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il parlamentare Alessandro Furnari (fuoriuscito dal Movimento 5 stelle) |
Il 30 settembre 2013 Alessandro Furnari
(parlamentare di Taranto) ha presentato un'interrogazione parlamentare a
risposta scritta, riguardante la situazione in cui versa l'aeroporto di
Taranto.
Non è quella che noi avremmo voluto, ma
per il momento ci accontentiamo.
Qualcuno ci critica, perché diamo spazio a
(testuali): "...simili personaggi". Rispondiamo affermando ciò che
abbiamo sempre ribadito: "APPOGGEREMO
CHIUNQUE FARA' QUALCOSA DI CONCRETO PER L'AEROPORTO", e che abbiamo
già fatto nei confronti di On. Antonio Di Pietro ed On. Elio Lannutti.
Ecco l'intera interrogazione, che pur
essendo (a nostro parere) incompleta, mette il punto sul un fatto fondamentale:
SISTEMA AEROPORTUALE.
La gestione dei 4 aeroporti non autorizza
Aeroporti di Puglia a farla diventare "Sistema Aeroportuale", perchè,
viene definito dai Regolamenti e dalle LEGGI: art. 2 del decreto
legislativo n. 18 del 1999, definisce sistema aeroportuale "un
raggruppamento di due o più aeroporti che servono la stessa città o lo stesso
agglomerato urbano, come indicato nel regolamento (CEE) n. 2408 del Consiglio
del 23 luglio 1992".
Altro punto focale, sono i mancati lavori
per adeguare le strutture viarie attorno all'aeroporto Previsti fin dal 2006,
non sono stati mai realizzati (anzi i soldi sono stati ritirati 12 milioni di
€), e pertanto non possono permettere il tanto sbandierato (a chiacchiere) Cargo.
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Camera dei deputati |
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
4/02006
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 87 del
30/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: FURNARI
ALESSANDRO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI
DEL GRUPPO
Data firma: 30/09/2013
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E
DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere:
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 30/09/2013
Stato iter: IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta
4-02006
presentato da
FURNARI Alessandro
testo di
Lunedì 30 settembre 2013, seduta
n. 87
FURNARI. — Al Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
- nei giorni scorsi, il Presidente
dell'associazione di promozione turistica «TarantoVola» recandosi all'aeroporto
civile «Marcello Arlotta» di Grottaglie ha trovato l'ingresso di accesso al
pubblico sbarrato e ha ricevuto notizia che l'accesso, in base alle nuove
disposizioni, deve essere effettuato tramite pass;
- il direttore di Aeroporti di
Puglia, rispondendo, sempre attraverso un'intervista su un quotidiano, ha fatto
sapere che la società Aeroporti di Puglia si è adeguata ad una recente
disposizione del Ministero dell'interno che «deriva dalla necessità di tutelare
beni pubblici, come sono appunto le strutture aeroportuali nazionali, quando
non c’è attività continua e costante. Di conseguenza come nel caso di
Grottaglie le porte devono restare chiuse e sotto sorveglianza giacché non può
esserci il posto fisso di Polizia»; «Non c’è assolutamente da parte di APD
alcuna volontà di contrasto all'aeroporto grottagliese» conclude il Presidente
Aeroporti Puglia;
- l'aeroporto in questione è
registrato come Aeroporto Civile Nazionale e Comunitario;
- in base al piano regionale dei
trasporti della Puglia, il suddetto aeroporto risulta facente parte di un
sistema aeroportuale (insieme agli aeroporti Gino Lisa di Foggia, aeroporto del
Salento di Brindisi e Karol Wojtyla di Bari);
- nel caso degli Aeroporti Pugliesi
la definizione di sistema aeroportuale non è applicabile (a differenza del
sistema aeroportuale Linate-Malpensa di Milano o Fiumicino-Ciampino di Roma, ad
esempio) poiché i 4 aeroporti servono città differenti poste a notevole
distanza l'una dall'altra e con un bacino di utenza molto elevato, così come
riportato nell'articolo 2 del decreto legislativo n. 18 del 1999, che definisce
sistema aeroportuale «un raggruppamento di due o più aeroporti che servono la
stessa città o lo stesso agglomerato urbano, come indicato nel regolamento
(CEE) n. 2408 del Consiglio del 23 luglio 1992»;
- l'aeroporto di Grottaglie,
peraltro, vanta la presenza della pista aerea più lunga della Puglia, con i
suoi 3,2 chilometri di lunghezza, risultando particolarmente idonea ad
accogliere l'atterraggio di velivoli di grandi dimensioni;
- nel 2006, a seguito
dell'insediamento del gruppo Alenia-Aeronautica presso il citato scalo per la
produzione delle fusoliere della Boeing, lo scalo è stato adeguato per
consentire l'atterraggio dei pesantissimi Boeing Cargo, risultando a fine
lavori una delle piste più lunghe d'Italia;
- nonostante l'investimento di 130
milioni di euro per i lavori effettuati per gli adeguamenti strutturali,
previsti dall'articolo 31 del PRT Puglia – capitolo 5 – commi a) e b) secondo
cui sono previsti «gli interventi di adeguamento/potenziamento sugli assi
stradali di connessione all'aeroporto di Grottaglie al fine della sua
integrazione nella rete di collegamento regionale/nazionale, prioritariamente
per la connessione con l'area portuale di Taranto», rimane ad oggi chiuso ai
voli civili, sia di linea che charter, rimanendo aerostazione a vocazione
prevalentemente cargo, ma senza collegamento diretto con la vicinissima strada
statale 7 (SS7) o l'altrettanto vicina linea ferroviaria;
- lo «Studio per lo sviluppo della
rete aeroportuale nazionale» elaborato da One Works, KPMG e Nomisma per il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l'Enac (Ente nazionale per
l'aviazione civile) stima che l'aeroporto di Taranto ricopra un bacino di
utenza territoriale che si estende per ben 12.800 chilometri quadrati e che
risulti raggiungibile in soli 90 minuti da più di 3 milioni di passeggeri
potenziali provenienti dalla provincia di Taranto, dalla Basilicata e da parte
della Calabria;
- dal piano regionale dei trasporti
– piano attuativo 2009-2013 della regione Puglia si evince che l'aeroporto di
Grottaglie, ferma restando la possibilità di sviluppare traffico passeggeri a
servizio della domanda generata dal proprio territorio di riferimento è
chiamato principalmente ad integrarsi nel sistema logistico-portuale dello
Ionio, costituendone uno dei punti di forza grazie alle caratteristiche dei
suoi impianti e alla sua elevata accessibilità ulteriormente migliorata
attraverso la previsione dell'adeguamento dello svincolo sulla SS7. L'aeroporto
potrà costituire un ulteriore incentivo per attrarre investimenti privati nel
Distripark completando il network di feederaggio multimodale a supporto del
sistema portuale;
- dallo stesso piano si apprende che l'accessibilità stradale
dell'aeroporto di Grottaglie è stata migliorata attraverso il collegamento diretto
con la viabilità di interesse nazionale. La realizzazione dei numerosi
potenziamenti stradali previsti in Salento consentono di migliorare i
collegamenti dell'aeroporto con il porto di Taranto e le principali aree
produttive e turistiche della zona;
- Taranto è collocata in un'area
strategica per le comunicazioni intermodali, a ridosso di due regioni (la
Calabria e la Basilicata) che, non avendo aeroporti vicino, potrebbero
sostenere la domanda di una notevole utenza per i voli civili;
- l'utilizzo a pieno regime dello
scalo grottagliese, unitamente al porto di Taranto, rappresenterebbe il volano
per lo sviluppo economico, turistico e sociale di tutta la terra ionica;
- il territorio ionico sarebbe
fortemente avvantaggiato da un incremento dei flussi turistici nell'area
essendo una delle principali mete turistiche della regione;
- la valorizzazione delle locazioni
naturali, della cultura, delle tradizioni con i partner pubblici e privati che
perseguono i medesimi obiettivi rappresenta un'efficace forma di sviluppo
sostenibile del territorio;
- nel piano ENAC (febbraio 2012),
l'aeroporto «Arlotta» è stato inserito nella Rete nazionale degli aeroporti per
il trasporto delle merci, come scalo di macro-area, insistente in una
piattaforma logistica pianificata, a supporto dei distretti produttivi locali e
a servizio delle esigenze espresse dalle imprese del territorio, per l'accesso
diretto ai mercati;
- l'aeroporto di Grottaglie è
considerato altresì «scalo con sviluppo correlato», il cui traffico, in ragione
dei condizionamenti e delle relazioni esistenti all'interno dei bacini di
utenza, deve essere, appunto, correlato per rispondere con maggiore efficacia
all'esigenza del territorio;
- di conseguenza per quanto
riguarda il complesso degli aeroporti pugliesi si evidenzia, nel piano sopra
citato, che l'aeroporto di Bari si configura come aeroporto strategico della
costa meridionale adriatica dedicato al traffico di linea e merci; l'aeroporto
di Brindisi svolge il ruolo di scalo primario a supporto di Bari, specializzato
in traffico low cost e attività complementari a servizio della zona turistica
salentina; per l'aeroporto di Foggia è indicata una vocazione relativa al
segmento di traffico corrispondente all'Aviazione Generale (commerciale e
privata), ai servizi elicotteristici e di servizio al turismo locale; infine,
lo scalo di Taranto Grottaglie si configura attualmente come uno scalo che
svolge un servizio di trasporto speciale intercontinentale, per il quale è
indicato a medio termine il ruolo di polo del traffico aereo merci;
inoltre, si evidenzia sempre nel
piano ENAC, l'aeroporto di Grottaglie per la posizione geografica strategica in
relazione all'area Mediterranea e per le caratteristiche dimensionali e
prestazionali della pista di volo, presenta anche interessanti potenzialità e
pertanto, nel lungo periodo, potrebbe svolgere il ruolo di riserva di capacità
dei traffici aerei dell'Italia meridionale –:
se e quali iniziative, per quanto
di competenza, intenda assumere il Governo alla luce di quanto descritto in
premessa, al fine di garantire in tempi celeri, la completa riapertura
dell'aeroporto «Marcello Adotta» di Grottaglie-Taranto al traffico civile e
commerciale alla stessa stregua di quanto accade negli altri aeroporti della
regione Puglia, poiché non identificabili come sistema aeroportuale.
(4-02006)