martedì 30 ottobre 2012

L'AEROPORTO SARÀ RIAPERTO AL TRAFFICO CIVILE

Corriere del Giorno del 15-11-1974

Un cimelio ricevuto dall'amico Peppe CarucciÈ un articolo del 1974, che fa capire e rabbrividire, perché, i problemi di allora sono ancora attualissimi, anzi si sono acuiti. Unica differenza, è nel peso politico che Taranto aveva allora, infatti, un signore come Paolo Sala ora non c’è più, con tutto il rispetto dovuto al presidente Sportelli.
Leggendo tutto l’articolo, non potrà che montarvi la rabbia. Buona lettura.





Corriere del giorno, 15 novembre 1974

L'appalto dei lavori fissato per il 20 febbraio

L'aeroporto sarà riaperto al traffico civile

Prevista anche la costruzione di una nuova aerostazione - dichiarazioni al "Corriere" di Sala

Il problema della riapertura al traffico civile dell'aeroporto di Grottaglie continua a formare oggetto di attenzione e di interessamento da parte della Camera di Commercio, la quale - viene rilevato in un comunicato - "non ha mancato di compiere tutti quegli atti che rientrano nelle sue possibilità affinché esso possa raggiungere, nel tempo più breve, la soluzione auspicata dall'utenza tarantina, cioè la riapertura al traffico dei viaggiatori e delle merci con adeguate sistemazioni logistiche ed infrastrutture per le operazioni di volo".
"Di persona e con l'ausilio di tecnici specializzati nel settore, il presidente della Camera di Commercio, comm. Paolo Sala, ha ripetutamente trattato la questione nelle competenti sedi ministeriali della capitale. Oggi il problema può dirsi ormai avviato a soluzione concreta entro breve termine".
Il ministero dei Trasporti e dell'Aviazione civile ha, infatti, comunicato a Sala che sono già stati predisposti i necessari elaborati tecnico-amministrativi per il prossimo appalto dei lavori e che sono già stati diramati i bandi di appalto-concorso ai Consorzi e alle singole imprese che hanno superato la fase di riqualificazione per partecipare a detto appalto la cui scadenza è fissata per il 20 febbraio 1975.
Si deve ricordare che, al fine di facilitare la soluzione del problema, la Camera di Commercio, nello scorso mese di marzo, presentò alla Direzione generale dell'Aviazione civile, uno studio elaborato dalla società Teknital di Roma, specializzata in materia, studio che teneva conto dello stanziamento di 2 miliardi e 750 milioni disposto per l'erario porto con la legge del 22/12/1973 numero 825.
Esso prevede sei diverse soluzioni che sono state sottoposte all'esame dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare, dato che la riporto di Grottaglie è, appunto, un aeroporto militare destinato al traffico civile.
Di dette soluzioni, quella prescelta, dopo ampia illustrazione, da parte della commissione della Camera di Commercio, prevede la costruzione di una nuova aerostazione passeggeri a nord-est della testata n. 35, l'allungamento della pista sino a 2.000 m, il relativo anello di rullaggio e l'arretramento dell'attuale strada provinciale Grottaglie-Monteiasi, in modo da consentire l'accesso alla zona dei servizi civili, senza attraversare quella militare.
Tenuto conto che già esiste lo stanziamento dei fondi necessari, i lavori potranno essere iniziati subito dopo l'espletamento dell'appalto concorso e potranno essere effettuati nei tempi strettamente necessari.
Il presidente della Camera di Commercio, da noi avvicinato, ha espresso il compiacimento dell'ente camerale per la definitiva soluzione del problema, che si trascina da anni. Si è, comunque, riservato di interessare gli organi competenti perché i tempi tecnici vengano notevolmente abbreviati e ciò allo scopo di evitare ulteriori disagi alla città, i cui collegamenti con il centro e Nord-Italia, come noto, lasciano alquanto a desiderare.
La Camera di Commercio - ha detto Sala - ha fatto quanto era nelle sue possibilità, dopo la visita del sottosegretario ai Trasporti on. Masciadri, per accorciare detti tempi. Ha affidato, infatti, lo studio e la progettazione di massima alla società Teknital, che ha offerto all'esame dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare e dello stesso ministero un ventaglio di alternative. Un mese dopo, i progetti erano sui tavoli di detti organismi e ci consta che essi abbiano dato la preferenza lo stesso progetto che l'ente camerale aveva ritenuto più idoneo sia per l'utenza civile sia per quella militare. Da quella data sono, purtroppo, passati circa 10 mesi e soltanto nei giorni scorsi, ne abbiamo avuto la conferma ufficiale. Si tratta ora di trovare nello spirito della legge, la possibilità di recuperare parte del tempo perduto e, in tal senso, la Camera di Commercio si adopererà per restituire alla città, nel più breve tempo, l'agibilità dell'aeroporto ai voli civili.

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