il progetto "LOG IN" presentato il 06/02/2012 |
Finalmente è arrivata la replica dell'assessore regionale alla mobilità Guglielmo MINERVINI, dopo che più volte era stato tirato in ballo, qui potete leggere il post in Facebook:
per chi non fosse iscritto a Facebook, ecco qui, una parte degli interventi:
Perché un’area industriale logistico aeronautica a Grottaglie
La prospettiva verso cui stiamo lavorando è quella di dotare la Puglia di un’area di sviluppo industriale che non ha precedenti nel nostro Paese. Abbiamo l’opportunità di realizzare, con lo sviluppo della vocazione cargo dell’aeroporto di Grottaglie, una piattaforma logistico-aeronautica, ovvero l’unica area industriale con annesso aeroporto e collegamento ferroviario.
Il progetto si chiama “Log_in. Logistica Ionica” ed è molto ambizioso sia sul piano economico sia su quello occupazionale. Siamo in una fase istruttoria, ci sono già state formalizzate delle istanze e sono in corso contatti con importanti gruppi industriali internazionali.
Non stiamo formulando ipotesi di lavoro da verificare rispetto al mercato, ma rielaborando e organizzando richieste che muovono già dalla condizione felice dell’aeroporto di Grottaglie. Di fronte alle potenzialità del sistema jonico c’è chi pensa che un volo al giorno sia più importante. Una miopia che non possiamo permetterci.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulle ragioni di tale scelta.
- Il progetto. A Grottaglie abbiamo un’infrastruttura pregevole, con la più lunga pista del mezzogiorno d’Italia. Un insediamento industriale di straordinaria esperienza, l’Alenia, che occupa quasi un migliaio di qualificati laureati, prevalentemente pugliesi, e che ha manifestato interesse per una ulteriore espansione. Le aree contigue all’aeroporto sono disponibili, e quindi destinate a diventare uno dei fattori decisivi di sviluppo di insediamenti industriali che dovranno essere realizzate secondo logiche di tutela del territorio e di rispetto dell'ambiente. Infine l’aeroporto offrirebbe una potenzialità di piena integrazione modale (ferrovia e strade) che può costruire oggetto di attrattività interessante”.
- I fondi. Per il potenziamento dell’infrastruttura abbiamo recentemente attivato un nuovo canale di finanziamento che attraverso il Pon trasporti ha affidato all’Enac 14 milioni per la sistemazione della via di rullaggio, dei piazzali, degli impianti di segnalazione e stiamo lavorando per ottenerne dalla riprogrammazione altri 40 milioni di euro per la viabilità e la connessione ferroviaria. Ma l’accesso all’erogazione di tali fondi è vincolata dal ministero allo sviluppo dei traffici delle merci.
- La piattaforma logistica. La presenza dello scalo di Grottaglie integra l’offerta della piattaforma logistica pugliese e la competitività dello scalo di Grottaglie nell’area centrale del Mediterraneo dovuta alla vicinanza all’Hub portuale di Taranto, che si sta attrezzando di ulteriori aree per lo sviluppo di esercizi logistici retroportuali. L’imminente apertura del cantiere per la piastra logistica del valore di 219 milioni e il finanziamento del Distripark nel Piano Sud (30 milioni) confermano una massiccia dinamica di sviluppo del territorio.
- Il sistema Puglia. Il sistema aeroportuale pugliese ha raggiunto risultati importanti, toccando quota 6 milioni di passeggeri lo scorso anno. Occorre consolidare questi risultati anche con la progressiva riduzione dei contributi pubblici. Non possiamo pensare che il sistema sia già pronto a reggere lo sviluppo di due aeroporti a distanza di 70km.
- Il piano nazionale. Lo studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale dell’ENAC indica Taranto come scalo “complementare” in ragione del servizio di trasporto speciale intercontinentale di supporto all’industria aeronautica.
- No Cargo a Bari. Non ci sarà nessuno sviluppo cargo a Bari. Nel progetto di ampliamento dell’aeroporto è previsto che le attuali aree per gli spedizionieri e postali siano dislocate in un nuovo insediamento per non intralciare il traffico passeggeri.
- La viabilità: I 12 milioni di euro per finanziare le opere stradali di competenza della Provincia di Taranto, previsti dalla delibera Cipe 17/2003, erano vincolati all’aggiudicazione dei lavori entro il 2006. Lo dico senza polemiche ma i tempi non sono stati rispettati, e al tavolo dei sottoscrittori nell’ottobre 2007 si è dovuto de finanziare l’intervento. Sappiamo tutti che occorre intervenire, anche per evitare che i mezzi pesanti transitino sulle strade comunali. Per questo motivo stiamo lavorando per ottenerne dalla riprogrammazione del Pon Trasporti altri 40 milioni di euro per la viabilità e la connessione ferroviaria.
- I voli civili: Nel bando di gara del 23.2.2007, che ha riguardato tutti gli aeroporti pugliesi, furono previste le rotte: Taranto/Milano e Taranto/Roma con importo previsto di contributo start-up per 3 anni, rispettivamente di 2.719.208 ed 1.940.117 euro. Nessuna compagnia aerea presentò offerte. Di conseguenza, la Regione Puglia finanziò con le Delibere CIPE n. 17/03, n. 20/04 e n. 35/05 le sole rotte per le quali erano state ottenute offerte e sottoscritte le relative convenzioni. Fino ad oggi, nessuna proposta concreta da parte di altri vettori è più pervenuta ad Aeroporti di Puglia.
- Accessibilità aerea. I 70km del collegamento tra Taranto e l’aeroporto di Brindisi, raggiungibile in poco meno di un’ora, saranno coperti a partire dal 1 marzo da otto corse di pullman al giorno (5 senza fermate intermedie) con orari modulati rispetto a quelli di partenza degli aerei. In prospettiva contiamo di realizzare l’accessibilità ferroviaria all’aeroporto di Brindisi attivando un collegamento shuttle (40 milioni di euro).
- Investimenti per il sistema jonico. Ammontano complessivamente a quasi un miliardo gli investimenti che la Regione Puglia ha destinato al sistema delle infrastrutture e dei trasporti del sistema jonico. Sono circa 400 milioni destinati al Porto di Taranto per i dragaggi, la nuova diga foranea, l’allargamento delle banchine, il completamento del collegamento ferroviario del bacino logistico porto di Taranto con la rete ferroviaria nazionale e la realizzazione della piastra logistica. In particolare questi lavori potranno partire nei prossimi mesi e svilupperanno nell'area retroportuale nuovi servizi avanzati funzionali alla logistica, attraverso l'apertura dei contenitori e la prima lavorazione delle merci, destinati a generare nuove ricadute economiche ed occupazionali che si andranno a integrare con il sistema aeroportuale di Grottaglie. A questi investimenti, infatti, che hanno come soggetto attuatore l'autorità portuale di Taranto, si devono necessariamente aggiungere i 355 milioni di opere stradali e ferroviarie in corso di realizzazione attraverso il Pon Trasporti e i fondi Fesr e i 211 milioni previsti dalla Programmazione del Piano sud.
Il compito di chi amministra, di chi svolge funzioni pubbliche non può limitarsi alla denuncia dei problemi irrisolti ma deve assumere il rischio della decisione e la fatica della soluzione. Abbiamo più volte ribadito in questi mesi che le grandi sfide di sviluppo, come anche le infrastrutture strategiche più complesse, possono essere vinte se in un territorio si matura una solida cultura della cooperazione, se cresce la capacità di fare sistema. Lisciare il pelo alle pulsioni di campanile non produce alcun beneficio per il proprio territorio ma in compenso, può rischiare di impedire a un intero sistema regionale di prendere il largo.
Assessore Minervini, ogni città statunitense possiede uno o più aeroporti, ecco perché l'America è l'America, mentre l'Italia è la Repubblica delle banane.
RispondiEliminaLe città metropolitane prive di aeroporto sono tagliate fuori dal mondo e quindi dallo sviluppo, e non è sempre vero che sia il numero delle attività insediate a giustificare da solo l'attività aeroportuale, bensì è anche il numero degli aeroporti a creare nuove utenze e attività.
Tutto qui.
P.S. Congratulazioni per l'ampliamento e per la ristrutturazione dell'ex aeroporto militare di Palese, e congratulazioni pure per l'inaugurazione della linea ferroviaria veloce di collegamento. Ma è vero quel pettegolezzo che afferma che la città di Bari ha impiegato per sé una quota di fondi regionali pari al 70% dei fondi pugliesi per la infrastrutturazione? Se possbile, ci farebbe molto piacere fare un gemellaggio ed uno scambio culturale di città: voi di Bari qui a Taranto e noi di Taranto tutti a Bari. Non si sa mai, potreste innamorarvi della città e decidere di aprire i voli di linea pure qui da noi.
Un caro saluto.