domenica 29 luglio 2012

CORRADO PASSERA & AEROPORTO TARANTO

Elio LANNUTTI (IDV)
Il 23 maggio 2012 a quasi un anno di distanza dall'interrogazione alla Camera dell'On. Antonio DI PIETRO, c'è stata a cura dell'On. Elio LANNUTTI una nuova richiesta (con risposta per iscritto).
Ho già provveduto a ringraziare l'On. LANNUTTI.


Queste le richieste:
  • se al Ministro in indirizzo risulti che la società Aeroporti di Puglia nella governance dell'aeroporto «Arlotta» di Taranto-Grottaglie abbia rispettato la Convenzione stipulata con Enac, nell'erogazione delle risorse con continuità e regolarità nel rispetto e secondo le regole di non discriminazione dell'utenza;
  • se risulti che le risorse nazionali ed europee ricevute per Taranto da Aeroporti di Puglia siano state utilizzate per altre esigenze;
  • se risulti che le varie procedure di gara avviate da Aeroporti di Puglia nei vari settori di competenza siano state espletate secondo le Convenzioni stipulate con Enac e nel rispetto del Piano regionale dei trasporti.
Nell'interrogazione il Senatore non ha citato la denuncia alla CEE del M.A.T.

di seguito l'intera interrogazione:



Senato della Repubblica

- 74 -

XVI LEGISLATURA


729a Seduta (pomerid.)                 Assemblea - Allegato B                              23 maggio 2012
LANNUTTI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:
l'aeroporto di Taranto-Grottaglie, nonostante i lavori effettuati per gli adeguamenti strutturali rimane ad oggi chiuso ai voli civili, sia di linea che charter, rimanendo aerostazione a vocazione prevalentemente cargo;
la società Aeroporti di Puglia SpA, detentrice della concessione quarantennale Enac per gli aeroporti di Puglia, ignora sistematicamente le problematiche dello scalo ionico persino nella assemblea annuale dei soci. Nel report annuale 2010, per esempio, afferma semplicemente che per quanto riguarda l'aeroporto di Grottaglie nel 2010 è stato registrato un forte incremento delle merci trasportate (57,1 per cento), confermando la vocazione di questa importante infrastruttura aeroportuale ai servizi logistici e cargo;
l'aeroporto stesso è registrato come aeroporto civile nazionale e comunitario;


Senato della Repubblica 

XVI LEGISLATURA


729a Seduta (pomerid.)                 Assemblea - Allegato B                              23 maggio 2012
nel 1999, in occasione del conflitto bellico in Kosovo, gli aeroporti di Bari e Brindisi, per motivi di sicurezza, furono chiusi facendo transitare i voli civili sull'aeroporto di Taranto-Grottaglie, trasformando quest'ultimo in «idoneo» al trasporto passeggeri;
nel 2006, a seguito dell'insediamento del Gruppo Alenia-Aeronautica presso il citato scalo per la produzione delle fusoliere della Boeing, lo scalo è stato adeguato per consentire l'atterraggio dei pesantissimi Boeing Cargo, risultando a fine lavori una delle piste più lunghe d'Italia. Costo dell'operazione 200 milioni di euro; considerato che:
dal Piano regionale dei trasporti - Piano attuativo 2009-2013 della Regione Puglia-Assessorato ai trasporti e alle vie di comunicazione, si evince che l'aeroporto di Grottaglie, ferma restando la possibilità di sviluppare traffico passeggeri a servizio della domanda generata dal proprio territorio di riferimento (il Piano prospetta l'attivazione di voli charter an­che a valenza internazionale con caratteristiche stagionali), è chiamato principalmente ad integrarsi nel sistema logistico-portuale dello Ionio, co­stituendone uno dei punti di forza grazie alle caratteristiche dei suoi im­pianti e alla sua elevata accessibilità ulteriormente migliorata attraverso la previsione dell'adeguamento dello svincolo sulla SS7. L'aeroporto potrà costituire un ulteriore incentivo per attrarre investimenti privati nel Distripark completando il network di feederaggio multimodale a supporto del sistema portuale; dallo stesso Piano si apprende che l'accessibilità stradale dell'aeroporto di Grottaglie è stata migliorata attraverso il collegamento diretto con la viabilità di interesse nazionale. La realizzazione dei nume­rosi potenziamenti stradali previsti in Salente consentono di migliorare i collegamenti dell'aeroporto con il porto di Taranto e le principali aree produttive e turistiche della zona;
nell'atto integrativo del Settore aeroportuale dell'Accordo di programma quadro «Trasporti: Aeroporti e Viabilità» del 23 febbraio 2005, la Regione Puglia, l'Enac e l'Enav sottoscrivono che allo stato era neces­sario completare il quadro della programmazione con gli investimenti ne­cessari alla destinazione dell'aeroporto di Grottaglie ad aeroscalo merci. Tali interventi avrebbero consentito la valorizzazione delle infrastrutture esistenti ed il potenziamento del sistema della logistica intermodale in relazione, anche, alla presenza di Taranto Container Terminal (TCT);
nella Convenzione stipulata il 22 gennaio 2002 tra Enac ed Aeroporti di Puglia si stabilisce per tutti gli aeroporti pugliesi (Bari, Brindisi, Foggia e Taranto) di erogare con continuità e regolarità, nel rispetto e se­condo le regole di non discriminazione dell'utenza, i servizi di propria competenza;
nella citata Convenzione la concessionaria assicura la piena operatività di ciascun aeroporto e che, nel caso di mancato ed immotivato ri­spetto del programma di interventi e del piano degli investimenti o di grave e immotivato ritardo nell'attuazione degli stessi, l'Enac dispone la revoca della concessione;
dalle caratteristiche e dai dati riguardanti lo scalo di Taranto-Grottaglie riportati nelle pubblicazioni aeronautiche risulterebbe che l'aero­porto è aperto al traffico aereo civile, mentre in realtà si configura solo la presenza sporadica di piccoli velivoli charter nei mesi estivi e/o voli privati;
la pista di 3.200 metri dello scalo è tra le più lunghe d'Italia, per cui dovrebbero essere garantiti quotidianamente i servizi aeroportuali, handling, antincendio, carburante, controllo del traffico aereo, informazioni volo, meteorologia, manutenzione di impianti luminosi, di telecomu­nicazioni e radioassistenze, oltre che, su richiesta, dogana, polizia e servi­zio sanitario, con costi gestione annui di 20 milioni di euro;
l'aeroporto di Taranto nel Piano regionale dei trasporti, destinato prioritariamente ai movimenti cargo, non impedisce l'utilizzo dello scalo anche per il trasporto passeggeri, considerato anche il fatto che i voli cargo non sono stati incentivati da Aeroporti di Puglia, e costituiscono ad oggi un numero limitato di voli (uno o due settimanali per conto della Boeing per Alenia);
Taranto è collocata in un'area strategica per le comunicazioni intermodali, a ridosso di due Regioni (la Calabria e la Basilicata) che, non avendo aeroporti vicino, potrebbero sostenere la domanda di una no­tevole utenza per i voli civili;
l'utilizzo a pieno regime dello scalo grottagliese, unitamente al Porto di Taranto, rappresenterebbe il volano per lo sviluppo economico, turistico e sociale di tutta la terra ionica;
il territorio ionico sarebbe fortemente avvantaggiato da un incremento dei flussi turistici nell'area essendo una delle principali mete turi­stiche della Regione;
la valorizzazione delle locazioni naturali, della cultura, delle tradizioni con i partner pubblici e privati che perseguono i medesimi obiettivi rappresenta un'efficace forma di sviluppo sostenibile del territorio;
il Ministro dello sviluppo economico Corrado Passera ha confer­mato la volontà del Governo di razionalizzare il sistema degli aeroporti italiani e che un singolo aeroporto non va valutato in quanto tale, ma va valutato alla luce del contesto regionale e territoriale; visti:
la delibera della Giunta del Comune di Martina Franca, n. 111 del 22 aprile 2011 avente ad oggetto «Manifestazione adesione iniziativa costituendo consorzio le Rotte del Sole» con la quale l'Ente esplicita la con­divisione dell'iniziativa al fine di predisporre e raggiungere l'obiettivo di rendere l'aeroporto di Taranto-Grottaglie disponibile a tutto il traffico ae­reo, passeggeri e commerciale, promuovere l'attivazione di voli turistici da e per l'aeroporto di Taranto-Grottaglie, promuovere iniziative per incrementare i flussi turistici nel territorio;
la delibera del Consiglio comunale di Taranto del 25 giugno 2010, pubblicata all'Albo Pretorio dal 13 luglio 2010 al 23 luglio 2010, n. 6644 del Registro Pubblico, in cui l'Ente approva l'ordine del giorno relativo all'aeroporto Arlotta Taranto-Grottaglie al fine di intraprendere iniziative concrete per la riapertura dell'aeroporto di Taranto al traffico passeggeri;
la richiesta del Consiglio comunale di Grottaglie del 25 novembre 2010 che le Autorità competenti e la Regione Puglia (socio di maggioranza) facciano pressione su Aeroporti di Puglia; Aeroporti di Puglia renda fruibile, da subito, l'aeroporto di Taranto-Grottaglie rendendolo disponibile anche a richiesta di operatori privati; Aeroporti di Puglia promuova ogni azione utile ad attivare vettori italiani o comunitari; l'aeroporto debba poter funzionare regolarmente così come avviene per altri aeroporti di Puglia; infine che sia istituito un tavolo tecnico per trovare una compa­gnia che possa utilizzare l'aeroporto;
l'interessamento della Provincia di Taranto, che ha dedicato una seduta consiliare ad hoc, affinché vengano istituiti voli passeggeri da/ per lo scalo Arlotta con principali destinazioni Roma e Milano, con ca­denza giornaliera;
le risultanze dell'audizione tenutasi nella V Commissione regionale con all'argomento la riattivazione dei voli civili nell'aeroporto Taranto-Grottaglie del 12 aprile 2011, in cui la Provincia di Taranto, i Sindaci di Taranto, di Grottaglie, di altri Comuni dell'arco ionico, il M.A.T. Mov. Aeroporto TA, l'Associazione TarantoVola, le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL hanno richiesto con forza all'Assessore ai trasporti e al Direttore di Aeroporti di Puglia di riattivare lo scalo di Grottaglie anche ai voli civili;
l'ordine del giorno del Consiglio regionale Puglia, approvato all'unanimità il 27 settembre 2011, che impegna il Governo regionale a prose­guire nell'utile interlocuzione con il territorio della Provincia di Taranto e con Aeroporti di Puglia per la valorizzazione dell'importante infrastruttura aeroportuale di Grottaglie predisponendola anche ai voli civili;
la raccolta di firme per riattivare l'aeroporto «Arlotta» di Grottaglie che il Movimento Aeroporto Taranto ha fatto pervenire al Presidente della Repubblica e ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
il procedimento aperto dalla Procura della Repubblica di Taranto, a seguito di un esposto denuncia dell'associazione «Taranto c'è», sull'operato della società Aeroporti di Puglia SpA che avrebbe utilizzato in ma­niera anomala oltre 100 milioni di euro di fondi europei destinati all'ae­roporto Arlotta di Grottaglie,
si chiede di sapere:
se al Ministro in indirizzo risulti che la società Aeroporti di Puglia nella governance dell'aeroporto «Arlotta» di Taranto-Grottaglie abbia rispettato la Convenzione stipulata con Enac, nell'erogazione delle risorse con continuità e regolarità nel rispetto e secondo le regole di non discriminazione dell'utenza;
se risulti che le risorse nazionali ed europee ricevute per Taranto da Aeroporti di Puglia siano state utilizzate per altre esigenze;
se risulti che le varie procedure di gara avviate da Aeroporti di Puglia nei vari settori di competenza siano state espletate secondo le Convenzioni stipulate con Enac e nel rispetto del Piano regionale dei trasporti.

(4-07535)

giovedì 26 luglio 2012

TARANTO FAGOCITA BRINDISI


Taranto incorpora la provincia di Brindisi

C'è già chi comincia a fare puri calcoli elettoralistici anzichè chiedersi perchè si è arrivato a questo!
Pobrebbe essere la soluzione indolore, oppure, potrebbero eliminarle tutte vista l'inefficienza.

martedì 24 luglio 2012

Il PD A TARANTO SPOSA IL TURISMO

dalla Gazzetta di Taranto 24/07/2012

Improvvisamente il PD tarantino a una nuova idea per l'intero territorio: il turismo.
I consiglieri comunali del PD, volendo dimostrare che non sono interessati alle poltrone ma ai reali problemi della città, hanno organizzato una conferenza stampa per proporre una alternativa all'industria pesante: il turismo, come sviluppo solido e duraturo non separato dal benessere di tutti cittadini.
Per realizzare tutto ciò sono indispensabili: strade, porto, treni e aeroporto, un trasporto intermodale che possa garantire e facilitare l'arrivo di turisti qui a Taranto.
È una svolta epocale, ed è ciò che noi diciamo da anni e lo abbiamo scritto nei nostri statuti pubblicati sui social network, ci fa piacere (ma non sappiamo quanto durerà) che alcuni esponenti del PD condividano la nostra idea. Ma hanno chiesto il permesso all'assessore alla mobilità di Bari e Brindisi Minervini? Hanno chiesto l'appoggio di Donato Pentassuglia? Hanno chiesto il parere a Gianni Florido? Hanno consultato Michele Pelillo? E Ludovico Vico che ne pensa? E Mancarelli? E Santoro? Se sono tutti d’accordo, allora siamo a cavallo! E per rafforzare le loro convinzioni, consiglio a questi intrepidi consiglieri di dare un'occhiata a ciò che è successo a Bilbao e facendo tanti auguri affinché il progetto vada in porto.
Un altro ultimo consiglio, se hanno intenzione di organizzare tavoli con operatori del settore etc…, informo che già tutto fatto e concluso con un “Si” incondizionato non meno di 4 mesi fa alla Camera di Commercio, non perdiamo altro tempo.

I numeri del turismo

Il turismo è una importante fonte di entrate sia per i privati che per la pubblica amministrazione, e porta denaro alle casse dello stato attraverso la tassazione dei servizi correlati, oltre che indirettamente attraverso gli incassi dei fornitori di servizi.
 Il turismo costituisce uno dei settori in maggiore espansione dell’economia globale, e l’Italia è tradizionalmente fra i Paesi in cui il turismo incide in modo importante sull’economia. L’indotto turistico offre lavoro a quasi 3 milioni di persone, pari a circa il 12% dell’occupazione totale e il settore contribuisce al PIL in misura pari al 12% (Fonte: Dossier Farnesina).
La domanda turistica complessiva sale a quasi 171 miliardi di fatturato e genera oltre 181 miliardi di valore aggiunto, pari al 13,1% del totale.
Non va infine dimenticato il ruolo della bilancia turistica nel riequilibrare i conti con l'estero dell'Italia: l'entità degli introiti netti per il turismo (quasi 9 miliardi), infatti, compensa più che tutto il disavanzo agroalimentare, oppure copre oltre un terzo della bolletta petrolifera.
Insomma, il turismo è davvero il più importante comparto produttivo del Paese, ma nessuno, o quasi, se ne è ancora accorto.
Spese dirette connesse ai flussi turistici, quelle indirette e indotte generate sul territorio:
•La tipologia di turismo a seconda della finalità (visita alle città, turismo marittimo, turismo enogastronomico…)
 •La permanenza media sul territorio, a seconda della regione considerata
 •Albergo
 •Resort
 •Camping
 •Agriturismo
 •Residence / Struttura turistica diversa
 •Piscina / Parco acquatico
•Parco a tema
 •Casino
 •Golf
 •SPA / Stazione termale / Centro benessere

domenica 22 luglio 2012

TARANTO e BRINDISI insieme

da TARANTOGGI del 22/07/2012
Rispondo all'amico Gianluca Coviello

Carissimo Gianluca,
gli interrogativi che tu poni sono effettivamente interessanti. Vengo subito a ciò che è di mia “competenza”. Concorderai con me, col fatto che in tutte le annessioni o accorpamenti. In genere il “più grosso mangia il più piccolo”, quindi, chi dovrebbe avere maggior voce in capitolo dovrebbe essere Taranto. Le cose cambiano perché noi abbiamo Florido e le loro hanno Ferrarese. Vorrei permettere che Ferrarese ha sempre fatto gli interessi di ciò che governa, ricordo ancora quando era presidente di Confindustria BR, essendo di Francavilla (era lì il suo collegio elettorale), si batteva per l'apertura ai voli passeggeri a Grottaglie che faceva tanto comodo ai suoi stessi paesani.
Io penso che se dovesse avverarsi quest'accorpamento e Ferrarese dovesse divenire il presidente di questa provincia, non potrebbe non prendere in considerazione la riattivazione dei voli passeggeri. Perché gli aeroporti non rispondono alle logiche provinciali ma al bacino d'utenza, ed il bacino d'utenza di Taranto comprende sia la Basilicata che l'alta Calabria, quindi, sarebbe quanto meno difficile (anche in prospettiva elettorale) la scelte per un presidente di provincia che dovrebbe giustificare la penalizzazione di un territorio rispetto ad un altro.
Pongo ora io un quesito, poniamo che Taranto s'accorpasse a Matera. Cosa succederebbe all'aeroporto di Taranto? Mi rispondo: sarebbe immediatamente riattivato l'aeroporto.
L'anomalia che ha offuscato tutti le menti, è dato dal fatto che Aeroporti di Puglia, in maniera assolutamente illegale, ha preso la concessione dei quattro aeroporti trattandoli come se fosse una unica concessione. Tutto ciò è assolutamente illegale (c'è qualche procura che indaga).
È giusto ricordare che il regolamento (CEE n. 2408/92 del Consiglio, del 23 luglio 1992, sull'accesso dei vettori aerei della Comunità alle rotte intracomunitarie) così recita: ogni aeroporto è in concorrenza con gli altri e pertanto deve poter svolgere ogni attività prevista e cioè: passeggeri, cargo e Charter (fonte ENAC).

Chi volesse approfondire il tema della "concorrenza aeroportuale", può darsi una lettura della sentenza di condanna dello Stato Italiano da parte della Commissione Europea, per aver "dirottato" i passeggeri da Linate a Malpensa (nello stesso agglomerato urbano).



domenica 15 luglio 2012

RISARCIMENTO PER TARANTO


Tutti insieme appassionatamente: Pietro Lunardi ministro per le infrastrutture e dei trasporti, Vito Riggio ENAC, Bruno Nieddu ENAV, Nichi Vendola presidente regione Puglia e, con il silenzio assenso degli amministratori tarantini.
All'inizio del 2006, con l'accordo quadro programmatico sui trasporti, si è consumato l'ennesimo scippo ai danni del territorio tarantino. Nell'accordo viene ribadito il "sistema aeroportuale", a mio parere: illegale ed illegittimo.
L'accordo, per un totale di 66 paginette, elenca nelle ultime due pagine i lavori da effettuare nei vari aeroporti.
Osservate la tabella, con “vecchio codice” si intendono i lavori che erano stati programmati (inutile dire che: TA sta per Taranto, BA sta per Bari, BR sta per Brindisi e FG sta per Foggia), ebbene i codici: TA vengono riprogrammati a Bari, Brindisi e Foggia.
In parole povere, quasi 40 milioni di euro vengono sottratti a Taranto per atterrare in altri aeroporti, senza che nessuno si opponga.
Io penso che in questa faccenda ci sia un enorme danno erariale, materia per la Magistratura (i dati sono stati forniti agli inquirenti), per la Corte dei conti e per qualche giornalista che vuole fare semplicemente il suo dovere.
Sento parlare in questi giorni di bonifica di ricompensa per Taranto, per questi 150 anni totalmente al servizio dell'Italia, nella eventuale ricompensa, bisogna anche tenere conto dello scippo e del non-sviluppo che in tutti questi anni è stato causato al territorio di Taranto.

mercoledì 4 luglio 2012

SCANDALO AL SOLE


Come definire l'ultima sortita del Presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido?

Sette corse anzichè cinque! questa è la richiesta di Florido, e i tarantini dovrebbero anche ringraziare, visto che ci tiene a specificare: "ad usufruire di questa opportunità...".
Un diritto dei cittadini diventa "opportunita", e chi dovremmo ringraziare: Vendola, Minervini, Florido, i consiglieri regionali, gli amministratori locali, i sindacati, gli imprenditori, le istituzioni?
Per questo sperpero di denaro pubblico, chi dovremmo ringraziare? oppure sono soldi che avanzavano? Michele Pelillo ci fornisca una spiegazione. La Corte dei conti se c'è, batta un colpo!