la protesta degli studenti di Taranto |
Manifestazione del 26 ottobre
In questa era digitale dove i
megabyte, i minuti, i secondi fanno la differenza, dove bisogna prendere al
volo le occasioni, dove l’orizzonte lavorativo e professionale per i giovani,
non è più la città o la provincia, o l’Italia stessa, ma è diventato il mondo
intero, non possiamo, qui a Taranto essere ancora ai tempi delle diligenze e
delle carrozze. Qui a Taranto abbiamo una carenza di mobilità che è
paragonabile ad alcuni paesi del 3° mondo. Taranto,
importantissima città del Sud, 1ª
nel P.I.L., non può avere questo deficit.
I nostri giovani devono potersi
muovere in piena libertà, devono poter afferrare le opportunità che capitano,
alle quali bisogna rispondere con tempestività, spostandosi agevolmente e
celermente in Italia, in Europa, nel mondo. L’accessibilità di un territorio,
da soprattutto ai giovani, la possibilità d’interfacciarsi con altre culture di
conoscere gente, luoghi, di toccare con mano ciò che si studia sui libri.
L’aeroporto di Taranto è una
enorme infrastruttura (pienamente funzionante) 1ª pista in Puglia, 5ª
in Italia che ogni settimana vede atterrare i giganti della Boeing 787 per
caricare le fusoliere prodotte nell’Alenia, e riportarle negli USA. Questo
aeroporto per volontà della Regione Puglia, viene tenuto inattivo per ciò che
riguarda i voli passeggeri, per non
danneggiare le manie di grandezza di Bari e Brindisi.
Tutto ciò provoca un grosso danno
all’economia tarantina e allo sviluppo alternativo del futuro di Taranto troppo
legato alla monocultura dell’acciaio, e ai nostri giovani che subiscono questo
blocco imposto per ragioni di becero
profitto ai danni di Taranto.
i ragazzi dell'Istituto A. Righi nell'aeroporto San Cataldo (LE) |
Se fosse pienamente attivo
l’aeroporto, i giovani e gli studenti, potrebbero:
- · trovare un posto di lavoro in aeroporto o nell'indotto connesso;
- · partire in aereo per i viaggi studio;
- · viaggiare in aereo per le gite scolastiche;
- · fare stage in aeroporto (per Istituti con indirizzo aeronautico e turistico);
- · visitare l’Italia e l’Europa con facilità e prezzi accessibili;
- · ricevere relatori internazionali per convegni;
- · far arrivare artisti nazionali e mondiali per concerti.
Tutto ciò invece ci viene negato,
infatti, a Taranto non è stato creato un solo posto di lavoro con l’aeroporto,
bisogna viaggiare in autobus, è vietato fare stage ed i relatori e gli artisti
non vengono per via delle difficoltà e dei disagi degli spostamenti.
Giovani e studenti, vi chiediamo
di darci una mano affinché tutto questo cambi, affinché la grande manifestazione del 26 ottobre, illumini
i nostri amministratori e ci faccia riconoscere un diritto sancito dalla
Costituzione: IL DIRITTO ALLA MOBILITà.
D’ora
in poi, ciò che accadrà a Taranto, saranno i tarantini a deciderlo.
Pagina manifestazione facebook: https://www.facebook.com/events/451356588313993/?fref=ts
LeAli per Taranto
Mimmo De Padova 328-6546473 mimmodepadova@libero.it
La partecipazione degli studenti e dei giovani in generale, rappresenta un evento positivo. Ciò che descrivono nella nota anzi letta evidenziano una cosciente presa di posizione in merito alla voglia di partecipare attivamente alla rinascita di Taranto. Bene il convegno dellaMagna Grecia ma è ora che si facciano i convegni sulla magna Taranto,e finiamola con la molle tarentum. Forse erano molli gli antenati, oggi saranno i giovani a suonare la carica. Alè alè ..Tarante a da vincè. Per un genovese, niente male. Alla via così....
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