la nuova pista di Bari 3.000 mt. |
Con i lavori appena completati all'aeroporto di Bari: sono stati completati le deficienze che da tempo venivano richieste?
I
comuni aeroportuali, di concerto con ENAC, elaborano una relazione tecnico
descrittiva della “mappa dei vincoli e limitazione ostacoli”, identificando
anche eventuali “demolizioni”.
Aeroporto di Bari-Palese
il
piano di avvicinamento: In questa zona non sono ammissibili presenze umane e
alberi e lo stesso terreno nudo richiede uno sbancamento per raggiungere una
conformazione più bassa. Non sono ammessi inoltre traffici veicolari e in tal
senso risulta necessario deviare due tratti della strada vicinale “Montanari”,
un tratto della strada “Tarine”, un tratto della strada “Antica Torre Brencola”
e di quella denominata “Parco Brancaccio”.
-
le opere elencate per la messa in sicurezza dell’aeroporto prefigurano un
esproprio di circa 29 ettari con uno sbancamento di terreno pari a circa
300.000mc. La sistemazione delle strade vicinali seguirà il profilo delle
strade esistenti; solo in un piccolo tratto, a causa della sfavorevole
configurazione del terreno, sarà necessario realizzare una trincea per evitare
ostacoli. Le nuove carreggiate progettate avranno larghezza di 3,50m, più
banchina e cunetta per lo scolo delle acque per complessivi 10 m di ingombro.
Detti interventi presuppongono l’abbattimento delle alberature esistenti, in
prevalenza ulivi e mandorli.
-
gli uliveti presenti nell’area sono censiti catastalmente come seconda classe,
sarà necessario abbatterne circa 7.000. Nelle aree limitrofe, in particolare
quella compresa tra la strada “Candele” e l’area di avvicinamento,
caratterizzata da alberi fuori norma, cioè più alti di quanto prescritto, sarà
solo necessario, dopo accurata verifica, procedere al taglio della parte
eccedente (l’area ha una estensione di circa 44 ha-ettari).
L’interrogativo
da porre a questo punto rimanda innanzi tutto all’autorità delegata a
monitorare tali sforamenti e/o infrazioni. Sicuramente l’iniziativa non
sembrerebbe riguardare il Ministero dell’Ambiente e/o il Ministero dei Beni
Culturali, come occorso nel 1995, ma il Ministero dei Trasporti ed ENAC.
In
secondo luogo questa segnalazione dovrebbe attivare un secondo interrogativo:
le mappe di vincolo sono state verificate? Ovvero la valutazione di
compatibilità ostacoli, la verifica delle potenziali interferenze di manufatti,
edificazioni, alberature e attività esistenti e nuove – sugli scali aerei
italiani – “come definite dal Regolamento ENAC per la Costruzione ed Esercizio
Aeroporti (superfici limitazione ostacoli, superfici a protezione degli
indicatori ottici della pendenza dell’avvicinamento, superfici a protezione dei
sentieri luminosi per l’avvicinamento) e, in accordo a quanto previsto al punto
1.4 Cap. 4 del citato Regolamento, con le aree poste a protezione dei sistemi
di comunicazione, navigazione e radar (BRA - Building Restricted Areas) e con
le minime operative delle procedure strumentali di volo (DOC ICAO 8168)”. 3
Marzo 2018
(fonte
Haerohabitat Centro studi)
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