dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 02/04/2013 |
Seguendo il consiglio di Don Gino Romanazzi, ho preso il coraggio a due mani ed ho scritto una lettera a Monsignor Filippo Santoro. La Chiesa non si è mai espressa riguardo all'aeroporto di Taranto, ed è giusto che lo faccia. L'aeroporto in mancanza di una programmazione (che spetta ad Aeroporti di Puglia), ha operato quasi esclusivamente con voli charter per destinazioni prettamente religiose: Lourdes e Medjugorje.
Questa è la lettera:
Sua eccellenza reverendissima,
mi permetto, umilmente, di rivolgerle
questa lettera; ripongo massima fiducia nella Sua persona e nel Suo mandato,
che già dai primi interventi, Sua eccellenza, ha voluto indirizzare ai più
bisognosi e ai gravi problemi che affliggono la nostra comunità.
Il problema che mi permetto di esporle
ha, direttamente e indirettamente, attinenza con i dilemmi del nostro
territorio, cosi sfruttato ed asservito alle esigenze della nazione. Vorrei
metterla al corrente della situazione in cui versa una grande infrastruttura
ionica, nella quale, non più di qualche anno fa sono stati spesi all’incirca 600 milioni di €, espropriati migliaia di ettari di terra
fertile, estirpati migliaia di ulivi (anche secolari), stiamo parlando dell’aeroporto di Taranto.
L’aeroporto di Taranto: una struttura
perfettamente funzionate che permette ogni 15 gg. l’arrivo dagli USA di un
gigante dei cieli: il 747 DreamLifter per l’Alenia; della partenza dei voli
(occasionali) per Lourdes e per Medjugorje. A tal proposito vorrei ricordare
cosa accade nel luglio del 2010. L’Opera Romana Pellegrinaggi organizzo un volo
con partenza da Taranto (come già accaduto negli anni precedenti) per Lourdes
che prevedeva da parte dei pellegrini, una visita alla Casa
natale di San Francesco De Geronimo, attigua alla chiesa omonima, ebbene,
per rimuovere ogni velleità …aerea,
Aeroporti di Puglia (gestore 40ennale della struttura) dirottò il volo a
Brindisi dichiarando l’aeroporto “indecente”. Nonostante le
rimostranze dal Vaticano dell’ORP, AdP non cambiò la sua decisione, lasciando
delusi i fedeli.
Questo è quanto accade puntualmente:
continui boicottaggi per non permette il “decollo” che porterebbe benefici alla comunità non solo dal punto di vista
della mobilità, ma anche sviluppo imprenditoriale ed economico con centinaia di assunzioni per i nostri
giovani.
Proprio in questi giorni la CCIAA di
Taranto (2° azionista di AdP) nella persona del suo presidente Luigi Sportelli
ha deciso di rendere pubblico il suo disappunto per gli ostruzionismi di tutti questi anni perpetrati da AdP, ed ha
presentato un “Documento d’intenti” che riassume l’adesione, alla riattivazione
dei voli, da parte di tutte le Istituzioni locali e perfino di quelle lucane e
calabresi.
Il problema è stato portato alle cronache
nazionali dalle interrogazioni
parlamentari dell’On. Di Pietro, Sassoli e Lannutti. È stato informato con
un esposto il Presidente Napolitano, la Commissione Europea, la Procura di
Taranto che sta svolgendo accurate indagini.
Le ricordo che la struttura ha sopportato
(durante la guerra in Kosovo) tutto il traffico di Bari e Brindisi, e che tutte
le personalità istituzionali atterrano a Taranto ed anche i papi: Paolo VI
e Giovanni Paolo II, nelle loro visite
pastorali sono atterrati a Grottaglie.
Monsignore, le scrivo all’indomani della
santa Pasqua che celebra la risurrezione di Cristo; vorrei che le sue eventuali
dichiarazioni (se riterrà opportune farle) sulla vicenda, potessero (scusi l’irriverenza) portare alla rinascita dell’infrastruttura, e
vorrei anche che lei ricordasse ad un fervente
cattolico come il governatore Nichi Vendola, che promettere e poi non
mantenere, significa commettere un
peccato nei confronti del Signore e nei confronti dei cittadini.
Concludo augurandole di adempiere al suo
mandato portando speranza e conforto ad una popolazione bisognosa che, i sacrifici di anime e di anni pretesi dal “bene nazionale”,
possano finalmente ricompensare in prosperità e felicità per tutti.
Cordiali saluti
Mimmo DE PADOVA
Coordinatore Movimento Aeroporto Taranto
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