Elio LANNUTTI (IDV) |
Il 23 maggio 2012 a quasi un anno di distanza dall'interrogazione alla Camera dell'On. Antonio DI PIETRO, c'è stata a cura dell'On. Elio LANNUTTI una nuova richiesta (con risposta per iscritto).
Ho già provveduto a ringraziare l'On. LANNUTTI.
Queste le richieste:
- se al Ministro in indirizzo risulti che la società Aeroporti di Puglia nella governance dell'aeroporto «Arlotta» di Taranto-Grottaglie abbia rispettato la Convenzione stipulata con Enac, nell'erogazione delle risorse con continuità e regolarità nel rispetto e secondo le regole di non discriminazione dell'utenza;
- se risulti che le risorse nazionali ed europee ricevute per Taranto da Aeroporti di Puglia siano state utilizzate per altre esigenze;
- se risulti che le varie procedure di gara avviate da Aeroporti di Puglia nei vari settori di competenza siano state espletate secondo le Convenzioni stipulate con Enac e nel rispetto del Piano regionale dei trasporti.
Nell'interrogazione il Senatore non ha citato la denuncia alla CEE del M.A.T.
di seguito l'intera interrogazione:
Senato della Repubblica
- 74 -
XVI LEGISLATURA
729a
Seduta (pomerid.) Assemblea
- Allegato B 23 maggio 2012
LANNUTTI. - Al
Ministro dello sviluppo economico. - Premesso che a quanto risulta
all'interrogante:
l'aeroporto di
Taranto-Grottaglie, nonostante i lavori effettuati per gli adeguamenti strutturali rimane ad oggi chiuso ai voli civili, sia
di linea che charter, rimanendo aerostazione a vocazione
prevalentemente cargo;
la
società Aeroporti di Puglia SpA, detentrice della concessione quarantennale
Enac per gli aeroporti di Puglia, ignora sistematicamente le problematiche
dello scalo ionico persino nella assemblea annuale dei soci. Nel report annuale
2010, per esempio, afferma semplicemente che per quanto riguarda l'aeroporto di
Grottaglie nel 2010 è stato registrato un forte incremento delle merci
trasportate (57,1 per cento), confermando la
vocazione di questa importante infrastruttura aeroportuale ai servizi logistici
e cargo;
l'aeroporto
stesso è registrato come aeroporto civile nazionale e comunitario;
Senato della Repubblica
XVI LEGISLATURA
729a
Seduta (pomerid.) Assemblea
- Allegato B 23 maggio 2012
nel
1999, in occasione del conflitto bellico in Kosovo, gli aeroporti di Bari e Brindisi, per motivi di sicurezza, furono
chiusi facendo transitare i voli civili sull'aeroporto di Taranto-Grottaglie,
trasformando quest'ultimo in «idoneo» al trasporto passeggeri;
nel
2006, a seguito dell'insediamento del Gruppo Alenia-Aeronautica presso il
citato scalo per la produzione delle fusoliere della Boeing, lo scalo è stato adeguato per consentire l'atterraggio dei pesantissimi Boeing Cargo,
risultando a fine lavori una delle piste più lunghe d'Italia. Costo
dell'operazione 200 milioni di euro; considerato che:
dal
Piano regionale dei trasporti - Piano attuativo 2009-2013 della Regione Puglia-Assessorato ai trasporti e alle vie di
comunicazione, si evince che l'aeroporto di
Grottaglie, ferma restando la possibilità di
sviluppare traffico passeggeri a servizio della domanda generata dal proprio
territorio di riferimento (il Piano prospetta l'attivazione di voli charter anche
a valenza internazionale con caratteristiche stagionali), è chiamato
principalmente ad integrarsi nel sistema logistico-portuale dello Ionio, costituendone
uno dei punti di forza grazie alle caratteristiche dei suoi impianti e alla
sua elevata accessibilità ulteriormente migliorata attraverso la previsione dell'adeguamento dello svincolo
sulla SS7. L'aeroporto potrà costituire un ulteriore incentivo per attrarre
investimenti privati nel Distripark completando il network di
feederaggio multimodale a supporto del sistema portuale; dallo stesso Piano si
apprende che l'accessibilità stradale dell'aeroporto di Grottaglie è
stata migliorata attraverso il collegamento diretto con la viabilità di
interesse nazionale. La realizzazione dei numerosi potenziamenti stradali previsti in Salente consentono di
migliorare i collegamenti dell'aeroporto con il porto di Taranto e le principali
aree produttive e turistiche della zona;
nell'atto integrativo
del Settore aeroportuale dell'Accordo di programma quadro «Trasporti:
Aeroporti e Viabilità» del 23 febbraio 2005, la Regione Puglia, l'Enac e l'Enav
sottoscrivono che allo stato era necessario
completare il quadro della programmazione con gli investimenti necessari
alla destinazione dell'aeroporto di Grottaglie ad aeroscalo merci. Tali interventi avrebbero consentito la
valorizzazione delle infrastrutture esistenti ed il potenziamento del sistema
della logistica intermodale in relazione, anche, alla presenza di
Taranto Container Terminal (TCT);
nella
Convenzione stipulata il 22 gennaio 2002 tra Enac ed Aeroporti di Puglia si
stabilisce per tutti gli aeroporti pugliesi (Bari, Brindisi, Foggia e Taranto) di erogare con continuità e
regolarità, nel rispetto e secondo le regole di non discriminazione
dell'utenza, i servizi di propria competenza;
nella
citata Convenzione la concessionaria assicura la piena operatività di ciascun aeroporto e che, nel caso di mancato ed
immotivato rispetto del programma di interventi e del piano degli investimenti
o di grave e immotivato ritardo nell'attuazione degli stessi, l'Enac dispone la
revoca della concessione;
dalle
caratteristiche e dai dati riguardanti lo scalo di Taranto-Grottaglie riportati nelle pubblicazioni aeronautiche
risulterebbe che l'aeroporto è aperto al traffico aereo civile, mentre in realtà si
configura solo la presenza sporadica di piccoli velivoli charter nei
mesi estivi e/o voli privati;
la pista di 3.200
metri dello scalo è tra le più lunghe d'Italia, per cui dovrebbero essere
garantiti quotidianamente i servizi aeroportuali, handling, antincendio,
carburante, controllo del traffico aereo, informazioni volo, meteorologia, manutenzione di impianti luminosi, di telecomunicazioni e radioassistenze, oltre che, su
richiesta, dogana, polizia e servizio sanitario, con costi gestione
annui di 20 milioni di euro;
l'aeroporto
di Taranto nel Piano regionale dei trasporti, destinato prioritariamente ai
movimenti cargo, non impedisce l'utilizzo dello scalo anche per il trasporto passeggeri, considerato anche
il fatto che i voli cargo non sono stati incentivati da Aeroporti di Puglia, e
costituiscono ad oggi un numero limitato di
voli (uno o due settimanali per conto della Boeing per Alenia);
Taranto è collocata
in un'area strategica per le comunicazioni intermodali, a ridosso di due
Regioni (la Calabria e la Basilicata) che, non
avendo aeroporti vicino, potrebbero sostenere la domanda di una notevole
utenza per i voli civili;
l'utilizzo a pieno
regime dello scalo grottagliese, unitamente al Porto di Taranto, rappresenterebbe il volano per lo sviluppo economico,
turistico e sociale di tutta la terra ionica;
il
territorio ionico sarebbe fortemente avvantaggiato da un incremento dei flussi
turistici nell'area essendo una delle principali mete turistiche della Regione;
la
valorizzazione delle locazioni naturali, della cultura, delle tradizioni con i partner
pubblici e privati che perseguono i medesimi obiettivi rappresenta un'efficace forma di sviluppo sostenibile
del territorio;
il Ministro dello sviluppo economico Corrado Passera ha confermato la
volontà
del Governo di razionalizzare il sistema degli aeroporti italiani e che un
singolo aeroporto non va valutato in quanto tale, ma va valutato alla luce del
contesto regionale e territoriale; visti:
la delibera della
Giunta del Comune di Martina Franca, n. 111 del 22 aprile 2011 avente ad oggetto «Manifestazione
adesione iniziativa costituendo consorzio le Rotte del Sole» con la quale
l'Ente esplicita la condivisione dell'iniziativa al fine di predisporre e
raggiungere l'obiettivo di rendere
l'aeroporto di Taranto-Grottaglie disponibile a tutto il traffico aereo,
passeggeri e commerciale, promuovere l'attivazione di voli turistici da e per l'aeroporto di Taranto-Grottaglie,
promuovere iniziative per incrementare i flussi turistici nel
territorio;
la
delibera del Consiglio comunale di Taranto del 25 giugno 2010, pubblicata all'Albo Pretorio dal 13 luglio 2010 al 23
luglio 2010, n. 6644 del Registro Pubblico, in cui l'Ente approva l'ordine del
giorno relativo all'aeroporto Arlotta Taranto-Grottaglie al fine di
intraprendere iniziative concrete per la riapertura dell'aeroporto di Taranto
al traffico passeggeri;
la
richiesta del Consiglio comunale di Grottaglie del 25 novembre 2010 che le Autorità competenti e la Regione Puglia
(socio di maggioranza) facciano pressione su
Aeroporti di Puglia; Aeroporti di Puglia renda fruibile, da subito,
l'aeroporto di Taranto-Grottaglie rendendolo disponibile anche a richiesta di
operatori privati; Aeroporti di Puglia promuova ogni azione utile ad attivare
vettori italiani o comunitari; l'aeroporto debba
poter funzionare regolarmente così come avviene per altri aeroporti di Puglia;
infine che sia istituito un tavolo tecnico per trovare una compagnia
che possa utilizzare l'aeroporto;
l'interessamento della
Provincia di Taranto, che ha dedicato una seduta consiliare ad hoc, affinché vengano
istituiti voli passeggeri da/ per lo scalo Arlotta con principali destinazioni
Roma e Milano, con cadenza giornaliera;
le
risultanze dell'audizione tenutasi nella V Commissione regionale con all'argomento la riattivazione dei voli civili
nell'aeroporto Taranto-Grottaglie del 12 aprile 2011, in cui la Provincia di
Taranto, i Sindaci di Taranto, di Grottaglie, di altri Comuni dell'arco ionico,
il M.A.T. Mov. Aeroporto TA, l'Associazione TarantoVola,
le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL hanno richiesto con forza
all'Assessore ai trasporti e al Direttore di Aeroporti di Puglia di riattivare
lo scalo di Grottaglie anche ai voli civili;
l'ordine
del giorno del Consiglio regionale Puglia, approvato all'unanimità il 27 settembre 2011, che impegna il Governo regionale a proseguire
nell'utile interlocuzione con il territorio della Provincia di Taranto e con Aeroporti di Puglia per la valorizzazione dell'importante
infrastruttura aeroportuale di Grottaglie predisponendola anche ai voli
civili;
la raccolta di firme
per riattivare l'aeroporto «Arlotta» di Grottaglie
che il Movimento Aeroporto Taranto ha fatto pervenire al Presidente della
Repubblica e ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della
Repubblica;
il
procedimento aperto dalla Procura della Repubblica di Taranto, a seguito di un esposto denuncia dell'associazione «Taranto
c'è», sull'operato della società Aeroporti di Puglia SpA che avrebbe utilizzato
in maniera anomala oltre 100 milioni di euro di fondi europei destinati all'aeroporto
Arlotta di Grottaglie,
si chiede di sapere:
se
al Ministro in indirizzo risulti che la società
Aeroporti di Puglia nella governance dell'aeroporto «Arlotta» di
Taranto-Grottaglie abbia rispettato la Convenzione stipulata con Enac, nell'erogazione
delle risorse con continuità e regolarità
nel rispetto e secondo le regole di non discriminazione dell'utenza;
se risulti che le
risorse nazionali ed europee ricevute per Taranto da Aeroporti di Puglia siano
state utilizzate per altre esigenze;
se
risulti che le varie procedure di gara avviate da Aeroporti di Puglia nei vari settori di
competenza siano state espletate secondo le Convenzioni stipulate con Enac e
nel rispetto del Piano regionale dei trasporti.
(4-07535)
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