I giornalisti dovrebbero "deontologicamente" fare
il proprio mestiere: cercare le notizie anziché rileggere i comunicati stampa;
verificare l'autenticità delle notizie etc. In breve: essere ...scomodi.
2 giornalisti: AntonelloCassano e Ilaria Turlione, hanno firmato un articolo di Repubblica “In volo l’utile degli aeroporti è guerra
sugli aiuti ai privati”. Nell'articolo c’è una lettura tutta barese dei
dati. Dire che Bari ha avuto un boom di passeggeri (+9,9%) con un media
nazionale (+6,4), significa esagerare. E allora Brindisi (+28,2) cosa dovremmo
dire?
Altro appunto è sul numero delle Procure che indagano su AdP,
sono 7 e non 5: Bergamo, Brescia,
Vicenza, Verona, Roma, Foggia e Taranto.
Questo il
capolavoro: “I cittadini tarantini
vogliono assolutamente un aeroporto civile e non solo la riapertura di quello
che già c’è ma non funziona, l’aeroscalo merci di Grottaglie. Resta da capire
se alla Puglia servano davvero quattro aeroporti civili”.
L’aeroporto è
civile da tantissimo tempo. È l’aeroporto più grande della Puglia, non è “aeroscalo
merci” perché di merci non ne sono mai arrivate per un preciso adempimento di
AdP che non ha mai cercato un operatore cargo.
questo è l'articolo della Repubblica
In volo l’utile degli aeroporti è guerra sugli aiuti ai privati
IL
BILANCIO 2011 È STATO CHIUSO CON UN UTILE DI 921MILA EURO MENTRE ANCHE LA
PRODUZIONE FA SEGNARE UN INCREMENTO CON UN VERO BOOM DI PASSEGGERI PER GLI
SCALI DI BARI E BRINDISI PERÒ FANNO DISCUTERE GLI INCENTIVI, SOPRATTUTTO QUELLI
CONCESSI A RYANAIR CONTRO I QUALI SI SCAGLIA LA UIL
Antonello Cassano Ilaria Turlione
Bari: Buone notizie e qualche turbolenza su Aeroporti di Puglia. Se è vero che i conti non sono mai stati così in ordine e il numero dei passeggeri non ha mai toccato vette così alte, è altrettanto vero che la società che gestisce i quattro aeroporti pugliesi non ha mai subito un tiro incrociato così forte da parte delle procure di mezza Italia come in questo periodo. Ma cominciamo dalla notizia buona. Nella prima settimana di maggio l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio di esercizio 2011 chiuso con un utile di 921 mila euro, vale a dire 30% in più rispetto allo scorso anno. Numeri che dimostrano come gli aeroporti pugliesi riescano a volare più in alto della crisi. Segni positivi anche per il valore della produzione arrivato a 93 milioni, con un 9% in più rispetto al 2010. Questa è la cifra simbolo del buono stato di salute del gruppo guidato da Domenico Di Paola, perché direttamente correlata all’incremento del traffico. Incremento che sarebbe meglio definire boom per gli scali di Bari e Brindisi, le due infrastrutture su cui la società ha puntato maggiormente. L’aeroporto salentino “Papola-Casale” ha fatto registrare un +28,2% (rispetto al +6,4% della media nazionale), mentre Bari ha conquistato un +9,9%. Il risultato positivo della gestione caratteristica aziendale, ovvero il margine operativo lordo di 28 milioni di euro (+ 22% rispetto al 2010) è stato garantito anche con azioni di incremento
di produttività:
significativo in tal senso il costo del personale, invariato rispetto
all’incremento del traffico. Ottimi i numeri dei passeggeri: nel 2011 gli arrivi
e le partenze negli scali pugliesi sono stati 5.847.817 a fronte dei 5.076.699
del 2010, con un incremento del 15,2% su base annua. Senza contare i
collegamenti diretti sempre più fitti da Bari e Brindisi verso le principali
città europee: quest’estate Ryanair, AirEuropa, Easyjet, la nuova nata tra le
low cost Volotea e un gigante come Lufthansa intensificheranno i loro
collegamenti con gli scali pugliesi. La Adp punta sui voli charter di Helsinki
e Tallin su Brindisi e di Mosca e Minsk su Bari. Sempre più chiara la volontà
della Regione di attrarre investitori stranieri e lasciare che uno dei pochi
gioielli economici pugliesi voli con le sue ali. La Regione rimarrà azionista
di riferimento ma entro il 2012 ci sarà un bando di gara internazionale per aprirsi
a partner privati. Poi ci sono Bergamo, Brescia, Vicenza, Verona e Roma. Solo
che non si tratta di nuovi voli, ma di Procure che hanno aperto inchieste sulla
Aeroporti di Puglia per indebita percezione di contributi. Ed è soprattutto su
Ryanair che si sono concentrate le polemiche, rilanciate in Puglia dalla Uil.
La compagnia low cost che solo l’anno scorso ha ricevuto 12 milioni di euro
dalla Regione, oggi è accusata di evasione fiscale sui rapporti contrattuali
coi lavoratori. Anche la Procura di Foggia intende far luce sui 18 milioni di
euro erogati in tre anni dalla Regione alla Darwin Airlines e sull’appalto da
10 milioni di euro. Proprio a Foggia l’ad del gruppo, Domenico Di Paola, è
definito «il killer del Gino Lisa», l’aeroporto della città chiuso da mesi per
via di una pista troppo piccola. Per allungarla servono 14 milioni di euro che
il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, si è impegnato a
sbloccare. Turbolenze anche sul fronte jonico. I cittadini tarantini vogliono
assolutamente un aeroporto civile e non solo la riapertura di quello che già
c’è ma non funziona, l’aeroscalo merci di Grottaglie. Resta da capire se alla
Puglia servano davvero quattro aeroporti civili. La Regione rimarrà azionista
di riferimento ma entro il 2012 ci sarà un bando di gara internazionale per
aprirsi a partner privati
(11 giugno 2012)
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