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27 ottobre 2011 Aeroporto Taranto |
Sono quasi passati 2 mesi dai voli a Medjugorje e, dopo gli annunci e le interviste, tutto sembra tornato nella "normalità". Sempre che normalità voglia dire: piangerci addosso, imprecare alla crisi, fare progetti faraonici, tirare fuori le solite tiritere e bla, bla....
Quando poi il "potere" fa schioccare le dita, allora si che ci si da una mossa e sgorgano immediatamente i pareri favorevoli. Quelli che rendono Taranto schiava della grande industria, che ci costringono a subire sacrifici, senza che nulla ci venga dato in cambio. Non come accade in altre realtà dove ci sono insediamenti che qualche problemino lo creano, ma perlomeno, c'è un ritorno per le comunità.
Però, un pensiero ronza nella mente: non è che magari un ritorno c'è ma è solo per pochi? Per chi ha deciso di svendere la città in cambio di un posto "sicuro"?
Perché non si spiegherebbe altrimenti la poca attenzione nei riguardi di quegli investimenti che si potrebbero avere sul territorio, ma vengono ignorati, disattesi. è come se, taluni personaggi (purtroppo coloro che vestono alte cariche sul territorio) siano sordi a certi appelli, ed ecco che devono essere costantemente "stimolati", e non continueremo a stimolare, non ci stancheremo mai di stimolare.
Alla fine ognuno potrà trarre le proprie conclusioni e magari la Magistratura potrà ravvisare una "limitazione (anziché abuso) d'ufficio".
Di seguito pubblico la lettera che mi ha inoltrato:
Ai Consiglieri Regionali
della provincia di Taranto Alfredo Cervellera, Gianfranco Chiarelli, Francesco
Laddomada, Pietro Lospinuso, Patrizio Mazza, Michele Mazzarano, Donato
Pentassuglia, Arnaldo Sala
Loro
sedi
A seguito di un investimento di
circa 200 milioni di euro è stata realizzata, anche per le esigenze dello
stabilimento Alenia, la piattaforma logistica aeroportuale. L’aeroporto
“Arlotta” è stato dotato così dei più moderni impianti e sistemi che consentono
le operazioni di arrivo e partenza nella massima sicurezza e, dal 15 dicembre
2006, è stato aperto formalmente al traffico aereo nazionale e comunitario.
Oltre ad una pista di 3200 metri, tra le più lunghe d’Italia, sono garantiti i
servizi aeroportuali di handling, antincendio, rifornimento carburante,
controllo del traffico aereo, informazioni volo, meteorologia, manutenzione di
impianti luminosi, telecomunicazioni e radioassistenza oltre a dogana, polizia
e servizio sanitario. Di conseguenza l’aeroporto di Taranto-Grottaglie fa parte
del sistema aeroportuale pugliese comprendente anche gli aeroporti di Bari,
Brindisi e Foggia. Il Piano Regionale dei Trasporti attribuisce all’aeroporto
di Taranto-Grottaglie una destinazione cargo e il complementare trasporto
passeggeri.
Il 20 ottobre 2009, a seguito della
Conferenza dei Servizi di presentazione del Piano Propedeutico di Aeroporti di
Puglia, al quale peraltro la Provincia e i Comuni fecero delle osservazioni, il Presidente della Regione Puglia,
l’Amministratore unico di Aeroporti di Puglia spa, il Presidente della
Provincia di Taranto e i Sindaci dei Comuni di Taranto, Carosino, Grottaglie e
Monteiasi, sottoscrissero un Protocollo d’Intesa che recepiva il Piano territoriale propedeutico alla
pianificazione dell’area aeroportuale di Grottaglie redatto, su richiesta
della Regione, da Aeroporti di Puglia spa. Tale Piano ha l’obiettivo di
tutelare e sviluppare l’area aeroportuale e mettere a sistema il Porto di
Taranto con l’Aeroporto di Grottaglie realizzando così la completa
intermodalità trasportistica e sviluppando le due retroportualità. E’ bene
evidenziare che, quel Piano, prevede l’individuazione delle aree, adiacenti la
pista, in cui è previsto lo sviluppo delle attività sia cargo che passeggeri
con i relativi collegamenti viario e ferroviario, oltre all’insediamento di
industrie aeronautiche.
Con la sottoscrizione del predetto
Protocollo d’Intesa gli Enti firmatari si impegnavano, ognuno per le proprie
competenze, ad attuare il Piano. La Regione a “recepire nel DRAG e nel Piano Regionale dei Trasporti le strategie di
sviluppo aeroportuale e le connessioni infrastrutturali necessarie a garantire
la intermodalità con il Porto di Taranto”, la Provincia “…. la realizzazione della viabilità strategica indicata dal Piano
territoriale di cui alle premesse, a dare seguito alla progettazione ed
esecuzione in essere dei lavori di realizzazione del collegamento con
l’aeroporto”, i Comuni “a recepire
nei propri strumenti urbanistici le aree di sviluppo aeroportuale” e
Aeroporti di Puglia a redigere “il Piano
di Sviluppo Aeroportuale, sulla base di quanto già definito dal Piano
territoriale allegato al presente protocollo, integrato da attente analisi e
verifiche relative agli impatti ambientali con particolare riferimento
all’equilibrio idrogeologico, della relativa messa in sicurezza e della
individuazione di eventuali misure di mitigazione e compensazione, nonché delle
relative soluzioni tecniche specifiche, in accordo con l’Autorità di Bacino
della Puglia.”
Come è noto però, nessuno degli
impegni sottoscritti sono stati onorati in quanto, l’aeroporto “Arlotta” viene
utilizzato quasi esclusivamente da Alenia senza che, né la modalità cargo, né
quella passeggeri siano concretamente sviluppati.
E’ utile sottolineare che, per la realizzazione della piattaforma
logistica aeroportuale, furono imposti alla comunità notevoli sacrifici, e
conseguente svalutazione dell’economia agricola, in termini di svellimento di
numerosi ettari di terreno di tendoni coltivati con la pregiata uva da tavola e
migliaia di alberi di ulivi che producevano cospicui redditi ai coltivatori dei
Comuni di Grottaglie, Monteiasi, Carosino e San Giorgio Jonico. Sacrifici che
al territorio dovevano essere risarciti in termini di ricadute occupazionali e
di sviluppo socio-economico così come previsto dal Protocollo d’Intesa del 2004
e dall’Accordo di Programma del 2005.
Per quanto sopra esposto, con la
presente rivolgo il seguente appello ai rappresentanti istituzionali regionali
della provincia di Taranto per richiedere di far rimuovere tutti gli ostacoli
che sono frapposti affinché l’aeroporto di Taranto-Grottaglie possa diventare
un elemento di attrazione di notevoli finanziamenti ed un efficace strumento di
sviluppo dell’intera regione.
Quello che mi permetto di suggerire
è di presentare in Consiglio Regionale, un ordine del giorno, mozione o altro, con cui impegnare la Giunta
Regionale a dare seguito agli impegni sottoscritti con il Protocollo
d’Intesa del 2009 e a procedere con la redazione ed
approvazione del Piano di Sviluppo
Aeroportuale dell'Aeroporto di Taranto-Grottaglie.
Grottaglie,
16/12/2011
Francesco Donatelli
Consigliere Comunale
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