TarantoSera del 06/03/2012 |
Prendendo
a prestito le parole della canzone di Fiorella MANNOIA "Quello che le
donne non dicono" (di 1987 - Ruggeri,
Schiavone), sarà ancora un altro "SI". Ma quanti ancora dovremo
pronunciarne; non più di un anno fa, 19/05/2011, Consiglio monotematico
sull'aeroporto, ci fu il "SI" di tutti i sindaci, della Provincia e
dei consiglieri regionali (all'indomani di un altro "SI", 12/04/2011
a Bari in Commissione trasporti).
Il tavolo fu voluto dal presidente Gianni FLORIDO, all'indomani
della proposta di AirItaly (volo per Roma e Milano), portata sul territorio
tramite l'avv. Luigi ALBISINNI.
In quell'occasione FLORIDO, ebbe a dire "la perdurante chiusura di quell'infrastruttura è una grave sconfitta
per le Amministrazioni locali". Come al solito, belle parole alle
quali non sono seguiti i fatti e, poco dopo AirItaly (stanca di aspettare) il
volo l'ha istituto, guarda caso da Bari (Bari-Linate).
Ora
ben venga l’ok da parte dei sindaci (anche della Basilicata e Calabria), ma poi
incassato l’ennesimo “SI”, si agisca, si pretenda il rispetto della Concessione
ENAC-SEAP (ora AdP), si faccia valere il “Diritto alla mobilità” sancito dalla
Costituzione Italiana, oppure l’ultimo Decreto liberalizzazioni (comma 1 e 3).
1) garantire condizioni di accesso eque e non
discriminatorie alle infrastrutture e alle reti ferroviarie, aeroportuali e
portuali;
3)
stabilire le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto connotati da
oneri di servizio pubblico.
Mi ripeto, fossi nei panni del Presidente
Luigi SPORTELLI, chiederei IMMEDIATAMENTE, lo spostamento di alcuni voli da
Brindisi e Bari a Taranto, nei panni anche di 2° azionista di AdP, chiederei a
quest’ultima, un piano RAPIDO per “l’intercettazione” dell’utenza Lucana e
Calabrese.
Ps. La denominazione dell’aeroporto
è: TARANTO, Aeroporto TARANTO.
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