C. mo Diego,
giorno 14 u.s. hai assistito
anche tu all'eccezionale evento, l’ennesimo, piombato dall'alto, che decide ancora una volta dei destini di una comunità. Cosi come 50 anni fa, qualcuno
decideva che l’Italsider dove impadronirsi della città, dapprima soggiogandola
con i tanti posti di lavoro, poi violentandola e avvelenandola, con una stretta
mortale, e nonostante le lotte dei cittadini e le inchieste della Magistratura,
non ci si riesce a svincolarsi.
A Grottaglie, con i dovuti
distinguo, assistiamo alla stessa imposizione, questa volta “ad excludendum”,
nel senso che: Taranto non ha pari diritti come Bari e Brindisi. Qualcuno,
altro che il “mercato”, ha deciso che l’aeroporto di Taranto deve rimanere
bloccato per non danneggiare il “sistema” Puglia. E allora ci s’inventa:
• La vocazione cargo, senza
che di cargo si sia mai fatto nulla;
• Aeroporto indecente, e
allora si dirottano tutti i voli destinati a Taranto;
• “…Nessuno vuole Taranto”, e
allora i milioni della CEE vanno altrove;
• Strutture che non ci sono,
ma intanto i finanziamenti (120 milioni €) vengono spostati su altri aeroporti,
o soldi per la viabilità (12 milioni) prima stanziati e poi ritirati;
• Tariffe handling
esorbitanti, mentre a Ryanair si praticano sconti di 6 milioni di € all'anno (oltre ai 12 di promozione).
12 milioni € (prima stanziati e poi ritirati) |
Il Ministro Lupi ha giustamente
incluso Taranto come scalo d’interesse nazionale, anche se qualcuno ha voluto
pressare sul cargo, che, come dimostrano i maggiori scali cargo, Malpensa,
Fiumicino e Orio, fanno anche traffico passeggeri: una …vocazione non esclude
l’altra.
La verità, neanche tanto
nascosta, parte da lontano, da quando alle soglie del 2000, la SEAP propone un
master-plan che fa fuori Taranto,
recepito dalla Regione di Fitto e tradotto in un Piano regionale trasporti (illegittimo).
Nel 2001, Pierluigi Di Palma (direttore ENAC) già preannunciava la concessione
alla SEAP di Domenico Di Paola, puntualmente avvenuta nel 2002, anno in cui la
gestione dell'aeroporto è stata affidata ad AdP. Da quell'anno, nonostante gli
obblighi con ENAC (ogni semestre deve dimostrare quale attività è stata messa
in essere), AdP, è negli atti, non ha mai fatto nulla per questa
infrastruttura, contravvenendo agli obblighi (art.):
• “…la concessionaria adotta ogni
opportuna iniziativa in favore delle comunità…in ragione dello sviluppo intermodale”;
• “…eroga i servizi di
competenza con continuità e regolarità, nel rispetto di imparzialità e non
discriminazione dell’utenza”.
La politica e il pensiero di AdP
è rappresentato dalle dichiarazioni del neo candidato sindaco di forza italia Domenico
Di Paola: “…per far venire a Taranto il vettore, bisogna pagare”.
Dichiarazioni che paiono in
contrasto con quelle del nuovo A.U. Acierno: “… a Taranto si paga 1.500 €, a
Brindisi 600 €”, in barba a tutte le regole minime di concorrenza e alle
direttive emanate sulla G.U. (in mancanza di contratto di programma, tariffe
stabilite dal ministero).
Dicevamo, imposizioni dall’alto,
con iniziative tutte annunciate e poi neanche partite:
• Aerotecsys (società fantasma) - 300 posti di
lavoro;
• Log-In !!!!!!!!!;
• Puglia corsara!!!!!!!
Ora pur di bloccare gli eventuali
voli (sempre da iniziative private mai da pianificazioni AdP), Pierluigi Di
Palma (ex ENAC ora Demetra) e Giuseppe Acierno direttore di AdP ma allo stesso
tempo presidente del distretto aerospazio a Brindisi (conflitto d’iteressi!?),
partoriscono il progetto “aerei senza piloti” – 300 posti di lavoro e un gran
brulicare di modifiche al Piano Regolatore e cambio di destinazioni d’uso dei
terreni adiacenti l’aeroporto.
Caro Diego, a nome dei movimenti
e associazioni, ti chiedo di:
• Chiedere all’ENAC che faccia rispettare la
convenzione (pena la revoca);
• Conoscere nel dettaglio ciò che si va a
creare per Grottaglie, piano regolatore compreso;
• Obbligare AdP alla pianificazione “volicharter estivi” (comunicato del 12/09/2013 dell’ass. Giannini);
• Conoscere il motivo per il
quale Taranto non è l’alternato di Bari e Brindisi (per cui ogni volta che i 2
aeroporti sono in emergenza) i voli vengono dirottati a Pescara;
• Conoscere l’esatto ammontare delle somme
(pare) distratte dall’ex A.U. Di Paola;
• Conoscere l’organigramma e
gli stipendi in AdP (visto che Renzi ha imposto un tetto massimo di 230 mila €
e il direttore Marco Franchini ne percepisce 323 mila).
C. mo Diego, ti saluto e ti
ringrazio.
*Lo sviluppo di un aeroporto
comporta il verificarsi di due tipi di benefici:
•da un lato esso fornisce un servizio di trasporto alle imprese e alle
persone, garantendo la possibilità di rapidi spostamenti;
•dall’altro produce ricchezza
in quanto “impianto
produttivo”, che concentra
una forte domanda di lavoro e grandi
volumi di investimenti.
Non bisogna
poi dimenticare che la
presenza di un
aeroporto e la
sua accessibilità terrestre,
sono sempre più criteri
di selezione per
le scelte localizzative
di imprese, industriali
e di servizi, soprattutto delle imprese
multinazionali del terziario
avanzato. Uno scalo
può quindi svolgere
un importante ruolo
economico come polo
di sviluppo per
l’intera area nella
quale questo è localizzato.
Nessun commento:
Posta un commento
chi lascia un commento si assume la responsabilità di quello che scrive.