dal Quotidiano di Bari del 18/05/2013 |
Interessante articolo di Francesco De Martino che cerca di far luce su vecchi avvenimenti che si ripercuotono ancora con milioni e milioni di € versati "agli amici degli amici", e poi non si trovano i soldi per lo start-up all'aeroporto di Taranto.
ecco l'intero articolo:
Compagnie tra alti e bassi -
Prima i 'veneti volanti' del comandante Soddu e ora la Ryanair degli irlandesi
Aeroporti di Puglia ha sempre
steso tappeti dorati alle compagnie aeree in bilico.
di Francesco De Martino
Fanno ancora discutere i rapporti
della società di gestione degli aeroporti civili pugliesi con le compagnie
aeree sbarcate a Bari, Ryanair in testa, anche se la testa di ponte era stata
già gettata con la discutibile politica commerciale-operativa che l'ex manager
Mimmo Di Paola aveva steso anni prima coi rampanti manager del Gruppo Volare,
oggetto di attenzione della Procura di Busto Arsizio per il disastroso crack
del 2004.
La politica a favore del <low
cost> casereccio aveva un suggeritore principale: il tarantino (di
Grottaglie) grande manovratore Pierluigi Di Palma a capo di una forte lobby
aeroportuale che si raggrumava all'interno dell'autorevole centro studi romano
Demetra. E Vincenzo Soddu, l'ex pilota, delle Frecce Tricolori potente
amministratore delegato del Gruppo Volare, protagonista, secondo i giudici di
Busto Arsizio, del fallimento della compagnia aerea e della
"volatilità" di milioni di euro verso società fittizie talvolta
controllate da figli e parenti. A Bari l'ex ad Di Paola e il dg Franchini non
hanno mai fatto mancare nulla a Vincenzo, nomignolo di Soddu noto nell'ambiente
aereo nazionale.
Al tycoon sardo, spesso
accompagnato dal capo dell'Enac Di Palma, erano riservate le suite più
esclusive nei Relais tipici della regione, hostess multifunzione H24,
ristorazione d'eccellenza e, soprattutto, apertura di credito illimitata. Le
vicende della Seap viaggiavano così in rapporto diretto con quelle del Gruppo
Volare. Il 2001 offre risultati eclatanti (1.723,710 passeggeri) che vengono
repentinamente oscurati dal sonoro calo del 2005 (-14,7 per cento in agosto).
Ma il flirt con gli amici
socialisti-leghisti di Volare lascia anche un buco di 6,4 milioni di euro,
messi a bilancio come crediti non incassati. L'enorme cifra riviene dai servizi
aeroportuali fruiti e mai pagati dal Gruppo Volare dal 2002 al 2004. Per tutta
l'esistenza in vita della compagnia poi fallita, insomma, il duo Di
Paola-Franchini non ha mai richiesto pagamenti per servizi regolarmente
erogati. Nulla da eccepire sul bilancio, però, né da parte dei sindaci e dei
revisori, né tanto meno da parte dell'azionista di maggioranza. Dall'Alitalia,
invece, arrivano forti segnali di rappresaglia che tagliano fuori Bari e la
Puglia dai piani di espansione della compagnia oltre a tagli consistenti sul
traffico merci. I corsari veneti del low cost selvaggio, nonostante le sentenze
dei tribunali fallimentari e i "copponi" lasciati, ritornano a Bari
più pimpanti di prima. Stessa compagnia di giro e stesse gaudenti attitudini.
Il colpo di coda nel 2007, col bando start-up per le concessioni degli aiuti
per l'attivazione di nuove rotte aeree. Si mettono sul banco oltre 63 di
milioni di euro per "lo sviluppo dei traffici aerei e di terra negli
aeroporti pugliesi di Bari, Brindisi, Taranto e Foggia". Sì ipotizzano 24
lotti equivalenti ad altrettante destinazioni da coprire. Si paventa la
possibilità per le compagnie aeree aderenti di usufruire di contributi per tre
anni in base ad alcuni calcoli che prevedono un contributo per passeggero
rispetto ad una tariffa data più altri contributi a coprire spese <di
promozione e di organizzazione>.
Le grandi compagnie aeree che
stanno sul mercato, dalla Ryanair a decrescere, lanciano subito segnali di poco
gradimento. Vuoi perché la rosa delle destinazioni contiene destinazioni poco
appetibili per il mercato aereo (Sofia, Atene, Strasburgo, ecc.), vuoi perché
le clausole e i codicilli presenti rappresentano una zavorra poco conveniente
per una seria compagnia che si misura ogni giorno con la concorrenza di mercato.
E la giostra Myair.com viene costruita in quattro e quattr'otto e certificata da RIA & PARTNERS. I rossi
aeromobili di Soddu cominciano a solcare i cieli pugliesi con un'operatività
che ha raccolto più lamentele che passeggeri. Voli in ritardo cronico, cancellazioni
frequenti, passeggeri lasciati a terra in orari improbabili. Tutto previsto,
secondo gli attivi blogger dell'associazione Aviazione Civile che da tempo
ammonivano i vertici aeroportuali pugliesi circa la scarsa affidabilità di
Mayair.com. Ma all'aeroporto dì Bari sono state tutte parole al vento....
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