la risposta di Adp alla CCIAA di Taranto |
Quando alcune settimane fa ci giunse la mail dalla Commissione alla Concorrenza CEE, chiedemmo di poter visionare anche noi gli 11 allegati di AdP che giustificavano la mancata attivazione delle rotte a Taranto.
Con estrema cortesia, la CEE, oggi, ci ha inviato gli allegati. Concentreremo la nostra attenzione sull'allegato 11:
"ULTERIORI DELICIDAZIONI RICHIESTE CON NOTA PROT. 5883 DEL 7 GIUGNO 2012"
avete letto bene "DELICIDAZIONI", si è un errore, ma non certamente il più grave.
Nel documento si legge che: "AdP - Aeroporti Puglia S.p.A. è stata
costituita nel 1984 (?????), al fine di gestire le aerostazioni passeggeri e merci ed i servizi aeroportuali di assistenza a
terra e commerciali, negli aeroporti della Puglia, dai seguenti soci
fondatori:
■ Ente Regionale Pugliese Trasporti
■ Amministrazioni Provinciali di Foggia e di Brindisi
■ Camera di Commercio di Lecce
come si vede, sono stati da sempre lungimiranti (Taranto come sempre è assente, o se c'è, è del tutto ininfluente).
AdP si vanta di avere: "...caratteristica, che è unica
in ambito italiano per i sistemi aeroportuali regionali, apre l'opportunità di sviluppare una pianificazione
integrata dello sviluppo dei quattro scali, in ragione di specificità funzionali che possono venire attribuite in un'ottica
di ottimizzazione
complessiva del sistema."
In pratica sono loro che decidono il bene o il male di un aeroporto (pratica secondo noi vietata e l'ENAC dovrebbe intervenire, proprio per non penalizzare nessuno scalo, permettendo una leale competizione).
Questo secondo AdP la specializzazione di ciascun aeroporto:
per Taranto ci sono le rotte per Milano e Roma e All-cargo |
Per Taranto (pur essendo, per loro, All-cargo, sono previste le linee per Roma e Milano e le manutenzioni - leggi: Aerotecsys).
Taranto è cargo TCT |
Il cargo di Taranto dovrebbe essere, prevalentemente, in relazione con TCT (Taranto Container Terminal), il che equivale a dire che non c'è nulla!
sinergia porto-aeroporto |
ottimo esempio di presa in giro |
Altro mito da sfatare è quello di un aeroporto, quello di Taranto, che è: civile. Quello di Brindisi è militare (lo vediamo nella prossima immagine).
Taranto è "civile", Brindisi è "militare" |
Sempre dal documento di AdP (Il libro delle favole), fatto pervenire alla CEE, leggiamo:
"L'aeroporto di Taranto-Grottaglie, nell'ambito della pianificazione nazionale e di concessione aziendale, si vede attribuita una funzione prevalente di polo del traffico aereo di merci con aeromobili dedicati esclusivamente a questo traffico (freighters).
L'evoluzione del traffico
passeggeri e merci dal 2007 al 2011 è stato il
seguente:
APT GROTTAGLIE
|
2007
|
2008
|
2009
|
2010
|
2011
|
passeggeri
|
3.416
|
3.040
|
528
|
508
|
731
|
Merce
(kg)
|
292.156
|
378.286
|
1.108.697
|
1.742.270
|
1.832.495
|
Per quanto riguarda
l'air freight, la Puglia oggi dispone di uno scalo adeguatamente
attrezzato. L'area
di Taranto sta sviluppando una propria vocazione per le attività nella logistica e nel trasporto merci,
essenzialmente in relazione alla presenza del Taranto Container Terminal (TCT)
e di uno dei maggiori
operatori mondiali del settore, Evergreen.
Il porto tarantino
ha assunto in primo luogo un ruolo di transhipment dei container tra
navi madri transoceaniche
e navi feeder; l'ulteriore espansione dei traffici del TCT comporterà con ogni probabilità anche lo sviluppo di
insediamenti industriali per la trasformazione e la semi-trasformazione dei beni che giungono in container per via marittima.
Questi insediamenti potranno generare anche dei flussi di traffico
aereo, che seppure ridotti in termini assoluti rispetto a quanto movimentato
dal porto saranno assolutamente significativi se riferiti al trasporto aereo.
Gli operatori del
settore hanno valutato la potenzialità di air
freight così generato pari a 10-15 t al giorno quando
il TCT opererà a regime. La disponibilità di uno scalo aereo non occupato da
altri tipi di traffico a Grottaglie, cioè a pochi km da
Taranto, costituisce allora un'opportunità per captare questa potenzialità, naturalmente adeguando le infrastrutture
dell'aeroporto alle caratteristiche del traffico aereo di merci.
Lo sviluppo a
Grottaglie di un'offerta di trasporto aereo dedicata specificamente alle merci
potrà attrarre anche traffici dalle province
di Bari e Brindisi, visti i già citati buoni collegamenti stradali.
Va rilevato che, a
differenza del traffico aereo passeggeri che per sua natura è equilibrato, il traffico aereo di merci
corre talora il rischio di configurarsi come un flusso mono-direzionale, con conseguente
necessità di un gran numero di movimenti a vuoto.
Questa condizione
non favorevole potrebbe verificarsi anche per Taranto qualora gli unici
traffici fossero quelli di spedizione dei beni ottenuti dalla trasformazione
delle merci giunte via mare. L'attrazione di traffici che ora gravitano su altri scali può dunque essere utile anche al fine di evitare questa situazione.
Si dovranno poi anche realizzare degli interventi
volti a generare anche dei flussi di merci incomìng (ad esempio
l'assemblaggio di parti meccaniche giunte parzialmente per via aerea, a
comporre macchinari che poi vengano inviati alla destinazione finale per via
marittima),
Per quanto riguarda il traffico merci, il
bacino degli aeroporti pugliesi è stato stimato considerando le
isocrone di tutti e quattro gli aeroporti della regione (in quanto è previsto
che tutti offrano trasporto di merci in stiva e/o in aerei all-cargo), e
calcolando quindi le unità locali che si trovano nei relativi bacini (cioè le
unità locali per le quali gli scali pugliesi risultano più convenienti rispetto
agli altri aeroporti). In totale gli addetti di tali unità locali sono 516.000
circa, e riguardano le stesse aree del bacino per il traffico passeggeri più
l'estremità nord della provincia di Cosenza e una parte ulteriore della
provincia di Potenza.
Previsione dell'evoluzione del
traffico cargo
Per
quanto riguarda il traffico merci, i livelli estremamente modesti,
osservati in passato negli aeroporti pugliesi, rendono probabilmente poco attendibile
una previsione basata esclusivamente sui trend storici. La realizzazione di
infrastrutture dedicate a questo tipo di trasporto, in particolare a Taranto ed
a Bari, dovrebbe permettere di soddisfare una quota più significativa della domanda potenziale, costituita prevalentemente
dai flussi
di import - export e extra-regionali a lunga distanza di merci che richiedono
tempi di trasporto ridotti (si tratta dunque di beni economicamente o
fisicamente deperibili, quali prodotti di alto valore, pacchi espressi, pezzi destinati ad alimentare catene di
produzione just-in-time, forniture mediche, alcuni prodotti alimentari,
fiori recisi, ecc.).
Al fine di avere
una prima valutazione della domanda potenziale di traffico aereo merci, è stata stimata la quota dei flussi di import ed export delle aree
comprese nel bacino di traffico che potrebbe essere trasportata per via aerea.
Tale stima è stata effettuata moltiplicando per ciascuna categoria di beni, il
tonnellaggio di tali flussi, disaggregati secondo i 10 gruppi della
classificazione NST-R, per il relativo coefficiente di air penetration, cioè
la quota modale percentuale trasportata per via aerea, che è stata osservato
per l'import e per l'export italiani dei beni della categoria considerata. Sono
stati considerati i coefficienti di air penetration a livello italiano
in quanto rappresentativi della potenzialità teorica di trasporto aereo.
I flussi di import ed
export pugliesi sono stati stimati sulla base dei dati ISTAT, dei tassi annui
medi di crescita per le importazioni ed esportazioni del Mezzogiorno, e di una
estrapolazione lineare di tali tassi per il periodo 2006-2017.
I coefficienti di air penetration sono
considerati costanti su tutto il periodo di previsione (dati Conto
Nazionale Trasporti).
Nazionale Trasporti).
Il valore della
domanda potenziale così calcolata rappresenta comunque un limite inferiore
rispetto alla domanda potenziale aerea effettiva, in quanto sono stati
considerati solo i flussi di import-export (tali flussi sono comunque della componente principale dei movimenti di merci per
via aerea).
Fino ad oggi, il
traffico effettivo di merci degli aeroporti pugliesi è stato pari
al 10% della domanda potenziale stimata, a conferma della scarsa incidenza che
i collegamenti aerei hanno attualmente per il trasporto dei beni importati od
esportati dalle imprese pugliesi.
Tenendo
conto delle stime attualmente esistenti per l'evoluzione futura del traffico
cargo (Airbus, Boeing, MergeGlobal2),
la quota di domanda soddisfatta è stata stimata in progressivo
aumento, fino al 24% nel 2017. Si tratta, evidentemente, di una stima prudente
che tiene conto della bassa propensione ad usare la modalità aerea da parte del sistema economico pugliese, secondo quanto
osservata fino ad oggi.
L'evoluzione futura dei traffici
finora stimata ha attinenza con lo sviluppo dei movimenti aerei dei flussi di merci generati dal sistema economico
pugliese.
La realizzazione del
Taranto Container Terminal (TCT) e l'espansione di attività logistiche ad esso collegate apre ulteriori prospettive al
traffico aereo pugliese, nel caso in cui si concretizzi la realizzazione di quegli interventi, quali il Distripark, volti a
sfruttare il traffico di container non solo in una logica
di transhipment marittimo, ma anche di "apertura" dei
container stessi e di trasformazione o semi-trasformazione del loro contenuto.
Lo sviluppo di un
tessuto logistico - produttivo di questo tipo può
generare anche dei traffici aerei per il trasporto dei prodotti delle suddette
attività di trasformazione. Operatori del settore hanno stimato che i flussi per via aerea così generati potrebbero ammontare a
3.600 - 5.500 tonnellate l'anno, una volta che l'operatività del porto container sia
giunta a regime.
Va da sé che, al fine di permettere almeno una parziale riempimento anche
degli aeromobili in arrivo a Taranto, andranno anche
sviluppate delle attività che sfruttino la catena logistica mare-aria in senso
inverso, quali ad esempio il montaggio di apparecchiature industriale
comprendenti della componentistica trasportata per via aerea.
Lo sviluppo
previsto è assai consistente rispetto alla situazione attuale;
va tuttavia ribadito che la concretizzazione di queste previsioni dipende dalla
piena e puntuale attuazione degli interventi previsti:
infrastrutture aeroportuali dedicate, miglioramento dell'accessibilità degli
scali, sviluppo del polo logistico di Taranto, con
particolare riguardo alle iniziative industriali che possono generare
prodotti ad alto coefficiente di air penetration.
Una lunga pappardella piena di contraddizioni. Si afferma che a Taranto si svolge il traffico cargo e poi si fa riferimento alla realizzazione di infrastrutture e collegamenti viari. Si vaneggia di TCT ed Evergreen, di Distripark ( e Minervini una settimana fa, ha scippato € 35 milioni). Insomma "fumus" e, siccome parliamo di libro delle favole, in questi scritti aleggia forte la figura di pinocchio. C'è però una cosa vera: i tarantini da anni stanno saggiando la "air-penetration", forse c'è poca air ma tanta tanta penetration.
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