venerdì 2 marzo 2012

NO TAV - NO Taranto Volare

NO TAV - NO TAranto non deve Volare
Senza andare troppo lontano, la questione “NO TAV” è molto più vicina di quanto si pensi. Solo che qui è già accaduto tutto nel 2005 e senza nessuna rivolta, anzi con la compiacenza dei territori e degli amministratori.
Andiamo con ordine. Nel 2005, ALENIA ha bisogno di una grande pista (almeno 3 Km.) con tutte le condizioni massime di sicurezza. Ai vertici di Aeroporti di Puglia, non pare vero: 2 piccioni con una fava
·         Bloccare Taranto con la scusa dei voli cargo;
·         Trasferimento di tutti i passeggeri a Bari e Brindisi.
E DI PAOLA, pretende anche i ringraziamenti per il “regalo” che ci ha fatto.
Viene deciso di realizzare a Grottaglie una pista di Tremilacinquecento Mt.
Vengono espropriati circa 50 mila ettari di terreno fertile con coltivazioni della favolosa uva da tavola di Grottaglie. Vengono estirpati circa 3.000 alberi d’ulivo (800 secolari), gran parte poi ripiantati in terra di Bari e Brindisi. (recentemente DI PAOLA, in un impeto di …generosità, ha deciso di regalarne uno al presidente della Germania Christian Wulff, poi prontamente stoppato dalla BARBANENTE: è illegale).
I lavori cominciano il 24/10/2005 e dovevano terminare il 07/03/2007. Vengono fatti terminare il 15/12/2006 dopo un lauto compenso alla ditta che ha eseguito i lavori.
Inaugurazione in pompa magna con la presenza del ministro BIANCHI e del nostro pinocchio-Nicki, che non perde occasione per raccontare frottole.
In cambio il territorio pretendeva un ritorno in termini d’investimenti ed occupazione, ed invece:
·         Dei 600 occupati di ALENIA, solo 6 sono di Grottaglie e 4 di Monteiasi;
·   Nessun Cargo con collegamenti al porto di Taranto e con il Centro di carico intermodale di Francavilla;
·         Imprenditori che avevano investito denari, sono stati costretti a chiudere;
·         I 12 milioni di € in infrastrutture viarie, arrivati e subito ripartiti.
Ma le analogie con la Val di Susa non si fermano qui; ci sono ancora tanti soldi da buttare: 40 milioni di € per costruire lo “shuttle”, 120 milioni (ma saranno molti di più) per la costruzione del 2° aeroporto a Brindisi, altri milioni per rilevare le aree militari e aumentare il cargo a Bari, 100 milioni in un’azienda che dovrebbe smantellare aerei???? E guarda caso, dove deve insistere questa azienda, ma proprio lì, sulla aerostazione passeggeri, cancellandola (progetto LOG-IN).
E che dire dello stato d’abbandono della struttura, fatto ad ok, tanto da dirottare un charter di pellegrini diretti a Lourdes perché, sottolineava il comunicato “l’aeroporto è indecente”, (il sottoscritto ha dovuto far intervenire la Forestale).
Ma di questo e di altro si occuperà la Magistratura, visto che l’ENAV e la Corte dei conti non hanno mai eccepito nulla.

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