Corriere del Giorno del 15-11-1974 |
Un
cimelio ricevuto dall'amico Peppe Carucci. È un articolo del 1974,
che fa capire e rabbrividire, perché, i problemi di allora sono ancora
attualissimi, anzi si sono acuiti. Unica differenza, è nel peso politico che
Taranto aveva allora, infatti, un signore come Paolo Sala ora non c’è più, con
tutto il rispetto dovuto al presidente Sportelli.
Leggendo tutto
l’articolo, non potrà che montarvi la rabbia. Buona lettura.
Corriere del giorno, 15 novembre 1974
L'appalto dei lavori fissato per il 20 febbraio
L'aeroporto sarà riaperto al traffico civile
Prevista anche la costruzione di una nuova aerostazione - dichiarazioni
al "Corriere" di Sala
Il problema della riapertura al traffico civile
dell'aeroporto di Grottaglie continua a formare oggetto di attenzione e di
interessamento da parte della Camera di Commercio, la quale - viene rilevato in
un comunicato - "non ha mancato di compiere tutti quegli atti che
rientrano nelle sue possibilità affinché esso possa raggiungere, nel tempo più
breve, la soluzione auspicata dall'utenza tarantina, cioè la riapertura al
traffico dei viaggiatori e delle merci con adeguate sistemazioni logistiche ed
infrastrutture per le operazioni di volo".
"Di persona e con l'ausilio di tecnici specializzati nel
settore, il presidente della Camera di Commercio, comm. Paolo Sala, ha
ripetutamente trattato la questione nelle competenti sedi ministeriali della
capitale. Oggi il problema può dirsi ormai avviato a soluzione concreta entro
breve termine".
Il ministero dei Trasporti e dell'Aviazione civile ha, infatti,
comunicato a Sala che sono già stati predisposti i necessari elaborati tecnico-amministrativi
per il prossimo appalto dei lavori e che sono già stati diramati i bandi di
appalto-concorso ai Consorzi e alle singole imprese che hanno superato la fase
di riqualificazione per partecipare a detto appalto la cui scadenza è fissata per
il 20 febbraio 1975.
Si deve ricordare che, al fine di facilitare la soluzione del
problema, la Camera di Commercio, nello scorso mese di marzo, presentò alla Direzione
generale dell'Aviazione civile, uno studio elaborato dalla società Teknital di
Roma, specializzata in materia, studio che teneva conto dello stanziamento di 2
miliardi e 750 milioni disposto per l'erario porto con la legge del 22/12/1973
numero 825.
Esso prevede sei diverse soluzioni che sono state sottoposte
all'esame dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare, dato che la riporto
di Grottaglie è, appunto, un aeroporto militare destinato al traffico civile.
Di dette soluzioni, quella prescelta, dopo ampia
illustrazione, da parte della commissione della Camera di Commercio, prevede la
costruzione di una nuova aerostazione passeggeri a nord-est della testata n.
35, l'allungamento della pista sino a 2.000 m, il relativo anello di rullaggio
e l'arretramento dell'attuale strada provinciale Grottaglie-Monteiasi, in modo
da consentire l'accesso alla zona dei servizi civili, senza attraversare quella
militare.
Tenuto conto che già esiste lo stanziamento dei fondi
necessari, i lavori potranno essere iniziati subito dopo l'espletamento
dell'appalto concorso e potranno essere effettuati nei tempi strettamente
necessari.
Il presidente della Camera di Commercio, da noi avvicinato,
ha espresso il compiacimento dell'ente camerale per la definitiva soluzione del
problema, che si trascina da anni. Si è, comunque, riservato di interessare gli
organi competenti perché i tempi tecnici vengano notevolmente abbreviati e ciò
allo scopo di evitare ulteriori disagi alla città, i cui collegamenti con il
centro e Nord-Italia, come noto, lasciano alquanto a desiderare.
La Camera di Commercio - ha detto Sala - ha fatto quanto era
nelle sue possibilità, dopo la visita del sottosegretario ai Trasporti on. Masciadri,
per accorciare detti tempi. Ha affidato, infatti, lo studio e la progettazione
di massima alla società Teknital, che ha offerto all'esame dello Stato Maggiore
dell'Aeronautica militare e dello stesso ministero un ventaglio di alternative.
Un mese dopo, i progetti erano sui tavoli di detti organismi e ci consta che
essi abbiano dato la preferenza lo stesso progetto che l'ente camerale aveva
ritenuto più idoneo sia per l'utenza civile sia per quella militare. Da quella
data sono, purtroppo, passati circa 10 mesi e soltanto nei giorni scorsi, ne
abbiamo avuto la conferma ufficiale. Si tratta ora di trovare nello spirito
della legge, la possibilità di recuperare parte del tempo perduto e, in tal
senso, la Camera di Commercio si adopererà per restituire alla città, nel più
breve tempo, l'agibilità dell'aeroporto ai voli civili.
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