mercoledì 29 marzo 2017

EMILIANO E LA SUA coeRENZI


QUANDO tra il dire e il fare c’è di mezzo il volare
Egregio governatore,
Noi siamo quelli che per due anni l'hanno seguita nella campagna elettorale, che lei ha tenuto a Taranto, che ha portato poi alla sua elezione.
Lei sa, che, in quanto governatore della Puglia è anche il maggior azionista di Aeroporti di Puglia (la regione detiene quote per il 99,4%). Difatti, è lei che decide del futuro dei nostri aeroporti in Puglia. In campagna elettorale lei ebbe a dire: “…è del tutto illegittimo che un aeroporto non possa fare l'aeroporto; un aeroporto può benissimo fare cargo e fare allo stesso tempo anche voli passeggeri”; supponiamo, un pensiero condiviso anche nella sua visione da magistrato?!
Una vocazione, quella “Cargo”, evocata nei confronti dell’aeroporto di Taranto, frutto di pura invenzione, atta a tenere bloccato l’aeroporto.
Negli anni si sono avvicendate: porto-aeroporto; cargo, industriale. Tutti …titoli reali solo sulla carta e fantasia di qualcuno.
Lei con la sua gestione, se possiamo permetterci, ha fatto ancora peggio dei suoi predecessori: l’onorevole Fitto e l'onorevole Vendola.
Ora si sono aggiunte: aerospazio; droni; test-bed ecc., permettendo insediamenti industriali in area aeroportuale di aziende che non hanno alcun titolo (se non fittizio) per stare li.
segnaletica in aeroporto Taranto
La informiamo, magari, nel caso in cui lei non dovesse esserne al corrente, che addirittura l’aeroporto è stato cancellato sia sul sito web di Aeroporti di Puglia, sia nelle segnalazioni stradali; fatto gravissimo, inammissibile ed illegale, a maggior ragione, ripetiamo, per lei che è anche ancora magistrato, seppur in aspettativa.
Noi sappiamo che lei è a conoscenza che almeno 2 compagnie aeree (extra UE) di una certa importanza, hanno fatto richiesta di poter operare da e per Taranto, ma AdP, tenendo fede alle …procedure finora perpetrate (a partire almeno dal 2007), le suddette compagnie sono state di fatto impedite nelle loro aspirazioni del tutto legittime, certificate da leggi e normative.
Inutile dire che il suo comportamento ci ha già deluso enormemente, visto che tutte le promesse pre/post elettorali sono svanite nel nulla.
Le chiediamo, visto che lei si candida per le primarie del Pd, e rimprovera a Renzi di essere:
  •         Un accentratore;
  •         Di aver tranquillizzato Enrico Letta con un “…stai sereno”;
  •         Assolutamente sordo al dialogo;
  •         Uomo solo al comando;
  •       Di governare, indifferente alle esigenze dei cittadini (vedasi referendum sulle trivelle e questione oleodotto ecc.).

Non pensa di stare a comportarsi alla stessa maniera? (Basti ricordare l’affare Liviano ecc.), oppure cambierà totalmente la strategia rispetto all’Emiliano governatore?
Cordialità

domenica 12 marzo 2017

RYANAIR SCAPPA VIA DALLA PUGLIA

Michael O'Leary e il suo entourage scappa via
Diciamolo chiaramente, se Ryanair dovesse andare via dalla Puglia, sotto il profilo della mobilità, sarebbe un grosso danno per i cittadini pugliesi, specie quelli che hanno l'aeroporto in casa e spendono 9€ per raggiungere diverse località. Chi è lontano, invece, deve aggiungere un obolo di almeno 100€ o chiedere a qualcuno di farsi accompagnare.
E' pur vero che Ryanair incassa circa 12 milioni€ all'anno che vengono fuori dalle tasche di tutti i pugliesi (anche coloro che non hanno mai preso un aereo), e quindi sono ben felici di non pagare più questa tassa.
Ed è proprio la tassa il motivo del contendere. La tassa aeroportuale che va a rimpinguare le casse dei comuni (Bari e Brindisi). Ryanair dopo aver ottenuto tappeti rossi e tutte le migliori condizioni per far base a Bari a Brindisi, ora, forte dell'accordo con Napoli, chiede di non pagare l'obolo.
Michael O'Leary e Marco Franchini
Perchè Ryanair ha il coltello dalla parte del manico? forse non bisognava essere così accondiscendenti? Ma si sa: tutti sono bravi a fare col... portafogli degli altri.
Ora i nodi vengono al pettine, e si scopre che non era forse il caso di legarsi mani e piedi con gli irlandesi.
Ci racconta tutto, l'ottimo Massimo Scagliarini della Gazzetta del Mezzogiorno
di MASSIMILIANO SCAGLIARINI
BARI - Da due mesi Ryanair e Aeroporti di Puglia stanno litigando a colpi di lettere su una partita che vale circa 1,3 milioni di euro. In ballo c’è una pretesa - perché di questo si tratta - della compagnia irlandese: chiede al gestore pubblico di farsi carico del 50% dell’incremento della tassa municipale, quello (l’incremento) che è stato applicato dal 1° gennaio al 30 agosto 2016, prima che Renzi lo sospendesse proprio su pressioni di Ryanair. E su questa storia appare evidente che si finirà in Tribunale.
Spieghiamo. Sui biglietti aerei viene applicata una municipal tax che serve a «risarcire» i Comuni nel cui territorio sorgono gli aeroporti: un euro è a carico del viaggiatore, il resto della compagnia. Nel contratto che Ryanair e Aeroporti hanno firmato nel 2009 per l’avvio dei voli low-cost era previsto che se la tassa municipale fosse aumentata oltre i 4,5 previsti all’epoca le parti (Ryanair e Adp) avrebbero diviso a metà l’incremento.
Nel 2014, due provvedimenti di legge hanno portato la tassa municipale a 6,5 euro, caricando altri due euro che non vanno ai Comuni ma coprono la cassa integrazione di Alitalia e i costi per il servizio aeroportuale dei Vigili del Fuoco. E dunque Adp fino a tutto il 2015 si è fatta carico del 50% di quei due euro, dunque di un euro a passeggero che ha scomputato dai diritti aeroportuali dovuti dalla compagnia.
Ma al momento del rinnovo del contratto tra Aeroporti e Ryanair, la clausola del 50% è sparita. E infatti dal 2016 la divisione non è stata più applicata. Sennonché quando il 23 gennaio scorso AdP ha chiuso i conti del 2016, Ryanair li ha contestati. Per i primi otto mesi del 2016, infatti, la municipal tax è stata aumentata di altri 2,5 euro sulla base di un decreto del ministero delle Infrastrutture che aveva programmato una serie di incrementi su base trimestrale. Michael O’Leary, il ceo di Ryanair, contestò ampiamente questa decisione e minacciò di lasciare l’Italia: ci fu un incontro con Renzi nel corso del quale l’allora premier decise di sospendere gli aumenti, che infatti sono stati revocati da settembre.
Ora, però, Ryanair vuole da Aeroporti di Puglia 1,25 euro a passeggero per tutto il periodo da gennaio ad agosto 2016. Ed a nulla sono valsi i tentativi di conciliazione: secondo la compagnia low-cost quell’aumento è stato deciso nel periodo di vigenza del vecchio contratto, e dunque deve essere coperto dalla clausola del 50%. Si tratta di circa 1,3 milioni, non di spiccioli: parliamo del 10% del contributo che annualmente la Regione versa alla compagnia irlandese.
Martedì scorso era prevista la visita a Bari di O’Leary, che avrebbe dovuto incontrare il presidente Michele Emiliano. Il vulcanico manager irlandese fa spesso incursioni verbali in politica, e pare avesse annunciato la sua intenzione di definire Emiliano «la Ryanair della Puglia». Ma, a quanto pare, gli era stato assicurato che sarebbe tornato a Dublino con quegli 1,3 milioni in tasca. Emiliano lo ha saputo lunedì sera, ed ha invitato O’Leary a restarsene a casa. È probabile che il prossimo incontro tra i due sarà nelle aule di un Tribunale, a Londra: il contratto di Ryanair è infatti di diritto inglese. Gli irlandesi si fidano dei manager degli aeroporti, ma non della giustizia italiana.
Le rotte Ryanair in comune con Napoli


giovedì 9 marzo 2017

VOLARE ALTO MA VOLARE TUTTI

Pierluigi Di Palma con gli astronauti Cristoforetti e Nespoli
Vogliamo riportare uno scambio epistolare in facebook con l'avv. Pierluigi Di Palma (è stato proprio lui a concedere la concessione ad Aeroporti di Puglia).
6 marzo 2017

G. mo avv. Pierluigi Di Palma,
da anni, noi del Movimento Aeroporto Taranto, ci battiamo per la piena e totale riattivazione dell'Aeroporto di Taranto. Sembra un assurdo! battersi perché una importantissima infrastruttura venga usata per quel che è: un aeroporto! E come tale deve svolgere ciò per cui viene creato un aeroporto: far volare merci e soprattutto passeggeri. Viene creato per permettere ai cittadini di usufruire di uno diritto costituzionale: DIRITTO ALLA MOBILITÀ.
In questi anni per tante volte abbiamo combattuto i "poteri forti". Mi permetta; ritenendola una grande ed importante figura nel settore, più volte, suo malgrado e magari a sua insaputa, siamo stati avversari. Le confesso che non riuscivamo a darci pace; un grottagliese che si mette di traverso e giustifica le “vocazioni” inventate da Aeroporti di Puglia e, non permette la piena fruizione di una infrastruttura che potrebbe dare tanto sviluppo a questa terra. Non le devo insegnare nulla, ma guardi cosa è diventata Bergamo nel giro di pochi anni (con la grande Milano a 50 km.).
Le abbiamo tentate tutte: il coinvolgimento dei nostri politici a tutti i livelli; interrogazioni parlamentari (fra cui quella dell’on. Antonio Di Pietro; ricorso al Capo dello Stato; ricorso alla CEE; voli strappati con i denti (solo per destinazionireligiose); network per voli alternativi a Bari e Brindisi; manifestazioni con il coinvolgimento di tutte le associazioni (comprese Confindustria, Confcommercio e CCIAA); consorzio con tutta la provincia di Taranto ecc…
È stato tutto vano. I “poteri forti” ci hanno sempre stoppato e, amministratori incapaci di vedere il solo dopodomani, hanno fatto il resto.
Dopo esserci liberarti da Vendola, pieni di tante speranze e promesse da parte del nuovo governatore, ci siamo ritrovati al punto di partenza. Ora vengono proposti i “voli suborbitali” che ai cittadini che ogni giorno sono costretti ad organizzare viaggi per Bari e Brindisi, non interessano e non porteranno alcun beneficio.
Le chiedo: ora che siamo "amici" su facebook, saremo ancora leali avversari o potremo lottare insieme per il bene comune di questo territorio?
M.A.T.

6 marzo 2017
per carattere non sono mai stato nemico di nessuno e ho sempre lavorato per facilitare la realizzazioni di progetti e l'aeroporto di Bergamo ne è una prova. La concessione, con la mia firma, della concessione della gestione aeroportuale per 40 anni ha determinato la possibilità di determinarne lo sviluppo con un accordo con Ryanair che ne ha fatto un suo hub europeo. Da un anno mi occupo a tempo, quasi, pieno dell'aeroporto di Grottaglie ed i risultati positivi sono evidenti. La comunità del trasporto aereo internazionale è interessata ai progetti che stiamo sviluppando e gli assetti istituzionali di riferimento territoriale guardano, per la prima volta, con grande attenzione alla centralità del nostro aeroporto come motore di sviluppo economico del territorio. Peraltro, la governance della società di gestione riconosce, anche qui, per la prima volta, un presidio legato al nostro territorio. Il capo gruppo del PD regionale (partito di governo) ha presentato un'importante mozione che catalizza l'attenzione della Politica intorno allo sviluppo delle attività aeroportuali di Grottaglie. Il consolato americano riconosce che il nostro progetto è da inserire nel futuro prossimo della realtà del trasporto aereo. Tutto questo, insieme all'insediamento produttivo del dream liner 787 della Boeing determina ricadute occupazionali di qualità e sviluppo economico del territorio. L'insediamento produttivo aerospaziale si completa con le attività legate ai test bed dei droni, all'attività di formazione che si svilupperà intorno alla scuola per operatori di droni, in corso di certificazione. A tutto questo, si aggiunge, in modo non marginale, l'attività aeronautica che fa riferimento alla Marina Militare. Questo "blocco" di attività permetterà, a breve, di identificare Grottaglie quale distretto aerospaziale di interesse strategico internazionale. Naturalmente, come da tempo predico, questo fermento imprenditoriale faciliterà l'avvio dell'operatività' commerciale dello scalo che sarà, altresì, avvantaggiata dal fatto che il traffico passeggeri in Puglia è in forte crescita e, conseguentemente, sarà possibile per la società di gestione aeroportuale adp favorire l'utilizzo dello scalo anche per il traffico commerciale in equilibrio economico. Come vedi non ci sono motivi di contrasto ma è necessario mettere intorno ad un tavolo le migliori professionalità che si occupano della materia per poter dare concretezza ad un progetto industriale eco - compatibile che deve essere il più possibile condiviso, soprattutto per dare alle nuove generazioni una speranza per un futuro migliore. 
Un caro saluto Pierluigi

7 marzo 2017
non è proprio quello che volevamo sentirci dire ma, non rimane altro che aspettare (aspettiamo da 15 anni).
Resta il fatto che al momento attuale e chissà per quanto tempo ancora, i disagi dei cittadini per raggiungere Bari e Brindisi sono tanti con un esborso economico da non sottovalutare. Noi come sempre, vigileremo.
Buon lavoro

Volare Alto il movimento dell'avv. Di Palma
Per quei pochi che non conoscono l'avv. Di Palma:
Avvocato dello Stato
Vice Segretario Generale della Difesa
Procuratore dello Stato
Consigliere giuridico di numerosi Ministri
Direttore Generale ENAC
Presidente Comitato Interministeriale Sicurezza Aeroportuale
Consulente giuridico dell'Agenzia Spaziale Italiana
Presidente dell'Organismo di vigilanza Centro Italiano Ricerche Aerospaziali
Presidente del Centro Studi DE.ME.TRA.
Ufficiale Al merito della Repubblica Italiana. 

sabato 4 marzo 2017

NUOVI VOLI ALL'AEROPORTO DI TARANTO

THE MARTIAN
Finalmente nuovi ed esclusivi voli in Aeroporto di Taranto.
Le destinazioni solo andata:
Mercurio;
Venere;
Marte;
Giove;
Saturno;
Urano;
Nettuno;
Plutone.

Riggio mostra la rotta
Sembrava tutto certo, ma poi il sindaco di Brindisi ha gridato allo scippo e, allora, per il momento resta tutto in stand by.
Il governatore ha comunque rassicurato che non si torna più indietro (anche perchè ha appena preso il brevetto da pilota suborbitale).
Il governatore non ha voluto essere da meno, da chi lo ha preceduto


L'Aeroporto di Taranto, cambia ancora una volta "vocazione", da cargo, ad industriale, da aerospazio a spazioporto. Ora sembra definitivo: base suborbitale.
Mentre c'è qualcuno che recita il mea culpa, le Balle spaziali si sprecano. E pensare che fino a poco tempo fa si affermava l'esatto contrario.

Intervista di Luigi Abbate: Emiliano vara i voli passeggeri a Taranto

Ecco il testo dell'intervista:
Taranto dista una settantina di chilometri sia da Brindisi che da Bari, che sono i due principali aeroporti pugliesi. Ciò, però, non toglie che l'aeroporto di Grottaglie potrebbe servire anche a collegare almeno alle grandi città italiane tutta un'area che non è solo la provincia di Taranto ma anche la regione Basilicata e la Regione Calabria, che consentano di strutturare i voli nazionali che, sono poi quelli del secondo me, dei quali i tarantini hanno maggior bisogno, perché capisco bene che le tratte Ryanair sono altrettanto interessanti, però avere dei voli stabili per Roma Milano, Torino, e Roma, le città più importanti; potrebbe già assolvere e peraltro non mi risulta che ci sia una incompatibilità tra le funzioni cargo e le funzioni dei voli di linea.
L’aeroporto è sempre lo stesso. Funziona con le stesse logiche, chiaro che, ci sono aree destinate al traffico, ovviamente non parlo delle piste, parlo delle aree diciamo di servizio che sono destinate al traffico passeggeri, altri sono invece destinati al traffico cargo. Anche la cosiddetta presenza di questi droni, che poi sono gli aerei del futuro; non credo che ci siano particolari problemi nel senso che, con un'adeguata regolamentazione, una grande pista così poderosa come quella di Grottaglie, può svolgere tranquillamente queste funzioni.
Io che sono stato lì a parlare con molti soggetti che si occupano di questa vicenda, anche dell'azienda dell'Alenia, non ho mai avuto nessun tipo di sensazione di unica adibizione dell'aeroporto. Si tratta di sperimentare le condizioni più che altro economiche e la disponibilità delle compagnie a utilizzare quell’aeroporto. Non c'è nessuna particolare utilità, questo vorrei chiarire, per le città ad avere più o meno voli, nel senso che, tanto per essere chiari, un aeroporto molto vicino alla città come quello di Bari, con un eccesso di traffico diventa un problema perché si congestiona, fa rumore, inquina, e quindi non c'è nessuna motivazione per sovraccaricare un aeroporto e non distribuire il traffico.
L’unico limite è quello economico e lì bisogna guardare i numeri e soprattutto vedere chi è disponibile a dare una mano, perché ci sono dei privati anche Ryanair, se fosse possibile che possono dire: <…va bene noi ci occupiamo noi di questo scalo>.
La regione può avere 4 aeroporti anziché 2; è chiaro che però, questo deve essere fatto anche con Foggia che ha una condizione ancora peggiore di distanza da Bari.
La Basilicata come la Calabria può essere interessata all’aeroporto di Grottaglie, ma non possiamo pensare che loro, diciamo così, ci risolvano tutto il problema. Devo dire che con la Basilicata ho fatto qualche incontro preliminare, approfittando anche dell'amicizia con il presidente Pittella e con il l'eurodeputato, il capogruppo Partito Democratico Gianni Pittella, e abbiamo già parlato di molte cose, certamente dell'Acquedotto Pugliese, ma anche dell'aeroporto di Taranto. Taranto diciamo che ha tanto bisogno di fare spogliatoio, di cominciare a credere nella vittoria e quindi io ce la metterò tutta con la Basilicata e la Calabria. 

mercoledì 1 marzo 2017

COCCODRILLI ALL'AEROPORTO DI TARANTO


Aggiornamento coccodrilli (da "la Ringhiera" art. di Michele Tursi):



Tra i più convinti sostenitori delle tesi secondo cui l’aeroporto di Taranto dovesse avere uno sviluppo di tipo industriale e cargo, c’era il consigliere regionale Cosimo Borraccino (Sinistra Italiana):La data del 21 marzo comunemente è associata al primo giorno di primavera ma per il territorio di Taranto è ricordata anche come la data in cui atterrò il primo volo “Boeing 747 Lcf Dreamlifter cargo” presso l’aeroporto di Taranto/Grottaglie, per imbarcare le prime fusoliere in fibra di carbonio del 787 prodotte da Alenia per l’aereo di nuova generazione progettato da Boeing.

Correva l’anno 2007 e da quella data sono trascorsi quasi 10 anni, ed è per questo che è tempo di fare un bilancio serio, scevro da trionfalismi o pessimismi. Nello stabilimento “Leonardo” (ex Alenia-Composite e Alenia-Airmacchi) vengono realizzate la sezione n. 44 e la sezione n. 46 nelle due configurazioni per 787-8 e 787-9. Da quel lontano 21 Marzo 2007 sono partiti per gli USA quasi 520 voli cargo con Boeing 747-400 LCF e se i dati sono corretti, sono ancora 700 i voli in programma di scadenza, perché, ad oggi, risultano circa 1200 in totale le commesse della Società americana Boeing, confermate con i vettori di tutto il mondo.
Il dato non è proprio rassicurante, in quanto indicherebbe ancora circa sette anni di lavoro per la produzione di fusoliere nello stabilimento grottagliese. Ma in questi dieci anni quali e quante sono state le ricadute sul territorio? Il bilancio, se si escludono i dipendenti in forza con Leonardo, non è certamente positivo. Di fatto è stata negata la possibilità di avviare voli passeggeri.
Nelle nostre aree industriali non si è insediata nessuna attività produttiva dell’indotto Alenia e/o della catena di produzione del 787 Dreamliner e, inoltre, le limitazioni operative dell’aeroporto di Grottaglie, non hanno consentito oltre allo sviluppo di voli passeggero, anche quelli degli insediamenti in area cargo, come anche per l’aerospazio. Finmeccanica-Leonardo investe ogni anno l’11% dei ricavi in ricerca e sviluppo, 11.000 ingegneri (per lo più aeronautici/aerospaziali, elettronici, meccanici, Informatici e delle TLC), 13.000 tecnici ad alta specializzazione e 10.000 risorse dedicate alla R&S.
Poi alcune domande. Quanto è stato reinvestito della società di gestione Aeroporti di Puglia dei ricavi dell’attività cargo sull’aeroporto di Taranto/Grottaglie? Quale sviluppo ulteriore è stato incentivato per l’attività cargo presso lo scalo di Taranto/Grottaglie? Sono trascorsi quasi tre anni dalla presentazione del progetto TEST BED che faceva intravedere ulteriori sviluppi di crescita dell’aeroporto di Taranto/Grottaglie verso il settore degli APR/SAPR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto) un vero e proprio grande laboratorio a cielo aperto per lo sviluppo, la ricerca e la sperimentazione di droni grandi e piccoli e attività aerospaziali, con quali risultati concreti?
Le risposte sono lapalissiane, nessun reinvestimento degni di nota su Taranto/Grottaglie, nessuno sviluppo ulteriore e risultati timidi per il Test Bed, oltre al già citato grave errore di non avviare i voli di linea per i passeggeri. L’aeroporto di Taranto/Grottaglie, che pure risulta ancora aggi come Aeroporto di Interesse nazionale (DPR n. 201 del 17/09/2015 entrato in vigore il 02/01/2016), ha rinunciato, in tutti questi anni, ad offrirsi come volano allo sviluppo turistico ed economico del territorio ionico con la promozione di voli di linea e voli charter (qui ribadisco, per l’ennesima volta, anche l’errore di valutazione sul tema commesso dal sottoscritto negli anni scorsi) proprio perché la vocazione cargo dello scalo ha prevalso su ogni logica e soluzione sui tavoli tecnici di settore.
Se un bilancio è obbligatorio in questi dieci anni trascorsi nell’attesa, è imprescindibile l’assunzione di responsabilità da parte della società di gestione Aeroporti di Puglia per non aver messo in campo forze sufficientemente adeguate alle prospettive di crescita dello scalo Jonico, perché potesse risultare d’interesse per gli investimenti delle compagnie aeree. I dati relativi all’occupazione dello stabilimento Leonardo, non sono rassicuranti purtroppo. Sono di queste ore le notizie che Boeing taglia la spesa e Leonardo, non conferma i contratti con molte delle aziende esterne dell’indotto.
Un bilancio drammatico che ha colpito indistintamente grandi aziende come, Gse, Tecnomessapia, HB Tecnology, che, purtroppo, stanno lasciando a casa molti lavoratori, perché solo alcuni avranno la possibilità di essere riassunti dall’azienda del gruppo Finmeccanica. Quali prospettive quindi si dovranno immaginare per il nostro territorio? Occorre impegnarsi perché il nostro territorio non subisca ancora una volta una tragedia già annunciata.
Personalmente, mi impegnerò affinché con i consiglieri regionali tarantini, coi sindaci, col Consiglio di Amministrazione di Aeroporti di Puglia e con le associazioni di categoria si possa presto parlare, attorno ad un tavolo degli sviluppi dell’aeroporto di Taranto/Grottaglie su più fronti, anche quello dei voli di linea, perchè sono certo che non precluderà la possibilità di poter conciliare con il trasporto cargo. A riguardo, chiederò nuovamente al presidente Emiliano, e sarà la quarta volta in cinque mesi, una convocazione del tavolo istituzionale, per approfondire le potenzialità del “Marcello Arlotta” circa gli sviluppi dei voli passeggeri, dello sviluppo del cargo e del TEST BED e per quanto concerne gli aspetti gestionali dello scalo di Taranto/Grottaglie, perché si giunga velocemente ad una intesa con il managment di Aeroporti di Puglia. Infine in qualità di consigliere regionale di Sinistra Italiana chiederò anche di favorire un incontro con i sindacati e con i vertici di Leonardo per esaminare più dettagliatamente la situazione occupazionale dello stabilimento di Taranto/Grottaglie”.
Rinfreschiamo la memoria a chi ce l'ha un po' troppo corta.
Settembre 2013 (mancava un mese circa alla Manifestazione), cresceva la protesta e le richieste d'incontri con le cariche istituzionali della regione. Il presidente della commissione trasporti Donato Pentassuglia, si prodigò per un incontro con il neo assessore ai trasporti avv. Giovanni Giannini.
L'assessore accettò di venire a Taranto per parlare di Aeroporto ma, non alla Camera di Commercio (sede logica, visto che la CCIAA è il 2° socio di AdP), che considerava troppo schierato con i movimenti, ma bensì al Comune di Grottaglie schierato dalla parte di Giannini.
L'incontro fu una farsa; era già tutto scritto, ed infatti, prima che cominciasse il dibattito, l'assessore si riunì con sindaco e consiglieri regionali e diramarono un comunicato. 
Il comunicato ribadiva la "vocazione cargo", programmando tutta una serie d'interventi e un crono-programma:
  1. incontro con RFI;
  2. con la Provincia;
  3. con tutti i comuni tarantini;
  4. l'Autorità portuale;
  5. l'Arpa;
  6. l'Asi;
  7. Assessorato agro-alimentare;
  8. Assessorato all'urbanistica.
mancava solo il volo su Marte e poi c'era tutto.
Inutile dire che di tutti questi incontri (quelli che si sono fatti), di ciccia, poco, anzi NULLA.
Una ennesima presa in giro, voluta soprattutto dai sindaci di Grottaglie e Monteiasi e poi dai consiglieri comunali.
Registrammo un assessore scocciato, arrogante, forte dell'appoggio Istituzionale.
A distanza di quasi 3 anni, ecco che il sindaco Alabrese, parla di "schiaffi in faccia al territorio"; ma più che schiaffi, bisogna parlare di "faccia tosta", di sindrome del coccodrillo, di camaleontismo.
Ma non è l'unico camaleonte in giro in questo periodo; c'è chi si è sempre dichiarato contro i voli civili ed ora intende volarealto
Consigliamo a tutti di volare basso e portare a casa risultati per il bene delle comunità e del territorio.