Mail arrivata a Gianni Florido il 03-03-2010 |
Ricevo dall'amico Giuseppe Cappiello (ex Direttore ENAV Taranto) e pubblico volentieri la sua lettera pubblicata su vari media.
Nella foto di copertina; la mail inviata da Ryanair a Florido, in cui si prendeva in considerazione la collocazione di una base Ryanair a Taranto. Sappiamo tutti come è andata a finire, più o meno la stessa sorte toccata ad AirItaly nel 2011. In entrambi i casi, un ottimo affare per Bari.
La lettera di Cappiello:
Aeroporti di Puglia e
Regione Puglia ostacolano lo sviluppo socio-economico della provincia di
Taranto.
La concessione quarantennale della
gestione totale dei quattro aeroporti pugliesi consente alla società Aeroporti
di Puglia di stabilire quale favorire nello sviluppo commerciale e turistico.
Non essendoci una libera concorrenza ed
avendo a disposizione risorse economiche complessive per le quattro strutture,
stabilisce, con l’avallo della Regione Puglia, azionista di maggioranza, per
quale aeroporto utilizzare le risorse disponibili e stimolare la crescita che
si ripercuote favorevolmente sull’economia delle province dei territori
collegati.
Oltre agli
ormai acclarati 5 milioni di euro destinati all’aeroporto di Taranto ma
utilizzati per quelli di Bari e Brindisi, gli episodi vissuti personalmente dimostrano come AdP
riesce a dirottare verso gli aeroporti di Bari e Brindisi le richieste di
compagnie aeree interessate all’aeroporto di Taranto, causando all’economia di
questo territorio un danno di oltre 20
milioni di euro all’anno ed ostacolando così lo sviluppo socio-economico di
tutta l’area ionica.
Come si evince dalla e-mail allegata, nel marzo
del 2010
la compagnia aerea Ryanair stava concordando con la Provincia di Taranto
l’istituzione di collegamenti aerei Taranto-Roma, in considerazione che
all’epoca non aveva collegamenti dalla Puglia con la capitale.
Lo scrivente, su richiesta del Presidente
della Provincia, aveva fornito tutti i dati tecnici relativi all’aeroporto con
cui si dimostrava la sua perfetta operatività, con la garanzia di massima sicurezza
ed affidabilità. Ma, al momento in cui Ryanair annunciò il progetto ad AdP, fu
dissuasa dal realizzare il collegamento aereo da Taranto ed invogliata ad
istituirlo da Brindisi.
Infatti, dopo qualche mese, fu istituito
per la prima volta un collegamento Ryanair dalla Puglia con Roma, col volo
Brindisi-Roma e dell’aeroporto di Taranto non si è più parlato, né mi è noto
che da parte della Provincia di Taranto siano stati avviati atti ufficiali con
cui si chiedessero chiarimenti.
In seguito, nell’aprile del 2011, nuovamente
il Presidente della Provincia di Taranto annunciava di aver acquisito la
disponibilità della compagnia aerea Airitaly per effettuare un collegamento
Taranto-Milano.
In un incontro tecnico-istituzionale, cui
partecipò anche lo scrivente con il Presidente della Provincia, il Presidente
del Consiglio provinciale, l’ Assessore provinciale al bilancio, l’Assessore
provinciale alle attività produttive e il sindaco di Grottaglie, furono
comunicati persino gli slot disponibili, con partenza da Taranto per Milano
alle ore 08,00 e ritorno da Milano a Taranto alle ore 18,00.
Anche in questa circostanza, però, ci fu
l’impedimento di Aeroporti di Puglia che sosteneva essere passivo un solo
collegamento giornaliero. Detta giustificazione contrasta palesemente con le
pubblicazioni in vigore da cui risulta che l’aeroporto è aperto al
traffico aereo civile, con tutti i servizi assicurati che gravano comunque sui
bilanci dei vari enti aeroportuali.
In ogni caso anche in questa circostanza
Airitaly fu invogliata da AdP a tralasciare il progetto a favore di Taranto ed istituire il volo per
Milano dall’aeroporto di Bari.
E’ evidente che Adp, oltre a non aver
sottoscritto con ENAC un contratto di programma per l’aeroporto di Taranto
(cosa che farebbe decadere per Legge la concessione della gestione
aeroportuale), attua progetti di sviluppo a favore degli aeroporti di Bari e
Brindisi, il cui territorio si avvantaggia, a danno dell’aeroporto di Taranto
il cui hinterland subisce un soffocamento nello sviluppo economico e sociale.
Detto ciò, manifesto una mia riflessione
sul ruolo del Presidente della regione Puglia le cui idee condivisibili incantano ma, spesso, non si
realizzano. Perciò episodi come quelli
esposti dovrebbero creare problemi alla sua coscienza, poiché danneggiano la
provincia che lo ha maggiormente sostenuto nella elezione alla presidenza.
Infine, ritengo che le responsabilità di
quanto su detto siano da attribuire
anche alle istituzioni e ai politici della provincia di Taranto, in particolare
quelli che occupano ruoli di governo, perché non sono in grado di tutelare i
diritti dei cittadini che li hanno eletti.
Infatti la popolazione della terra ionica chiede gli aerei ed essi istituiscono le navette per Bari e Brindisi
che si rivelano uno spreco di tempo e denaro pubblico e non risolvono il
problema della mobilità, adeguata ai tempi, a cui la comunità tarantina ha
diritto.
Grottaglie 18.05.2012
Giuseppe Cappiello
(ex Direttore ENAV – Aeroporto Taranto)