto, ma sono quasi 30 anni che non si realizzano più. L’investimento che si farebbe su Grottaglie era previsto inizialmente su Perugia ed è un progetto per il quale siamo in fase avanzata. Abbiamo un piano di fattibilità".
"C’è poi un altro progetto", ha aggiunto Turco, "che prevede la realizzazione di dirigibili alimentati a idrogeno per il trasporto cargo delle merci, ma qui siamo ancora in una fase preliminare”. Sempre per l’area di Grottaglie, Turco ha annunciato che per il progetto Agromed, la piattaforma logistica dell’ortofrutta e dell’agricoltura, si vaglia "la possibilità di tornare al Cipe per un’estensione del progetto su Grottaglie". (AGI)   

domenica 26 luglio 2020

DAVID BECKHAM ATTERRA IN AEROPORTO TARANTO

David Beckham, e (Posh Spice) Victoria atterrano a Grottaglie

Come la maggior parte dei BIG e dei VIP (Coppola, Rossi, Berlusconi, Renzi ecc.), preferiscono la comodità e la tranquillità.
Per evitare assembramenti e confusione, preferiscono atterrare in Aeroporto Taranto; un aeroporto/brutto anatroccolo, invece del luccichio sfavillante di Bari e Brindisi.
L'Aeroporto di Taranto è il più anziano degli aeroporti pugliesi. Civile (1964), doganale e comunitario che, però, per volere di Aeroporti di Puglia, è ancora dotato di aerostazione con look sovietico anni '70.




David Beckham e la sua famiglia, sono atterrati intorno alle ore 14:00 del 23 luglio in Aeroporto Taranto, per poi raggiungere una villa nel salento, dove trascorreranno le vacanze.

Altri big atterrati a Taranto:
Berlusconi
Fini
Karol Woityla (foto di Carmine La Fratta)
Renzi, Delrio e Franceschini
Vasco Rossi
Francis Ford Coppola
Ryan Reynolds e Beatrice Lucarella
Ci scusiamo per i VIP non citati.
Ecco, vedendo queste scene, vorremmo che Aeroporto Taranto non fosse solo per pochi eletti, ma fosse a disposizione dell'intera comunità (pugliese, lucana e calabrese).
Riusciranno a capirlo Emiliano e AdP? 



mercoledì 22 luglio 2020

ATTERRA CHIARA FERRAGNI PER DIOR PAGLIARO VUOLE INCENTIVI PER AEROPORTO DI LEPORE

Chiara FERRAGNI, Eva degl'Innocenti direttrice MARta e la direttrice creativa Dior, Maria Grazia Chiuri
Col recente arrivo in Puglia della influencer Chiara Ferragni (girano una clip per la maison Dior), atterrata a Lepore, il direttore di Radiotv Rama, Paolo Pagliaro, ha preso la palla al balzo per rilanciare la riapertura dell'aeroporto di Lepore.
Pagliaro, giustamente, chiede l'apertura per tutto l'anno dell'aeroporto, ma chiedere la cooptazione della struttura nella (stramaledetta Rete Aeroportuale) e i relativi incentivi, sembra un po' troppo.

L'aeroporto dovrebbe servire voli privati (di lusso) e voli charter, sempre privati. Pertanto, non si capisce il motivo per cui (visto che AdP è al 99,4% è partecipata dalla regione Puglia), i pugliesi debbano finanziari voli privati. 
Dubitiamo che Emiliano, possa prendere in considerazione tale pretesa e, siamo altrettanto sicuri che questo sia un motivo in più, perchè Pagliaro si auguri la vittoria del suo amico fraterno Fitto.
Il fatto che la Ferragni (visto il suo largo seguito), abbia deciso (in maniera illuminata) di atterrare in un aeroporto così poco chic, è dettato dalle misure anti-covid, atte ad evitare assembramenti e confusione.
Questo indirettamente, avvalora ancor di più, il nostro appello per lo spostamento di alcune tratte in Aeroporto Taranto.

https://bari.repubblica.it/cronaca/2020/07/20/foto/chiara_ferragni_al_marta_di_taranto_dopo_gli_uffizi_torna_al_museo-262470978/1/

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/gallery/newsweek/1232147/mattinata-pugliese-per-chiara-ferragni-in-visita-al-marta-di-taranto.html



https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/video/gdm-tv/1232106/i-ferragnez-appena-sbarcati-in-puglia-chiara-va-a-lecce-e-fedez-a-otranto.html

https://siviaggia.it/notizie/video/chiara-ferragni-puglia-tappe-viaggio/298433/


Movimento Aeroporto TARANTO: UNA BUONA NOTIZIA: RIAPRE AEROPORTO DI LEPORE: Aeroporto "Lepore" di Lecce-San Cataldo Era il 2010 e, TeleRama ( Alessandra Martellotti ), ci convocò negli studi di Tar...

giovedì 16 luglio 2020

TU CHIAMALA SE VUOI RETE AEROPORTUALE



avere la faccia tosta di chiamarla "rete aeroportuale", un OBBROBRIO lessicale che, non ha eguali nel mondo, ma serve solo per far abboccare i tanti stoccafissi che vogliono abboccare.
Gioire per i nuovi lavori alla Aerostazione passeggeri (ancora non c’è un progetto consultabile), fa capire che è ancora la solita cosa:
#UNAGRANDEPRESAINGIRO.
Può accontentare chi vuole incentrare la propria campagna elettorale per recuperare voti per le prossime elezioni, ma, memori di tutti i fatti succedutesi negli ormai quasi 20 anni, c’è chi decide di non abboccare e non può che augurarsi, quanto accaduto con Autostrade, possa accadere con Aeroporto Taranto, ovvero:
la cacciata di chi SPACCIA la rete aeroportuale come un fatto mutuale ed invece, in effetti, è un vero e proprio MONOPOLIO, creato per decidere e bloccare lo sviluppo di interi territori.
Vedremo come si muove Michele Emiliano.

lunedì 25 maggio 2020

AEROPORTO TARANTO FALSE SPERANZE?

dal giornale BuonaSera

A voler essere pignoli, tutto questo fervore e prodigarsi nei lavori, non lo vediamo. Vediamo solo un mezzo (apparentemente fermo) e nessun operaio. Da altre foto, si vedono altri mezzi, ma anche qui, quasi nessun operaio.

Sembra la fotocopia dei ...lavori all'ospedale di San Cataldo; anche lì un solo escavatore in mezzo al deserto.


Ma prendiamo per buone le affermazioni dell'assessore: "...i lavori stanno procedendo".

Però, poi, bisogna dirla tutta, perchè nei fatti non c'è nulla, come si evince dai bandi (inesistenti), sul sito della stessa Aeroporti di Puglia.


procedura affidamento 
Per ora della procedura affidamento lavori c'è solo il CIG, niente altro (oppure non siamo stati bravi a cercare).

L'assessore si è affrettato a fare comunicati, dove però non compaiono date certe:
"Al “Marcello Arlotta” di Grottaglie i lavori del piazzale di sosta degli aeromobili e quelli per la via di rullaggio stanno andando avanti (come si vede dalle foto scattate questa mattina) nonostante l’emergenza Covid.

Inoltre la progettazione per la gara d’appalto per il rifacimento totale del terminal passeggi è quasi terminata e quindi a breve verrà indetta la gara d’appalto per la realizzazione dei lavori finanziati per 7 milioni di euro.
Non cambia idea la Regione Puglia.
L’aeroporto di Grottaglie si conferma quindi aeroporto anche per passeggeri.
Ogni altra informazione è destituita di fondamento."
il comunicato di Borraccino Studio 100 tv

Quindi, la progettazione non è ancora conclusa e il capitolato non è stato ancora redatto; poi verrà stilato il bando, l'aggiudicazione e alla fine partiranno i lavori.
Non andiamo troppo lontano, se affermiamo che ci vorranno (ad essere ottimisti), almeno 3 anni; si arriverà al 2023. Ma del resto era scritto il fondo al comunicato del 6 agosto 2019:
".
..Il piano di interventi è diviso in quattro step, per un importo complessivo di circa 7 milioni di euro. I primi cantieri saranno aperti subito dopo l’estate con i lavori del piazzale sosta aeromobili, consistenti nella riqualificazione di quello esistente e in un suo ampliamento. Si passerà infatti dagli attuali 17mila metri quadrati a 45mila...I lavori, il cui ammontare è di circa 7 milioni di euro, riguardano anche il primo tronco della via di rullaggio, di sviluppo pari a 1500 metri, con funzione di collegamento tra il piazzale e la pista di volo.
Il primo step di lavori per l'aerostazione passeggeri dovrebbe concludersi nel 2023."
Emiliano presenta il "nuovo aeroporto di Taranto"

Al di là dei proclami, speriamo si faccia presto (l'aerostazione è comunque funzionale), perchè proprio in questo periodo di maledetto COVID, una suddivisione dei voli (specie quelli con cittadini da e diretti a Taranto), con relativo distanziamento, sarebbe una manna dal cielo.
Se così fosse; Aeroporto Taranto apre solo con grandi sciagure ed emergenze (Kosovo, Covid).




sabato 22 febbraio 2020

ADP VUOLE GESTIRE L’AEROPORTO DI VALONA

Valona - Albania
ADP Aeroporti di Puglia S.p.A. partecipata al 99,4% dalla regione Puglia (in pratica "soldi nostri"), vuole costruire e gestire l'aeroporto di Valona in Albania.
Albania, che non fa parte neanche dell'Europa.
E per partecipare alla gara d'appalto, sta chiedendo un mutuo alle banche (65 milioni di euro), e lavora per la quotazione in borsa.

Il bando dovrebbe essere presentato a marzo.
convenzione di 40 anni
Ora, ci poniamo alcune domande:
- Può AdP/regione Puglia, gestire ed investire in Albania?
- Può AdP/regione Puglia, creare sviluppo e turismo in Albania, entrando in concorrenza con l'Italia?
- Può distrarre personale, tempo e idee per dedicarle in Albania?
Da quello che si legge e si apprezza nel video di NorbaTv, pare di si! In pratica, offrirà nel bando, una gestione "chiavi in mano"; costruzione, gestione dell'aeroporto e di tutto ciò che gli sta intorno, compreso le compagnie e i vettori.
Tutto quello che non vuole fare in Aeroporto di Taranto e a Foggia.
Ci dica l'imperatore, se tutto questo è lecito moralmente ed economicamente?

la composizione societaria di AdP

lo statuto

la eventuale revoca della rete aeroportuale

giovedì 30 gennaio 2020

IL SOLE 24 ORE CERTIFICA L'IMPORTANZA DELLE INFRASTRUTTURE SUL PIL

Articolo di Giorgio Santilli per il Sole 24 Ore

Sul Sole 24 Ore di oggi, Giorgio Santilli, spiega come le infrastrutture incidano su PIL di una comunità. Niente di nuovo, lo abbiamo sempre pensato ed affermato. Questo lo avevano capito anche le nostre associazioni istituzionali CCIAA, ConfCommercio e in misura leggermente minore l'associazione industriali (troppo ...impegnata con ILVA).
Lo hanno capito benissimo Bari e Brindisi che ora traggono enormi vantaggi dall'avere a disposizione ottime infrastrutture; ecco perchè Salerno (città sempre all'avanguardia, preme per il suo aeroporto).
Cosa dice l'articolo: Avere infrastrutture a disposizione, aumenta il PIL di una città; man man che ci si allontana il PIL decresce. 
Lo avevamo scritto tanti anni fa in numerosi post; questo quello più significativo.
Ma anche il lavoro commissionato dalla stessa AdP, quello affidato alla One Works, KPMG e Nomisma, affermava le stesse cose (redatto nel 2007). 
Ora, provate a sostituire la parola "TAV" con "AEROPORTO" e guardate che succede.




Italia divisa in due dalla Tav: Pil a +7% nelle città collegate
Cascetta: «Priorità a opere che spingono i punti di forza dell'economia italiana: aeroporti per il turismo, valichi per l'export, allargamento della rete Av, metro»
di Giorgio Santilli
Gli investimenti prioritari per l’alta velocità
4' di lettura
L’Italia della crescita spaccata in due: da una parte le 12 città (con 20 milioni di abitanti nelle aree metropolitane) collegate ogni giorno da 303 treni Tav, dall’altra le città «senza Tav». Nelle regioni più ricche (con reddito pro capite sopra la media) le città dotate di stazione Alta velocità hanno visto crescere il Pil del 10% nel decennio 2008-2018(è il dato provinciale) contro il 3% delle province che hanno una distanza superiore alle due ore da una stazione. Sette punti di differenza.
Nelle regioni meno ricche le città con stazione Av sono cresciute dell’8% contro lo 0,4% dei capoluoghi distanti più di due ore. Oltre sette punti e mezzo di differenza. La Tav pesa più del reddito pro capite. A conferma di una relazione fra Tav e Pil il dato intermedio delle città che non hanno stazione Tav ma distano un’ora dallo scalo: 8% nelle regioni ricche, 6% in quelle povere.
Il 40% sono nuovi spostamenti
I 43 milioni di spostamenti Av registrati nel 2017 sono per il 40% nuovi spostamenti. Qui è il dato della crescita. Poi c’è quello ambientale: il 23% del traffico è sottratto all’aereo, il 21% alla strada, il 16% alla ferrovia tradizionale.
L’ALTA VELOCITA’ DIVIDE IL PAESE
La fotografia attuale dell’accesso all’Alta velocità, in minuti
l'Italia arlecchino
I dati arrivano da uno studio realizzato dall’Università Federico II di Napoli e rilanciato in questi giorni da Ennio Cascetta, ordinario di pianificazione dei trasporti nella stessa Università ed ex capo della struttura di missione del ministero delle Infrastrutture (è la struttura che pianifica le opere). Ha riscritto lui il piano delle grandi priorità infrastrutturali durante il ministero di Graziano Delrio, alleggerendo i costi delle opere con la project review e inserendo massicce dosi di manutenzioni farroviarie e stradali.

Il governo rilancia le infrastrutture
Non a caso Cascetta ha parlato di questo studio sulla Tav mercoledì scorso al convegno Cisl di Firenze sulle infrastrutture e oggi ne parla al Politecnico di Milano in un seminario dedicato ai dieci anni dell’Alta velocità. Rilanciare le infrastrutture sarà uno dei temi chiave della verifica e del nuovo programma del governo Conte, ma oggi nel confronto tra forze politiche tutt’altro che convergenti il tema di cosa fare - quali priorità inserire in un piano straordinario da realizzare subito - è totalmente scomparso, fra goffi tentativi di accelerazione, stop della politica, tempi abnormi, procedure a ostacoli.
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Si preferisce deviare sulle semplificazioni procedurali vere o presunte, fra varie edizioni di sblocca cantieri, commissari straordinari e riforme del codice appalti. Il tema tornerà in questi giorni. E a rendere ancora meno chiaro il quadro delle priorità c’è ora il tema della sostenibilità o del «green» in cui sembra confluire qualunque investimento pubblico.
Per questo acquisisce maggior valore il discorso di Cascetta. A Firenze ha spiegato il nesso tra sviluppo infrastrutturale e crescita dell’economia. Non un nesso astratto ma un’indicazione utile per decidere concretamente “cosa fare”. Partendo da un’analisi dell’economia italiana: dal 2009 al 2018 il Pil è rimasto praticamente fermo, ma sono crollati gli investimenti pubblici mentre a tirare (e salvare) l’economia italiana sono stati l’export (+42%) e in particolare l’export verso i Paesi Ue il 61% del totale), la produzione industriale (+18,4%) e la crescita del turismo, giunto al 13% del valore del Pil (compreso l’indotto) grazie soprattutto al boom di presenze straniere (+50%). Infine, le città che nel mondo sono ormai il motore della crescita. «Tutte attività fondamentali per il nostro futuro che hanno un bisogno essenziale di infrastrutture», dice Cascetta, che aggiunge: «Abbiamo una finestra temporale entro la quale fare le infrastrutture necessarie per rafforzare la competitività di questi segmenti. Se non la sfruttiamo, la finestra si chiuderà e l’impatto sulla nostra economia sarà drammatico».
Priorità valichi e aeroporti
Se questo è il quadro vediamo allora quali sono le opere da realizzare prioritariamente entro la finestra. Per favorire le esportazioni delle nostre merci e la centralità dei nostri porti negli scambi marittimi intercontinentali, bisogna completare i 4 corridoi che ci interessano delle reti Ten-T e favorire i collegamenti merci di standard europeo (treni di 750 metri di lunghezza e 2.00 tonnellate di carico e 4 metri di altezza delle sagome in galleria) tra le Alpi e i porti. «Nel 2027 serve un treno merci europeo dal Brennero a Gioia Tauro passando sia per l’Adriatica che per la Tirrenica». Nel contratto di programma di Rfi ci sono già 66 miliardi sui 101 necessari per il progetto.
Secondo punto: completare la rete Alta velocità. Il valore delle opere in corso da completare è di 48 miliardi di cui 18 da trovare. Ma servono ancora project review per ridurre i costi su trasversale Liguria-Alpi, Genova-Ventimiglia e Verona-Brennero e progetti di fattibilità per velocizzare la Salerno-Taranto e la Napoli-Palermo. In questo modo il 76% della popolazione vivrà al massimo a un’ora di distanza da una stazione Alta velocità (oggi è il 51%) e il 100% della popolazione a un massimo di due ore.
Per il turismo serve attuare il piano nazionale aeroporti del 2015 che prevede collegamenti ferroviari (veloci o metropolitani) per gli aeroporti principali. Servono nuove ferrovie veloci per Linate-Malpensa, Orio al Serio, Venezia, Genova, Napoli, Lamezia Terme e Catania. Bisogna completare e mettere in sicurezza la rete stradale. Infine per le città sono già previsti 23 miliardi (di cui 20,5 finanziati) per nuove metropolitane o ferrovie veloci, mentre 7 miliardi andranno a svecchiare il parco autobus (con 30mila nuovi veicoli) e 2,4 all’acquisto di nuovi treni.
30 gennaio 2020

lunedì 13 gennaio 2020

SACBO SOCIETÀ DI GESTIONE AEROPORTO BERGAMO




La SACBO è la società che gestisce l'aeroporto di Bergamo (fino a pochi mesi fa guidata dall'avv. Bruni sfortunatamente deceduto).
La composizione degli azionisti è tutta bergamasca (con Comune, Provincia, CCIAA, aziende e banche).


Il coinvolgimento di tutta la comunità genera benefici economici che si ripercuotono sulla creazione di posti di lavoro (ben 57.000, fra diretto, indiretto e indotto).

L'incremento rispetto al 2017, è stato del 8,2% (con trend sempre crescente).


Direttamente proporzionale ai ricavi e all'aumento di personale, sono ovviamente la crescita del traffico (facendone il 3° scalo in Italia, il 50° nel mondo, con 13 milioni di passeggeri).


Bari e Brindisi, sono rispettivamente al terzo e quarto posto come destinazioni (con Brindisi in crescita e Bari in calo*).

Sarebbe auspicabile un interessamento della SABCO ad Aeroporto Taranto, visto cosa è riuscita a fare in territorio orobico, in termini di PIL e occupazione. Sarebbe altresì auspicabile un reale interessamento delle nostre amministrazioni locali, incapaci d'intuire una possibilità di sviluppo.

*sicuramente la crescita di Brindisi è dovuta alla ...frequentazione dei tarantini che trovano più comodo questo aeroporto, rispetto a quello barese.