i presidenti Luigi Sportelli e Enzo Cesareo (foto di R. Ingenito) |
Egregio presidente,
la settimana scorsa lei e il
presidente Cesareo eravate ospiti di una trasmissione sull'emittente studio100, in occasione del TFF della BCC di San Marzano presso l'Histò sul Mar
piccolo.
Il tema, ovviamente, era lo
sviluppo economico della città di Taranto. Sia lei che il presidente Cesareo,
avete fatto un gran parlare di progetti che non decollano e di soldi che non
atterrano, senza fare alcun cenno al luogo deputato per i decolli e gli
atterraggi: l'aeroporto di Taranto.
Nei mesi scorsi presso
l’associazione che lei presiede si sono tenuti numerosi incontri con tutte le
personalità politiche, istituzionali ed imprenditoriali, sul tema "tavolo della mobilità".
Luigi Sportelli
Alla fine di tutti gli incontri, lei ha voluto
evidenziare l'assoluta unità d’intenti di tutte le figure chiamate a
partecipare al dibattito, financo gli amministratori dell'alta Calabria e della
Basilicata, tutti concordi nel volere la riattivazione dell'aeroporto di
Taranto.
Vincenzo Francomano
Luigi Sportelli
Gianni Florido assegna tutte le colpe alla Regione
Donato Pentassuglia rivendica le scelte del 29/12/2011
L'investitura che il tavolo le ha
affidato (anche in virtù del fatto di essere il secondo azionista di Aeroporti
di Puglia Spa"), al momento non è stata esercitata. Le elezioni, che se si
sono frapposte, sono da tempo terminate, e pertanto, non si capisce il perché
lei non esercita il mandato che le è stato affidato.
A Brindisi negli scorsi mesi gli
amministratori si sono preventivamente mossi per risolvere un problema nato con
il piano sicurezza messo a punto dall'ENAC. Piano che crea più di un conflitto
con lo sviluppo del territorio brindisino (il piano pone limitazioni
all’ampliamento dei quartieri adiacenti l'aeroporto).
È di pochi giorni fa una notizia
ancora più clamorosa: l'aeroporto non sarebbe più in grado di ricevere traffico
aereo dopo un certo orario a causa di un conflitto di competenze con i controllori
aerei militari.
Piano di sicurezza Enac per l'aeroporto di Brindisi
È da tempo che chiediamo lo
spostamento di alcune rotte aeree (da Brindisi a Taranto) visto l'intasamento
registrato nell'aeroporto di Brindisi. A maggior ragione, si sarebbe dovuto
cogliere la palla al balzo, e chiedere di spostare per tempo, alcune rotte
aeree, viste le difficoltà alle quali vanno incontro.
È vero che, a differenza di ciò
che succede a Brindisi, i nostri amministratori sono piuttosto …distratti, ma a
lei è stato affidato un mandato ben preciso, che assume maggior valore alla
luce dell’enorme attenzione alla quale è soggetta da alcuni mesi la comunità
tarantina. Insomma, era un altro motivo in più per far conoscere a tutta
l'Italia e mettere al corrente dello stato di abbandono e di ingiustizia che
vive Taranto.
La riattivazione dell'aeroporto
non è un capriccio, ma è un motivo di sviluppo, di crescita ed è appunto la
carenza di mobilità che manca a questa terra: privata di strade, di treni, di
navi, di aerei, di infrastrutture che sono indispensabili, vista la valenza
industriale che vantiamo di avere.
Presidente, le chiediamo un
intervento urgente, perché al giorno d’oggi, solo con la tempestività e la
velocità d’azione, è possibile stare al passo con i tempi: Taranto (prima città
del meridione in termini di P.I.L.) ha bisogno d’infrastrutture che già ci sono
e che devono essere messe a regime per poter sperare in una svolta che non sia
solo quella della monocultura industriale.
Buon lavoro.
Mimmo DE PADOVA (coordinatore Movimento)
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