Ho ricevuto dal consigliere regionale Alfredo CERVELLERA il resoconto stenografico della seduta i Consiglio Regionale, che ha votato la seguente risoluzione "Il Consiglio Regionale impegna la Giunta a valorizzare l'infrastruttura aeroportuale di Taranto-Grottaglie predisponendola anche ai voli civili”.
CERVELLERA.
Signor Presidente, colleghi consiglieri, questo ordine del giorno è firmato da me e dai consiglieri regionali Laddomada, Mazza, Pentassuglia e Sala (cito in ordine cronologico), ma sicuramente solo per motivi di tempo non è stato possibile farlo firmare a tutti i consiglieri regionali tarantini. Questo argomento, infatti, interessa il territorio ionico e ha visto impegnati alcuni Consigli comunali di grande importanza, a partire da Martina Franca, Taranto.
Come dicevo, il tema ha visto impegnati anche il Consiglio comunale di Taranto e più volte il Consiglio comunale di Grottaglie. L'ultima, in ordine di tempo, qualche giorno fa, quando si è discusso proprio di questo ordine del giorno, che è stato approvato all'unanimità dal Consiglio comunale di Grottaglie.
L'ordine del giorno parte dall'illustrazione dell'importanza di questo aeroporto che io chiamo "Taranto-Grottaglie", una infrastruttura importantissima che ha visto un impegno anche di natura economica da parte della Regione Puglia, dello Stato e della Comunità europea, in quanto la sua pista è stata allungata fino a 3.200 metri, diventando così la pista più lunga d'Italia. È, dunque, un'infrastruttura su cui la Puglia punta, ma ha avuto un destino purtroppo riduttivo rispetto alle potenzialità che ha e ha avuto in passato. Voglio ricordare, infatti; che durante il conflitto nel Kosovo, stante la chiusura degli aeroporti di Bari e di Brindisi, giocoforza si è dovuto utilizzare questo aeroporto anche per i voli civili, considerando peraltro l'importanza che esso ha assunto sempre più nel tempo a seguito dell'insediamento nel territorio del gruppo Alenia.
Qualche giorno fa è stato inaugurato da Grottaglie il primo aereo (un Boeing) interamente in fibre di carbonio, che ha la possibilità di ridurre i costi del carburante del 20 per cento, rendendo peraltro un servizio all'ambiente.
Naturalmente rispetto ai Boeing era necessario avere un'infrastruttura di questa natura, con una pista più lunga, e addirittura oggi abbiamo una delle piste più lunghe d'Italia, per la quale si sono spesi 200 milioni di euro.
Il Piano regionale dei trasporti, approvato con Piano attuativi 2009-2013 dalla Regione Puglia, prevede anche "la possibilità di sviluppare traffico passeggeri a servizio della domanda generata dal proprio territorio di riferimento (il Piano prospetta l'attivazione di voli charter anche a valenza internazionale con caratteristiche stagionali), è chiamato principalmente a integrarsi nel sistema logistico-portuale dello Ionio, costituendone uno dei punti di forza grazie alle caratteristiche dei suoi impianti e alla sua elevata accessibilità ulteriormente migliorata attraverso la previsione dell'adeguamento dello svincolo sulla SS7, L'aeroporto potrà costituire un ulteriore incentivo per attrarre investimenti privati nel Distripark completando il network di feederaggio multimodale a supporto del sistema portuale" e che "l'accessibilità stradale dell'aeroporto di Grottaglie è stata migliorata attraverso il collegamento diretto con la viabilità di interesse nazionale. La realizzazione dei numerosi potenziamenti stradali previsti in Salento consentono di migliorare i collegamenti dell'aeroporto con il porto di Taranto - che è una delle richieste più importanti - e le principali aree produttive e turistiche della zona".
Da questo punto di vista, questo aeroporto ha dunque tutte le potenzialità per poter esplicare le proprie attività. Tuttavia, tali potenzialità sono limitate dall'impostazione adottata da Aeroporti di Puglia, che prevede solo impieghi cargo, che peraltro nemmeno vengono sviluppati. Fossero almeno sviluppati gli aspetti cargo, sarebbe già un fatto importante proprio per il collegamento logistico tra porto e aeroporto. Invece, addirittura andando contro la convenzione con l'ENAC, che stabilisce per tutti gli aeroporti pugliesi di "erogare con continuità e regolarità, nel rispetto dell'imparzialità e secondo le regole di non discriminazione dell'utenza, i servizi di propria competenza", Aeroporti di Puglia sabota -uso una parola forse un po' troppo forte - le possibilità di effettuare voli civili per l'aeroporto Taranto-Grottaglie.
Devo dire, a onor del vero, che l'aeroporto è collocato in una zona strategica e addirittura non avrebbe bisogno di fare alcun tipo di concorrenza, come qualcuno potrebbe pensare, con l'aeroporto di Brindisi o con quello di Bari, perché ha un suo bacino e una sua utenza di riferimento collocandosi tra due regioni, la Basilicata e la Calabria.
Dovete sapere che la Basilicata non ha nessun aeroporto, né a Potenza né a Matera, ed è addirittura interessata a dirigersi verso Taranto, avendo un'infrastruttura come la Basentana che arriverebbe direttamente nella nostra città. Non si capisce, dunque, perché da parte di Aeroporti di Puglia ci sia un'ostilità - la chiamo cosi - a questo riguardo.
Devo ringraziare al Presidente della V Commissione Pentassuglia perché ci ha consentito di fare un dibattito serio su questo argomento anche con l'assessore Minervini e con il responsabile di Aeroporti di Puglia, l'ingegner Di Paola. Nonostante ci sia stata, da parte di tutti gli enti, una richiesta analoga, a partire dalla Provincia di Taranto, che chiese espressamente che l'aeroporto di Taranto-Grottaglie potesse essere utilizzato per i voli civili, non vi è stata alcuna risposta. Siamo stati, dunque, costretti a presentare un ordine del giorno in Consiglio perché su questa materia vogliamo che il Governo si impegni a garantire questa possibilità.
Se il Governo regionale o Aeroporti di Puglia ci dicono che non è possibile, per altre ragioni, utilizzare l'aeroporto per i voli civili, a questo punto si lasci libero l'ENAC di bandire una gara per assegnare l'aeroporto di Taranto-Grottaglie ad altri soggetti, che possono anche essere privati. A questo punto, infatti, vorrei capire per quale ragione l'aeroporto non dovrebbe esprimere al massimo le sue potenzialità.
Peraltro, la valorizzazione di questo aeroporto reca con sé anche la valorizzazione delle potenzialità turistiche ed economiche della zona. Dal punto di vista economico, come ho già detto, è interessata in modo particolare la logistica, ma è importante richiamare anche le potenzialità turistiche, ricordando che Taranto è la capitale della Magna Grecia,
Vorrei ricordare all'assessore Minervini che le Ferrovie dello Stato hanno limitato le possibilità di raggiungimento di Taranto da Roma o da Milano. Oggi, però, con raggiungimento esponenziale del numero di coloro che viaggiano con il mezzo aereo, questa possibilità ci deve essere riconosciuta,
Occorre puntare, dunque, sulla valorizzazione delle bellezze naturali, della cultura, delle tradizioni, del turismo. Questo, a mio avviso, per Taranto potrebbe essere un volano molto importante per sfuggire al degrado ambientale che la grande industria regala al nostro territorio.
Da questo punto di vista, la nostra richiesta è di attivarsi, come Governo, nei confronti di Aeroporti di Puglia, affinché, nel rispetto della convenzione stipulata con l’ENAC - non chiediamo nulla di aggiuntivo - si accolgano le proposte avanzate dalla Provincia di Taranto e da operatori privati per la riapertura dell'aeroporto di Grottaglie.
So benissimo che l'assessore Minervini è venuto a Taranto qualche giorno fa e ha ricevuto le migliaia di firme raccolte da uno dei movimenti che si è attivato in tal senso perché l'aeroporto di Grottaglie possa essere destinato anche ai voli civili.
Vi ringrazio dell'attenzione. Spero che questo Governo ci dia una mano per attivare l'aeroporto Taranto-Grottaglie.
CERVELLERA
Signor Presidente, credo che lo spirito dell'ordine del giorno fosse proprio quello di aprire una discussione che avesse una valenza di natura regionale. Nelle premesse che devono rimanere nell'ordine del giorno, quindi, c'era anche l'aspetto che riguardava il Distripark, nonché tutto ciò che riguardava la logistica e l'utilizzo di un'infrastruttura che, già come è oggi, costa alla Regione Puglia 20 milioni di euro, il che significa che viene sottoutilizzata.
Delle dichiarazioni rese dall'ingegner Di Paola potremmo anche cassare l'ultima parte. L'ordine del giorno era volutamente generico, perché in alcune dichiarazioni l'ingegner Di Paola affermava che aveva temporaneamente dirottato 5 milioni di euro che erano stati assegnati all'aeroporto di Taranto, ma che erano disponibili immediatamente a essere reintrodotti. Non so che significa che non ci sono più, ma sto parlando di Aeroporti di Puglia, non dell'Assessorato.
Condivido comunque la formulazione avanzata dal Presidente Introna, a patto che si scriva, altrimenti teniamo una discussione ipocrita, "predisponendolo anche ai voli civili".
Se non scriviamo questo pezzo, tutta la discussione di questa mattina non ha assolutamente senso.
È chiaro che lo facciamo insieme. Se ci sono società private che vogliono investire senza ricevere un corrispettivo dalla Regione Puglia, in questo caso faremo di tutto perché ci sia questo intervento delle società private,-così come la Provincia di Taranto sta proponendo da molto tempo.
Va bene, quindi, la formulazione proposta, aggiungendo le parole "predisponendolo anche ai voli civili” altrimenti alla fine avremo discusso inutilmente.
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