sabato 25 maggio 2013

PIANO REGIONALE TRASPORTI

Piano Regionale Trasporti

È inconfutabile, basta leggere un quotidiano o guardare un notiziario in tv, e la questione di una nuova alternativa per Taranto spunta fuori da tutte le parti.

Oggi se lo chiedevano Tonio Attino col libro “generazione Ilva”, il sindaco di Statte e Monsignor Santoro, ma se lo chiedono in tanti: quale sarà il futuro di Taranto, quale la possibile alternativa?
Qualche anno fa, quando parlavamo del turismo come unica possibile ed immediata svolta per Taranto, venivamo guardati con molto scetticismo. In tanti si sono ricreduti, anche perché i dati sono reali: il turismo genera il 12% del PIL ed utilizza il 10%  degli occupati.
Il turismo (sull’esempio del boom spagnolo) ha bisogno del trasporto aereo che è l’unico che riesce a riversare sul territorio migliaia di turisti. Ecco perché c’è bisogno di riattivare, o meglio, permettere la piena attuazione del Piano regionale dei Trasporti.
Un piano che è stato partorito nel 2001, in concerto con l’ENAC dalla società (allora privata dell’ing. Mimmo Di Paola) SEAP. Il piano prevedeva che Taranto (non ancora ristrutturato ed ancora privo della pista di 3.200 mt.) dovesse svolgere: Cargo, Charter e voli passeggeri per Roma e Milano. Questo Masterplan (ci fa sapere SEAP) è stato recepito in toto nel 2002, nel 2004, nel 2009 e in tutti i successivi PRT. Nel frattempo SEAP era diventata Aeroporti di Puglia spa. che si è sempre guardata bene dal rispettare ciò che essa stessa ha ratificato nei PRT, nei masterplan e nei vari accordi con le amministrazioni locali, non ultimo il Piano attuativo 2009-13 e pubblicato nel burp del 28/04/2012 (stanziamento mai avvenuto di € 12 milioni per l’assetto viario intorno all’aeroporto). Ma anche la deliberazione regionale del 27/09/2011 <…voli passeggeri anche a Taranto>, oppure l’obbrobrio “Aerotecsys”; ennesima presa in giro che …qualcuno si è bevuto o si è voluto bere.
La CCIAA di Taranto nella persona del presidente Luigi Sportelli, in sede di approvazione bilancio di AdP (anche in qualità di 2° azionista), ha deciso di dire basta ad un andazzo ormai consolidato, ed ha chiesto:
IL PIENO RISPETTO DEL PIANO REGIONALE TRASPORTI.
Una proposta che è stata pienamente condivisa anche dalle associazioni e movimenti di Taranto, che da tempo chiedevano una forte iniziativa. Ora si chiede anche alla politica, da quella locale a quella nazionale:  compattezza, e che facciano propria una iniziativa che ha bisogno del sostegno di tutti, dalle Istituzioni (tutte), alle amministrazioni e alla politica in una contesa bipartisan, nell’interesse dei cittadini di Taranto che saranno chiamati a breve a rispondere con una grande manifestazione per il cambiamento e per i posti di lavoro.
Attività previste dal PRT


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