di Lilli D'Amicis |
Il sig. Giannini, a differenza dei suoi
predecessori (quelli della Metropolitana di superficie dei voli a Roma e
Milano, della piastra logistica, del binomio porto-aeroporto), è un tantino più arrogante. Nell'incontro del 12 ci invitava: “ad essere civili…”. Parla come i
precedenti di progetti che non si realizzeranno mai e pretende che noi li si
debba accettare a scatola chiusa.
Questo è il botta e risposta sul TarantoBuonaSera, intervista di Mary De Bartolomeo:
GROTTAGLIE
- Si aprono oggi a Bari gli incontri tematici sul futuro dell'aeroporto
Arlotta. Abbiamo ascoltato l'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini
poco prima del confronto con i sindaci ionici.
TS: Assessore, lei a Grottaglie
giovedì scorso ha dichiarato che per l'aeroporto Arlotta il futuro è nel cargo
e che possono essere attivati voli charter in estate. E' quanto previsto nel
nuovo piano di trasporti 20014/2020?
Giannini:
"Sì, questo è quanto prevede il piano regionale che sta per essere varato
e ciò in sinergia con le strategie dal piano nazionale delle compagnie aeree.
Un progetto che si inserisce in un contenitore più ampio che travalica i
confini nazionali ed internazionali.
De Padova: Il PRT è illegittimo perché parte dal presupposto errato-consapevole di
considerare la gestione dei 4 aeroporti come “sistema aeroportuale”. Un sistema
aeroportuale è riferito ad aeroporti che
servono la stessa città (vedi Roma e Milano).
Giannini:
La soluzione del cargo significa attirare compagnia e scambi con le aree del
Nord Europa e le zone asiatiche, piuttosto che con il porto di Gioia
Tauro".
De Padova: anche il vecchio PRT prevedeva cargo. Furono stanziati
98 milioni, ma a Taranto di strutture cargo non c’è NULLA. Nessuno è contrario
al cargo, ma se tutto va bene, si potrà fare tra 5 anni, e poi i numeri cargo
in Italia sono poca cosa
TS: Le associazioni tarantine si
ribellano e chiedono che dall'Arlotta partano anche i voli civili. Perché no?
Giannini:
"Le associazioni rappresentano un territorio specifico, purtroppo noi dobbiamo
guardare ad un territorio più complesso. I voli civili non sono inutili, ma
quelli di linea vengono finanziati dal pubblico solo in caso di sostenibilità
delle operazioni, altrimenti il carico grava sul bilancio pubblico. Oggi siamo
in una situazione in cui le compagnie aeree non vengono perché non hanno
convenienza e non si può chiedere alla Regione di mettere mano alle casse
pubbliche e permetterne la perdita".
De Padova: Se non ci sono soldi, perché allungare la pista di
Foggia di 200 m. (14 milioni €), e perché sempre a Foggia sono stati spesi 27
milioni di €? Ricordiamo all’ass. che i 12 milioni annui a Ryanair li pagano
anche i tarantini
TS: Il riferimento è ai due bandi
che sono andati deserti?
Giannini:
"Sì. E comunque il rischio sarebbe di far decollare voli con pochi
passeggeri a bordo".
De Padova: I
bandi sono andati deserti! prendiamola per buona, ma i 5 milioni non dovevano
essere spartiti fra Brindisi e Foggia (come dichiara Franchini in un articolo), era espressamente
vietato dalla CEE. E poi, perché Foggia che ha 70 mila passeggeri l’anno?
TS: Ma la Camera di Commercio ha
eseguito uno studio specifico che dimostrava come, invece, la richiesta esista
tra Taranto e la vicina Lucania.
Giannini:
"Non voglio commentare ed entrare in polemica con nessuno. Ma questo
desiderio di vedere Grottaglie collegata con Roma o con Milano rischierebbe di
essere pagato dai pugliesi. La Camera di Commercio ha fatto quello studio. E'
vero, ma vorrei ricordare che le
decisioni circa la destinazione cargo sono state assunte all'unanimità dalla
politica e da tutti, anche dai tarantini".
De Padova: Oltre allo studio CCIAA, ci sono le affermazioni di Di
Paola (a denti stretti) che ci accreditava di 700 mila passeggeri annui, ma c’è
anche lo studio Nomisma che nel 2008, attestava 3 milioni di utenti che
potevano raggiungere l’aeroporto in 45 minuti.
TS: Anche gli operatori turistici
chiedono i voli di linea per poter accogliere meglio i propri clienti. Come
fare?
Giannini:
"Per il turismo saranno garantiti i voli charter. Mi creda stiamo facendo
uno sforzo notevole per promuovere quello scalo. Non so davvero come si fa a
parlare di un'operazione oggettivamente di sviluppo come ad un segnale in
negativo".
De Padova: Siamo in attesa di conoscere
anche un solo sforzo in 10 anni.
tutte le foto sono di Lilli D'Amicis
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