giovedì 17 novembre 2011

L'ultimo atto del ministro Altero MATTEOLI

Dopo le sollecitazioni del Capo dello Stato On. Giorgio NAPOLITANO (al quale va ancora un grazie), il ministro MATTEOLI ha risposto in maniera sorprendente, ma dopo la risposta che già aveva anticipato a Taranto (in occasione di un suo bliz, atterrando, peraltro a Grottaglie!!!!!!), l'ex ministro risposte sdegnato:<ma quanti aeroporti volete?...>.
Il ministro (fortunatamente non lo è più), ci fece capire che i doveri sono solo per noi semplici mortali, mentre per lui e per la casta solo diritti. Il diritto di atterrare a Grottaglie (con un volo di Stato) per questioni di partito. Ma d'altronde il suo collega (quello che si ritrova con la casa difronte al Colosseo), si fece mettere a disposizione un 747 dall'Alitalia che al venerdì lo riaccompagnava a casa e il martedì lo riportava a Roma (volo Albenga-Roma solo per lui), uno scherzo costato qualche milione di € ai contribuenti. 
Ma veniamo alla risposta di oggi, non sono tecnico, ma penso che l'ammissibilità del Ricorso spetti al Capo dello Stato e non certamente al Ministero che aveva avuto la direttiva d'istruire la pratica.
Il sottoscritto ha proposto ricorso alla legittimità della "Delibera della Giunta Regionale N. 814/23-03-2010 sul Piano Trasporti Regionale - L.R. n. 18 31/10/02. "T.U. sulla disciplina del trasporto locale" art. 7 comma 5° - Piano Operativo Attuativo 2009-2013", un PRT ancora in vigore fino al 2013, che riproponeva Grottaglie solo come scalo cargo.
Mentre a distanza di un anno d'all'entrata in vigore della Delibera, AdP aveva difatto chiuso l'aeroporto, e senza aver completato la piastra logistica per poter effettuare i cargo (e fino ad oggi nulla è stato fatto come denuncia anche il Congresso Provinciale del PD).
Considero, pertanto, ancora una volta illeggittima la presa di posizione del Ministero che forse deve giustificare antiche magagne che posto in altra pagina.
Chiedo, a quanti sono del settore, di esprimere i propri giudizi, qualunque essi siano, saranno presi in considerazione.


1 commento:

  1. Che mi risulti, non c'è più sordo di chi non vuole sentire, come più ceco di chi non vuole vedere. Credo che un ministro dovrebbe fare l'interesse del popolo già mai della poltronapurtroppo siamo a constatare invece che questo è l'ineresse primario. Francesco

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