un sogno! riusciranno i nostri figli... |
A distanza di un anno, la
situazione dei trasporti a Taranto è notevolmente peggiorata, anzi non esiste
più possibilità di mobilità per i tarantini, di fatto viene negato un diritto
sancito dalla Costituzione: il diritto alla mobilità.
Lo scorso anno di questi tempi,
stendevamo l’O.d.G. presentato poi in Regione dal consigliere Cervellera
(condiviso da tutti i consiglieri tarantini), passato all’unanimità il 26
settembre: ”Il Consiglio impegna il Governo
regionale a proseguire nell’utile interlocuzione con il territorio della
Provincia di Taranto e con Aeroporti di Puglia per la valorizzazione
dell’importante infrastruttura aeroportuale di Grottaglie, predisponendolo
anche ai voli civili”.
Da
quel giorno: la Regione, Aeroporti di Puglia, la Provincia e le Amministrazioni
locali non fatto nulla!
Cioè,
questo a futura memoria delle nuove generazione, in Regione “giocano” ad
approvare risoluzioni che poi nessuno rispetta!
A
settembre 2011, anche l’On. Antonio Di Pietro presenta un’interrogazione
parlamentare alla Camera dei deputati: ancora nulla.
A
dicembre in sede di approvazione di bilancio alla Regione (giorno che ha
segnato la definitiva rottura tra associazioni e consiglieri regionali), viene
ignorato dalla maggioranza un emendamento: il 27/ter, che portava 1 milione di
€ e voli Ryanair a Taranto. I consiglieri si fanno …facilmente abbindolare dall’assessore
alla mobilità (degli altri) Minervini, che promette un piano strabiliante per
Taranto. Si viene poi a sapere che il piano strabiliante ha un nome “Aerotecsys”,
di cui ancora non abbiamo visto nulla, e tacciamo sulla consistenza ed
esistenza di tale società con un pedigree alquanto nebuloso.
A
gennaio di quest’anno fino a poco prima delle elezioni la CCIAA (spronata dalle
associazioni e movimenti), sotto il patrocinio del Presidente Sportelli,
organizza una serie di tavoli, dove vengono coinvolti: politici, amministratori,
consiglieri, assessori, parlamentari, sindaci, operatori del settore, imprenditori,
associazioni (sia del territorio pugliese, lucano e calabrese). Tutti (anche i
sindaci calabresi) chiedono la riattivazione dei voli a Taranto, ma d’allora,
ancora nulla.
Ricordiamo
che la CCIAA di Taranto è il 2° azionista di Aeroporti di Puglia (ma ha più
voce in capitolo la Confindustria di Brindisi), che in virtù delle risultanze
dei tavoli dovrebbe “obbligare” AdP a rispettare la convenzione 2003 ENAC.
Vista
la totale latitanza e mancanza di fiducia nella Politica e delle amministrazioni,
mi sono visto costretto, a nome del Movimento Aeroporto Taranto, a chiedere “informazioni”
alla Commissione Europea di Garanzia sulla concorrenza, in merito alla mancata
attivazione delle rotte previste per Taranto e ai relativi 5 milioni di €
stanziati per tali rotte.
Anche
l’avv. Albisinni (stanco delle prese in giro di AdP, anche quando era
assessore), tramite l’avv. Raffo ha presentato un esposto alla Procura di
Taranto, facendo crescere a 7 le Procure che in tutta Italia indagano su
Aeroporti di Puglia.
Fin
qui tutto negativo, di positivo nulla. Tra le negatività, includo anche le
navette per Brindisi (già naufragate) con un notevole esborso per le casse
regionali.
Pertanto,
attendiamo fiduciosi il lavoro della Digos e della Magistratura, e speriamo che
paghino (anche dal punto di vista elettorale) chi si è reso complice di questo scempio
che lasceremo in eredità ai nostri giovani, che se riescono a trovare un mezzo
di trasporto, scapperanno sempre in numero maggiore verso la civiltà (non
tanta, il minimo sindacale).
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