la lettera di Giannini |
L'assessore a difesa del suolo e del rischio sismico, risponde alle sollecitazioni. E lo fa, intervistando John Alborante (Sales
& Marketing Manager Ryanair per l’Italia, la Grecia e la Croazia), il quale, manco a dirlo, fa marcia indietro (ricordiamoci che ci sono in ballo € 85 milioni).
Giannini, invece, ha la sfrontatezza di dirci che, a seguito di sopralluoghi da parte di Ryanair, nel 2009, guarda caso, il vettore irlandese, fece le stesse scelte che aveva già fatto, prima la SEAP e poi AdP. Sappiamo tutti, invece, come andarono le cose: una SPARTIZIONE.
l'ex ass. Marcello ROLLO, spiega la SPARTIZIONE
Mi pare chiaro. Ed invece, proprio in questi giorni, assistiamo a dichiarazioni di politici locali che parlano, sapendo di mentire in maniera spudorata. Dovrebbero solo vergognarsi.
Questo il testo integrale della lettera:
OGGETTO:
INTERROGAZIONE CONSIGLIERE CERVELLERA n. 1199/2014
Con riferimento all’interrogazione urgente a risposta
scritta del Consigliere Alfredo Cervellera si comunica quanto segue:
In riferimento alle dichiarazioni
rilasciate nei giorni scorsi da John F. Alborante (Sales & Marketing
Manager Ryanair per l’Italia, la Grecia e la Croazia), da noi prontamente
sollecitato, abbiamo ricevuto dallo stesso una puntuale rettifica di quanto
riportato dalla stampa. Il Manager Ryanair ha affermato che:
“pur
non conoscendo personalmente la situazione di tutti gli scali pugliesi,
sicuramente i miei colleghi del dipartimento commerciale, che curano nello
specifico le operazioni e valutano le possibili nuove opportunità, sono a
conoscenza delle specificità dei diversi scali, come lo sono di tanti altri
aeroporti europei su cui Ryanair non opera.
Continua:
“non
ho mai detto che Aeroporti di Puglia non ne abbia mai parlato, anche perché in
quel caso non sarei stato io il loro interlocutore, ma ho ribadito che
sicuramente mi sarei interfacciato con il nostro dipartimento commerciale per
poter dare in seguito informazioni in merito. Non siamo un’azienda di
ristrutturazione ma una compagnia area e quindi non “cerchiamo vecchi scali
militari dismessi da ammodernare”, al massimo siamo interessati ad aeroporti a
vocazione militare con opportunità di traffico interessanti qualora gli stessi
siano interessati a riqualificarsi al traffico commerciale.
Un
aeroporto per il Gargano a Vieste o Peschici era una battuta a fronte della
richiesta del giornalista che sembrava perorare la causa di un aeroporto “fuori
la porta” di chiunque necessiti di prendere un volo!
Ancora
per quanto riguarda il discorso di Foggia ho detto che avrei verificato con i
colleghi del dipartimento commerciale che, come affermato dall’autore
dell’articolo, la pista non fosse conforme alle nostre esigenze tecniche.
Per
quel che riguarda Crotone da dove abbiamo iniziato le operazioni, noi non
“abbiamo fatto modificare” nulla a nessuno, al massimo le autorità competenti
hanno valutato e poi approvato aggiornamenti tecnici che permettono a noi come ed
altre compagnie, con standard simili ai nostri, di poter operare.
Per
ultimo non ho mai detto che “le amministrazioni fanno di tutto per venirci
incontro”, ma solo che dati i nostri volumi di traffico abbiamo un’ottima
collaborazione con le varie amministrazioni locali e regionali.
Ho riportato pedissequamente il
contenuto della precisazione per evitare qualsiasi ulteriore fraintendimento,
puntualizzando che nel 2009 tutti gli scali pugliesi, Foggia e Taranto inclusi
furono interessati da specifici sopralluoghi da parte di Ryanair. Al termine di
tale attività, che non riguardò esclusivamente le infrastrutture aeroportuali
bensì soprattutto le specifiche potenzialità dei relativi bacini di utenza,
portò il vettore Irlandese ad individuare i soli scali di Bari e Brindisi come
idonei a sviluppare le attività del vettore.