Ormai è diventata una fissazione “Volare
Alto”, ma tanto in alto che non si vede più nulla. Ed è proprio quello che
succede in Aeroporto Taranto dai primi anni 2000, allorquando, SEAT (poi
Aeroporti di Puglia), ha istituito un …monopolio; appropriandosi (di fatto)
dello spazio aereo pugliese e, decidendo autonomamente, chi doveva volare e chi
penare. Inutile dire che, i tarantini “I migliori del mondo” (da pronunciare in
vernacolo), sono i più penalizzati.
Ironia della sorte, Pierluigi Di Palma
(Presidente ENAC), Alfredo Altavilla (Presidente ITA), sono 2 figli di Taranto,
ma: lo stesso, non voliamo.
Di Palma è stato sempre un fautore del
“volare alto”, tant’è che fondò e si candidò con il gruppo “Volare alto”.
Cosa c’è di nuovo per Aeroporto
Taranto? Nulla! Fuffa! Prima era “cargo”, ora è “New Space Economy”. Si continua a prevedere eventi,
situazioni, opportunità, ma alla fine non succede nulla.
Però, sicuramente, si vola alto (come diceva il mitico Mike).