la lettera di risposta alla CE di AdP |
Analizziamo
la risposta di Aeroporti di Puglia alla Commissione di Garanzia Europea per
giustificare i € 5 milioni destinati a Taranto, che a quanto pare non sono
stati mai nella disponibilità di Aeroporti di Puglia.
Gli
aiuti di Stato del 2007 imponevano alcuni vincoli, vediamo di analizzarli:
·
i
collegamenti erano destinati agli aeroporti di Bari, Brindisi, Taranto e
Foggia, per incrementare la mobilità dei pugliesi ed anche per ingenerare del
turismo;
Al
punto 1.3.5, vengono specificati il volume di traffico passeggeri hanno, ebbene,
risulta che Taranto ha avuto 7600 passeggeri, rispetto alle 550 unità di
Foggia;
Alla
luce di questi dati, in considerazione della situazione logistica, degli spazi
e della pista, tutti a favore di Taranto, ebbene, nessuna compagnia ha
preferito Taranto, ma invece hanno scelto Foggia.
Qui
magari, chiedo il conforto di qualcuno che lavora nel marketing, e mi chiedo,
una società che deve intascare dei soldi (5 milioni), analizza i dati? Si rifà
a studi del settore? È proprio di quegli anni e lo studio di Nomisma
che stima
per Taranto circa 3 milioni di passeggeri ed ignora del tutto Foggia. Ma anche
guardando la cartina,
ci si rende conto del bacino d'utenza che a Taranto nei
confronti degli altri aeroporti.
Per Aeroporti di Puglia Taranto è improduttiva, mentre a Foggia dal 2008 al 2011 sono stati spesi circa € 18 milioni.
Stando
invece a quello che scrive Aeroporti di Puglia, nessuna compagnia ha tenuto
conto di questi dati e, guarda caso, Aeroporti di Puglia aveva già pronto il
piano B: a Taranto, cargo e logistica.
Ma
non è tutto, il direttore generale Marco Franchini, scrive che dal 2008
nessun'altra compagnia si è fatta avanti, anche perché tutte le volte che c'è stata anche la possibilità di arrivi e decolli, si sono affrettati a dire che: "l'aeroporto è indecoroso".
Franchini viene anche smentito dalle notizie che sono apparse
sui giornali (compagnie interessate a Taranto), confermate anche da Di Paola che non perde mai tempo per denigrare Taranto.
Senza
andare troppo lontano; nel aprile 2011, la compagnia ha AirItaly, chiese di
poter effettuare le rotte per Roma e Milano, chiedendo direttamente al
presidente Gianni Florido, il quale diede ampio risalto alla cosa ed organizzò
un Consiglio provinciale monotematico sull’aeroporto.
Di
Paola si affrettò a dire che due soli voli non bastavano a tenere aperto un
aeroporto,
e dopo poco tempo, AirItaly inizio da Bari la rotta con Milano Linate.
Come vogliamo chiamare questa tempistica?
·
Nel
punto 4.3, leggiamo: "gli
aiuti riguardano esclusivamente l'attivazione di nuove rotte, gli aiuti non
devono incoraggiare lo spostamento del traffico, non devono comportare uno
sviamento ingiustificato da un aeroporto all'altro, ma deve essere l'avviamento
per incoraggiare una compagnia aerea ad attivare una nuova rotta".
La
norma sembra abbastanza chiara: in pratica, si dice che non ci possono essere
doppioni di rotte e neanche spostare i soldi su rotte che non figurano nel
bando.
Tutto
questo e quello che chiederemo alla commissione europea, e che trasmetteremo
anche alla magistratura, perché fughi tutti i dubbi.
ps. non ho nulla contro gli amici Foggiani, ho solo letto ed interpretato dei dati.
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