giovedì 3 ottobre 2013

RYANAIR NON VOLA DA FOGGIA

Ass. reg. trasporti avv. Giovanni Giannini (foto Lilli D'Amicis)
Il 12 settembre scorso Giannini, pur riconoscendo "l'incazzatura" del territorio, non poteva esaudire la nostra, legittima, richiesta di voli di linea, motivo: non ci sono soldi!
Qui viene fuori tutta la contraddizione della situazione aeroportuale pugliese, che vede una S.p.A. totalmente detenuta dalla Regione Puglia, che pertanto, non ragiona come una società che deve stare sul mercato, ma che usa Aeroporti di Puglia per altri fini che magari accerterà, altrimenti, una società che vuole fare utili, non rinuncerebbe al bacino calabro-lucano.
Non ci sono soldi, e non si può investire in voli di linea per un territorio di 600 mila abitanti (senza contare il già citato bacino calabro-lucano), però s'investe su Foggia, dove si è già testato il mercato per 3 anni (spendendo 27 milioni € di soldi pubblici per 70 mila passeggeri l'anno - fonte ex ass. Guglielmo Minervini).

Corriere Mezzogiorno del 3 novembre 2011

L'investimento su Foggia è di 14 milioni €, che serviranno per allungare la pista di 200 metri, che comunque non serviranno, perchè Ryanair si è affrettata ad affermare che li non atterrerà (o almeno cosi gli hanno detto di dire). Minervini, sempre lui, afferma che Ryanair ha bisogno minimo di una pista da 2.200 m.
Allora di cosa parliamo?
Intanto Aeroporti di Puglia va avanti con espropri 


avviso di esproprio pubblicato da AdP
e relativo bando, che intanto non fa male a nessuno e mette a tacere le proteste, perchè se non si farà nulla, non si potrà dire che AdP non ha fatto la sua parte

bando per l'allungamento della pista del Gino Lisa a Foggia 
Qualche maligno ha fatto notare che i 14 milioni a Foggia non si sono ancora visti e se non compariranno entro il 31 dicembre, sarà tutta ...fatica sprecata, anche perchè, la restante parte del finanziamento, 60 milioni di € sono stati già impiegati a Bari e Brindisi.
Dispiace per gli amici foggiani che hanno tutto il diritto di poter volare da Foggia, alle stesse condizioni degli altri scali; non ci devono essere figli e figliastri.
Lo ribadiamo, non esiste alcun "sistema aeroportuale pugliese" o "rete pugliese" esistono aeroporti in concorrenza tra loro, come recita l'art. 2 del D.Lgs. n. 18/99 e ribadito nel regolamento CEE n. 2408 del 23/07/1992.

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