Il grande capo di Ryanair si dice convinto che: “…gli aeroporti italiani sono legati spesso
da rapporti di collaborazione che configurano quasi un monopolio, dannoso per la competitività e per tutti, vettori
e consumatori”.
Se poi il …monopolio, diventa oligopolio la situazione si fa
drammatica! Speriamo (ma ne dubitiamo) che il sottosegretario Dorina Bianchi,
capisca e agisca di conseguenza.
È chiaro che il brand Costa Ionica fa gola a molti (noi ci
provammo con il consorzio “Le Rotte del Sole”) e, il compianto Luigi Albisinni
lo aveva capito e, presentò a sue spese il marchio “Terra Ionica”. Tutte iniziative
che gli pseudo-politici e gli pseudo-amministratori (salvo poche eccezioni
hanno snobbato).
David O’Brien ha detto ciò che tutti sanno, ma nessuno ne parla
(in puro stile mafioso). Ecco le parte delle dichiarazioni di Ryanair:
Si è parlato molto di Sud,
di fascia ionica, alla conferenza stampa che Ryanair ha tenuto a Roma per
annunciare il nuovo collegamento giornaliero tra la capitale e Tel Aviv.
“Crediamo
molto nell’Italia. Secondo noi questo Paese ha un grande potenziale di traffico che non può ancora
svilupparsi per carenza di collegamenti, soprattutto verso le destinazioni del
Sud. E per la mancanza di un marketing che sappia creare una forte
identità di marca su alcune aree di grande pregio, come hanno fatto altri
Paesi”, ha detto David O’Brien, chief commercial officer di Ryanair.
E, tanto
per restare nel concreto, O’Brien ha annunciato che Ryanair ha appena
presentato sia al sottosegretario Dorina Bianchi che all’Enit un proprio progetto per una
‘Italia Ionica’ da lanciare sul grande mercato, giocato su tutti gli
scali minori. “Perché altrimenti – ha notato O’Brien – chi mai nel mondo capirà
dov’è e quanto è bella la Basilicata?”. Un progetto che servirà anche a dare
slancio al piano di crescita del vettore centrato su Costa Ionica e Costa Adriatica. “L’Italia
– ha aggiunto – è molto trendy, ma è sotto servita. Fiumicino potrebbe fare il
doppio dei passeggeri, mentre nel Sud Italia ci sono voli diretti assolutamente
insufficienti e scali che meriterebbero molte più rotte”. Ma per portare più
passeggeri nel Belpaese, secondo O’Brien, servirebbe “creare un’identità di
scala, un brand della
Costa Jonica e Adriatica che riesca ad andare oltre le singole città che
all’estero non sono conosciute”.
Il
manager di Ryanair ha quindi concluso che gli aeroporti italiani sono “legati spesso da rapporti di
collaborazione che configurano quasi un monopolio, dannoso per la competitività e
per tutti, vettori e consumatori”.
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