E con l'estate torna il ...pellegrinaggio dei tarantini verso gli aeroporti per prendere o accompagnare amici e parenti. Anche più volte alla settimana, che si traduce in soldoni:
Per aeroporto di Bari - andata e ritorno km. 250 circa, circa 16€ (che diventano 26€ via autostrada).
Per aeroporto di Brindisi - andata e ritorno 160 km. circa, 10€ (occhio agli autovelox).
Ora bisogna solo moltiplicare queste cifre per tutte le volte che volete; si raggiungono cifre inverosimili.
Sempre in questi giorni vengono rivelati i nomi dei nuovi assessori di Taranto (tutte dettate da Emiliano). Colpisce la nomina del barese Aurelio Di Paola (figlio del vecchio A.U. di AdP Domenico Di Paola, colui che si è sempre opposto ai voli a Taranto). Colpisce anche il fatto dell'approvazione di Emiliano, nonostante la denuncia che Emiliano e Di Paola si sono scambiate. Staremo a vedere.
Da sempre i giochi per l’aeroporto di Taranto, sono sempre stati chiari. Oltre ad avere concorrenti che facevano i loro interessi, chi doveva tutelarci, ovverosia i nostri politici, sono sempre stati ben lieti di lasciare tutto agli altri, basta che non toccassero il settore industriale. Politici che esaudivano i bisogni dell’imprenditoria tarantina oppure avevano in sé, veri e propri conflitti d’interessi mai taciuti e mai celati.
Taranto in regione ha sempre avuto assessori tarantini con delega ai trasporti, che si sono sempre guardati bene dal tutelare e far crescere le nostre infrastrutture, anzi il loro compito principale era tagliare le gambe ad eventuali …deragliamenti dalla via maestra, cioè: Taranto città industriale.
Nel 2008, quando ci si accingeva a far decollare gli aeroporti, Taranto rinunciò ad un ruolo che le competeva (l’aeroporto di Taranto è civile dal 1964, quello di Brindisi lo è diventato nel 2010). A Brindisi non pareva vero tutta quella manna dal cielo, ma gli accordi erano chiari: A Brindisi i passeggeri a Taranto Alenia (l’industria). E anche se dopo pochi anni l’errore era evidente, ai nostri politici andava bene così. La loro mission era: industria, e mobilità solo su gomma.
3 milioni di utenti possono raggiungere Taranto in 45' |
Il danno che questi politici hanno fatto a Taranto e ai tarantini è stato enorme.
traffico aereo annuo (fino a maggio 2015) |
Analizziamo i seguenti dati:
- · Dal 2006 ai primi 5 mesi del 2015 i passeggeri a Bari sono stati 29.400.000;
- · Dal 2006 ai primi 5 mesi del 2015 i passeggeri a Brindisi sono stati 15.500.000;
- · Totale 44.900.000;
Considerato che il bacino d’utenza di Taranto è il 30%, abbiamo questi numeri:
- · Passeggeri di “Taranto” da Bari 8.820.000;
- · Passeggeri di “Taranto” da Brindisi 4.650.000;
- · Totale 13.470.000.
bacino passeggeri accreditati a Taranto (fonte AdP) |
Ora, di questi 13 milioni, ipotizziamo che solo il 50% abbia fatto uso di navetta, al costo medio di 50,00€, facendo una semplice moltiplicazione, otteniamo la cifra spaventosa di 336.750.000,00€.
Cifra al netto di altre esigenze, quali:
- · Parcheggio (anche per più giorni);
- · Rifornimento;
- · Manutenzioni (per eventuali rotture o incidenti);
- · Multe;
- · Acquisti ecc..
Tutti soldi che i tarantini (diretti verso gli aeroporti di Bari e Brindisi) hanno sottratto all'economia tarantina che, sommati ai milioni (5 - Aiuti di Stato 2008), mancati e/o finanziamenti distratti (almeno 200 milioni), navette pubbliche (2 milioni), hanno contribuito all'impoverimento della provincia tarantina. È sotto gli occhi di tutti la differenza abissale fra le infrastrutture (aeroporto in primis), gap che non riusciremo a colmare neanche nei prossimi 10 anni.
Ora, ritornando a quella cifra spaventosa: 300milioni€, arrotondata per difetto, chiediamo: quante compagnie avremmo finanziato? Quante rotte avremmo attivato? Quanti voli a 19,00€ ci saremmo permessi?
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