martedì 25 dicembre 2018
martedì 27 novembre 2018
UNA BUONA NOTIZIA: RIAPRE AEROPORTO DI LEPORE
Aeroporto "Lepore" di Lecce-San Cataldo |
Era il 2010 e, TeleRama (Alessandra Martellotti), ci convocò negli studi di Taranto (in Corso Umberto) per una diretta-dibattito sulla questione "Aeroporto di Taranto". Nella discussione, ad un certo punto, intervenne il padrone di TeleRama Paolo Pagliaro (grande amico di Fitto e Di Paola) con l'intento di smorzare le nostre pretese campanilistiche.
Restò invece spiazzato, quando accennammo ad un utilizzo (soprattutto turistico e didattico), dell'aeroporto "Lepore" di San Foca (che in tanti non sapevano neanche esistesse).
La ...mossa finì per mettere fuorigioco tutta la tattica preparata a tavolino e, in maniera del tutto unilaterale, ci sentimmo vincitori del confronto.
A distanza di 8 anni, qualcosa, fortunatamente, comincia a muoversi e, forse concretamente ci si avvicina ad un utilizzo dell'aeroporto (anche come supporto agli scali di Bari e Brindisi, troppo lontani dal tacco di Puglia).
Cosa non concessa ad Aeroporto di Taranto, perchè troppo grande e capace (una volta a regime), di fare concorrenza a Brindisi (ecco perchè non si utilizza neanche come alternato).
Cosa non concessa ad Aeroporto di Taranto, perchè troppo grande e capace (una volta a regime), di fare concorrenza a Brindisi (ecco perchè non si utilizza neanche come alternato).
il titolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 24 novembre |
Nell'articolo leggiamo: "Dopo un “letargo” durato sedici anni, l’aeroporto “Lepore” di San Cataldo è di nuovo pronto a spiccare il volo, contribuendo a dare impulso alle attività turistiche. Voli privati, charter, collegamenti con la Grecia ma anche azioni di controllo e monitoraggio del territorio le prospettive che si schiuderanno grazie ad un lungo impegno della società Fly Mediterraneo, che già anni fa acquisì e riqualificò l’area, utilizzata per molto tempo dal locale aero-club (una lunga vicenda giudiziaria, poi conclusasi positivamente, ne bloccò per anni la ripartenza).".
L'ENAC questa volta è stato vigile: "...ha rilasciato tutte le autorizzazioni necessarie...deve essere completato solo il quadro assicurativo. L’obiettivo è quello di aprire lo scalo aeroportuale nella prossima primavera, probabilmente a marzo, iniziando con un’attività stagionale legata in particolare al turismo ed ai collegamenti privati".
"L’inaugurazione era stata programmata già per lo scorso settembre, ma si è reso necessario uno slittamento per ottemperare alle prescrizioni dell’Enac, che richiede particolari assicurazioni che contemplino, fra l’altro, anche una valutazione del rischio. Il “Lepore”, infatti, non è considerato come una semplice avio-superficie ma alla stregua di un vero e proprio aeroporto, sebbene di dimensioni ridotte. E come tale vengono richieste delle tutele che devono essere garantite. Un iter che ha richiesto diversi step autorizzativi, passando per Brindisi, Bari, Napoli e Roma. Gli stessi tecnici Enac hanno svolto numerosi sopralluoghi nell’area aeroportuale ed ogni aspetto è stato messo a punto. Dopo il completamento delle polizze, si sarà pronti al “decollo”.
"Già da alcuni giorni sono stati avviati gli interventi di sistemazione delle strutture, degli hangar e della torre di controllo che già anni fa furono oggetto di ristrutturazione (la torre realizzata ex novo) quando la società Fly Mediterraneo entro in possesso dello scalo".
"Tra le prospettive, anche quella di utilizzare il “Lepore” come una struttura polifunzionale, aprendola ad eventi e manifestazioni che necessitino di ampi spazi. Non ci saranno voli di tipo “commerciale”, che richiedono speciali autorizzazioni. Tutto, si diceva, è legato al turismo, alla possibilità di effettuare collegamenti privati ed attività comunque connesse all’aviazione. Alleggerendo, in questo modo, anche le problematiche degli aeroporti di Brindisi e Bari, nei quali gli aero-club non trovano più gli stessi spazi operativi considerata la preponderante e crescente attività commerciale. A questo si potranno aggiungere attività complementari, utilizzando la struttura anche per la sicurezza del territorio, il monitoraggio ambientale, la prevenzione degli incendi".
Come al solito l'ultima parola è di Aeroporti di Puglia (che è poi la Regione travestita), e questa anomalia, tiene a bagnomaria tutta la mobilità della Puglia e, in particolare quella di Taranto.
lunedì 26 novembre 2018
Movimento Aeroporto TARANTO: DIMISSIONI IMMEDIATE DELL’ A.U. GIUSEPPE ACIERNO (...
alla ricerca di nuova ...verginità e nuovi voti; D'attis scende al fianco di coloro che hanno creato il dissesto a Taranto.
Movimento Aeroporto TARANTO: DIMISSIONI IMMEDIATE DELL’ A.U. GIUSEPPE ACIERNO (...: Cityline Swiss Airlines Siamo alle solite, questa volta c'è la prova provata del boicottaggio da parte di Aeroporti di Puglia. Ques...
Movimento Aeroporto TARANTO: DIMISSIONI IMMEDIATE DELL’ A.U. GIUSEPPE ACIERNO (...: Cityline Swiss Airlines Siamo alle solite, questa volta c'è la prova provata del boicottaggio da parte di Aeroporti di Puglia. Ques...
lunedì 12 novembre 2018
DA TARANTO VOLANO SOLO BALLE SPAZIALI
accordo Conte-Trump |
Francamente stentiamo a credere a quando scritto nell'articolo Sole 24ore del 11 novembre di Riccardo BARLAAM.
Nell'articolo si da per certa la partenza da Aeroporto di Taranto dei voli suborbitali. A conferma, vengono citati i seguenti avvenimenti:
- firma del piano di cooperazione tra Stati Uniti e Italia (“Italy-Us space cooperation on suborbital flights”) siglato dal ceo di Virgin Galactic e Virgin Orbit, George T.Whitesides, e dal ceo di Angel Group, Vito Pertosa. Alla presenza dell’ambasciatore Armando Varricchio, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del rettore del Politecnico di Bari Eugenio di Sciascio;
- parere positivo di Donald Trump dopo l’incontro alla Casa Bianca con il premier Giuseppe Conte il 30 luglio;
- nell’agosto 2017 il Dipartimento di Stato americano ha approvato il piano per la costruzione dello spazioporto in Italia. A inizio 2018 è arrivato il via libera di Enac sul sito di Taranto-Grottaglie;
- Virgin Galactic ha già venduto 600 biglietti per voli spaziali, da 250mila dollari l’uno.
A conferma e per avvalorare questa tesi (l'altra struttura sarebbe una pista nel deserto del Mojave), si scrive nell'articolo che Aeroporto di Taranto: "...con i suoi 3,6 chilometri, è la pista aerea più lunga d’Europa, l'unica in grado di far decollare e atterrare i velivoli spaziali".
Questa è una grossa e grande imprecisione e, meraviglia che sia citata in un articolo del Sole 24ore.
La pista di Taranto è la 5ª in Italia; fate un po' voi!
Qualcuno si anche, perchè la base dello spazioporto in America è in pieno deserto!!??
Qualcuno si anche, perchè la base dello spazioporto in America è in pieno deserto!!??
Ci sembra di essere al cospetto di altre Balle Spaziali; magari siamo solo pessimisti. Quello che chiediamo, se questo progetto dovesse essere fattibile, che si faccia!
Quello che non vogliamo (visto che il governatore Emiliano e AdP non vogliono i voli passeggeri a Taranto) e che sia una ulteriore perdita di tempo: una BALLA SPAZIALE appunto.
L'articolo del Sole 24ore:
L'articolo del Sole 24ore:
L’aereo spaziale di Virgin (per satelliti e turisti)
partirà dalla Puglia. Ecco come sarà
–dal nostro corrispondente Riccardo Barlaam
11 novembre 2018
L’aeroporto di Taranto-Grottaglie si prepara a diventare la
“Cape Canaveral” del Sud Italia. Primo spazioporto europeo autorizzato, in un
futuro molto prossimo, sarà la base di partenza e di arrivo degli aerei
spaziali “commerciali” per lancio di satelliti e i voli suborbitali. L’ultimo
tassello è arrivato all'ambasciata d’Italia a Washington con la firma del piano
di cooperazione tra Stati Uniti e Italia (“Italy-Us space cooperation on
suborbital flights”) siglato dal ceo di Virgin Galactic e Virgin Orbit, George
T.Whitesides, e dal ceo di Angel Group, Vito Pertosa. Alla presenza
dell’ambasciatore Armando Varricchio, del presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano e del rettore del Politecnico di Bari Eugenio di Sciascio.
Determinante per il successo del piano bilaterale è stato il parere positivo di
Donald Trump dopo l’incontro alla Casa Bianca con il premier Giuseppe Conte il
30 luglio. Sulla scia del rilancio che il presidente Trump sta dando ai
programmi spaziali, messi da parte dalla precedente amministrazione per
problemi di budget.
Le immagini di Spaceport America e della Virgin Galactic
Virgin Galactic è la società di Richard Branson che sta
sviluppando questi aerei suborbitali, capaci di volare fuori dall’atmosfera
terrestre salendo oltre gli 80 chilometri da terra, e di ridurre in maniera
significativa i tempi di percorrenza in assenza di gravità. La società ha sede
in California. Finora ha utilizzato una pista nel deserto del Mojave per i suoi
test. Prima di scegliere Grottaglie che come infrastruttura aeroportuale, con i
suoi 3,6 chilometri, è la pista aerea più lunga d’Europa, l'unica in grado di
far decollare e atterrare i velivoli spaziali.
Angel Group è la holding pugliese fondata nel 2008 da Vito
Pertosa, società ad alto tasso di innovazione attiva nell’aviazione, nello
spazio e nel ferroviario che ha 1.200 dipendenti, di cui la metà ingegneri e
investe ogni anno il 15% del fatturato in R&D. Con un modello di sviluppo
che mette insieme hi-tech e ambiente. Innovazione e qualità della vita, con gli
stabilimenti tra gli ulivi della campagna pugliese.
Le due aziende hanno firmato due accordi di collaborazione a
lungo termine con investimenti congiunti per i lanci di satelliti con gli aerei
e i voli orbitali, attraverso diverse fasi. Lo scalo di Grottaglie è al centro:
nell’agosto 2017 il Dipartimento di Stato americano ha approvato il piano per
la costruzione dello spazioporto in Italia. A inizio 2018 è arrivato il via
libera di Enac sul sito di Taranto-Grottaglie. Presto verrà effettuato il primo
lancio di un satellite attraverso un aereo, non un più da un missile, nuovo
sistema che permetterà di abbattere molto i costi. «Stiamo lavorando duramente
per arrivare a questo risultato - racconta Angelo Petrosillo, vice presidente
del gruppo Angel - Virgin realizzerà il primo lancio commerciale con un aereo
proprio di un satellite gruppo Angel. La data la stiamo studiando. La diremo
quando saremo pronti. Noi vorremo farlo non nel deserto del Mojave ma da
Grottaglie. La pista è pronta». Questione di mesi.
Le altre attività stabilite nel protocollo di cooperazione
bilaterale sono quelle del turismo spaziale e poi, in un terzo momento, della
logistica spaziale. Virgin Galactic ha già venduto 600 biglietti per voli
spaziali, da 250mila dollari l’uno. La Puglia viene scelta dalle celebrities
per le vacanze: Madonna, Helen Mirrer, Bono Vox. Con il turismo spaziale questo
territorio si prepara a diventare attrattivo per i miliardari di tutto il mondo
anche per i voli suborbitali: «Virgin – spiega ancora Petrosillo – ha un
business plan per portare i turisti per 45 minuti nello spazio. Noi questi voli
vorremmo farli partire da Grottaglie anche perché come regione riusciamo a
coniugare infrastruttura, competenza industriale e una recettività turistica di
alto livello. Rispetto al deserto abbiamo qualcosa in più da offrire».
Il terzo e ultimo utilizzo dello spazioporto pugliese in
prospettiva è quello legato alla logistica con i voli suborbitali. Il veicolo
che Virgin sta testando (l’aereo avveniristico della foto con le tre carlinghe)
è capace secondo gli scienziati di percorrere la distanza tra Grottaglie e Los
Angeles in tre ore. L’area dell'aeroporto di Grottaglie viene già utilizzata da
Boeing che negli stabilimenti Leonardo costruisce le sezioni di fusoliera per
il 787 Dreamliner. E dalla pista di Grottaglie da una decina d’anni partono i
pezzi per gli aerei diretti negli Stati Uniti. Tanto che l’aerospaziale è la
prima voce di export della Puglia negli Usa. Supera l’agroalimentare.
mercoledì 24 ottobre 2018
CONFINDUSTRIA TARANTO SE CI SEI BATTI UN COLPO
Beatrice Lucarella e Vincenzo Cesareo |
Confindustria Taranto dovrebbe avere un ruolo preminente in Italia e soprattutto in Puglia, ed invece, si resta marginali, se non addirittura scavalcati da Bari e Brindisi.
Ricordiamo che AdP è iscritta a Confindustria Bari e Brindisi, ma non a Taranto.
A nulla vale riempirsi la bocca con: città industriale, vocazione industriale, se poi nei fatti...e soprattutto, a nulla servono e sono serviti i tanti ...martiri che la "vocazione" ha preteso.
Ilva, Cementir, Eni, Arsenale ecc. in tutti questi anni, hanno prodotto ricchezza, ma anche tanti danni alla salute e all'ambiente (che ora, giustamente, chiede il conto).
Tanto sacrificio, sarebbe dovuto servire a portare in cambio un minimo di benessere, di comodità, di servizi, di mobilità, ed invece non ci tocca neanche il minimo sindacale.
Questione aeroporto: mobilità (di questo cerchiamo di occuparci). Nonostante un grande aeroporto e una enorme pista: tutto ci è negato. Il cargo per decenni sbandierato, si è tradotto nel solo DreamLifter, che di fatto, serve solo Alenia-Leonardo, per il resto nulla!
Se non fosse stato per TarantoVola, EsaFly e SoleAir (con i voli religiosi), Aeroporto di Taranto sarebbe "vuoto".
Aeroporto di Bergamo |
L'aeroporto di Bergamo, nel giro di 10 anni, ha fatto passi da gigante, arrivando a circa 13 milioni di passeggeri.
Confindustria Bergamo, intuisce l'enorme beneficio e ne sponsorizza e supporta l'attività.
Il presidente Bruni e il rettore dell'università Paleari tracciano un bilancio degli enormi benefici che questa infrastruttura reca al territorio orobico.
Vincenzo Cesareo e Antonio Uricchio |
Il confronto con i ...colleghi bergamaschi è impietoso e per di più la ottima e cara Lucarella, siede da qualche anno (dopo essere stata nostra ...collega nel cercare di riattivare Aeroporto di Taranto e socia in EsaFly) nel Consiglio d'Amministrazione di Aeroporti di Puglia; insomma pretendere qualcosa di più, si può!
da BERGAMONEWS, vi proponiamo le dichiarazioni di Bruni e Paleari:
Connessione e apertura al mondo: “Senza aeroporto Bergamo sarebbe isolata”
Dati e fatti, snocciolati dal presidente di Sacbo Roberto Bruni e dall'ex rettore dell'Unibg Stefano Paleari, dimostrano il valore dello scalo di Orio per l'intero territorio.
“Senza l’aeroporto Bergamo sarebbe un territorio isolato”: lo dice, senza mezze misure e senza paura, Stefano Paleari, ex rettore dell’Università di Bergamo e oggi commissario Alitalia.
L’occasione è l’assemblea di Confindustria Bergamo, organizzata in un hangar dello scalo bergamasco e che ha avuto un’unica parola chiave: connessione.
Connessione declinata in ogni sua sfaccettatura, dal bergamasco del presidente di Sacbo Roberto Bruni al “connection” con forte accento irlandese del responsabile dello sviluppo delle rotte di Ryanair Niall O’Connor.
Bergamo ne esce come uno straordinario ponte per tutta la Lombardia e anche per tutto il Paese: un territorio che ha saputo combattere la crisi, non senza dolorosi sacrifici, e che oggi è in grado di attrarre colossi internazionali come il vettore aereo irlandese, Amazon e Aruba.
E un territorio che vedendo la luce è in grado di parlare anche di crescita: “Si tratta di un fattore di sopravvivenza – ha sottolineato Paleari – E quando la crescita si fa comunità diventa connettività: è importante capire come crescere e con chi connettersi. Un sondaggio effettuato dall’Università sulla base di 330 imprese e duemila studenti ci mise di fronte a risposte importanti: un’impresa su 10 del territorio interagisce con l’aeroporto, l’80% lo sfrutta per il traffico merci, il 50% degli studenti utilizza solo il nostro scalo, il 94% di loro lo considera essenziale per lo sviluppo della provincia perchè dà più opportunità sociale e di lavoro. Entrambi, imprese e studenti, concordano nel dire che l’aeroporto è necessario ma va trovato un equilibrio tra la crescita e la sostenibilità.Oggi va solo cambiato il paradigma per la crescita: per qualità e non per quantità”.
Dopo sette anni l’assemblea di Confindustria è tornata in aeroporto che, nel frattempo, si è erto a terzo scalo italiano per numero di passeggeri dietro agli irraggiungibili colossi Fiumicino e Malpensa: da gennaio a settembre 2018 sono già quasi 10 milioni le persone trasportate, a fine anno con ogni probabilità si arriverà a quota 13, nuovo record storico.
“Nessun’altra città di medie dimensioni, nel contesto nazionale e tanto più europeo, può vantare un aeroporto come quello di Bergamo – ha commentato con soddisfazione Bruni – Rappresenta un polo di grande rilevanza logistica al servizio di un territorio ad alta concentrazione di produttività. Sicuramente la disponibilità di un network di collegamenti vasto, esteso e capillare, arrivato a contare quest’anno 133 destinazioni in 37 Paesi, consente alle aziende di ogni tipo e dimensione di pianificare viaggi e relazioni dei propri manager, tecnici e dipendenti nelle aree dove sono in corso collaborazioni produttive e commerciali o addirittura insediamenti”.
I numeri e i fatti dicono che l’aeroporto ha preso per mano l’intero territorio, trasformandone abitudini, attitudini e relazioni e contribuendo alla sua internazionalizzazione: “L’attrazione culturale e la crescita del turismo, generato dall’aeroporto, non solo determinano nuova occupazione ma valorizzano l’identità imprenditoriale che eccelle e si espande – ha continuato il numero uno di Sacbo – Per capire quale impatto e cambiamento sia stato prodotto dall’aeroporto di Bergamo, è sufficiente rapportare il volume passeggeri dei primi trent’anni di attività, 10 milioni dal 1972 al 2001, al periodo 2002-2017 quando sono stati 120 milioni”.
Connessioni verso il futuro dettate dalle scelte fatte negli anni sull’infrastruttura aeroportuale, oggi capace di generare direttamente e indirettamente l’8% del Pil dell’intera provincia e dare lavoro a 24mila persone.
Scelte come quella di Ryanair che ha fatto di Orio la sua principale base continentale, dalla quale transita un terzo dell’intero volume passeggeri della compagnia aerea irlandese in Italia e dove è sorto anche un hangar dedicato alla manutenzione degli aeromobili.
“Siamo consapevoli e responsabilmente pronti a mettere in campo ogni soluzione che aiuti a rendere massimamente compatibile l’attività aeronautica con il territorio circostante – ha concluso Bruni – Attraverso il continuo coordinamento con le maggiori compagnie aeree presenti sul nostro scalo, vedremo operare a breve aeromobili di nuova generazione in grado di garantire l’abbattimento considerevole delle emissioni acustiche e atmosferiche. Ciò in aggiunta ai sensibili investimenti previsti per opere di mitigazione sul territorio”.
In termini di connessione Bruni e Paleari hanno individuato entrambi nell’accessibilità dello scalo un punto debole che presto si trasformerà in elemento vincente: dalla creazione di un asse viario da est di accesso al collegamento ferroviario che, secondo stime, verrà utilizzato dal 30% dei passeggeri.
Se si parla di connettività, Bergamo è tra le prime province lombarde: il merito, in gran parte, va dato all’azienda aeroporto.
martedì 16 ottobre 2018
'O BORRACCINO
Ci dobbiamo fidare dell'assessore
Borraccino?
Rovistando nei nostri ricordi, lo ritroviamo sempre come fiero
oppositore ad Aeroporto di Taranto; soprattutto durate
l'interregno di Vendola.
Gli applausi al lider maximo e all'amministratore unico si
sprecavano (come rilevava Francesco De Martino nel suo articolo).
Ecco un estratto di quell'articolo
"AdP un mistero dopo
l'altro...":
..."fatti poco chiari" che
accadono dalle parti di AdP, c'è chi ora incensa l'opera di Aeroporti di
Puglia, come il nuovo consigliere di Taranto (di area Vendoliana), Borraccino che si
spertica le mani, incensando le lodi per il management di AdP...
Ricordiamo ancora le sue
lodi al CARGO, sposando le tesi dell'allora assessore
Giannini (con l'appoggio di Vendola, Capone e tutta AdP). Eravamo a marzo del 2013.
Intanto noi ad ottobre
del 2013 (fra qualche giorno cade l'anniversario) organizzavamo una
manifestazione per lo Sviluppo Alternativo a Taranto (alla quale non partecipò
nessun esponente politico).
Con l'arrivo
dell'Imperatore Emiliano (passando quindi all'opposizione) il suo
atteggiamento è leggermente cambiato; da un atteggiamento soft si è passati ad una presa
di posizione più netta, fino a schierarsi apertamente per una riapertura ai voli passeggeri.
Nel frattempo Emiliano,
tronfio nel suo delirio d'onnipotenza, cambiando totalmente le sue tesi e
rinnegando quanto aveva detto in campagna elettorale, sposa in toto
l'Aerospazio (a nostro modesto parere, senza averne diritto: Aeroporto
di Taranto è una infrastruttura dello Stato al quale è stato
assegnato lo status di Aeroporto):
https://www.laringhiera.net/spazioporto-a-grottaglie-firmata-unintesa-a-washington/
https://www.laringhiera.net/aerospazio-vola-lexport-made-in-puglia/
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1068736/accordo-italia-usa-da-grottaglie-si-vola-nello-spazio.html
http://www.antennasud.com/grottaglie-primo-polo-trasporti-aerospaziali/
https://www.corriereditaranto.it/2018/10/14/laeroporto-sempre-piu-spaziale/
Borraccino in Confcommercio |
Borraccino, sembra aver
preso le distanze da Emiliano, tirando dritto verso una decisa azione
per la riapertura dei voli passeggeri in Aeroporto di Taranto. Quello che non si riesce a
capire, perchè incontrare ancora le associazioni (che sono
già d'accordo da tempo). Perchè, invece, non costringere AdP ed Emiliano ad uscire allo scoperto!
Intanto polemizza con i
soliti brindisini:
http://www.brindisisera.it/dettaglio.asp?id_dett=32866&id_rub=2
http://www.brindisisera.it/dettaglio.asp?id_dett=32866&id_rub=2
Allora è fatta! si, no,
forse! Perchè qui a Taranto, fare qualsiasi cosa è sempre difficile;
soprattutto quando si parla di Aeroporto. Invece di aprire ai voli come da
qualunque altra parte, a Taranto si fanno le ipotesi più astruse: cargo;
porto/aeroporto; collegamenti con strade, ferrovie, inclusioni in ZES ecc.
Quando tutto ciò non basta, come ultima chance si tira fuori l'ammodernamento dell'aerostazione!!!!???
Quando tutto ciò non basta, come ultima chance si tira fuori l'ammodernamento dell'aerostazione!!!!???
Sentite le ultime parole
del servizio di Telenorba: è un augurio o una minaccia?
http://www.norbaonline.it/ondemand-dettaglio.php?i=58109
http://www.norbaonline.it/ondemand-dettaglio.php?i=58109
martedì 25 settembre 2018
NETFLIX E RYAN REYNOLDS ATTERRERANNO A TARANTO - SIX UNDERGROUND
Ryan Reynolds a Taranto |
La casa di produzione Netflix, girerà a Taranto "Six Underground" il film più costoso mai prodotto.
Leggiamo da "laRinghiera.net": "...Il protagonista Ryan Reynolds “atterrerà” in città e guiderà per le strade di Taranto durante le riprese. Altri attori del cast: Mélanie Laurent, Dave Franco, Manuel Garcia-Rulfo, Adria Arjona e Corey Hawkins".
Ryan Reynolds con Beatrice Lucarella in Aeroporto di Taranto |
Qui l'articolo de "LaRinghiera":
http://www.laringhiera.net/arriva-netflix-taranto-diventa-un-set-divieti-e-limitazioni-firenze-e-siena-fanno-il-pieno-di-contributi/
http://www.laringhiera.net/arriva-netflix-taranto-diventa-un-set-divieti-e-limitazioni-firenze-e-siena-fanno-il-pieno-di-contributi/
domenica 2 settembre 2018
L'IMPATTO ECONOMICO DI UN AEROPORTO SUL TERRITORIO
Nelle città serie, le amministrazioni serie, anziché fare tavoli e convegni che servono solo ad abbuffarsi ai buffet; organizzano e commissionano piani e studi, per capire quali politiche perseguire, quali azioni intraprendere.
Avvalendosi dei dati della Banca d'Italia, il CASI-CeSTIT (istituto per il turismo bergamasco) e l'università di Bergamo, hanno elaborato e diffuso uno studio sull'impatto economico che l'aeroporto di Orio ha sul territorio.
Il documento datato 2012 (analizza i dati del 2010, nel frattempo Orio ha decuplicato i suoi passeggeri);
nella tabella 3.2 sono esposti i dati relativi alla ripartizione della spesa per alloggio dei turisti stranieri.
Nel grafico 3.1, si evidenzia la spesa complessiva e la ricaduta economica sul territorio, che è di ben
€ 162 milioni
Forse ora risulta più chiaro l'ostruzionismo di Bari & Brindisi? al netto dell'incapacità dei pseudo-politici e pseuo-amministratori tarantini.
Intanto a Taranto si continua con ILVAsi ILVAno.
Intanto a Taranto si continua con ILVAsi ILVAno.
venerdì 24 agosto 2018
lunedì 9 luglio 2018
NUOVI VOLI ALL'AEROPORTO DI TARANTO
cambiano i governi (ora c'è quello del cambiamento????!!!!), cambiano i parlamentari, ma il risultato non cambia: a Taranto niente Aeroporto Alternato di Taranto ma tanta ILVA.
L'imperatore Michele Emiliano e Barbara Lezzi, felicissimi di annunciare lo "SpazioMorto". Un progetto che arriva da lontano, quando le ...menti erano Nichi Vendola e Acierno.
Movimento Aeroporto TARANTO: NUOVI VOLI ALL'AEROPORTO DI TARANTO: THE MARTIAN Finalmente nuovi ed esclusivi voli in Aeroporto di Taranto. Le destinazioni solo andata: Mercurio; Venere; Marte; G...
lunedì 14 maggio 2018
30 MILIONI DI EURO SCIPPATI ALL'AEROPORTO DI TARANTO
30 milioni di € stanziati per Aeroporto di Taranto ed invece finiti negli aeroporti di Bari e Brindisi.
giovedì 3 maggio 2018
Movimento Aeroporto TARANTO: SEDOTTI & BIDONATI
Continuano le fregature da parte del governatore
Movimento Aeroporto TARANTO: SEDOTTI & BIDONATI: Erano gli inizi del 2014, Gianni Liviano organizzava i suoi forum "La città che vogliamo", aiutato dai suoi collaboratori. I...
giovedì 19 aprile 2018
BANCOMAT AEROPORTO DI TARANTO
Nel 2012 ci provarono in tanti modi, cercando di farci ingoiare Aerotecsys (una azienda fantasma che doveva smantellare aerei). L'attenzione e la battaglia fu durissima. Le nostre denunce e quelle dei mass-media (almeno quelli attenti a queste tematiche).
Michele Tursi (allora al Corriere del Giorno), sparò in prima pagina, un titolo azzeccatissimo "ARLOTTA, INTRIGO INTERNAZIONALE".
Grazie a tutte queste attenzioni (ma anche al progetto farlocco), tutto rientrò nelle solite boutade di AdP.
Ma AdP non si arrende e continua in tutti i modi a voler sfruttare il ...bancomat che ENAC gli mette a disposizione e, allora, tira fuori un altro Masterplan, dove questa volta, anzichè, ricorrere ad una azienda esterna (magari lo farà in un secondo momento), contempla già la costruzione di manufatti, atti alla manutenzione e demolizione di aeromobili.
VIA 2006 |
Abbiamo avuto modo di leggere alcuni stralci, da dove emerge che l'aerostazione ospita al secondo piano "uffici amministrativi", che non hanno nessuna attinenza con attività aeronautiche.
Sono previste anche aree con scuola dell'infanzia!!!!!!!!!????????
In pratica un aeroporto aperto a tutte le attività, le più disparate, ma non ai voli commerciali-passeggeri.
L'attenzione e la condivisone del problema deve essere massima, anche questa volta non deve passare quest'uso assolutamente non consono ad una infrastruttura che non deve fare da bancomat, ma deve essere a disposizione della comunità ionica.
Certo, l'approvazione in parlamento (relatore il 5 stelle Crippa) l’acquisto di droni per 760 milioni.
"Primo provvedimento in commissione speciale alla Camera. Nella relazione Crippa (5 Stelle) definisce "congrua" la spesa stanziata da tempo dal governo uscente. Fassina (Liberi e Uguali): "Giravolta inaccettabile, quei soldi vengono tolti a trasporti, edilizia, difesa del suolo"
Certo, l'approvazione in parlamento (relatore il 5 stelle Crippa) l’acquisto di droni per 760 milioni.
"Primo provvedimento in commissione speciale alla Camera. Nella relazione Crippa (5 Stelle) definisce "congrua" la spesa stanziata da tempo dal governo uscente. Fassina (Liberi e Uguali): "Giravolta inaccettabile, quei soldi vengono tolti a trasporti, edilizia, difesa del suolo"
martedì 3 aprile 2018
RETE AEROPORTUALE È LA MORTE DI TARANTO E FOGGIA
Dopo averci provato per anni con “SistemaAeroportuale”, che noi abbiamo sempre contestato sulla base del regolamento e
dalle LEGGI: art. 2 del decreto legislativo n. 18 del 1999, definisce sistema aeroportuale
"…un raggruppamento di due o più
aeroporti che servono la stessa città o lo stesso agglomerato urbano, come
indicato nel regolamento (CEE) n. 2408 del Consiglio del 23 luglio 1992".
Ora con “Rete Aeroportuale”, AdP
potrà predisporre un unico contratto di programma che sarà ancora più
penalizzante per Aeroporto di Taranto.
lunedì 19 marzo 2018
C’È RISCHIO NELL'AEROPORTO DI BARI?
la nuova pista di Bari 3.000 mt. |
Con i lavori appena completati all'aeroporto di Bari: sono stati completati le deficienze che da tempo venivano richieste?
I
comuni aeroportuali, di concerto con ENAC, elaborano una relazione tecnico
descrittiva della “mappa dei vincoli e limitazione ostacoli”, identificando
anche eventuali “demolizioni”.
Aeroporto di Bari-Palese
il
piano di avvicinamento: In questa zona non sono ammissibili presenze umane e
alberi e lo stesso terreno nudo richiede uno sbancamento per raggiungere una
conformazione più bassa. Non sono ammessi inoltre traffici veicolari e in tal
senso risulta necessario deviare due tratti della strada vicinale “Montanari”,
un tratto della strada “Tarine”, un tratto della strada “Antica Torre Brencola”
e di quella denominata “Parco Brancaccio”.
-
le opere elencate per la messa in sicurezza dell’aeroporto prefigurano un
esproprio di circa 29 ettari con uno sbancamento di terreno pari a circa
300.000mc. La sistemazione delle strade vicinali seguirà il profilo delle
strade esistenti; solo in un piccolo tratto, a causa della sfavorevole
configurazione del terreno, sarà necessario realizzare una trincea per evitare
ostacoli. Le nuove carreggiate progettate avranno larghezza di 3,50m, più
banchina e cunetta per lo scolo delle acque per complessivi 10 m di ingombro.
Detti interventi presuppongono l’abbattimento delle alberature esistenti, in
prevalenza ulivi e mandorli.
-
gli uliveti presenti nell’area sono censiti catastalmente come seconda classe,
sarà necessario abbatterne circa 7.000. Nelle aree limitrofe, in particolare
quella compresa tra la strada “Candele” e l’area di avvicinamento,
caratterizzata da alberi fuori norma, cioè più alti di quanto prescritto, sarà
solo necessario, dopo accurata verifica, procedere al taglio della parte
eccedente (l’area ha una estensione di circa 44 ha-ettari).
L’interrogativo
da porre a questo punto rimanda innanzi tutto all’autorità delegata a
monitorare tali sforamenti e/o infrazioni. Sicuramente l’iniziativa non
sembrerebbe riguardare il Ministero dell’Ambiente e/o il Ministero dei Beni
Culturali, come occorso nel 1995, ma il Ministero dei Trasporti ed ENAC.
In
secondo luogo questa segnalazione dovrebbe attivare un secondo interrogativo:
le mappe di vincolo sono state verificate? Ovvero la valutazione di
compatibilità ostacoli, la verifica delle potenziali interferenze di manufatti,
edificazioni, alberature e attività esistenti e nuove – sugli scali aerei
italiani – “come definite dal Regolamento ENAC per la Costruzione ed Esercizio
Aeroporti (superfici limitazione ostacoli, superfici a protezione degli
indicatori ottici della pendenza dell’avvicinamento, superfici a protezione dei
sentieri luminosi per l’avvicinamento) e, in accordo a quanto previsto al punto
1.4 Cap. 4 del citato Regolamento, con le aree poste a protezione dei sistemi
di comunicazione, navigazione e radar (BRA - Building Restricted Areas) e con
le minime operative delle procedure strumentali di volo (DOC ICAO 8168)”. 3
Marzo 2018
(fonte
Haerohabitat Centro studi)
martedì 13 marzo 2018
A TARANTO NEANCHE LE MAZZETTE - SOLO A BRINDISI E BARI
Da sempre lo "shuttle" (in pratica un trenino) ha attirato l'interesse di coloro che cercano il modo di "fare la cresta". Un affare da 40 milioni di €, fa venire tanti appetiti, è logico (vista la natura perversa dei politici) che in tanti ci hanno buttato gli occhi.
L'utilità per i cittadini è piuttosto dubbia, ci sarebbero altri modi per facilitare la fruizione dell'aeroporto budello di Brindisi e, certamente meno costosi.
Dal punto di vista dei tarantini poi, nulla cambia; bisogna comunque arrivare all'ospedale Perrino (si risparmiano 5 km).
Da sempre ci siamo dichiarati contrari a quest'opera (se ne parla dal 2011). Ha subito vari stop, ma poi, visto i soldi che ci girano, è stato sempre riproposto.
Il dg di AdP risulta iscritto nel registro degli indagati:
non sarebbe una buona occasione per metterlo da parte, dopo 10 anni di ...onorato lavoro.
Ma anche questo caso di presunte mazzette, fa capire quanto Taranto è lontana da quella economia (anche truffaldina), che viene ingenerata dagli appalti, dai parcheggi ecc. che vanno ad ingrossare le casse dei comuni che hanno la fortuna di sfruttare appieno le potenzialità di un aeroporto.
l'articolo de La Repubblica:
BRINDISI - Potrebbe esserci uno scambio di mazzette alla base degli accordi fra il Comune di Brindisi e Aeroporti di Puglia per la realizzazione di un'opera da 40 milioni di euro destinata al trasporto dei passeggeri dalla città al Papola Casale. È l'ipotesi del pubblico ministero Giuseppe De Nozza, che ha iscritto nel registro degli indagati il numero uno di Aeroporti di Puglia, Marco Franchini, il comandante della polizia municipale di Brindisi, Teodoro Nigro, e Francesco Zingarello, componente dello staff della sindaca Angela Carluccio. I tre indagati sono accusati di corruzione e corruzione per induzione indebita in concorso. Ipotesi ancora tutta da dimostrare, visto che il magistrato ha chiesto di recente una ulteriore proroga delle indagini.
La vicenda ha inizio nel 2011, quando il Comune di Brindisi concede in comodato d'uso gratuito ad Aeroporti di Puglia l'area del parcheggio P8. Nel 2016 il commissario prefettizio Cesare Castelli (subentrato al sindaco Mimmo Consales, arrestato il 6 febbraio per corruzione) cede invece la gestione dell'area alla Multiservizi, società partecipata del Comune. La decisione è frutto di un accordo già siglato dall'amministrazione Consales. È del 30 aprile la determina con cui il comandante Nigro decreta il cambio a favore della partecipata.
Il passaggio di consegne non diventerà mai operativo, però, visto che Aeroporti di Puglia chiede una proroga nella gestione del P8. La proroga viene concessa, malgrado la decisione del commissario e la determina di Nigro. Perché? È qui che si insinuano i dubbi del magistrato. Nel frattempo viene eletta la sindaca Carluccio e nasce la trattativa per la realizzazione del mega progetto finanziato dalla Regione Puglia: 40 milioni di euro per realizzare uno shuttle che trasporti i passeggeri dal Perrino (l'ospedale di Brindisi) all'aeroporto.
È a questo punto della storia che Zingarello intrattiene un fitto scambio di mail con Franchini. "Nell'esclusivo interesse del Comune chiesi al direttore generale di stipulare un contratto d'affitto per la gestione del P8, somma destinata alle casse del Comune", spiega Zingarello. E aggiunge: "Francamente non so di cosa sono accusato ma resto a disposizione della magistratura, che spero acquisisca il lungo scambio di mail".
Perché nasce l'esigenza di chiedere un affitto per la gestione di un parcheggio che fino a quel momento era stato gestito gratuitamente? Perché la gestione non è stata affidata di fatto alla Multiservizi sebbene ci fosse già una determina? Sono alcuni degli interrogativi al quale dovrebbe rispondere l'inchiesta.
La vicenda ha inizio nel 2011, quando il Comune di Brindisi concede in comodato d'uso gratuito ad Aeroporti di Puglia l'area del parcheggio P8. Nel 2016 il commissario prefettizio Cesare Castelli (subentrato al sindaco Mimmo Consales, arrestato il 6 febbraio per corruzione) cede invece la gestione dell'area alla Multiservizi, società partecipata del Comune. La decisione è frutto di un accordo già siglato dall'amministrazione Consales. È del 30 aprile la determina con cui il comandante Nigro decreta il cambio a favore della partecipata.
Il passaggio di consegne non diventerà mai operativo, però, visto che Aeroporti di Puglia chiede una proroga nella gestione del P8. La proroga viene concessa, malgrado la decisione del commissario e la determina di Nigro. Perché? È qui che si insinuano i dubbi del magistrato. Nel frattempo viene eletta la sindaca Carluccio e nasce la trattativa per la realizzazione del mega progetto finanziato dalla Regione Puglia: 40 milioni di euro per realizzare uno shuttle che trasporti i passeggeri dal Perrino (l'ospedale di Brindisi) all'aeroporto.
È a questo punto della storia che Zingarello intrattiene un fitto scambio di mail con Franchini. "Nell'esclusivo interesse del Comune chiesi al direttore generale di stipulare un contratto d'affitto per la gestione del P8, somma destinata alle casse del Comune", spiega Zingarello. E aggiunge: "Francamente non so di cosa sono accusato ma resto a disposizione della magistratura, che spero acquisisca il lungo scambio di mail".
Perché nasce l'esigenza di chiedere un affitto per la gestione di un parcheggio che fino a quel momento era stato gestito gratuitamente? Perché la gestione non è stata affidata di fatto alla Multiservizi sebbene ci fosse già una determina? Sono alcuni degli interrogativi al quale dovrebbe rispondere l'inchiesta.
Iscriviti a:
Post (Atom)