Gesù di
Nazareth: “…Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo
fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la
trave dal tuo occhio prima di togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo
fratello".
In tanti
invece, fanno esattamente il contrario, con l’aggravante di un “conflitto
d’interessi” più grande di una trave.
Non è la
prima volta che ci occupiamo del direttore di “Brindisi report”. Ne avevamo già
parlato nel luglio del 2016 “molto rumore per nulla”. Non appena si
paventa qualche movimento per Aeroporto Taranto, ecco che da Brindisi parte la
controaerea. Era già successo con il sindaco Consales, con esponenti di ForzaItalia
ecc.
In questi
giorni alcune associazioni che si sono appropriate della denominazione
“Pro-aeroporto” (ma non fa nulla, purchè non la si sfrutti per fini politici),
hanno manifestato a Bari. L’assessore Mazzarano ha predisposto degli incontri
(tutto già ampiamente visto e vissuto). Tutto ciò è bastato per mettere in
allarme i brindisini.
Ma
torniamo al direttore di “brindisi report” che, casualmente, ha collaborato con
il Distretto Aerospaziale di Brindisi il cui direttore era un certo Giuseppe Acierno già
amministratore unico di Aeroporti di Puglia.
Vediamo
cosa scrive il direttore (i numeri in rosso forniscono dei chiarimenti):
BRINDISI – Sulle prospettive dell’Aeroporto del Salento non si può dormire sugli
allori. Lo avevamo scritto pochi giorni fa a proposito sulle
questioni dello sviluppo di Brindisi e del suo territorio. Non conosciamo i
progetti complessivi della nuova gestione di Aeroporti di Puglia, e appare
sconcertante che la stessa AdP nuova versione non sia ancora intervenuta sulla annosa querelle scatenata a Taranto da
uno schieramento trasversale ce va dal centrodestra, al segretario regionale
della Uil, a Sinistra Italiana (il consigliere regionale Mino Borraccino), come
sconcertante è la linea della Regione Puglia.
Oggi l’assessore regionale allo Sviluppo,
Michele Mazzarano, annuncia l’istituzione di un tavolo tecnico per esaminare le
possibilità di avvio di collegamenti passeggeri e charter dall’Aeroporto di
Grottaglie, mentre le parti (quelle che reclamano ciò) saranno audite dalla
competente commissione del consiglio regionale. Il tutto nel silenzio generale
della pattuglia di consiglieri regionali delle province di Brindisi e Lecce. In
tutto questo, a nostro avviso, non c’è uno straccio di raziocinio e di
attenzione alle esigenze di una programmazione regionale del trasporto e della
logistica.
La Puglia vuole fare la Lombardia del Sud,
con tre aeroporti ? Bari, Brindisi e Taranto come Milano Linate, Milano
Malpensa e Oria al Serio? E quale
grande bacino passeggeri dovrebbe convincere le compagnie del trasporto aereo a
inaugurare collegamenti tra Taranto e Milano, Taranto e Roma, e chissà quali
altri, dopo decenni in cui Grottaglie pure
essendo uno scalo aperto al traffico civile non è mai stata opzionata né da
Alitalia, né da Ryanair, né da altri. 1
Francamente, crediamo che Aeroporti di Puglia debba preoccuparsi di tenere
stabili fatturato e trend di crescita dei suoi due scali di Bari e Brindisi, 2 più
che sufficienti a coprire le esigenze di collegamento della regione,
della sua industria turistica, dei suoi cittadini, delle sue aziende,
soprattutto al cospetto della crisi Alitalia e delle vicissitudini della
low-cost irlandese. A meno che qualcuno non sia convinto che si possa ripetere
il colpaccio effettuato per il riassetto del sistema portuale, quando i poteri forti di Bari e Taranto 3 – con
la benedizione di Michele Emiliano - sono riusciti a imporre due authority
invece di quella unica prevista dalla bozza di riforma Delrio.
Questa operazione puzza di elettoralismo
lontano centinaia di miglia, e rischia di distruggere, se già non lo ha fatto, tutto ciò che di buono è stato fatto dalle precedenti
giunte regionali per risanare Aeroporti di Puglia 4 : rilanciare il trasporto aereo dopo la crisi globale,
assegnare un ruolo a ciascuno scalo (Bari e Brindisi passeggeri, Taranto
logistica delle merci). Sarebbe interessante conoscere i nuovi piani di AdP e
quelli della Regione-giunta Emiliano per la sua parziale privatizzazione.
Nonché lo stato dell’arte per il progetto Grottaglie.
Ma ecco cosa dice oggi l’assessore Michele
Mazzarano: “Realizzare un polo logistico integrato in cui la vocazione
industriale dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie si integri con l’operatività
di carattere commerciale attraverso una rete di voli civili e attraverso
collegamenti charter; costituire un Tavolo tecnico permanente, con sede a
Grottaglie, per individuare tutte le possibili azioni da mettere in campo per
il rilancio dell'aeroporto Arlotta quale importante scalo commerciale,
industriale e civile”, fa sapere un comunicato dell’assessorato.
“Sono queste le principali proposte messe
in campo dalla Regione Puglia per l'aeroporto Arlotta inserite in una delibera
di indirizzo alla quale stanno lavorando gli assessorati ai Trasporti allo
Sviluppo Economico. I contenuti di questo atto sono stati oggetto del confronto
che l'Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano, ha tenuto
con i comitati e le associazioni del territorio, insieme con alcuni
rappresentanti istituzionali, sindacali e di categoria”.
“C’è la ferma volontà del presidente
Emiliano e di questa Amministrazione regionale di coniugare la principale
missione dell'aeroporto di Grottaglie con la crescita nella direzione dei voli
di linea - ha dichiarato l'assessore Mazzarano - e questo sforzo sarà presto
codificato in una delibera di Giunta regionale". Durante l'incontro sono
state avanzate alcune proposte dai comitati e dalle associazioni presenti, che
l'assessore ha inteso recepire.
“Voglio ringraziare tutti i partecipanti
all'incontro, dalle associazioni ai comitati, ai rappresentanti degli enti
locali - ha aggiunto Mazzarano - per l'importante contributo al dibattito
odierno, contributo che ci ha consentito di fare un importante passo in avanti
verso l'obiettivo che tutti auspichiamo”.
“È al vaglio della giunta regionale la
proposta di costituzione di un Tavolo tecnico che affiancherà la società
Aeroporti di Puglia. Il Tavolo, costituito da rappresentanti delle istituzioni
nazionali, regionali e locali preposte e da rappresentanti delle associazioni,
avrà il compito di indicare idee e soluzioni per la valorizzazione dello scalo
e delle sue molteplici vocazioni”. 5
Sappiamo che Alitalia ha recentemente
tagliato alcuni voli da e per Brindisi. Non sappiamo cosa deciderà la compagnia
di Dublino alla fine del polverone di queste settimane (ma lo scalo più
penalizzato in Puglia è sempre l’Aeroporto del Salento). Come si può pensare di
chiedere alle compagnie, che hanno libero
arbitrio nella scelta degli scali,6 di
spostarsi all’Arlotta. Si vuole per caso trasferire a Grottaglie qualche
collegamento già attivo da anni a Brindisi (i baresi non si faranno toccare i
loro voli)?
Ma non ci sono consiglieri regionali a
Brindisi e Lecce stufi di questa situazione, e in grado di chiedere e ottenere
che tutto ritorni su un binario di ragionevolezza e reale programmazione? E i
parlamentari nazionali cosa hanno da dire? Toglietemi tutto, tranne il mio
pacchetto di voti?
1 non è vero! Diverse compagnie hanno chiesto Taranto ma sono state dirottate a
Bari e Brindisi;
2 questa è la
vera ragione! Fare fatturato a Bari e Brindisi;
3 i poteri forti a Taranto! Questa ci è nuova;
4 ecco, vorremmo sapere cosa è stato fatto, se non sperperare
soldi e sottrarli soprattutto a Taranto;
5 questo è un best-seller “Le vocazioni di Taranto”;
6 abbiamo visto come intende il “libero arbitrio” AdP.