Non crediamo
più alla befana, speriamo in babbo Natale
Per troppi anni la befana ci ha
dato troppi bidoni. Nel 2008 all'indomani della realizzazione della pista da 3.200
m, Vendola (ci sono i video che testimoniano) affermava: "...che quell'aeroporto sarebbe
diventato il centro di traffici
internazionali, e sarebbero decollati voli passeggeri".
Nulla di tutto questo è accaduto,
anzi, si è accentuata una vera e propria lotta da parte di Aeroporti di Puglia
verso iniziative spontanee e private che volevano volare da Taranto. Basti
pensare ad AirItaly, oppure alla Turkish, o ancora a quello che è capitato con
i voli della KissFly.
Nel frattempo vista
l'inconsistenza e scoperto l'inganno che per tanti anni aveva tenuto bloccato
l'aeroporto ovverosia il vocabolo "CARGO",
l'entourage di Vendola (strapagato nonostante i limiti imposti da Renzi) ha
tirato fuori dal cilindro il vocabolo "DRONI". Una parola che come la precedente non dice
assolutamente nulla, anzi, si intravedono aspetti che rasentano la illegalità.
Ricordiamo che la legge italiana
vieta l'uso dei droni ad una distanza di 8 km dal centro abitato, ed è
assolutamente vietato usare i droni nelle vicinanze di un aeroporto. Ma tant'è,
vista l'ignoranza e l'incapacità delle autorità locali, l'inganno va avanti
senza che nessuno ne chieda conto.
La befana-Vendola ha tentato anche
di spacciarsi per padre adottivo, promettendo battaglia nei confronti degli
inquinatori, ma allo stesso tempo si
faceva un mare di risate al telefono. A memoria, non ricordiamo nessun
beneficio da Vendola nei confronti della città di Taranto, se non carbone & petrolio.
Nelle recenti primarie,
fortunatamente, sono stati sconfitti Dario Stefano e Guglielmo Minervini,
ambedue assessori nel regno di Vendola: qualcosa vorrà pur dire?
Ora per il posto da governatore,
pare, non ci siano ostacoli all'elezione di Michele Emiliano, che più volte ha
detto, a parole, che vuole cambiare la politica nei confronti dell'aeroporto di
Taranto. Ma non c'è nulla da cambiare, bisogna solo applicare ciò che è
previsto nella convenzione firmata nel 2003, ovvero: che gli aeroporti pugliesi hanno diritto a pari opportunità, come
specifica anche la direttiva europea.
Quindi chiediamo al nuovo
governatore di Puglia, che presumibilmente, dovrebbe essere Michele emiliano,
di fare ciò che ha sempre detto: spostamento
immediato di alcuni voli a Taranto per Milano e Roma. Nella seconda fase,
prevedere, bandi pubblici rivolti ad operatori che volessero volare da Taranto (questa
volta senza alcuna premialità e senza
nessun …indirizzo).
Il 2019 è ormai vicino, Matera
sarà raggiunta da migliaia di visitatori, facciamo in modo che Taranto possa
diventare una opportunità per raggiungere facilmente la città lucana. Ma già il
2015 vedrà arrivare in Italia milioni di visitatori per Expo 2015, anche questa
sarebbe un'occasione per facilitare migliaia di turisti per poter venire qui a
Taranto.
Ecco caro babbo Natale, quello
che ti chiede Taranto, di non riporre il vestito rosso e di tenerlo ancora su per
altri mesi. A noi tarantini, è rimasto solo questo: sperare.
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